Mia figlia di 19 anni ha una relazione con un uomo di 60 anni (portati male) sposato con figli, come vi comportereste?
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Mia figlia di 19 anni ha una relazione con un uomo di 60 anni (portati male) sposato con figli, come vi comportereste?
Se non riuscissi a convincerla, le taglierei i viveri.
Ma ha avuto storie con ragazzi della sua età o è alla prima esperienza ?
Mi sembra incomprensibile: alla sua età anche i trentenni mi sembravano decrepiti e non mi attiravano per nulla.
Come vanno le cose col papà? :v
Io penso che la storia si esaurirà da sé una volta che si saranno tolti lo sfizio, non credo che abbia voglia di fargli da badante tra una decina d'anni. Il declino fisico a questa età è quasi verticale.
Ciao Giacomina, della mitologia greca ti ricordi il personaggio “Pigmalione” ?
“Effetto Pigmalione”: compreso in questo fenomeno psicologico c’è quello dell’insegnante che cerca di addestrare una ragazza, di umili origini, ai modi garbati ed elevati della "classe sociale elevata"; oppure l’insegnante che amplia alla discente l’orizzonte dell’ars amatoria.
Giacomina, rammenti il famoso film diretto dal regista Luchino Visconti e titolato “Gruppo di famiglia in un interno” ?
Nel film c’è una scena con Lietta Brumonti (personaggio interpretato dall’attrice Claudia Marsani) e l’anziano professore americano (interpretato da Burt Lancaster).
https://www.mondospettacolo.com/wp-c...-25-075035.png
Lietta: “Che cosa farebbe se io volessi baciarla ?”
Professore: “Ah, non l’invidierei ! Perché se mi mettessi un attimo al suo posto, vedrei avvicinarsi il viso di un uomo che… non è più giovane da tanto tempo”.
Più che altro un "pigmaialone"!:D
Ciao Vega, perché “maialone” ?
Le relazioni di coppia sono consensuali, di solito.
https://m.nirvam.it/magazine/img/161.jpg
Nel nostro tempo formare la coppia è una scelta, diversamente dal passato.
Numerose relazioni si susseguono, per vivere solo nel presente, senza progettualità, per immaturità, per essere continuamente adolescenti, per bisogno di libertà, per non avere vincoli e dover rispondere a nessuno.
Ecco, se l’anziano fosse affascinante (magari anche ricco), avesse una grande cultura ed esercitasse una certa autorità nel campo che lei si è scelta, forse si potrebbe capire.
Una mia amica, cantante lirica, a trent’anni (non a 19, ed era già divorziata) ebbe una lunga relazione con un Maestro che la indirizzava e guidava (sposato con figli) molto più vecchio di lei.
Ciò non toglie che si tratti di una relazione sbagliata.
Ma di Berlusconi ne vogliamo parlare?
La differenza d’ età tra Macron e sua moglie è di “soli” 24 anni.
Folle ha scritto
Come si fa a decidere che una relazione di coppia tra due di diversa età è sbagliata ? E chi decide che una relazione è sbagliata ?Citazione:
Ciò non toglie che si tratti di una relazione sbagliata.
Lo so, di norma gli accoppiamenti avvengono più o meno tra coetanei.
Nel giudicare quanto conta il proprio pregiudizio, la propria morale, che è soggettiva ?
Tutto è relativo.
Secondo te Folle è sbagliata una relazione tra un ottantenne e una sessantenne ?
Oppure tra un 70/enne e una 45/enne ?
Credo che folle intenda sbagliata perché lui è sposato e con figli...
Sicuramente è una storia senza futuro, ma credo si debba essere cauti a giudicare le scelte altrui. Ciò detto è comprensibile che una cosa del genere possa preoccupare una madre.
Una scelta relazionale simile sottende probabilmente un qualche tipo di problema psicologico nella ragazza.
