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La rivelazione di Dio.
Il mistero divino si manifesta all’interno del nostro mondo. Lo possiamo incontrare nella natura, che, in quanto creazione di Dio, rimanda al suo Creatore, e nel mistero che si dischiude nella realtà umana, come pure nella storia, la quale vive di una speranza che non si esaurisce nella storia.
Questo mistero dell’uomo, del suo mondo e della storia rinvia sempre oltre se stesso.
Ovviamente a questa prima tesi dobbiamo aggiungerne una seconda: nel mistero dell’uomo e del suo mondo, Dio rimane pure nascosto.
Noi siamo in grado di comprendere il “che” di tale mistero, ma il suo “che cosa” ci rimane sempre precluso.
E’ un mistero che resta indistinto al puro pensiero ed è passibile delle interpretazioni più diverse. Disponiamo, certo, di argomenti atti ad interpretarlo come mistero sacro che esiste indipendentemente dal mondo, ma non riusciremo mai, con il puro pensiero, a coglierlo in tutta la sua chiarezza. E non siamo capaci di penetrarne la natura perché alla “somiglianza” di tutti i nostri enunciati corrisponde sempre una “dissomiglianza” ancora maggiore.
La natura profonda di questo mistero divino rimane così nascosta, inaccessibile, chiusa.
Da esseri finiti, quali siamo, noi viviamo, pensiamo ed operiamo sempre alla luce di un’anticipazione dell’infinito, dove però questo infinito rimane anticipazione, non è concetto bensì un concetto limite, che non potremmo mai ridurre a concetto.
Di fronte all’infinito il nostro pensiero è costretto ad ammutolire.
Perché possiamo accedere all’infinito è necessario che sia l’infinito stesso a schiudersi, a rivelarsi.
Ciò spiega perché le rivelazioni siano così essenziali in ogni religione.
Tratto da “Il Dio di Gesù Cristo” di Walter Kasper.
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Con rispetto.
Dio è rivelato. Quello che manca è il coraggio, perché accettarlo significa cambiare la propria vita da cima a fondo.
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Oppure proprio il contrario, coraggio di ragionare, conoscere e buttarsi alle spalle tante panzane, tanta retorica, tante chiacchiere su dei, natura & C.
E' meno facile forse del contrario, perché chiaramente rimane il problema della vita e della sua fine, motivo cardine di tutte le seghe mentali, oltre ad accantonare la speranza di aiuti dall'alto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
King Kong
Con rispetto.
Dio è rivelato. Quello che manca è il coraggio, perché accettarlo significa cambiare la propria vita da cima a fondo.
Beh, con altrettanto rispetto, non credo che Dio ci chieda per forza questo coraggio di cambiare la propria vita da cima a fondo, quella può essere una conseguenza; secondo me l'importante è cambiare innanzi tutto il modo di pensare, che poi, a ben guardare, non è tanto "pensare" quanto "essere pensati", cioè sarebbe un uscire da questo modo normale e passivo di non intendere, che in definitiva è il modo in cui intende il mondo in cui viviamo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Oppure proprio il contrario, coraggio di ragionare, conoscere e buttarsi alle spalle tante panzane, tanta retorica, tante chiacchiere su dei, natura & C.
Io credo che ragionare sia la vigliaccheria di non ragionare bene.
Quel ragionare cui tu alludi, cara Vega, è un ragionare senza fine che non porta a niente se non continuare a ragionare, in sostanza non dà la felicità interiore, ma conduce a quell'effimera contentezza di poter continuare a ragionare.
Anche se in linea di massima pensare che tu ( tu generico) ragioni meglio di me potrebbe darti ( sempre tu generico, quindi ci sono anch'io) l'illusione razionale di una breve soddisfazione solo se hai ( tu generico) paragoni da fare, ma il paragone, secondo me, porta sempre ad un giudizio; invece fermarsi sul sorgere del pensiero ( meditazione contemplativa) è importante e necessario perché contempli ciò in cui stai ragionando ed io credo dia una soddisfazione maggiore di qualsiasi ragionamento concatenato e senza fine.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
E' meno facile forse del contrario, perché chiaramente rimane il problema della vita e della sua fine, motivo cardine di tutte le seghe mentali, oltre ad accantonare la speranza di aiuti dall'alto.
