torno dopo una lunga assenza con roba pesante... :D
La realizzazione del S
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torno dopo una lunga assenza con roba pesante... :D
La realizzazione del S
A parte che certe paure sono retaggi infantili. Infatti la persona adulta non ha paura di vivere ma di morire; poi c'è la libera scelta e sicuramente può consolarti la lettura della parabola degli operai assunti da un ipotetico datore di lavoro per un giorno. Ti farebbe riflettere sullo spiazzamento che Dio dà per indicare che non c'è alcuna regola per il bene, è un bene "ad abbundantiam", non si toglie mai niente a chi ha l'animo buono, sicuramente però invitano il malanimo ad uscire allo scoperto.
comunque intendevo la realizzazione del Sè impersonale, com'è inteso in Oriente;
il Sè oltre la Mente, oltre Dio, oltre tutti i concetti quindi la paura dell' "Essere impersonale", di lasciare tutto ciò che è di conosciuto
Se si esiste si è una persona, con mente e corpo fisico.
Se non si esiste non si è una persona con mente e corpo fisico.
Sinceramente non mi pongo il problema di diventare impersonale mentre esisto (nè, tantomeno, mi incute timore un simile concetto), perchè mi sembra un concetto irrealizzabile, se non credendoci.
Tra l'altro si potrebbe avere il desiderio di credere di diventare ciò nel futuro e non nel presente.
Sarebbe come ambire a smettere di esistere pur continuando a vivere. Un paradosso illogico.
Scusa se sono andato fuori del seminato, ma più che altro avevo inteso la tua urgenza ad essere, urgenza che secondo me va auspicata ma non perseguita con ossessione in senso temporale con "adesso, ora"; è vero che , visti i tempi, l'introspezione nasconde una certa urgenza, ma l'"adesso, ora" è possibile, secondo me, anche in punto di morte visto che è uno stato e non un avere.
Ti sarei grado se mi parlassi in poche righe, ma chiaramente, che intende l'Oriente per "sé".
Capsy, conviene sempre vivere bene il presente. Il domani non ci appartiene.
Se noi tutti realizzassimo i nostri se probabilmente il mondo sarebbe assolutamente anarchico.
adesso vado di fretta, ma comunque a grandi linee per realizzazione del Sè si intende il raggiungimento (verbo non molto corretto) del "Nirvana"
forse Capsy intendeva trascendere l' io personale ( fisico mente) per identificare il S
Secondo me l'anarchia
solo per rendere un pò l'idea:
Da "Io sono Quello"
Chi è Nisargadatta Maharaj?
Quando gli si domandava la sua data di nascita, il maestro rispondeva soavemente che non era mai nato!
[...]
Infanzia, giovinezza, matrimonio e discendenza: Maruti visse fino alla sua mezza età la solita esistenza monotona e senza storia di un uomo qualunque, senza nessun indizio della santità che sarebbe venuta in seguito.
In quel periodo tra i suoi amici c'era un certo Yashwantrao Baagkar, che era un devoto di Sri Siddharameshwar Maharaj, un maestro spirituale.
Una sera Baagkar condusse Maruti dal suo guru, e quella sera si rivelò il punto di svolta fondamentale della sua esistenza.
Il guru gli diede un mantra e delle istruzioni per la meditazione. Quasi immediatamente Maruti cominciò ad avere delle visioni durante la pratica, e anche a cadere qualche volta in trance.
Qualcosa gli esplose dentro, generando una consapevolezza universale, una sensazione di vita eterna.
L'identità di Maruti, il piccolo commerciante, scomparve lasciando al suo posto la luminosa personalità si Sri Nisargadatta.
La maggior parte della gente vive in un mondo in cui si identifica con il corpo-mente, e non ha il desiderio ne il potere di abbandonarlo. Esiste soltanto per se stessa, tutti i suoi sforzi sono tesi al soddisfacimento ed alla glorificazione dell'io.