Ricordo tanti anni fa di una ragazza poco più che mia coetanea, che a 20 anni intratteneva relazioni con persone più anziane. Ha avuto diversi fidanzati, sempre ultrasessantenni. Era chiaramente gerontofila. Per carità, sono scelte, credo non vi sia nulla di particolarmente sbagliato in sè, nel momento in cui si tratta, appunto, di scelte. Un po' meno il fatto che lui sia sposato. Questo complica le cose. Rischia di rovinare una famiglia per qualcosa che comunque non ha futuro.
Mi hai fatto riflettere: in effetti le relazioni sbagliate sono solo quelle che fanno sentir male qualcuno nella coppia, al di là dell’età.
Non so perché, io avevo questa idea della relazione che avrebbe dovuto avere i presupposti per mirare ad un rapporto di lunga durata, con progetti comuni, la convivenza, o a un matrimonio, magari dei figli, specie nel caso di questa ragazza giovanissima che ha tutta la vita davanti e poca esperienza. Ecco, se fosse mia figlia, farei di tutto per dissuaderla e farei lo stesso se il compagno che si è scelta non fosse in grado di renderla felice.
In effetti, la donna di cui parlavo prima, la cantante lirica, alla fine adesso, a 50 anni, si ritrova sola.
Quanto alle altre differenze d’età che citi, si tratta di persone “adulte, vaccinate, consenzienti” che non mi scandalizzano affatto, anzi. Pensa che un’altra mia amica, cinquantenne, ha avuto per anni un toy-boy di vent’anni più giovane: lei sapeva che prima o poi sarebbe finita, ma voleva vivere questa relazione sino in fondo, e la prendeva con ironia: una volta, quando l’accompagnò dal dentista, l’assistente le disse:” Signora, suo figlio non è riuscito a sopportare il dolore ed abbiamo dovuto dargli l’anestesia.” Lei ne rideva e raccontava l’aneddoto tutta divertita.
Infine, non possiamo parlare solo di età, ma di fascino, di attrattiva, di tutti gli ingredienti che creano feeling e , perché no, dell’agio economico. Oggi, quando gli anziani vivono una vecchiaia ricca di esperienze, tutto questo è possibile.
Ok, giriamo la frittata. Se io sapessi che mio figlio (che ha compiuto da poco 18 anni) se la sta facendo con una di 60 (portati male ha scritto Giacomina), sposata e con figli, non sarei per nulla soddisfatto, ma neanche per l'anticamera del cervello. Ma dico, stiamo scherzando?
E che futuro può avere una storia del genere? Io come padre farei di tutto per ostacolarla.
Poi se è una cosa solo legata al sesso, se c'è la voglia di provare qualcosa di nuovo, beh, lì se ne può anche discutere. Ma qua mi fermo e non transigo, gli spezzo le ginocchia.
Uomo o donna fatale di sto cavolo (per non dire altro)!
Certamente nessun genitore sarebbe contento di vedere la propria figlia "accoppiata" a qualcuno che potrebbe essere suo padre o suo nonno, tranne forse per qualcuno se è bello e ricco si può accettare l' idea, ma come se è vecchio è vecchio sempre e comunque, oppure se c'è un ritorno economico allora la situazione cambia, discorso un po' ipocrita? Se incapace di renderla felice, ma noi siamo sicuri di sapere se saprà rendere felice o meno? Quanto un genitore può avere il diritto d' interferire nella vita di un figlio maggiorenne? A quanti di voi i genitori hanno deciso chi frequentare e chi sposare o non sposare?
Soprattutto mettersi di traverso ed entrare in conflitto con un figlio perchè lo si vorrebbe diverso da come è, è proficuo? Sicuri di ottenere risultati oppure si ottiene un figlio che s' incaponisce di più come segno di ribellione?
Anche a me beninteso non farebbe piacere che i miei figli frequentassero un "padre", "madre" o un "nonno", però se il dialogo non funziona forse c'è da domandarsi a monte cosa ci trova la ragazza in un uomo tanto più grande? È irretita? Manipolata? Qualcosa di attraente ce lo vedrà pure se noi non lo vediamo, perchè sotto effetto d' innamoramento? Aspettiamo che passi. O come quando un figlio cade vittima di una setta, non è facile distogliere e allontanare da quello che noi come genitori consideriamo sbagliato, pericoloso per lui e finchè anche il figlio non ne prende coscienza sarà dura allontanarlo se è maggiorenne.
Non credo neanche che tagliare del tutti legami col figlio sia una cosa giusta.
Lasciare che le cose vadano come devono andare, anche se non ci piacciono e prima o poi sta ragazza si renderà conto che non può durare? Forse, però se la figlia non si trova in grave pericolo di vita credo sia preferibile.
Secondo me è lei che si deve rendere conto che è una relazione malsana, e che porterà problemi non solo a lei ma anche all'altra famiglia.
Il rapporto fra due persone maggiorenni di età anagrafica assai differente è pur sempre possibile, perché l'età, appunto, anagrafica non corrisponde necessariamente ad una maturità acquisita. Un ventenne a volte può essere maturo e responsabile come una persona di 50 anni. Di solito però questa situazione non è facile da trovarsi nella realtà. Per questo infatuazioni del genere possono durare ben poco, soprattutto se una delle due parti è già legata da matrimonio. Troppa disparità come modo di essere.
Il problema è che parlare con lei non serve a niente perché nega tutto quindi vorremmo intervenire parlando con lui, perché ci rendiamo conto che lui sta solo approfittando dell'ingenuità di nostra figlia.
Insomma l'età non conta granché, c'è un attore bellissimo in America
ricco e celebrato, che conoscerai senz'altro, considerato tra i 50 uomini
piu' belli del globo, che compirà 58 anni a settembre, insomma diciamo che
é un sessantenne più che un cinquantenne, prende dai 20 ai 30 milioni di $ a
film, con percentuali del 30% sui guadagni, lo conoscerai anche tu, si chia-
ma Keanu Reeves, é un po' cinese, orientale, canadese, inglese, con questi
capelli foltissimi, neri, a volte con barba a volte senza, ha una sorella con
la leucemia e da' molti dei suoi soldi alla ricerca sul cancro, patrimonio nettoi
sui 360 milioni di dollari. Che sia bellissimo
é dir poco, a questo non gliela daresti tua figlia di 19 anni?
Ma perché frequenta gente tanto più grande di lei ? In quale ambiente si sono conosciuti? Mi sembra così strano che una ragazza possa anche solo intendersi con un uomo tanto più grande: gusti, modi di parlare, di pensare... Certo, può porsi come "maestro di vita" o qualcosa del genere.
Non so, avendo in casa una ragazza della stessa età mi immedesimo nel tuo tormento, ma non capisco: lei già considera vecchi decrepiti noi cinquantenni :asd: E come fa lui a starle dietro ?
a naso - posto che si tratta comunque di una cosa complessa - sembra più una reazione di rifiuto nei confronti dei coetanei; succede che persone molto sensibili "vedano" come respingenti le pulsioni e le attitudini che riterremmo "normali", nel caso quelle dei coetanei; le attrazioni tra 20enni - ma anche oltre - hanno una forte componente pulsionale in caratteri molto egoriferiti e e sopraffacenti;
può darsi che questa ragazza trovi - o si illuda di trovare - in un uomo così anziano una capacità di ascolto e dialogo depurata da quella componente di aggressività e cannibalismo sessuale che la spaventano nei coetanei, perché magari lei non ha la stessa intensità pulsionale per non sentirsi soverchiata, o non ha la capacità di gestirla in modo sereno;
perché il dato estremo che dovrebbe saltare all'occhio in tutta la questione è proprio la differenza di potenziale ormonale tra il 60enne e il coetaneo, e il rifiuto di quest'ultimo, che invece noi considereremmo una scelta "sana";
quindi, può darsi che una figura paterna di quel tipo rappresenti per lei un argine, al tempo stesso nella limitatezza delle propensioni e atteggiamenti di lui, ma anche ad alle propensioni istintive di lei stessa, che magari non si sente capace di governare in tutte le implicazioni di ambiguità, aggressività e inevitabile strumentalizzazione.
Mi domando anche io in quale ambiente si sono conosciuti e frequentano per avere avuto il modo di iniziare una relazione insieme.