Condividendo quello che ho riportato di Kasper, in Dio per noi esseri umani c'è tutto compreso sia l'inizio che la fine, infatti il Gesù ha dichiarato parlando in nome di Dio: " Io sono, l'alfa e l'omega", per toglierci appunto tale problema cui tu hai accennato.
La risoluzione del problema della vita e della morte tu poi considerarla una sega mentale perché non credi in Dio ma chi ci crede la considera importante e la intende come conclusione di una storia di libertà.
Se vuoi approfondire leggi quello che ho scritto poco tempo fa sul "morire cristiano" di Karl Rahner.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Io credo che ragionare sia la vigliaccheria di non ragionare bene.
Quel ragionare cui tu alludi, cara Vega, è un ragionare senza fine che non porta a niente se non continuare a ragionare, in sostanza non dà la felicità interiore, ma conduce a quell'effimera contentezza di poter continuare a ragionare.
Anche se in linea di massima pensare che tu ( tu generico) ragioni meglio di me potrebbe darti ( sempre tu generico, quindi ci sono anch'io) l'illusione razionale di una breve soddisfazione solo se hai ( tu generico) paragoni da fare, ma il paragone, secondo me, porta sempre ad un giudizio; invece fermarsi sul sorgere del pensiero ( meditazione contemplativa) è importante e necessario perché contempli ciò in cui stai ragionando ed io credo dia una soddisfazione maggiore di qualsiasi ragionamento concatenato e senza fine.
Sì vabbè, perché il ragionare e le conoscenze non portano magari ad avallare dio e tutte le seghe mentali su dio, allora non è ragionare!!:rotfl:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Condividendo quello che ho riportato di Kasper, in Dio per noi esseri umani c'è tutto compreso sia l'inizio che la fine, infatti il Gesù ha dichiarato parlando in nome di Dio: " Io sono, l'alfa e l'omega", per toglierci appunto tale problema cui tu hai accennato.
La risoluzione del problema della vita e della morte tu poi considerarla una sega mentale perché non credi in Dio ma chi ci crede la considera importante e la intende come conclusione di una storia di libertà.
Se vuoi approfondire leggi quello che ho scritto poco tempo fa sul "morire cristiano" di Karl Rahner.
Sì, anche il gamma ed il delta!
Via Crepuscolo, vita e morte riguardano tutti, ma non puoi negare che siano i motivi per cui son nate le religioni e tutti gli aldilà. Altrimenti è nascondersi dietro il solito dito.
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Il discrso riportato all'inizio ha come presupposto l'eventuale esistenza di Dio, se si risponde no tutto finisce subito, se invece si propende per il può essere allora il discorso verte su di una domanda: come sarà questo Dio; a questo punto la risposta è una sola: è sempre di più ( comparativo), perché si presuppone che proprio in virtù della sua unicità di Dio sia eterno, infinito, ecc.
Mi ripeto eh; poiché noi esseri umani siamo finiti e poiché nella finitudine, vedi nascita,vita e morte, non possiamo avere l'dea di chi sia Dio e come sia fatto, proprio per i nostri limiti. ecco che Dio si fa conoscere attraverso la sua rivelazione; come? Attraverso i sacri testi della religione.
Punto, il discorso è finito.
Si può continuare dicendo anche, poiché dai sacri testi risulta che Dio ci ha fatto a sua immagine somiglianza, che potremo, attraverso la logica del ragionamento e l'intensità del sentimento, che sono attributi umani di somiglianza, progredire in questa conoscenza e riconoscere la sua immagine come in uno specchio, perché l'abisso che c'è tra noi e Dio è infinito ed eterno, cioè è oltre lo specchio. ( non ti specchiare Vega:asd:).
Lo stesso ragionare ci dice che ad un certo punto dobbiamo accontentarci dei nostri ragionamenti acquisiti e fermarci a riflettere, altrimenti non finiremmo più di ragionare e staremmo sempre lì, dentro di noi con in più un forte mal di testa:rotfl:,se vuoi chiamala pure introspezione con:dentone:.
