Si parla di musica classica, ovviamente, quindi è vietato e assurdo citare Giovanni Allevi.
Dopo matura e sofferta riflessione io voto per Chopin. Mi fa venire il diabete.
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Si parla di musica classica, ovviamente, quindi è vietato e assurdo citare Giovanni Allevi.
Dopo matura e sofferta riflessione io voto per Chopin. Mi fa venire il diabete.
Grandi musicisti non saprei proprio dire, forse ci sono ma non me ne vengono in mente. In generale mi piace meno la musica barocca, a parte celebri eccezioni, ma tutti quei minuetti&co degli autori minori proprio mi fanno venire il latte alle ginocchia. Erano le spice girls della classica :asd:
Acque, ti perdono perché ammetti di non sapere. Quali sono "tutti quei minuetti degli autori minori"? Anche Mozart e Beethoven hanno scritto minuetti, mentre non ne hanno scritti, ad esempio, Vivaldi e Haendel. Il termine stesso di "musica barocca" significa poco o niente... Ti perdono, va...
Ma infatti non intendo musicisti del calibro che hai detto, sennò li avrei nominati.
Quelli minori non ricordo i nomi, capita di sentirli, dici che cacata e cambi senza memorizzare nomi. E' normale :asd:
Adoro Passacalle di Boccherini, tanto per dire. Vedi che... ?
Io non reggo Giovanni Pierluigi da Palestrina, forse perché alle medie il prof di musica era fissato con lui e ci faceva cantare le sue messe nel coro della scuola. Ci faceva cantare pure Monteverdi, ma lo preferivo di gran lunga! :asd:
La musica dodecafonica: già solo un paio di note mi mettono ansia, mi fanno venire attacchi di panico e l’acuto bisogno di fuggire istantaneamente su un altro pianeta.
Forse Wagner. Il mix di trionfale e pomposo dopo un po' mi annoia.
Comunque Pazza, la stessa definizione di musica classica è un calderone che non vuol dire niente, parlando del barocco o non barocco :asd:
Del genere mi piacciono Mozart e Pachelbel, non vado pazzo per Vivaldi invece. L'ho detto.
solo ora ho "scoperto" che anche a te piace una "certa" musica (cosi' come anche Acquerapide), mi fa piacere !
bello scoprire questo interesse (non solo nel campo religioso) per questo genere di musica.
Parlando del barocco non avete citato Albinoni.
Quando ero in Germania, (dai Crucchi sono stato per quasi 4 anni) proprio questo veneziano era popolare quanto Vivaldi. Ricordo che alla radio - in particolare alla sera.. immancabilmente terminavano le trasmissioni con quel suo celeberrimo adagio. Ma non solo.
E' pur vero che Vivaldi è noto soprattutto per le "Bearbeitungen" del sublime JSBach (Orgelwerke Nach Vivaldi _ e non solo ), cosi' come le altre elaborazioni dei nostri eccelsi compositori del '700...
cioè, "musica esatta - che si suona con un alto grado di aderenza alla partitura - della tradizione colta", ché "classica" non vuol dire una cippa;
così fosse, lo detesterei anche io; ma se lo ascolti attentamente - è difficile, lo ammetto - sentirai un sacco di dissonanze che fanno da insulina; bisogna essere un po' allenati a riconoscere gli intervalli alterati, fuori scala, none, undicesime... e dipende anche dal peso che l'esecutore attribuisce a quelle note;Citazione:
Dopo matura e sofferta riflessione io voto per Chopin. Mi fa venire il diabete.
ma se ti fa venire il diabete Chopin, Rachmaninov...
io non amo Puccini; ma tutta la lirica italiana la trovo poco affine al mio gusto musicale, perché è - generalmente, con eccezioni - fondata sulla "canzone", popolare, orchestrata, semplice; cioè, i temi si aprono e risolvono nel giro di poche battute; Wagner spesso cade nell'eccesso opposto, non risolve mai; ma quando elabora un tema, questo è ricchissimo;
non è certo un tuo limite; quello è un linguaggio concettuale che per definizione esclude un piacere sensoriale; si rimuove un centro tonale di riferimento, quindi l'ascoltatore non può elaborare l'attesa e il piacere.
A parte il fatto che non sono mai stata educata ad ascoltarla e sono totalmente ignorante in materia, dopo cinque minuti di ascolto di musica classica divento nervosa, forse perché mi sento in dovere di rilassarmi. So che è un limite, ma se non c'è gusto che piacere è ?
