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Aggressioni con coltello
Per motivi di ricerca sto raccogliendo testimonianze dirette su aggressioni con coltello o qualsiasi altra arma da taglio, anche di fortuna (una bottiglia rotta, un cutter, un cacciavite). Se avete subito questo tipo di aggressione, o avete assistito da semplici spettatori e volete parlarne, mi farebbe piacere sentire la vostra storia, anche in privato se volete. Per me sono degne di nota anche aggressioni limitate alla semplice minaccia, anche senza sfociare nella violenza fisica.
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Mhm, devi essere pi� specifico sulle informazioni che vuoi... boh, ci provo, questa cosa direi che � avvenuta quattro o cinque anni fa, in una tarda sera (o notte presto?) verso met� dell'estate di ritorno da un bar tabacchi aperto fino all'una di notte circa, perci� direi intorno a mezzanotte... ci� v�, te lo scrivo come farebbe un carabiniere.
Il sottoscritto XXXX mentre deambulava nei pressi di piazza XXXX, nell'atto di appropinquarsi alla di lui abitazione, dalla limitrofa via XXXX, ove si era recato per effettuare l'acquisto di N� 1 pacchetti di sigarette, veniva avvicinato da N� 3 individui dall'aspetto nord africano uno dei quali, chiesta ed ottenuta una sigaretta dal suddetto XXXXXX, estraeva un taglierino di medie dimensoni approssimandolo di taglio al torace di XXXX ed intimadogli di consegnare il denaro in suo possesso e successivamente, forse in seguito al riscontro circa l'esiguit� del saldo disponibile, il telefono cellulare, oggetto che XXXX era impossibilitato a produrre in quanto rimasto nella di lui abitazione. Terminata questa transazione i tre si allonatanavano a passo sotenuto verso via XXXX dove facevano sparire le loro traccie.
Ora per� mi devi dire a che ti serve.
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Hai ragione, ma ci sono troppe situazioni differenti tra loro che forse � difficile formulare delle domande standard. Mi hanno chiesto di tenere dei seminari e mi serve per elaborare delle statistiche e quindi degli scenari il pi� possibile vicini alla realt� delle aggressioni armate.
Eri sotto l'effetto (anche leggero) di alcool o altre droghe? I 3 ti sembravano ubriachi? All'epoca dei fatti avevi una qualche esperienza in tecniche di difesa personale? Hai detto che sei stato avvicinato, ma ricordi se ti aspettavano mentre tu ti avvicinavi a loro o se vedendoti ti sono venuti contro? Sempre se ti ricordi e ti senti di rispondere...
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Un episodio accadutomi un po' di anni fa. Ero in auto con mio padre, abbastanza vicini a casa mia, e procedevamo lentamente perch� � una strada con dossi. Ad un certo punto ci troviamo in mezzo alla strada tre ragazzi, rumeni, che ci bloccano il passaggio.Noi rallentiamo aspettando che si spostino, ma questi si avvicinano all'auto e iniziano a dare i pugni sul cofano. In mano hanno delle bottiglie di birra, quindi deduco fossero un po' alticci. Mio padre ha bloccato le portiere, e abbiamo cercato di andare avanti evitando di fargli/ci male. Loro hanno continuato a battere sui vetri e sul cofano, finch� con un'accelerata non siamo riusciti a seminarli.
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tangenziale est di milano, affollata. mi trovo sulla corsia di sorpasso, la terza, e alla mia destra colonne continue di automobili. arriva uno sparatissimo dietro di me e inizia a lampeggiare e a suonare. non mi scompongo, termino il mio sorpasso e rientro nella corsia centrale mantenendo la mia velocit� (non sostenutissima, ma superiore al limite ammesso). all'uscita successiva imbocco la rampa e il tizio, che dopo aver sorpassato a sua volta mi si � accodato, mi supera, mi taglia la strada, mi blocca e scende. mi chiudo in auto. urla ho un coltello. riparto, lo evito (grande autocontrollo, l'avrei stirato volentieri) e me ne vado per la mia strada.
anni dell'adolescenza, faccio l'autostop per andare a milano. mi carica un tale che inizia a molestarmi. gli dico fammi scendere, insisto, alzo la voce. si ferma, scendo, faccio due passi, fa il gesto di investirmi. passa da l� una ragazza in ciclomotore che mi carica al volo, ce ne andiamo.
