Chirurgia plastica per i bambini Down Corriere della Sera
Mi inquieta moltissimo che la madre di questa bambina dica apertamente che
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Chirurgia plastica per i bambini Down Corriere della Sera
Mi inquieta moltissimo che la madre di questa bambina dica apertamente che
Bisogna essere realisti però.
La società è ingiusta sotto certi aspetti e discrimina quindi bisogna battersi e fare battaglie culturali per cercare di modificare certi atteggiamenti.
Detto questo però si deve anche capire che è impossibile per una madre da sola cambiare culturalmente una società(questo certo non vuol dire che non si debba cmq provare a farlo).
Per cui io non me la sento affatto di condannarla e anzi posso comprendere che quella madre per cercare di lenire le future discriminazioni e disagi della figlia abbia pensato di sottoporla ad intervento chirurgico.
Ti ricordo che la sinrome di down non ha solo un aspetto fisico "diverso",ma è un'anomalia genetica accompagnata da deficit mentale.Che fai,nascondi anche quello?
Io non ho detto che quella sia la soluzione ma che magari pu
roba da matti, questi due genitori sono i primi ad avere problemi con la sua diversità mi pare, la trovo una soluzione assurda
Tra bambini, se gli altri vedono un ragazzino down, viene subito riconosciuto s come tale e viene "capito" anche il fatto che è diverso mentalmente.. se vedono un mini-fotomodello, ma con ritardo mentale , è MOLTO più probabile che venga preso per il culo, discriminato, quello che vuoi...
Inoltre non è una scelta del down di rifarsi gli occhi perchè a mandorla non gli piacciono, ma è un'imposizione di un adulto che non riesce ad accettare una diversità e fa operare un bambino per non dover vedere il ritardo mentale.
Si... cambiare la società per tuo figlio. Facilissimo. Una cosa da nulla.
No.... io non ci vedo nulla di così scioccante.... in fondo come si correggono "nei" e "nasi storti", perché non correggere anche il viso di un bambino che con i lineamenti deformati dalla sindrome di down, sarà bersaglio più facile per i suoi compagni?
Sottolineo che la sindrome di down può colpire in diversi modi e con diversa aggressività. Ci sono persone quasi "normali" (per i canoni della società) con la sindrome di down e te ne accorgi solo dai lineamenti... ci sono invece ragazzini che sono stati colpiti da una forma più aggressiva di questa sindrome e magari dal viso non si scorge il lineamento classico della malattia, ma sono gravemente ritardati.
Se il figlio di questa coppia avesse questa sindrome in modo lieve e potesse essere considerato al pari di molti bimbi, perché rendergli la vita più complicata e marchiarlo dall'inizio?
Nessuno può sapere cosa vuol dire essere pèortatori di un deficit tale nell'ambiente scolastico e lavorativo.
Io ho visto con i miei occhi in più occasioni i trattamenti ricevuti.
E come compre il cellulare di Barbie e la magliettina figa a tuo figlio perché gli altri ce l'hanno e lui non può essere da eno, non vedo che problema ci sia ad aiutarlo ad essere uguale agli altri anche fisicamente.
??? e questo chi te lo ha detto?
Io ho visto bambini di 6, 7 anni chiudere in bagno la bimba down e prenderle a calci la borsa perché era un "brutto mostro deforme e stupido".
Ch epoi ci siano bambini dolci che non badano a queste cose, ok... ma non fare un discorso generico, perché i bambini non sono tutti buoni, bravi, belli e gentili.
Chi ti dice che l'adulto non l'accetti? Da cosa l'hai capito, nell'articolo?Citazione:
Inoltre non è una scelta del down di rifarsi gli occhi perchè a mandorla non gli piacciono, ma è un'imposizione di un adulto che non riesce ad accettare una diversità e fa operare un bambino per non dover vedere il ritardo mentale
Lenire le sofferenze derivanti dalla discriminazione oppure i rigurgiti discriminatori della societ
Renella sarà anche vero che cambiare la società è impossibile, ma non mi sembra certo una soluzione imporre al proprio figlio un cambiamento così forte, così non fanno altro che dirgli tra le righe che è lui quello che non va e non gli altri che non capiscono, è una cosa che non mi piace per niente, anzi mi fa proprio incazzare
Senza considerare che già fornire al proprio figlio il cellulare e la magliettina figa (sic) per non sentirsi da meno significa aderire ad una mentalità allucinata; fare il grande salto concettuale e traslare la stessa dinamica applicandola alla modificazione dei tratti somatici è abominevole e mi auguro che ciascuno riesca a comprendere il perché.
Non credo che alla madre cambi qualcosa nel far cambiare o meno l'aspetto della figlia, penso che nel farlo sia mossa dal voler cercare di lenire le discriminazioni verso la figlia.
Questo non vuol dire che io lo fairei nè che non si debba operare per cercare di modificare la società però lo trovo comprensibile.
quello che è certo è che non dà un bell'esempio alla figlia, è più facile cambiarle l'aspetto che spiegarle che non ha nulla che non va, che tante persone come lei hanno la sua malattia, così come esistono miliardi di altre malattie, e che il suo aspetto non deve essere un problema, che se lo è per gli altri se ne possono andare a fanculo. Così non saprà mai quali sono le persone che la apprezzano per quello che è o la accettano perchè ignare della sua malattia, ma poi perchè non può decidere lei stessa quando sarà grande, se ne avrà voglia?
[QUOTE=Nutella;831980]Renella sar
Soluzione talmente drastiche (ricordo che si sta parlando di cambiare i connotati ad un essere umano e senza il suo consenso) non le prendi se la questione, al livello personale, ti risulta indifferente. E come osservavo, l'idea che ci si debba operare per evitare discriminazioni su base somatica mi auguro risulti riprovevole con evidenza e sotto ogni aspetto. La giustificazione, poi, che cambiare se stessi sia molto pi
Qfwfg... concettualmente hai ragione tu. Non dico il contrario.