A questo punto, per evitare dolori al capo entra in gioco la fiducia o meglio la fede, cioè credere anche a quello che ci è impossibile supporre perché non ci arriveremmo mai.
Quindi la sua immagine è quello che lui ci rivela in maniera finita e contingente, pur essendo Egli infinito ed eterno.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Sì, anche il gamma ed il delta!
Via Crepuscolo, vita e morte riguardano tutti, ma non puoi negare che siano i motivi per cui son nate le religioni e tutti gli aldilà. Altrimenti è nascondersi dietro il solito dito.
Difatti non lo nego, tutte le proto civiltà hanno voluto andare oltre la morte onorando i defunti, quando non procuravano malattie e puzza, allora si onorava sì ma non più sotto il pavimento di casa ma fuori città.
Alfa ed Omega è come se dicessi dalla A alla Z, cioè tutto comprende dall'inizio alla fine.
Hai finito di prendere per il di dietro?:asd:
Quale dito?:rotfl:
Buon pomeriggio.
Ps. O Vega, mi hai fatto sforzare troppo:v....faccio una pausa.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Sì vabbè, perché il ragionare e le conoscenze non portano magari ad avallare dio e tutte le seghe mentali su dio, allora non è ragionare!!:rotfl:
E' appunto un ragionare responsabilmente condotto su Dio.
Riallacciandosi ad Agostino, Anselmo di Canterbury definisce la teologia come "fides quaerens intellectum", come fede che cerca di comprendere.
Secondo questa definizione, non è che l'interrogarsi od il comprendere verrebbero ad aggiungersi alla fede. E' la fede stessa, infatti, che è concepita come una fede che cerca e vuole intendere. Essa è un atto dell'uomo ( anche se, da un altro punto di vista, è un intervento della grazia e illuminazione di Dio sull'uomo); esiste fede soltanto nel mezzo dell'ascolto, della comprensione, dell'assenso e pure della ricerca dell'uomo.
La teologia riprende quindi un movimento che inizia nella e dalla fede, e lo sviluppa.
Nel senso proprio del termine essa è " scienza della fede".
Il carattere peculiare della teologia in quanto scienza sta appunto nel fatto che essa riprende la ricerca di comprensione, immanente alla fede, secondo un modo metodico e sistematico, la riferisce ai problemi che si pongono nelle differenti situazioni, e tenta di chiarirla con i mezzi che il modo di pensare dell'una e dell'altra epoca mette a disposizione.
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Se è un ragionare responsabile condotto su dio, allora troverai che molto di quello che vien detto, sui suoi attributi, azioni, creazioni, se lo riallacci al sapere odierno, comincia a farlo crollare. Ma siccome più o meno girate e girate intorno al problema, tanti discorsi, parecchio intrugliati spesso, ecco che tutto è un parlarsi addosso facendo finta di nulla e col pi pi pi gné gné gné verso chi risponde e non avalla le tante chiacchiere, con la soddisfazione di continuare parlarsi addosso o nel cerchio ristretto di chi condivide le tante chiacchiere, condite di paroloni quali infinito, assoluto, misteri.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Se è un ragionare responsabile condotto su dio, allora troverai che molto di quello che vien detto, sui suoi attributi, azioni, creazioni, se lo riallacci al sapere odierno, comincia a farlo crollare. Ma siccome più o meno girate e girate intorno al problema, tanti discorsi, parecchio intrugliati spesso, ecco che tutto è un parlarsi addosso facendo finta di nulla e col pi pi pi gné gné gné verso chi risponde e non avalla le tante chiacchiere, con la soddisfazione di continuare parlarsi addosso o nel cerchio ristretto di chi condivide le tante chiacchiere, condite di paroloni quali infinito, assoluto, misteri.
Cara Vega io non ho niente da avallare, posto ciò che a mio avviso trovo interessante, specialmente per chi crede come me. Non voglio, come non ho mai voluto d'altronde, convincere chi non crede in Dio, ma eventualmente essere da supporto a chi crede.