Certamente, esistono illuminati, maestri e risvegliati che, pur vivendo in apparenza nello stesso mondo, vivono contemporaneamente in un'altra dimensione: la dimensione della consapevolezza universale, che irradia infinita conoscenza.
Dopo la realizzazione, Nisargadatta prese a vivere una specie di doppia vita.
Continuò ancora a gestire il suo negozio, ma non aveva più la mentalità dell'uomo d'affari, orientata al profitto.
Più tardi, abbandonata la famiglia e gli affari, divenne una specie di mendicante, un pellegrino tra i numerosi e diversi luoghi sacri dell'India. Percorse a piedi nudi la strada fino all'Himalaya, dove aveva stabilito di trascorrere il resto dei suoi anni alla ricerca della vita eterna.
Ma, non appena compresa la futilità di questo genere di ricerca, tornò sui suoi passi e rientrò in famiglia.
Aveva capito che non c'era alcun bisogno di cercare la vita eterna: era sempre stata sua.
Superata l'idea di essere il corpo, acquisì una condizione mentale così piena di gioia, pace e magnificenza che a paragone qualunque altra cosa appariva senza valore.
Ottenne la realizzazione.
Nisargadatta Maharaj è rimasto un semianalfabeta, ma la sua conversazione è illuminata quanto quella di un laureato. Nato e cresciuto in povertà, è il più ricco tra i ricchi perchè possiede la ricchezza senza limiti della conoscenza eterna, al cui paragone anche i più favolosi tesori sono soltanto pezzi di latta.
E' dolce e affettuoso, ha un pungente senso dell'umorismo, è assolutamente coraggioso e completamente vero.
Dà ispirazione, guida e conforto a chiunque gli si avvicini.
Ogni tentativo di scrivere una nota biografica su di un individuo del genere è frivolo e futile. Perchè egli non è un uomo con un passato e un futuro; egli è presente vivo, immutabile ed eterno.
E' il Sè divenuto ogni cosa.
Mi piace per due motivi; primo per un motivo intrinseco che coinvolge chi ama forme di ricerca improntate sul "ci
Apprezzo la citazione leopardiana, che però va interpretata nell'ottica del pessimismo cosmico e del disfattismo pauroso che caratterizzano il pensiero filosofico di Leopardi (francamente tanto depresso cronico quanto dotato di un'estrema lucidità mentale e razionalità), che condivido totalmente.
[QUOTE=Sousuke;1005253][FONT="Comic Sans MS"]Apprezzo la citazione leopardiana, che per
Quella frase leopardiana non è ottimistica o positiva perchè si riferisce alla contemplazione dell'eternità o del tempo illimitato (non un'anima nobile), prodotto dall'immaginazione umana che cerca di evadere dalla realtà sensibile, che può provocare solo sofferenza, delusioni ed illusioni, come il piacere.
Si tratta di mera ed immobile rassegnazione all'inevitabile destino di infelicità umana, che prima aveva trovato sfogo nell'immaginare ciò che poteva esserci oltre la siepe.
L'ignoto
[I]Un essere umano
[QUOTE=Capsy32;1004896]
La realizzazione del S
[QUOTE]Ma il Nirvana non
Quello che ci trae tutti in inganno e' l'incapacità di credere che già su questa terra possiamo vivere un'anticipazione di Paradiso. Se ti viene dato in dono di credere che la morte e' vinta, che Dio ti ridà la vita, che il momento ultimo e' solo un passaggio, un addormentarsi.....tutto ti apparirà diverso, stupendo, meraviglioso: Niente ti potrà piu' distruggere!
eddai Cono , e dicci qualcosa di nuovo ogni tanto
Non riesco davvero ad immaginare niente di piu' liberante. Aspe', ora provo a concentrarmi .
interessante, nonostante tu sia cattolico hai dei punti di contatto con le cose che sto leggendo in questo periodo, come per esempio l'illusione del libero arbitrio
io invece direi dopo queste viteCitazione:
dopo questa vita obbligata
(anche se poi, in ultimo forse si scoprir
Non vorrei che questo ritorno al passato, per i credenti sia un ritorno nostalgico a Dio che, secondo l'antica tradizione scritta e orale, era il vivente, cioè faceva parte della storia dell'uomo, come per i pagani è stata l'età dell'oro.