di nuovo autostop, mi carica un ragazzo. tempo cinque minuti ha il cazzo in mano. solito teatrino, ma non mi lascia scendere. devia dalla strada per entrare nel parco lambro. apro la portiera, spaventato lui rallenta, io mi butto. rotolo, mi ammacco, mi raccoglie l'auto dietro, lui si infila nel parco.
un condomino ubriaco, nel cortile dei miei, malmena il figlio handicappato. mia mamma obietta con una certa energia. l'ubriaco si rivolge verso mia mamma e la minaccia verbalmente. io mi metto in mezzo e gli dico prenditela con me. lui si tace e se ne va trascinando il figlio.
cosa vinco?
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E' che non vedo coltelli, e credo che un pene non valga come arma da taglio improvvisata.
Comunque complimentoni, ti direi che "hai le palle", ma non suona proprio come un complimento. Meglio "hai fegato".
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Originariamente Scritto da
Doppio
te lo scrivo come farebbe un carabiniere. [...] i tre si allonatanavano a passo sotenuto verso via XXXX dove facevano sparire le loro traccie.
Non avrei saputo fare di meglio, chapeau.
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vabbe', mi cerco uno col coltello. conta che ho tralasciato vari altri episodi. come mi ha detto un benzinaio mio amico, dove mi sono rifugiata una volta che mi inseguiva un camion, "sono un'impulsiva"... col fisico che ho - 43 kg per 1.55 - mi sono buttata recentemente a difendere mio padre da un ubriaco sul quintale, che l'aveva abbracciato. poi si � scoperto che voleva baciarlo (e che sono un'incosciente, immagino).
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Non so se sia un' esperienza degna di nota ma la racconto comunque.
In stazione c'� il solito romeno che canta, suona la chitarra e chiede l'elemosina. Si mette sempre nello stesso posto, sulle scale nel sottopasso cos� prende tutti quelli che salgono per andare a prendere il treno o che passano per uscire dalla stazione.
Ogni tanto si uniscono altri romeni o zingari che lo accompagnano con vari strumenti. qualche sera fa � arrivato un tizio con un'armonica e si � aggiunto al gruppo di romeni. Tempo 5 minuti e scoppia una rissa, il tipo con l'armonica spacca su uno scalino una bottiglia di birra e comincia ad agitarla urlando. Il resto del gruppo indietreggia e qualcuno tenta di bloccarlo per le spalle per impedirgli di farsi e di far del male agli altri.
il tipo si calma ma tempo 30 secondi e riparte con la bottiglia in direzione del romeno che canta e suona la chitarra. Urla gida e cocci di vetro ovunque, alla fine � intervenuta la Polfer e li ha portati via.
A Roma invece, mi son cagata in mano.
Ero in macchina con il mio ex e si sa che i romani son caciaroni alla guida. Clacson, sorpassi a destra, gente nervosa ecc.
Il mio ex sorpassa un tizio che viaggia a cavallo tra le due corsie, ma non si accontenta della strombazzata di clacson e abbassa il finestrino urlandogli" Mortacci tua e de tu madre". Il tipo ci guarda male ma non risponde all'insulto. Arriviamo al semaforo che � rosso e io che preavviso problemi tengo d'occhio il tipo dallo specchietto. Al semaforo ci raggiunge e si mette in coda dietro di noi, si abbassa sotto il sedile in cerca di qualcosa e scende. Io cerco di guardare cosa ha in mano e vedo una catena di acciaio, di quelle che si usano per legare gli scooter ai pali. Viene verso di noi con questa catena in mano e io in tempo zero sono fuori dalla macchina che urlo e scappo in direzione del marciapiede. Il mio ex invece si chiude dentro e aspetta il verde, mentre il tipo lo ha raggiunto e si � chinato verso di lui. Il finestrino � chiuso ma il tipo gli urla" scenni, t'ho detto di scenne hai capito?" Ovviamente lui non scende, aspetta il verde e che si smaltisca la coda al semaforo e parte sgommando.
Mi ha recuperato dopo un po' perch� io sono scappata correndo per paura di essere seguita a piedi.