Quello che a te sembra un pi pi pi gné gné gné per me invece ha un significato.
Bada bene che questo non è certamente un modo per metterti da parte ma quello che dico dovrebbe servire per farti capire che difficilmente possono esistere intellettualmente punti di contatto tra credente ed ateo.
Forse gli unici punti di contatto potrei riscontrarli nel pensare e nell'agire quotidiano, cosa che, per il fatto che qui non ci conosciamo direttamente come nel mondo reale, risulta difficile, e quasi impossibile nel sito dedicato alla spiritualità.
Quindi cara Vega mettiamoci il cuore in pace, io continuerò, finché ne avrò voglia, a scrivere pi pi pi gné gné gné e tu a farlo notare.
Infine io non credo che infinito, misteri, ecc. siano paroloni in quanto volenti o nolenti ci viviamo immersi fino al collo, dal macro al micro, e la scienza è scienza finché dimostra ma come puoi dimostrare l'indimostrabile, cioè quello che ancora non si conosce od è troppo vasto? Forse potrai pensare che con il tempo tutto potrà essere dimostrato ma se mi permetti su questo ho molti dubbi perché finché esisteremo ci sarà sempre qualcosa da dimostrare. In fondo il pensiero della scienza è senza fine come lo è il pensiero di Dio.
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Guarda Crepuscolo, basta che ti riguardi la tua risposta sul ragionare. Ogni volta che vi arriva un'osservazione, passate a trincerarvi dietro il muro.
Siccome i tanti discorsi arzigololati, i tanti sproloqui, il filosofeggiare nascondono falle, arriva puntuale il pi pi pi gné gné gné. Tanto non è nuova la situazione, se vi piace la terra piatta, anche con la prova che è tonda, pur di continuare a illudervi e parlarvi addosso, rimane piatta.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Oppure proprio il contrario, coraggio di ragionare, conoscere e buttarsi alle spalle tante panzane, tanta retorica, tante chiacchiere su dei, natura & C.
E' meno facile forse del contrario, perché chiaramente rimane il problema della vita e della sua fine, motivo cardine di tutte le seghe mentali, oltre ad accantonare la speranza di aiuti dall'alto.
Per me è normale che tanti non si accontentino del "nasci, cresci, lavori, fai famiglia, vai in pensione e poi crepi". Amen. Io sono uno di quelli. Ma allo stesso tempo rifiuto le panzane, la retorica, le chiacchiere, soprattutto i sistemi di potere (pseudo) religiosi. I due atteggiamenti possono andare d'accordo, la vita non è bianco e nero, ma di solito è grigio. Altrimenti si finisce in un atteggiamento fideista. Perché anche quella degli atei è una fede. Non c'è dimostrazione di nulla, neppure della NON esistenza di Dio.
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Per Vega
Stai dicendo cazzate, so benissimo che la terra non è piatta:asd:, me lo hanno insegnato prima che andassi a scuola, come i miei mi hanno insegnato che Ancona è più piccola di Roma, anche se da piccolissimo credevo che il mio mondo fosse tutto.
E' normale che sia così. Ma quello che tu non vuoi capire è che esiste una realtà con la quale convivere come esiste pure un mistero.
C'è chi questo mistero dell'esistenza non se lo spiega per niente, chi pretende di spiegarlo con i pi pi pi gné gné, come tu dici, e chi come me cerca di interiorizzarlo per spiegarselo a modo suo provando a buttare qualche idea, ovviamente sono idee che possono essere comprese, eventualmente condivise, ma non dimostrate come tu pretenderesti.
Un modo come un altro per proporre, ma mai per predicare come alcuni invece fanno.
So ben che che il ragionamento in sé serve, come pure serve il ragionamento con dimostrazione come applica la scienza, che non a caso si chiama esatta, fino a prova contraria; ma quando il ragionamento non è più fine a se stesso o non verte verso l'affrancamento dell'uomo nel rispetto delle regole sia etiche che naturali, allora c'è qualcosa che nelle menti che tali ragionamenti fa ed impone che non mi piace, non mi quadra.