Attenzione a non rimanere invischiati al passato, anche se esso ha la sua parte, perché la speranza ora si è notevolmente evoluta.
La Via di Ramana Maharshi
Sii Ci
Krishnamurti ti direbbe "Chi è che fa la domanda? Chi è veramente il Pensatore che si nasconde dietro il pensiero? Lì troverai la risposta."
Krishnamurti però si rivolgeva individui la cui mente era già in prossimità del "confine", menti a cui bastava un sofismo per procedere oltre.
Ovviamente tali risposte non sono esaustive per la mente normale, per cui è necessaria una traduzione su elementi a voi più vicini per una comprensione che può essere solo imperfetta. Continuerete a girare in tondo come il criceto nella ruota della gabbia solamente che la ruota può essere un poco più grande e darvi l'illusione di un effettivo movimento, ma presto vi accorgerete di nuovo di essere sempre su di una ruota immobile.
Partimo da uno dei paradossi della Verità, giacchè sapete che più ci si avvicina alla Verità e più questa diventa paradossale.
"L'Evoluzione avviene sempre e comunque, eppure se non vi muovete in tal senso, l'Evoluzione per voi non arriverà mai."
Che significa? Significa che l'evoluzione è sempre una scelta. Vostro malgrado.
C'è un momento in cui l'individuo intravede il suo vero Destino e allora si chiede cosa può fare per intraprenderlo con più convinzione. Viene a sapere della Salvezza Cristiana, ed allora vi si dedica sperando di essere "salvato", oppure viene a sapere della Conoscenza del suo Vero Sè, ed allora vuole "conoscerlo".
Purtroppo cercare l'evoluzione è come cercare di far crescere l'erba tirandone i ciuffi che appena spuntano dal terreno.
L'Evoluzione accade, non succede.
Qual'è la differenza?
Il sonno accade, non lo cercate. Anzi, più lo cercate e maggiormente sarete in una condizione di non-sonno.
L'evoluzione è così, più la cerchi e più ti sfugge perchè è uno stato dell'Essere, proprio come l'essere innamorati.
Non puoi innamorarti a comando. Accade!
Allora che fare?
Si può solo favorire perchè le condizioni siano propizie. Nel sonno ci si distende e ci si rilassa, non si erca di forzare il sonno, ma si attuano le condizioni affinchè giunga.
In Oriente si dice che l'Illuminazione è come una bella donna che hai invitato a cena. Tu non sai se verrà, se accetterà l'invito. Ti limiti a preparare la tavola, a curare l'atmosfera, ma non sai se verrà a casa tua, ne tanto meno puoi obbligarla solo perchè hai imbandito la tavola!
Quindi non essere ossessionato dalla ricerca del Sè. Limitati a preparare le condizioni affinchè questo possa venire a farti visita, ma non curarti più di tanto se verrà o meno. Non vivere in attesa di quell'evento. Quando sarà, accadrà. Ne un momento prima, ne un momento dopo. Accadrà e basta.
Ora la risposta diretta alla tua domanda:
Si, anche se è possibile che tu non ne sia consapevole, così come non sei consapevole del tuo desiderio di respirare.
Pace e Bene
A chi appare il pensiero dell'evoluzione spirituale? Chi
[QUOTE=Capsy32;1006635]
Il continuare a pensare alla "reale" esistenza di tutte queste cose
Evidentemente il passato
E' necessario fare un ulteriore passo per comprendere: voi sapete che il Tempo è un'illusione, un illusorio trascorrere di una Realtà in sè unica e completa.
Ma come nasce il Tempo? Come nasce l'illusione?
Pace e Bene