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Originariamente Scritto da
okno
Eri sotto l'effetto (anche leggero) di alcool o altre droghe? I 3 ti sembravano ubriachi? All'epoca dei fatti avevi una qualche esperienza in tecniche di difesa personale? Hai detto che sei stato avvicinato, ma ricordi se ti aspettavano mentre tu ti avvicinavi a loro o se vedendoti ti sono venuti contro? Sempre se ti ricordi e ti senti di rispondere...
Ero lucido e non ho avuto l'impressione che i tre fossero alterati. Allora praticavo ancora arti marziali, ma di fatto non sono il tipo, non ho mai alzato un dito su nessuno io. Non erano in attesa provenivano da una via che da sulla piazza perci� mi sono venuti incontro, ma per la struttura delle strade avrei potuto ritenere che non mi venissero incontro, ma semplicemente provenissero da una via che puntava sulla mia posizione.
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Dunque io ho avuto un'esperienza compatibile con la tua ricerca (per� se fossi in te cercherei modi alternativi per raccogliere testimonianze... uno su un forum pu� scrivere quel che vuole in maniera relativamente anonima... voglio dire, non so che valore possa avere).
Son stato rapinato da due tizi in una citt� che non nominer� ma � famosa in tutto il mondo e costruita sull'acqua.
Per motivi che sarebbe lungo spiegare stavo dormendo su una panchina (circa 3 o 4 del mattino) dopo aver girato a cazzo per ore....
Mi alzo perch� sto congelando. Vedo due ragazzi in lontananza (la citt� in quel periodo, in quella zona e a quell'ora � un deserto) che sembrano non avere la pi� pallida idea di dove andare. Imboccano un vicolo e scompaiono. Mi viene in mente che nemmeno io so dove andare. Una persona normale forse avrebbe scelto la direzione opposta a quella presa dai due ragazzi, ma sul momento non li percepisco come un pericolo.
Li vedo ricomparire dal nulla (probabilmente hanno girato a vuoto). Sembrano spaesati quanto me. Uno dei due parla bene l'italiano l'altro (che mi colpisce subito perch� � grosso palestrato e indossa una ridicola felpa rosa) � gi� molto se riesce a pronunciare la parola 'ciao' senza sbagliare. Oltre a questo � in evidente stato alterato (dal mio stato non parler� perch� non trovo sia rilevante e poi son cazzi miei). Il pi� piccolo (sia d'et� che di stazza) mi chiede una sigaretta e indicazioni per arrivare alla stazione...
Non ricordo i dettagli ma siam finiti ad avventurarci tutti e tre per i vicoli stretti della citt� anonima. Il piccoletto non smetteva un secondo di parlare. Mi ha raccontato un sacco di cose inutili sulla sua vita. Mi ha detto d'esser stato a Bologna (nel carcere minorile)... "Ah, si?.. forte... e come ti � sembrata la citt�?" Giuro gli ho detto una roba tipo questa. Mi ha anche detto che erano strafatti di ketamina e mi ha chiesto se pi� tardi volevo provare. In effetti dal suo modo di parlare e di muoversi sembrava pi� sotto l'effetto di un eccitante... invece il suo compare sembrava abbastanza lento e rincoglionito...
Ero rilassato, forse anche troppo. Poi la macchinetta a cominciato a singhiozzare. Parlava un minuto con me e 10-20 secondi in arabo con l'armadio rosa. A quel punto una parte di me ha pensato: 'Adesso succede qualcosa'. Quell'altra parte invece pensava a come arrivare alla stazione con quei due strampalati ma in fondo simpatici ragazzi... perch� pensar male, solo perch� parla in arabo.. in che lingue dovrebbe parlare? quell'altro parla solo arabo...
Comunque da l� a - non so - 20 secondi, 3 minuti... non ne ho idea... qualcuno mi ha spinto da dietro cacciandomi contro un muro. Il gay non dichiarato mi ha mollato un po' di pugni in testa (non li ho contati) per poi bloccarmi... ketamina? Sul serio? Be' non ne hai presa abbastanza.... Quello giovane e 'simpatico' ha tirato fuori la lama e me l'ha puntata all'altezza del ventre.... la cosa buffa � che era preoccupatissimo che potessi a mia volta avere un coltello... me l'avr� chiesto 10 volte, "hai un coltello, dove lo tieni?" Non ce l'avevo il coltello... mica andavo in giro a rapinare la gente....