Non è il ragionare in sé che è sbagliato ma è sbagliato il ragionamento che non porta a nulla o porta verso ambienti di autorità, oppressione, moda, consumo, ecc.
So che da quest'ultimo pensiero è quasi impossibile liberarsi ma so anche che nel grande ne siamo tutti soggetti ma nel piccolo ognuno di noi può affrancarsi subendone ovviamente le conseguenze, conseguenze che a me hanno indotto ad un ulterire ripiegamento interiore; e nel mio interno c'è proprio questa piacevole ricerca di Dio. D'altronde ora lo posso fare perché non devo più obbedire a chicchessia essendo in pensione.
Ovviamente cerco e nel cercar mi beo:).
E' un bel modo di affrontare la vecchiaia, un eremita a disposizione di...., insomma più dentro che fuori.
Se poi non ti soddisfa neanche questo aspetto che mi caratterizza più sentimentalmente ( provare sensazioni) che razionalmente ( formare ragionamenti), non so che farci.
Qualcuno qui mi ha detto che dovo uscire per forza, altri che sono individualista, altri ancora che sono rimasto incastrato a 2.000 anni fa, ma in verità da una parte mi entra e dall'altra mi esce perché alla fine so per certo, perché è dimostrato:dentone:, che io sono io e gli altri sono gli altri, ma soprattutto perché 24 ore su 24, anche quando dormo, ho da fare sempre con me.... e gli uccellini, che fuori in giardino cinguettano perché vogliono che vada a trastullarli:asd:.
Ciao
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Questa me la devi spiegare che te lo spieghi a modo tuo. Ti stai dicendo da solo e poi anche a chi ti legge, che ti inventi le risposte mentre contemporaneamente parli di fede, di Gesù, di dio, quindi di qualcosa che tu credi esista davvero.
Poi fai dei distinguo, di cui si capisce subito dove vogliono andare a parare, come quel tuo "ragionare che non porta a nulla". Dove deve portare secondo te? Perché secondo me è solo la rispostina all'aver fatto presente che se uno volesse ben guardare ai progressi culturali, alle molteplici religioni, al fatto che finora nessuno ha dimostrato nulla, il ragionare potrebbe portare ad essere più scettici ed avere parecchi dubbi su divinità e compagnia bella, se non arrivare proprio a non prendere più in considerazione le religioni.
Ogni volta è la stessa storia, se ragionate voi con tutte le capriole ed i pastrocchi del caso, allora è un ragionare con la maiuscola, altrimenti pi pi pi gné gné gné.
Lo capisce anche un sasso che volete sempre e comunque per forza aggrapparvi all'idea che un dio esista. Per questo ti dico che anche se 2+2 fa 4 per voi è 5 e la terra è piatta nonostante abbiate la prova che è tonda.
Poi cosa c'entrano la moda e l'oppressione non l'ho capito.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Questa me la devi spiegare che te lo spieghi a modo tuo. Ti stai dicendo da solo e poi anche a chi ti legge, che ti inventi le risposte mentre contemporaneamente parli di fede, di Gesù, di dio, quindi di qualcosa che tu credi esista davvero.
Che vuoi dire?
Non ha né capo e né coda.
Non ho capito assolutamente cosa intendi o forse tu non hai capito me.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Un modo come un altro per proporre, ma mai per predicare come alcuni invece fanno.
...........che io sono io e gli altri sono gli altri, ma soprattutto perché 24 ore su 24, anche quando dormo, ho da fare sempre con me.... e gli uccellini, che fuori in giardino cinguettano perché vogliono che vada a trastullarli:asd:.