Da ragazzino mi mobbizzavano con questo tipo qui :
https://www.youtube.com/watch?v=S1LbelZcqEw
Che poi, non so se perché oramai... traumatizzato a vita, ma credo sia anche il suo miglio pezzo... orecchionabilmente parlando. :v
forse agisce un filtro - psicologico, non magico :D - perché la musica è la stessa, per tutti i generi, fondata sulle stesse regole; quando vai a stringere, un'aria di Verdi è come una canzone di De Gregori, spesso solo con qualche fronzolo in più;
è un po' una questione di assuefazione alle forme, come per uno abituato al realismo di Caravaggio che osservi la pittura sacra del Duecento e Trecento; sulle prime si è colpiti da forme sgraziate, che distraggono dalla potenza iconica e diventa difficile seguire un filo.
Caro "Axe" _ come sempre.. sei super.
Leggendoti mi hai fatto venire in mente Leonard Bernstein / e che nel CD delle sinfonie di LvB (della Philips ) nel suo commento riporta "esattamente" quanto hai postato:
- Classica _ detta valenza la si deve per la sua "regolarita', la sua precisa fedelta' (alla partitura). Tutto il resto è solo un superfluo.
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Tu scrivi: io non amo Puccini; ma tutta la lirica italiana la trovo poco affine al mio gusto musicale.
Concordo con i tuoi gusti / io preferisco la sinfonica.. Purtuttavia l' eccezione è per Rossini / il piu' allegro dei "pedanti" che hai citato.
Wagner.
Mahler.
Mendelcoso.
Haydn.
Chopin è un mio amore.
Mahler e Wagner, posso capire;
Mendelssohn, molto meno, perché, oltre ad essere stato veramente straordinario per tenti aspetti e ancora sottovalutato, dovresti aggiungerci tanti coevi affini per stile, a partire da Brahms e Schubert...
ma è un mio limite, che relativizzo;
ora, io credo che ognuno di noi abbia un imprinting infantile per alcuni tratti musicali, che riguardano certe progressioni armoniche, timbri, frequenze e misure di complessità strutturale, perché queste corrispondono alla misura in cui siamo in grado di differire il piacere; me ne sono accorto rileggendo in retrospettiva le mie inconsapevoli predilezioni alla luce di un'analisi tecnica, secondo i tratti comuni;
siccome l'Ottocento italiano risente molto della tradizione popolare, i temi sono spesso molto rudimentali, un po' praecox per la mia sensibilità; avevo in famiglia un direttore, veronese - molto wagneriano e prediletto da Bartok - che chiamava certe arie verdiane "andata e ritorno", per la loro simmetria, semplicità e prevedibilità.
E proprio cosi'.. lieber Freund "AXE" !
Almeno per me, e quel mio (tragico) vissuto in collegio dai preti.. mi hanno infuso il piacere per la musica d' organo.
Infatti il "parruccone" JSB è il mio secondo preferito (oltre a LvB).
Come tu ben sai questo nome proprio di Bach _ rappresenta uno di quei classici paradossi della storia (scusami se mi permetto per queste mie esternazioni.. ma argomentando della Musica _ mi esalto).
Orbene vien riportato che l' eccelso Ludwig / l' ineguagliabile / avendo un giorno fra le sue mani una partitura del sublime Bach _ cosi' si espresse:
- Jener Mann sollte sich Nicht BACH, sonder OZEAN heissen !!
Infatti in deutsch: der Bach indica "ruscello - fiumiciattolo" - e dunque:
Quell' uomo Non doveva chamarsi "Ruscello" _ bensi' Oceano.
viele Gruesse
assolutamente Vivaldi, senza se e senza ma; non credo di aver mai ascoltato qualcosa che non mi piacesse molto, e so anche il perché...
su Bach andrebbe fatto un discorso a parte, perché non è paragonabile a nessun altro; direi un matematico e "fisico", elaboratore di frattali universali, distillati; soprattutto le suites per strumenti soli e principalmente monofonici, ad arco.
Siete passati ai preferiti? Io voto Beethoven.
in realtà dei classici nessuno, giusto i moderni che poi in realtà non sono nemmeno musicisti, son rumoristi o tecnici del suono :sisi: