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Mondo invisibile
Sappiamo che gli scienziati danno alcune spiegazioni meccaniche. Essi meritano molta considerazione e molto hanno fatto se pensiamo che la scienza non è che all'infanzia, e che ha soltanto cinque sensi e degli strumenti ingegnosi a sua disposizione. Le sue deduzioni sono meravigliosamente vere, ma ciò non significa che non esistano cause invisibili che essa non può, per ora, individuare, ma che permettono una più completa comprensione della materia di quella fornita da una spiegazione puramente meccanica. Ad esempio:
Due uomini stanno conversando fra loro, quando improvvisamente uno colpisce e atterra l'altro. Abbiamo qui una circostanza, un fatto che possiamo spiegare dicendo: "Ho veduto un uomo contrarre i muscoli del braccio, assestare un colpo all'altro ed atterrarlo". Questa versione è giusta, ma lo scienziato occulto vedrebbe anche la collera che spinse all'azione e darebbe una versione più completa dicendo che l'uomo fu gettato a terra da un pensiero, perché il pugno chiuso non era che lo strumento irresponsabile dell'aggressione. Se l'ira non avesse suggerito di colpire, la mano sarebbe rimasta inerte e il colpo non sarebbe mai stato assestato.
:corn:
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l'Uomo è materia: ma anche Spirito.
Corpo: ma anche Anima.
Scienza e Religione ci aiutano a capire chi siamo.
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In effetti pensieri e gesti, od azioni conseguenti, sono per la maggior parte strettamente correlati e quindi da tenere sotto controllo e devo dire che un modello od esercizi come lo Yoga aiutano a dissociare certi pensieri degli atteggiamenti riflessi conseguenti.
Se poi una persona vuole essere prepotente ci riesce in tutti i momenti e luoghi.
Ovviamente questo modo di affrontarsi più che affrontare è solo un mio punto di vista, nel senso che in quel modo ho risolto molti aspetti (meglio affinato) del mio carattere che non mi andavano proprio a genio.
Ps, passami qualche pop corn:v
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Tutti abbiamo dei sentimenti o positivi oppure negativi sono quelli che ci fanno arrabbiare colpendo una persona oppure abbozzare...
E' tutta una questione che parte sia dalla testa che dal cuore.
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Che fa Regina, ti "conizzi" anche tu con la storiella del cuore e dei sentimenti?
Per piacere, date un ripassino tutti all'anatomia!:D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
ReginaD'Autunno
Tutti abbiamo dei sentimenti o positivi oppure negativi sono quelli che ci fanno arrabbiare colpendo una persona oppure abbozzare...
E' tutta una questione che parte sia dalla testa che dal cuore.
...e che ci fanno essere angeli o bestie: Gandhi o Hitler.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Che fa Regina, ti "conizzi" anche tu con la storiella del cuore e dei sentimenti?
Per piacere, date un ripassino tutti all'anatomia!:D
L'anatomia del corpo per me non c'entra niente, il punto è: la ragione umana che come un mondo invisibile come dice il titolo della discussione, ci fa diventare ciò che vogliamo essere o diventare con essa.
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
...e che ci fanno essere angeli o bestie: Gandhi o Hitler.
Se uno ha un cervello sano non diventerà mai un Hitler, come un cervello malato non diventerà mai un Gandhi!
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Ma se parli mente o della testa e del cuore, fai una scissione che non esiste nella realtà, anche se tu con cuore non intendessi l'organo. Poi hai cercato di riprenderti con quest'ultimo post citando ragione e cervello.
Che poi la questione mente e comportamenti è un po ' meno banale e scontata dei discorsi o delle nozioni che vengono fatti, soprattutto in questa sezione.
