La tradizione vuole che durante il periodo di quaresima i credenti usino compiere delle rinunce e piccoli sacrifici...
Secondo voi
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La tradizione vuole che durante il periodo di quaresima i credenti usino compiere delle rinunce e piccoli sacrifici...
Secondo voi
Ahahahahahahaha eccone qua uno, Stampatore! Non e' un comando o un dovere, la chiesa come precetto riserva solamente il digiuno odierno (mercoledi delle Ceneri) e quello del Venerdi Santo. Tutto e' lasciato alla singola volontà delle persone.
Secondo me il digiuno o l'astinenza ha direttamente a che fare con la nostra volontà e con il concetto di uguaglianza che ognuno possiede.
Quando interessa la volontà è per dimostrare a noi stessi che non siamo poi così sottomessi a certe cose; quando interessa il senso di uguaglianza è per non dimenticare che c'è chi sta peggio di noi e se ciò di cui ci priviamo lo diamo caritatevolmente (anche in denaro) a chi ne ha bisogno abbiamo fatto qualche cosa di utile per la società.
Per quanto poi riguarda l'età, non credo ci sia molta differenza.
Io di certo il venerdì santo non mi metto a mangiare pane e cotoletta... poi i fioretti non li faccio solo in tempo quaresimale.
saluti
atea:|
Io mi definisco un cattolico (anche se è un pò riduttivo, superficiale e banale come termine per una serie di motivi) e vivo una vita di sacrifici, rinunce, sopportazione del dolore (interiore) da quando sono nato, ininterrottamente, per vari motivi.
Altro che Quaresima, che è per cattolici dilettanti.
A livello alimentare, infatti, io ho una dieta rigidissima, che sto rispettando anche durante il periodo quaresimale, ovviamente, sia per motivi di salute che per eventuali attività fisico-motorie, il cui rendimento può essere influenzato anche da minime variazioni nelle abitudini alimentari.
Anzi, in questi giorni mi reco in chiesa a pregare più del solito, durante la settimana e dopo il lavoro, proprio per rispettare il periodo della Quaresima.
Si puo' digiunare non soltanto dal cibo, ma anche dalla tv, ad esempio, o dal fumo, dal gioco, dall'alcool....ognuno sà qual e' il suo punto debole. Il tutto pero', accompagnato dalla preghiera. Senno' non ci si fà.
Ah, che bello mangiare! [cit.]
[QUOTE=conogelato;980720]Si puo' digiunare non soltanto dal cibo, ma anche dalla tv, ad esempio, o dal fumo, dal gioco, dall'alcool....[B]ognuno s
[QUOTE=MAGENTINO;980610]Io di certo il venerd
[QUOTE=Sousuke;980649][FONT="Comic Sans MS"]Io mi definisco un cattolico (anche se
Secondo me quelle sono astinenze (da astenersi=non fare) non è digiuno, caro Cono; digiuno è proprio perché hai famee più resisti e più t'astieni eheh ( scusa ma mi si intreccia la lingua:asd:), scu: è quando non magni:asd:.
Credo che conogelato intendesse anche il digiuno in sè, sia pur temporaneo.
Io non avrei problemi ad attuarlo. Non si discosterebbe molto dalla mia consueta dieta.
Sono abituato ai sacrifici per ottenere obiettivi non raggiungibili altrimenti.
Perchè sono una persona coerente da sempre e, in tale molto improbabile (se non impossibile) eventualità nel mio caso, contrasterei pure con i miei principi ed il mio stile di vita, che sono anche (ma non solo) di derivazione religiosa.
Inoltre violerei lo spirito del sacrificio proprio della Quaresima.
[QUOTE=stampatore;980554]La tradizione vuole che durante il periodo di quaresima i credenti usino compiere delle rinunce e piccoli sacrifici...
Secondo voi
[QUOTE=Sousuke;980975][FONT="Comic Sans MS"]Credo che conogelato intendesse anche il digiuno in s
Violerei il principio di coerenza che per me è un valore fondamentale ed irrinunciabile, secondo cui dovrei avere una condotta rigida e molto severa proprio sempre e comunque, in vari ambiti (in certi campi io non mi astengo affatto ma ho solo regole molto rigide).
Le deroghe od eccezioni non sono contemplate dai miei principi e dalla mia forma di spiritualità, tantopiù nel periodo quaresimale.
Essere abituato al sacrifico ed alla sofferenza (che ormai non percepisco più come tale perchè non mi sorge nemmeno il desiderio di bere alcolici o mangiare in modo meno rigido, dato che non mi piacerebbe nemmeno, essendo salutista e appassionato di certe attività fisico-motorie) è un aspetto molto positivo, per certe religioni.
[QUOTE=Misterikx;980982]Giuro non sapevo neanche del mercoledi delle ceneri e del venerdi santo,
mentre quei giorni cadevano proprio nel bel mezzo di una dieta da poco iniziata...
la domanda e
[QUOTE=Sousuke;980986][FONT="Comic Sans MS"]Violerei il principio di coerenza che per me
Volevo dire che un' atea può benissimo sviluppare la sua volontà (fa parte della mente) mettendola qualche volta alla prova e osservare se risulta più forte del vil corpo. stop.
Non conosco il protocollo della quaresima, se non qualche vago ricordo di quando ero bambina, tentativi di imposizione da parte di mamma, che venivano regolarmente trasgrediti dietro consiglio e suggerimento di pap
Se già da bambina prendevi come imposizione da parte della mamma una temporanea rinuncia qualche cosa....
Tua madre insegnava a ......e tuo padre insegnava a trasgredire a.....;...stano; ma tua madre? come lo insegnava? come un'imposizione o come un vero insegnamento?
[QUOTE=crepuscolo;981029]Se gi
oh ma non è che la mia sia questa battuta brillante eh.
ionesco è stato uno degli esponenti del cosiddetto teatro dell'assurdo, caratterizzato da dialoghi non-sense in cui purtuttavia emerge un senso profondo e una riflessione sulla condizione umana.
la tua frase è chiaramente un non-sense
in quanto in un digiuno protratto per 15 giorni è ovviamente compresa la rinuncia della bistecca a cui non rinunceresti mai - dici.Citazione:
Non rinuncerei mai ad una bistecca di venerdì, ma prenderei in seria considerazione un digiuno per 15 gg.
tuttavia il senso si evince.
una battuta con un retrogusto dell'assurdo che sarebbe piaciuta a ionesco, che essendo passato a miglior vita da tempo può avere orgasmi solo di cenere.
Grazie Lady :shy:
Attendo delucidazioni in merito alla rinuncia nell'ambito della quaresima.
E' stato davvero un passaggio frustrante dell'infanzia e - rimanendo nel non-sense - bench
Non ho mai creduto alle rinunce imposte dalla religione, pur essendo io credente. Trovo molto più significativo concentrarsi sullo stile di vita quotidiano, che su rinunce periodiche. Mi spiego. La quaresima ha un senso prima di tutto di rinuncia pensando a chi vive in condizioni di difficoltà. E' il senso di dire "rinuncio a qualcosa, e con i soldi che risparmio, aiuto qualcuno". Condivisibillimo, per carità. Se però mangio magro durante i 40 giorni di quaresima, e i restanti 325 dell'anno mi strafogo di ogni ben di Dio... beh, è un po' una contraddizione.
Però son convinta che sia molto più produttivo adottare uno stile di vita in cui si evitino, per quanto possibile, gli eccessi. Non digiuno in quaresima, ma cerco di avere un'alimentazione scevra il più possibile di picchi e abbuffate. Non trovo il senso di evitare la carne al venerdì, quando già comunque non la mangio se non una volta a settimana. (anche perché l'usanza di non mangiare la carne al venerdì nacque per lo più da questioni di salute).
Ogni tanto mi concedo periodi di "digiuno terapeutico", dai 2 ai 5 giorni, che servono per disintossicare il corpo.
Tutto questo per dire che Non trovo molto senso in usanze rituali, come la quaresima. Se uno davvero vuole essere un "buon credente", passatemi il termine, dovrebbe davvero riflettere sul proprio stile di vita quotidiano, sul proprio modo di porsi con gli altri, sull'attenzione che dà alla carità...
Perfetto!