Se lei nega di avere una relazione e dato che lui è sposato, parlandoci ti aspetti invece che riconosca di avere la relazione con tua figlia?
Ho letto con molto interesse le vostre risposte e ringrazio tutti perché mi avete dato spunto per riflettere.
Ma la mia domanda era:
Voi come vi comportereste?
Non fareste niente, avvisereste la moglie con il rischio di rovinare la sua famiglia e che la moglie lo butta fuori di casa e poi si mette con nostra figlia, parlereste con lui?
Comunque lui è il suo datore di lavoro.
cosa pessima, innanzitutto come metro di valutazione del personaggio, che non si fa scrupolo di usare la sua posizione di potere;
sulla "famiglia" di lui, non saprei;
se tanto mi dà tanto, ho idea che sia qualcosa che forse merita di essere conservato quanto un ospizio gestito da gente acida e scoglionata; ma su queste cose bisogna sempre restare diversi passi indietro; non si sa mai quale genere di equilibrio c'è dietro a queste situazioni;
mi preoccuperei di più della circostanza che tua figlia non avverta repulsione per un uomo che sfrutta un suo potere in questo modo. ma con una postilla;
un uomo così, probabilmente è a sua volta fragile e insicuro, non ha l'amor proprio per porsi dei vincoli; e questo lo rende paradossalmente a sua volta dominabile e dominato;
perdonami il siparietto, ma da queste parti perdere l'occasione è peccato mortale:
https://www.youtube.com/watch?v=y6ioi2ksiJ0
Bisognerebbe trovarcisi, nella situazione. Mi viene da pensare che, anche perché tua figlia è maggiorenne, occorre agire con molta prudenza. Io forse cercherei di capire anzitutto l'influsso di questo rapporto su mia figlia. Se dovessi vederla più nervosa, ansiosa, preoccupata sarebbe un conto. Il caso sarebbe diverso se la vedessi comportarsi come sempre.
Mi comporterei per come è mia figlia, se è ingenua tento di aprirle gli occhi (probabilmente fallendo miseramente, se è innamorata sarà anche instupidita), se è una sveglia, mi dispiaccio, glielo faccio presente, ma alla fine, sono fatti suoi, basta che non tenti di rendermi il suo amico simpatico e non lo inviti a casa.
no, no , no e ancora no, ma assolutamente no e ancora noCitazione:
avvisereste la moglie
Allora è veramente una cosa complicata e destinata a non avere un futuro.
Cosa non farei: come madre eviterei assolutamente di andare a parlare con la moglie, potrebbe essere che lo butti fuori di casa ma anche no, e neanche col marito datore di lavoro, inimicandosi pure la propria figlia se proprio cecata dall' infatuazione. Non sempre accade che la moglie voglia "sapere" cose che probabilmente già fiuta e ci sono coppie che non vogliono vedere la realtà e veder sconvolti i propri equilibri.
Piuttosto cercherei di fare comprendere alla figlia che la storia con grande probabilità non ha alcun futuro, dubito che lui sia intenzionato di mollare la moglie e magari vedersi contro eventuali figli.
Se non arriva a capirlo lo capirà pagandone l' eventuale prezzo, non trovo giusto intromettersi direttamente nella relazione, oltretutto sapendo che è il suo datore di lavoro a meno che sia ricattata, subisca minacce, abusi di potere ecc...
Io consiglierei di guardarsi attorno e cercarsi un altro lavoro, sempre che si riesca a farle cadere le fette dagli occhi, altrimenti la vedo dura, ma prima o poi stai tranquilla che la relazione finirà.