Terribile... certo.
Così com'è terribile rifarsi le tette, il sedere, la liposuzione, un naso storto....
Bisogna essere accettati così come siamo.
Che vuoi che sia se hai la faccia down? Sul forum sarai sempre amato e rispettato. nella vita reale ti prenderanno a calci nelle gengive... ma bisogna rispettare la propria natura... sono gli altri che devono capire.
Sono cose giustissime.
Ma solo quando passi attraverso certe diversità (che sono ben diverse dal colore della pelle e degli occhi... qui parliamo di una malattia, non di una razza. Sono imparagonabili le cose...) puoi dire di saperlo.
Se avesse avuto le braccia corte, la testa storta, l'anca sbilenca o fosse attaccata a qualcun'altro, l'operazione sarebbe giustificata?
Si può vivere anche storpi. Perché mandarli sotto i ferri a 2, 3 anni per correggere malformazioni di nascita quando può comunque camminare lo stesso?
La sindorme di down è la medesima cosa.
Ma a livello personale ci tiene ma a livello personale per la figlia.
Uno a seconda della sua morale pu
renella,scusa,ma allora se io genitore, considero te figlio di 2 anni brutto, posso farti rifare i connotati così.. senza se e senza ma? bel modo di pensare... piuttosto che lavorare sull'integrazione lavoriamo sul nascondere le cose diverse... perchè bisogna essere tutti uguali...
E' come curare la peste con una pomata contro i bubboni. e' l'apoteosi dell'edonismo. "essere ritardati o marci e' ok, purche' fuori siate bellissimi".
E' un'argomentazione pericolosa, l'idea che l'adeguamento alla media sia tanto pervasivo rappresenta semmai un ottimo motivo in più per cercare di circoscrivere quella che è una degenerazione, invece di produrre argomentazioni in grado di fornire una giustificazione ancor più generale del concetto e della sua applicazione ad altri ambiti.
[QUOTE=Microemozioni;831996]Ma a livello personale ci tiene ma a livello personale per la figlia.
Uno a seconda della sua morale pu
[QUOTE=fatamorgana;831998]renella,scusa,ma allora se io genitore, considero te figlio di 2 anni brutto, posso farti rifare i connotati cos
[QUOTE=Qfwfq;832001]A me sembra invece un'applicazione a scartamento ridotto dell'eugenetica; con la differenza che la prima si propone di fornire gi
[QUOTE=Renella;832002]Io non ho detto questo. E l'ho ben spiegato.
E ti ripeto di nuovo, che tu non lo sai se lo fanno perch
io sono stata fortunata, mio figlio è sanissimo e bellissimo, sono convinta che se avesse avuto la sindrome di down, e io fossi piena di soldi, mai mi sarebbe passato per la mente di cambiargli i connotati. Poi ovviamente due genitori come loro possono avere mille paure e pensare che questa sia la soluzione giusta, sarebbe bello se prima cercassero di spiegarle la sua malattia, dirle quale può essere un'alternativa alla sua diversità, dirle che comunque in lei non c'è niente che non va e poi decidere con lei, ecco tutto.
Poi le operazioni alle anche, agli arti di cui parla Renella si fanno per migliorare la qualità della vita in senso fisico, mi sembra un pò diverso
Eh no, operare un'anca troppo corta, od una deformazione della colonna, significa incidere su problemi che comportano evidenti disfunzionalità fisiologiche, in grado di pregiudicare il raggiungimento di dignitosi standard di sopravvivenza; non confondiamo furbescamente le carte in tavola. Qui si parla invece di incidere su tratti somatici cui non è legata alcuna disfunzionalità fisica, ma che sono semmai l'estensione somatica di una malformazione genetica (nella fattispecie una trisomia) che si ripercuote principalmente a livello cognitivo: e non mi pare che sia sul deficit cognitivo che si intervenga. Quindi il problema rimane, ma nel contempo si opera sull'aspetto esteriore per la gioia di chi vede. Geniale.
[QUOTE=Qfwfq;832007]Eh no, operare un'anca troppo corta, od una deformazione della colonna, significa incidere su problemi che comportano evidenti [I]disfunzionalit
Qfwfg ha espresso il mio pensiero molto meglio di me
[QUOTE=Qfwfq;831999]E' un'argomentazione pericolosa, l'idea che l'adeguamento alla media sia tanto pervasivo rappresenta semmai un ottimo motivo in pi
Quoto pienamente Qfwfg.
Una scelta del genere mi porta a pensare non ad una madre che cerca di "semplificare la vita alla figlia" (quando poi sappiamo tutti che spesso la chirurgia plastica ha controindicazioni), bensì al fatto che la stessa sia la prima a non riuscire ad accettare l'handicap della figlia, tanto da volerlo "nascondere" dietro una plastica chirurgica.
E come potrà vivere meglio e integrarsi con la società, una ragazza, sapendo che la prima persona a non averla accettata è stata proprio sua madre?
Secondo me la state buttando terribilmente sul moralistico, e mi rendo conto che
Hai ragione sul coinvolgimento diretto, tuttavia tu come ti sentiresti se tua madre ti avesse cambiato i connotati solo per non vergognarsi di te (perchè chiunque può ipotizzare qualsiasi cosa e la mente umana ha spesso la tendenza a fare il gioco delle tre carte anche con sè stessa) o perchè tu non avessi di che vergognarti in mezzo alle persone, per essere accettato da gente che altrimenti eviterebbe la tua presenza o ti darebbe il tormento?
Voglio dire, che senso ha in fondo tutto questo, quali considerazioni ti porterebbe?