Il resto � un ricordo un po' confuso.... c'� un verbale da qualche parte.... (ovviamente la gloriosa polizia italiana oltre ad intervenire con 40 minuti di ritardo) e fermare un nord-africano a caso non ha fatto altro... ma almeno non mi hanno picchiato (non so voi ma io appena vedo un poliziotto ho sempre paura che s'incazzi e mi molli un ceffone).
Ricordo che a un certo punto ho detto 'stronzo' al piccoletto.... "Stronzo?" ha ripetuto il gay non dichiarato(quello l'ha capito)... e ancora pugni alla testa... per un attimo ho avuto paura di sbilanciarmi e di finire contro la lama....
Il piccoletto mi ha ripulito per bene con la mano libera, tastandomi un po' ovunque... Dimostrando una certa perizia.
Bilancio: un centinaio di euro una fotocamera e un cellulare dell'et� della pietra.... Ah.. e il mio orgoglio...
Perch� per un momento pur non sapendo nulla di difesa personale ho pensato di reagire, e ho pensato a come farlo.
Ma questo � lungo da spiegare. Anche se � successo in una frazione di secondo.
Bien... se hai altre domande.
La storia � vera, ovviamente. E secondo me anche un po' grottesca
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Originariamente Scritto da
terra
cosa vinco?
che cazzo vuoi vincere la tua vita � una dimostrazione che non puoi perdere nulla nella vita
madonna santa che donnina <3
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Morwen
.....
Grazie.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Doppio
Ero lucido e non ho avuto l'impressione che i tre fossero alterati. Allora praticavo ancora arti marziali, ma di fatto non sono il tipo, non ho mai alzato un dito su nessuno io. Non erano in attesa provenivano da una via che da sulla piazza perci� mi sono venuti incontro, ma per la struttura delle strade avrei potuto ritenere che non mi venissero incontro, ma semplicemente provenissero da una via che puntava sulla mia posizione.
Hai pensato, anche solo per un attimo, a reagire?
Citazione:
Originariamente Scritto da
evalorn
Dunque io ho avuto un'esperienza compatibile con la tua ricerca (per� se fossi in te cercherei modi alternativi per raccogliere testimonianze... uno su un forum pu� scrivere quel che vuole in maniera relativamente anonima... voglio dire, non so che valore possa avere).
Non capisco cosa avrebbe da guadagnarci, uno cosi'. Comunque grazie per la dritta, in realta' il forum non e' l'unica mia fonte di testimonianze.
Citazione:
Originariamente Scritto da
evalorn
...
A proposito della tua storia sei stato esaustivo, grazie.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
okno
Hai pensato, anche solo per un attimo, a reagire?
L'ho pensato s�, direi che ci ho pensato nel momento in cui ho visto che poneva la lama al'altezza del torace e non su un tessuto molle come pancia o gola, ma rischiare da solo contro tre per quattro soldi (non esco mai con molto se non ricordo male avevo il resto delle sigarete di un pezzo da venti, forse addirittura da dieci) non mi � parso congruo.
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Quello a cui ho invece pensato solo dopo, non so perch� era la reazione pi� logica: correre molto velocemente nella direzione opposta, sono convinto non mi avrebbero acchiappato, sono abbastanza veloce ed ero nella mia zona: la conosco e so dove sparire o dove dirigermi per avere quantomeno dei testimoni.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
terra
armi da fuoco?
Non sara' motivo di seminario, ma sicuramente desta la mia curiosita'. Spara!
Citazione:
Originariamente Scritto da
Doppio
Quello a cui ho invece pensato solo dopo, non so perch� era la reazione pi� logica: correre molto velocemente nella direzione opposta, sono convinto non mi avrebbero acchiappato, sono abbastanza veloce ed ero nella mia zona: la conosco e so dove sparire o dove dirigermi per avere quantomeno dei testimoni.
In quei momenti credo sia gia' difficile valutare il tempo che passa, se vuoi la mia opinione hai fatto la scelta giusta. Col senno di poi e' chiaro che uno si fa tutte le sue valutazioni, ma l'unica cosa che conta sono quei secondi in cui ti trovi sotto minaccia.
