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I soldi se li
ROMA — Improvvisamente ricchi, per sempre infelici. Perché anche vincere alla lotteria può rivelarsi una vera disgrazia. Com’è capitato all’ex fornaio inglese Keith Gough. Cinque anni fa aveva centrato un jackpot da 9 milioni di sterline (oltre 10 milioni di euro), si era comprato villa e Bmw, stipendiava giardiniere e autista. L’altroieri è morto d’infarto a 58 anni, triste, solo, senza più moglie, amici e soldi, sperperati in scommesse, alcol, truffatori e accompagnatrici. Piangeva: «La lotteria mi ha rovinato la vita».
Non per guastare la Pasquetta al giovanotto foggiano di 23 anni in gita a Termoli che ieri con 5 euro al Gratta & Vinci ne ha presi 500 mila, ma di sfortunatissimi fortunati ne abbiamo parecchi anche nostrani. Per l’emigrante Salvatore Spampinato, i 4 miliardi di lire del Superenalotto diventarono un incubo. Carico di soldi, tornò nell’estate del 1998 nella sua Gela, ma ad accoglierlo trovò non striscioni ma i boss che pretendevano congruo contributo. Per invogliarlo, incendiarono casa del suocero. Andò peggio a Salvatore Ferrante, falegname baciato dal Totogol (3 miliardi e 300 milioni di lire) e ammazzato a colpi di pistola in un garage a Palermo. Stessa città, altra storia. Quella dell’infermiere che centrò il 5 + 1, rottamò la 127 e si presentò in clinica con la Mercedes. E presto furono botte, minacce, persecuzioni, versamenti forzosi ai mafiosi del posto. «Maledetti soldi, mi hanno rovinato la vita».
Ritrovarsi di colpo nababbi dà alla testa. Un settantenne di Castiglione delle Stiviere, convinto che la vincita gli avesse attirato il malocchio, prese a martellate moglie e figli. Se l’è goduta poco Rocco Corrado, pensionato di 74 anni di Amendolara, morto d’infarto l’anno scorso pochi giorni dopo aver messo in banca 1 milione al Gratta & Vinci.
Nemmeno ai celebri 99 sistemisti di Peschici (63 miliardi di lire nel 1998) è andato tutto bene. Un reportage di Oggi ripercorre le disavventure dell’improvvisamente ricco Matteo D’Aprile: i compaesani (chi sennò) gli hanno incendiato l’auto, un’altra gliel’hanno rubata, la moto gettata in un cassonetto. Un investimento sbagliato, un incendio nel podere e i soldi, racconta mamma Maria, «se ne sono proprio iuti (andati), se li è presi il diavolo». Matteo è tornato a raccogliere olive. Iella sul collega di sistema Giovanni Tavaglione. Il suo locale è bruciato e pure la villetta.
Ci pensi bene Caterina Gentile, 45 anni, disoccupata di Reggio Emilia, che una settimana fa credeva di aver vinto 34 milioni al Superenalotto (ma la Rai aveva mandato in onda i numeri dell’estrazione precedente) e ora ha fatto causa. La dea bendata nel 2000 ha rovinato la vita a Salvatore e Maria, 57 e 43 anni, operaio lui, domestica a ore lei, Paperoni a Torino col Superenalotto da 11 miliardi e rotti. Erano poveri ma si volevano bene. Con i soldi arrivarono pure i guai. Sono finiti in tribunale a litigarsi i soldi e si odiano. Lui meno: «Se tornasse con me, sarei pronto a dividere, potrei avere donne bellissime ma la amo ancora».
Giovanna Cavalli
http://www.corriere.it/cronache/10_a...4f02aabe.shtml
Allora è proprio vero che i soldi non fanno la felicità?
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Basta saperseli gestire e andarsene dal paesello se non si è abbastanza furbi.
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"Anche i ricchi piangono" è sempre un must.
Io me la rischerei, comunque.
Tanto, peggio di così...
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Bisogna anche avere intelligenza per investirli. Io comprerei una isola alle Svalbard e poi disseminerei i punti di approdo di mine antiuomo.
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Ahahahahahahahaha non e' da te Glouc, non e' da te accidenti! E' la cultura che eleva l'uomo, non il suo conto in banca, lo sai.
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Certo, come no.
Peraltro non ho specificato quante migliaia di libri comprerei con i soldi avanzati.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Ahahahahahahahaha non e' da te Glouc, non e' da te accidenti! E' la cultura che eleva l'uomo, non il suo conto in banca, lo sai.
Per farsi una cultura i soldi servono. :sisi:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Gloucester
Certo, come no.
Peraltro non ho specificato quante migliaia di libri comprerei con i soldi avanzati.