Ricorda che gli errori aiutano a crescere anche se spesso si paga un prezzo.
temo che la razionalità possa incidere poco in situazioni del genere; ora, coi pochi elementi che abbiamo, si possono valutare questioni di massima:
a) se partiamo dalla "normalità" di una ragazza 20enne, dovremmo pensare che istintivamente quella dovrebbe essere attratta dai suoi coetanei, giovani, belli e aitanti, certamente più attraenti di un 60enne; se questo non accade, bisogna immaginare eventuali motivi, che possono essere:
b) l'insicurezza; una relazione con un coetaneo implica certamente uno stress competitivo e una "battaglia" con i propri e altrui istinti; è inutile rimuovere questo aspetto; ogni persona di quell'età si sta formando un'idea del proprio potenziale di appetibilità per i potenziali partner, e questo processo ha un costo in termini di stress;
se una persona teme di non reggere una relazione con qualcuno da cui quella è attratta, può "economicamente" dirigersi su altri soggetti meno "pregiati", sui quali conta di esercitare un potere maggiore, cosa che placa quello stress e ansia: il 60enne sarà talmente gratificato delle mie attenzioni, che non mi lascerà, potrò esercitare un controllo maggiore, ecc...
c) in parte, questo processo può essere mediato da un rifiuto ragionato dei propri coetanei, sui quali si elabora un giudizio di superficialità e disinteresse, che è comprensibile; oramai, fino ai 40 anni le persone, maschi e femmine, sono molto auto-centrate e poco in ascolto, molto dedite alla costruzione di un'identità che "sfrutta" tutto, persone incluse;
chi abbia un determinato equilibrio tra pulsioni e inibizioni, e sia molto sensibile e capace di percepire le seconde in termini di cassazione delle motivazioni altrui - cioè avverta in modo preponderante che l'interesse dell'altro è in una modalità fungibile - come gli piaccio io, potrebbe piacergli un'altra; quello vuole una e basta, perché si fa un suo piano di esistenza in cui io sono strumento, non valore per quello che sono - può cercare persone più mature e "risolte", per le quali essere una persona speciale e "vista", compresa davvero nella sua unicità;
non so quante persone si pongano esplicitamente la questione, soprattutto a quell'età; ma sono abbastanza convinto che prima o poi la riflessione la facciano un po' tutti, nei tempi e nelle circostanze che la vita pone di fronte, e questo perché le energie non sono infinite, man mano che l'età avanza:
un conto è reggere una relazione dovendo interpretare un ruolo che è quello desiderato dal partner, col pensiero sottotraccia che se si esprimesse qualcosa di diverso si verrebbe declassati a problema, fastidio o peggio;
altro è aver elaborato la consapevolezza di rappresentare un valore di elezione, per cui essendo semplicemente se stessi si viene amati, con la conseguente liberazione di energie che altrimenti sono assorbite da stress e nevrosi.
Temo anche io che la razionalità possa incidere poco o addirittura niente in un caso simile, siamo stati tutti innamorati penso e sappiamo che si perde la razionalità finchè dura l' infatuazione iniziale.
Non so quali motivi spingono una ragazza così giovane ad innamorarsi di un uomo che potrebbe essere suo padre, pure io ho avuto scontri con mio padre e problemi ma a quella età uno di quaranta manco lo calcolavo, ero attratta da giovani più o meno della mia età o poco più grandi, mai più piccoli. Addirittura le attenzioni di un matusa quarantenne mi avrebbero messo a disagio.
Non sono in grado di fare l' analisi psicologica dei motivi per cui ci si può innamorare di qualcuno molto più grande, quindi mi limito a dire ciò che penso io in base ad esperienze vissute o vissute da altre persone che conosco o se fossi al posto dei protagonisti.
Infatti il mio consiglio di cercarsi altro lavoro è più rivolta al poi, in previsione della fase successiva, cioè quando la storia finirà, perchè finirà, e avere una relazione sul posto di lavoro con un collega è già complicato poi continuare a lavorarci, figuriamoci se si tratta del proprio capo.
Quindi che fare? Se il dialogo con figlio o figlia non porta a nulla attendere che l' infatuazione passi, non saprei cos'altro consigliare.
Ecco come Break eviterei che me lo portassero a casa.
Quando avevo l’età di tua figlia ed i miei mi mandarono a lavorare, il mio maturo datore di lavoro dopo neanche un mese allungò le mani. Mi licenziai il giorno dopo (dopo averne parlato coi miei genitori) e poi mi iscrissi all’università.
Questo solo per dire che è lei, col vostro aiuto di genitori, che deve maturare la consapevolezza della delicata situazione in cui si trova e fare le opportune scelte.