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ecco, stavolta la protagonista non sono io. non ne ho parlato prima per quello.
il mio moroso, da giovane, rientrava a casa con il suo stipendio e quello di un paio di altri colleghi, in contanti, appena ritirato. l'hanno minacciato con una pistola, non so in quanti fossero ma credo uno o due. istintivamente, malgrado avesse sempre pensato che non � da fare, ha reagito. gli hanno sparato: il proiettile � entrato sotto la clavicola ed � uscito vicino alla scapola. lui ricorda il braccio che non rispondeva pi�, tanto sangue, il citofono pi� vicino che ha fatto in tempo a suonare prima di svenire, gli stipendi che se ne andavano. altri particolari non ne ho.
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Brutto posto per essere colpiti, e' stato fortunato a ricevere soccorsi in fretta.
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s� s�. e anche, a quel che ho capito, a riprendere completamente l'uso del braccio.
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Ellamiseria quante testimonianze, ma dove vivete, nel Bronx? :asd:
Also, la discussione mi ha fatto venire in mente questo:
http://www.youtube.com/watch?v=01NHcTM5IA4 :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
okno
Per me sono degne di nota anche aggressioni limitate alla semplice minaccia, anche senza sfociare nella violenza fisica.
Ah beh, allora senti questa: risale a qualche anno fa, ma sembra uscita direttamente da un film.
Tre personaggi che chiameremo per semplicit� X (lui), Y (lei), W (la sorella di lei) e Z (l'altro).
X e Y stanno almeno ufficialmente assieme, mentre a Z piace W. Intesa la tresca, e data la timidezza della di lei sorella, Y contatta Z con una scusa qualsiasi, e probabilmente si trova a suo agio con lui, poich� ben presto il numero di mail e SMS quotidiani con cui lo bombarda raggiunge dimensioni ragguardevoli. A un certo punto Z chiede spiegazioni a Y, poich� gli sembra che la situazione travalichi ampiamente un eventuale interesse da parte di W verso Z (con conseguente incarico d'intercessione esplicito o implicito da W a Y). Y risponde a Z che si sta sbagliando, poich� per lui prova solo amicizia.
Dopodich�, su invito di Z, il numero dei contatti fra Y e Z cala, salvo riprendere e superare i livelli precedenti nello spazio di pochi giorni, naturalmente su impulso di Y. Allora Z torna a sospettare che Y agisca effettivamente per conto proprio, invece per conto di W. Perci� Z chiede a Y un incontro faccia a faccia (abitano a pochi chilometri di distanza), e Y gli risponde che vorrebbe ma non pu� data la gelosia di X. In effetti c'era gi� stato un incontro fra X, Y e Z a casa di Z, in maniera del tutto informale e in tempi non ancora sospetti. Per la cronaca, X e Y sono entrambi cattolici praticanti. Inoltre X abita a un centinaio di metri da Z, e da casa sua lo pu� vedere a occhio nudo ogni volta che va a lavorare nell'orto.
Ma Z non si rassegna, e alla fine riesce a ottenere di incontrare Y, la quale per� non trova di meglio che portarsi dietro l'incolpevole W (sempre con la scusa della gelosia di X). Il tutto si risolve con un nulla di fatto, perch� i veri motivi del contendere non vengono neppure menzionati. Y per la seconda volta sembra calmarsi, ma poi torna a cercare Z con pi� insistenza di prima, al che Z inizia ad alterarsi in modo irrimediabile, e alla fine manda Y nel posto che pi� le si conf�, non senza sentirsi in colpa verso W che come le stelle � rimasta a guardare.
Negli ultimi tempi capitava che Y e Z si trovassero la domenica alla stazione dei treni accompagnati dalle rispettive madri, poich� per motivi di studio partivano verso direzioni opposte pi� o meno alla stessa ora. Non si scambiavano pi� di qualche frase di circostanza.
Ebbene, la prima domenica dopo la rottura definitiva del rapporto con Y, Z va in stazione a fare il biglietto poco prima dell'arrivo del suo treno. All'uscita, in direzione del sottopassaggio dove doveva transitare per forza, scorge Y di fronte a s�, e ai lati le due madri che probabilmente stavano parlottando amabilmente fra loro. Z inizia a schiumare di rabbia dentro di s�, ma prosegue a passo normale senza scomporsi, salvo un piccolo particolare: si produce nello sguardo pi� truce di cui sia capace. Questo deve aver avuto il suo effetto poich� Y, che egli aveva di fronte, inizia a tirare per la manica la madre, la quale ha appena il tempo di rendersi conto della scena e restare a bocca aperta, perch� un attimo dopo spariscono entrambe gi� per le scale del sottopassaggio. Nel frattempo Z, ripreso il suo solito sguardo, si ferma a salutare la propria madre la quale, casomai si fosse accorta di qualcosa, ha senz'altro il buon gusto di non darlo a intendere n� allora n� mai pi�.
Il tutto sembrerebbe giunto all'epilogo ma la domenica successiva, quando Z va a fare il suo solito biglietto, scorge con la coda dell'occhio X male acquattato dietro una colonna (trattasi di un marcantonio palestrato di 1.95 mentre Z, pur avendo i suoi numeri, � di statura e corporatura assolutamente ordinarie). Z fa finta di nulla e si mette in fila (oltretutto, il caso volle che quel giorno la bigliettaia fosse proprio la madre di X). Espletato il suo compito, Z si volta e trova ci� che si aspetta di trovare: X e Y a pochi posti dietro di lui. Li saluta con naturalezza, prende i bagagli e si dirige ai binari, scegliendo di proposito la direzione in cui di solito va Y. Si siede su una panchina, si toglie il giubbotto depositandolo sulle ginocchia (era una limpida giornata di met� dicembre) e resta in religiosa attesa con la sua camicia di cotone. Dopo qualche minuto arrivano X e Y, Z li guarda e rimane seduto. Si aspetta di trovarseli davanti, invece i due gli passano dietro. Y si ferma un attimo tentando di scherzare con Z sugli effetti del caldo, ma con voce visibilmente strozzata. Si scambiano solo un paio di frasi, perch� Z non le d� corda. Le augura buona giornata e subito dopo saluta X alzando il tono di voce, poich� nel frattempo costui era proseguito e si trovava pi� avanti di una ventina di metri. X risponde al saluto con palpabile imbarazzo e senza voltarsi.
In seguito Z contatta W per scusarsi del proprio comportamento, attribuendone la causa all'ingerenza della sorella. W sembra apprezzare, anzi gli risponde quasi con entusiasmo, ma la cosa finisce l�: Z aveva gi� deciso che era tempo di sparire dalla vita di entrambe.
Pochi mesi dopo, nel periodo di pasqua dell'anno successivo, Z si trova sul ciglio della strada di fronte a casa a parlare con un amico appena uscito dalla messa. Ad un certo punto sente il tipico rumore di qualcuno che fende il vento per accelerare la pedalata. Era X in sella a una bicicletta troppo piccola per lui, che gli sfrecciava davanti a tutta birra facendo slalom fra i pedoni.
Da allora Z non ha pi� incontrato n� saputo nulla degli altri tre personaggi.
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Spero che x avesse in tasca almeno un coltello, perch� altrimenti non capisco come possa servirmi la cosa.
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Ah, allora non ero solo io a non aver trovato alcun oggetto da taglio nel racconto.
Ma i seminari che devi tenere sono rivolti a quale tipo di studi?
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Difesa personale, niente di che. Solo che invece di fare la solita manfrina sulle solite tecniche volevo parlare pi� di prevenzione e strategie, quindi mi servono conferme. Sono sempre scettico su quello che ti raccontano in addestramento.
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Sarebbe complicato da spiegare scrivendo, ma dipende un po' da chi ti trovi davanti. Ci sono quelli che ti insegnano tecniche di difesa, altri che ammettono piu' realisticamente che non ci si difende, o che comunque e' molto difficile. E quindi cambia un po' l'approccio. Io vorrei riuscire, per quanto possibile, a ricreare ambienti di forte stress pur trovandosi in palestra, di fronte a persone che sai benissimo non ti faranno del male. Spero, attraverso e vostre testimonianze, di riuscire a descrivere scenari dove ci si renda conto che e' importante non abbassare mai la guardia, e dove una volta catapultati dentro non si ha il tempo di riflettere.