Ahhh eccooooo :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Baboulenka
Per farsi una cultura i soldi servono. :sisi:
Sicura? Secondo me basta il desiderio. :rolleyes:
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Certo i denari aiutano: basta saperseli gestire a dovere. E con furbizia. Perch
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Sicura? Secondo me basta il desiderio. :rolleyes:
A prescindere dai libri che ha citato Glou la cultura si coltiva in vari modi. Pensa ai viaggi, una persona che viaggia molto accresce il suo bagaglio culturale, e per viaggiare servono soldi.
Pensa agli studi. Una persona che vuol studiare ha bisogno di mantenersi senza lavorare, e per questo servono soldi. Una persona che desidera frequentare un corso di studi di livello, magari a pagamento, ha bisogno di soldi per farlo.
Ma a voler essere meno pretenziosi, posso dirti che c'
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[QUOTE=Gloucester;1158193]Da quanto
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[QUOTE=Gloucester;1158193]Da quanto
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[QUOTE=Baboulenka;1158200]A prescindere dai libri che ha citato Glou la cultura si coltiva in vari modi. Pensa ai viaggi, una persona che viaggia molto accresce il suo bagaglio culturale, e per viaggiare servono soldi.
Pensa agli studi. Una persona che vuol studiare ha bisogno di mantenersi senza lavorare, e per questo servono soldi. Una persona che desidera frequentare un corso di studi di livello, magari a pagamento, ha bisogno di soldi per farlo.
Ma a voler essere meno pretenziosi, posso dirti che c'
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Magari alla lotteria no, ma avere un lavoro molto remunerativo si. E si tratta di condizioni che si autoalimentano. Perchè chi ha più cultura (tendenzialmente) ha un lavoro migliore, quindi più risorse da investire per migliorare la propria cultura.
Ripeto, io dico che i soldi servono, eccome. E non è un caso che tentino la fortuna in questi giochi persone che hanno ristrettezze economiche.
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Fate come quel guru indiano che ho conosciuto anni fa che...illuminato...ha rinunciato alla POVERTA'.
:p
Questo e' il segreto....i soldi non danno la felicita' , ma comprano tanti sprazzi di soddisfazione.....
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[QUOTE=Baboulenka;1158208]Magari alla lotteria no, ma avere un lavoro molto remunerativo si. E si tratta di condizioni che si autoalimentano. Perch
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Baboulenka
ROMA — Improvvisamente ricchi, per sempre infelici. Perché anche vincere alla lotteria può rivelarsi una vera disgrazia. Com’è capitato all’ex fornaio inglese Keith Gough. Cinque anni fa aveva centrato un jackpot da 9 milioni di sterline (oltre 10 milioni di euro), si era comprato villa e Bmw, stipendiava giardiniere e autista. L’altroieri è morto d’infarto a 58 anni, triste, solo, senza più moglie, amici e soldi, sperperati in scommesse, alcol, truffatori e accompagnatrici. Piangeva: «La lotteria mi ha rovinato la vita».
La lotteria...
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...precisamente. La lotteria ha fatto s
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Beh si sa che molti soldi possono dare alla testa. Salvo del primo GF, si è sputtanato una marea di soldi il primo anno, ha fatto anche un'intervista/denuncia su come aveva perso il senso della realtà, come ha rischiato di perdere moglie e figli perchè in un anno ha sperperato quasi 1 miliardo di lire (eh lo so, manco io potevo immaginare che un pirla del GF non arrivato in finale potesse arrivare a guadagnare tanto), quindi si è possibile danno alla testa. Hanno intervistato tempo addietro un vincitore di 41 milioni di euro al superenalotto dell'anno scorso e ha detto che ha ricevuto talmente tante minacce per avere i soldi che non le conta più, e anche tante intimidazioni vere e proprie. Però io correrei il rischio, non direi mai che non voglio vincere.
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Secondo me quando si vincono così tanti soldi bisognerebbe sparire dalla circolazione. Si fanno passare dei mesi, facendo finta di vivere normalmente, nel frattempo si cerca una nuova sistemazione dove trasferirsi tutta la famiglia.
Un posto isolato, in nord Europa, oppure una grande città : Amburgo, Amsterdam, Londra. Una casa in periferia, carta di credito, bancomat e si vive consumando solo gli interessi che maturano in banca, senza molti eccessi.
Del resto quando si ha la consapevolezza di essere straricchi, che fretta c'è ad "ingozzarsi"? La vita è lì, davanti a te che ti aspetta, senza fretta, con calma e discrezione.
Se poi ci si trasferisce in un luogo frequentato da altri ricchi, risulti essere anche anonimo e quindi, confonderti nel torbido. :p
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