Originariamente Scritto da
axeUgene
questa è la vecchia tecnica ondeggiante di quasi tutti i dittatori del passato; con la differenza che le società di oggi sono troppo complesse per essere governate da personaggi di questo tipo; nel senso che i meccanismi di trasmissione delle scelte incontrano troppi steps, funzionano come un abs in frenata;
poi, la "gente" non esiste; non fare l'errore di Cono, il quale rimuove i conflitti nella loro sostanza, e immagina una società omogenea;
a parte le sparate - siamo pur sempre in campagna elettorale - l'elettorato di Salvini è quasi totalmente composto di "integrati", contrapposti agli "apocalittici" dei 5S; la riprova l'hai nelle manifestazioni pro-TAV, dove stanno con quelli del PD; è proprio un'altra concezione del future, ed è questo che dovrebbe preoccupare davvero chi sta tra gli apocalittici;
guarda la storia di oggi, con l'iniziativa di Annalisa Chirico, significativamente giornalista del Foglio, con una tavolata comune che esclude i pentastellati; i lettori del Foglio sono pochi, ma rappresentano la spina dorsale dell'Italia produttiva, quella che influenza e gestisce sviluppo;
il problema non è Salvini, che dopo le elezioni si allineerà alla tradizionale richiesta della sua gente, il federalismo fiscale;
il guaio sono quegli scappati di casa di Di Maio e Di Battista, che si sono intestati la rappresentanza dell'Italia disperata, senza averne le capacità, senza idee, che stanno facendo la guerra per il re di Prussia e non l'hanno ancora capita, nonostante le bastonate che continuano a prendere col doppio dei voti; vorrebbero essere come De Mita, Gava e Cirino Pomicino, i vecchi leader della DC del sud, ma non hanno un centesimo dell'astuzia e del potere di quelli.