Ciao
infatti ti leggo con piacere perché non predichi...:D
e ,perdona la presunzione,percepisco la tua sincera serenitá nella tua ricerca spirituale
io penso che la "veritá" in fondo stia nel mezzo;:v
utili- i messaggi di Axe,Eterno,Vega che tengono i piedi a terra a chi tenta voli empirici surreali:D se no qualcuno finisce a mangiarsi il zuppone avvelenato del Rev.Jim.Jones
https://www.ilpost.it/2011/11/18/la-...-di-jonestown/
utili- alcuni messaggi di speranza e sostegno che si intravvedono in alcuni righi.. che ,magari, fanno da sostegno allo zoppo..ci sono anche loro ricordiamocelo sempre
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Grazie Misterikx, non puoi immaginare quanto io apprezzi queste tue considerazioni:)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Questa me la devi spiegare che te lo spieghi a modo tuo. Ti stai dicendo da solo e poi anche a chi ti legge, che ti inventi le risposte mentre contemporaneamente parli di fede, di Gesù, di dio, quindi di qualcosa che tu credi esista davvero.
Poi fai dei distinguo, di cui si capisce subito dove vogliono andare a parare, come quel tuo "ragionare che non porta a nulla". Dove deve portare secondo te? Perché secondo me è solo la rispostina all'aver fatto presente che se uno volesse ben guardare ai progressi culturali, alle molteplici religioni, al fatto che finora nessuno ha dimostrato nulla, il ragionare potrebbe portare ad essere più scettici ed avere parecchi dubbi su divinità e compagnia bella, se non arrivare proprio a non prendere più in considerazione le religioni.
Ogni volta è la stessa storia, se ragionate voi con tutte le capriole ed i pastrocchi del caso, allora è un ragionare con la maiuscola, altrimenti pi pi pi gné gné gné.
Lo capisce anche un sasso che volete sempre e comunque per forza aggrapparvi all'idea che un dio esista. Per questo ti dico che anche se 2+2 fa 4 per voi è 5 e la terra è piatta nonostante abbiate la prova che è tonda.
Poi cosa c'entrano la moda e l'oppressione non l'ho capito.
Ritornando a noi cara Vega non posso che darti ragione sul tuo pi pi pi gné gné gné perché mi conferma ciò che ho sempre pensato nella mia mente e cioè che la soggettività che entra qui in discorso non esclude, come soggettività puramente empirica, la validità delle categorie, si tratta solo di connettere esplicitamente i due aspetti, la storicità dello spirito vivente e l'intemporale validità della logica.
Non si può vedere nella giusta luce la logica ed i suoi problemi se il contesto in base a cui essa viene considerata non diventa translogico.
Non puoi cercare la ragione di ciò che non ha ragione, devi ammettere che la ragione ha i suoi limiti e se non ammettiamo questo concetto qualsiasi discorso su Dio diventa pi pi pi gné gnè gnè.
Io mi sforzo di spiegare come percepisco Dio ma l'argomento si presta molto più facilmente alla demolizione che alla costruzione.
Questo per dire chiaramente che sei molto brava a demolire i concetti altrui che a costruirne dei tuoi.
Hai mai espresso il tuo pensiero intimo, di come vedi e senti le cose? Non mi sembra.
Diceva Martin Heidegger che ovviamente non ha concluso il suo bel libro"Essere e tempo": La vera parola umana è il silenzio.
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Se dici che ragionare è un non ragionare perché non porta a... e quella strada, fra le righe, si intuisce che secondo te dovrebbe portare a qualcosa che sarebbe dio, a contemplare qualcosa legato allo spirituale o trascendente, è chiaro che si tratta di risposta per ripicca, coda di paglia.
Io capisco che tu lo faccia più per te stesso che per fare il predicatore, ma spesso tante elucubrazioni non reggono perché c'è una falla logica oppure una spiegazione disponibile.
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Il problema con le rivelazioni, è che qualsiasi verità rivelata ti nega la possibilità di pervenire alla verità con i tuoi mezzi intellettivi. Per me non ci sarebbe cosa peggiore, dico sempre a chi crede di conoscere la verità che non potrebbe farmi torto più grande che rivelarmela.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Doppio
Il problema con le rivelazioni, è che qualsiasi verità rivelata ti nega la possibilità di pervenire alla verità con i tuoi mezzi intellettivi. Per me non ci sarebbe cosa peggiore, dico sempre a chi crede di conoscere la verità che non potrebbe farmi torto più grande che rivelarmela.
Se fosse possibile per l'uomo arrivare a tutte le verità col solo utilizzo del proprio cervello, avresti ragione; io non credo che sia così, abbiamo bisogno un aiuto dall'alto, dal trascendente, almeno per le verità spirituali.
Io, comunque, preferisco trovare ciò che è già pronto, piuttosto che cercare di scoprire (inventare) qualcosa da me stesso, col dubbio poi che sia sbagliato e quindi una non verità.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Se dici che ragionare è un non ragionare perché non porta a... e quella strada, fra le righe, si intuisce che secondo te dovrebbe portare a qualcosa che sarebbe dio, a contemplare qualcosa legato allo spirituale o trascendente, è chiaro che si tratta di risposta per ripicca, coda di paglia.
Io capisco che tu lo faccia più per te stesso che per fare il predicatore, ma spesso tante elucubrazioni non reggono perché c'è una falla logica oppure una spiegazione disponibile.
Non fare la furba; ho detto che nessun ragionamento vale a descrivere l'"Essere".
Puoi stare tutta la vita a descriverti ma mai arriverai all'essenza del tuo essere, e peggio ancora all'essenza dell'essere, o meglio ente, in funzione di Dio.
Il ragionare è di questo mondo ma quando si entra nel mondo di Dio mi vuoi spiegare a che cosa serve ragionare?
Non sarebbe forse un inutile fardello?
Il pensiero introspettivo, che non è solo ragionamento ma è anche sensazione e percezione, per me è l'unico sistema per avvicinarsi a Dio. Dio non si conosce esternandolo, dogmi, funzioni, riti, ma introitandolo.
Quindi per me è giusto dire che la vera parola umana è il silenzio, od anche ascolto del o nel proprio intimo.
Da qui mi giunge l'idea che Gesù non volesse fondare un bel niente.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Se fosse possibile per l'uomo arrivare a tutte le verità col solo utilizzo del proprio cervello, avresti ragione; io non credo che sia così, abbiamo bisogno un aiuto dall'alto, dal trascendente, almeno per le verità spirituali.
Io, comunque, preferisco trovare ciò che è già pronto, piuttosto che cercare di scoprire (inventare) qualcosa da me stesso, col dubbio poi che sia sbagliato e quindi una non verità.
Male. Io non la capisco la paura di sbagliare, è bello sbagliare. L'errore è fondamentale, finché fai tutto giusto, non impari mai nulla.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Se fosse possibile per l'uomo arrivare a tutte le verità col solo utilizzo del proprio cervello, avresti ragione; io non credo che sia così, abbiamo bisogno un aiuto dall'alto, dal trascendente, almeno per le verità spirituali.
Io, comunque, preferisco trovare ciò che è già pronto, piuttosto che cercare di scoprire (inventare) qualcosa da me stesso, col dubbio poi che sia sbagliato e quindi una non verità.
In sostanza non hai fiducia in te.
Le scritture sono come il cordone ombelicale che ti tiene attaccato alla madre, ma se vuoi vivere la tua vita prima o poi te lo devi staccare.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Doppio
Male. Io non la capisco la paura di sbagliare, è bello sbagliare. L'errore è fondamentale, finché fai tutto giusto, non impari mai nulla.
Condivido appieno ma ci aggiungo anche che l'esperienza insegna quali sono i nostri errori e sarebbe sbagliato non tenerne conto.
Condivido quindi il detto: " errare è umano ma perseverare è diabolico"
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
In sostanza non hai fiducia in te.
Le scritture sono come il cordone ombelicale che ti tiene attaccato alla madre, ma se vuoi vivere la tua vita prima o poi te lo devi staccare.
La conseguenza delle tue convinzioni è che ognuno dovrebbe avere una religione (fede) personale, basata sulla fiducia in se stessi. E' quello che sostieni da sempre in questo forum.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
La conseguenza delle tue convinzioni è che ognuno dovrebbe avere una religione (fede) personale, basata sulla fiducia in se stessi. E' quello che sostieni da sempre in questo forum.
pure le religioni si interpretano a piacere , ne abbiamo a volontà per ogni gusto e preferenza