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Penso sia riduttivo condensare l'intera fenomenologia emozionale nel cervello. Se in passato si riteneva che il cuore fosse il centro delle emozioni non era per caso, quello che chiamiamo "batticuore" è un fenomeno sia fisiologico che percettivo e molte altre espressioni che si riferiscono all'emotività fanno riferimento a condizioni fisiche che sono poi quello che ci permette di descrivere le emozioni stesse (sono rimasto senza fiato, mi fa rodere il fegato, ho le farfalle nello stomaco, non ci vedo dalla rabbia, mi ha fatto rizzare i capelli, ecc), non è nulla di metafisico, quello che proviamo nasce dal cervello che mette in moto sia il sistema endocrino che queste risposte fisiologiche, ma il nostro esperito coinvolge il corpo nella sua interezza.
Talvolta mi domando, se un essere umano sostituisse l'intero corpo (a parte il cervello) con una protesi sintetica, sarebbe ancora in grado di provare e riconoscere in se delle emozioni genuine o potrebbe per esempio avere razionalmente paura, ma senza il cuore che accelera, il respiro che si fa affannoso, il sapore dell'adrenalina in fondo alla lingua, ecc, quello che proverebbe sarebbe una idea di paura, più che una vera emozione?
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@ Per Vega, che dobbiamo ripassare esattamente di Anatomia?
Per @Doppio : parli di paura, di emozione, perché la paura non é un'emozione?
Si sa l'essere umano quando é attasccato o fugge o aggredisce, l'aggressione non é un'emozione?
Veramente non capisco bene che vuoi dire.Ciao.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Fiammetta
Per @Doppio : parli di paura, di emozione, perché la paura non é un'emozione?
Si sa l'essere umano quando é attasccato o fugge o aggredisce, l'aggressione non é un'emozione?
Veramente non capisco bene che vuoi dire.Ciao.
La paura è un emozione e come molte altre, per quanto si origini nel cervello è fatta di sensazioni fisiche, facevo una riflessione sulla componente fisica delle emozioni e, ipotizzando di poter eliminare tale componente, se le emozioni stesse non ne risulterebbero completamente snaturate.
Non so se così sia più chiaro, ma penso di no.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Doppio
La paura è un emozione e come molte altre, per quanto si origini nel cervello è fatta di sensazioni fisiche, facevo una riflessione sulla componente fisica delle emozioni e, ipotizzando di poter eliminare tale componente, se le emozioni stesse non ne risulterebbero completamente snaturate.
Non so se così sia più chiaro, ma penso di no.
Mah, é un discorso un po' strano, nel cervello c'è il centro di comando,
l'animale quando ha paura o attacca o fugge, si ha una scarica di adrenalina,
aumenta la frequenza cardiaca, del respiro, e non potendo durare a lungo così o si fugge
o si attacca. La paura é un'emozione, non so se sarebbe la stessa senza i suoi tentacoli
fisici, quali aumento di frequenza cardiaca, respiratoria, Ciao.,
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Oggi per tanti ragazzini sono cominciati gli esami di Maturità, avranno avuto paura, penso,
la maggior parte. Io ricordo con gioia la mia maturità perché la sera prima mentre stavo leggendo
un libro di Russel vennero 4/ 5 amici a farmi una serenata, soprattutto canzoni di Battisti, poi
era tardi andai a letto, avevo paura. ma io prendevo sempre 8 allo scritto d'Italiano ma la Maturità mette
paura quasi come la tesi di laurea. Ci portarono in uno stanzone grande, ci separarono i banchi e ci die
dero vari temi, scelsi Carducci e il suo Inno a Satana pure se era una scuola cattolica, poco prima aveva ricevuto
una botta al braccio di destra e diceva che la Morte si stava avvicinando, come per tutti. Poi scelsi fisica mi diedere filosofia
e la prof d'italiano mi disse , tu , come i migliori andrai a Medicina, nom ti sei ammazzata per Filosofia.. Andò tutto bene e papa'
voleva che andassi al Gemelli, tanto, mi diceva,dovunque vai i quiz li superi, ma io dissi, basta con le monache vado alla Sapienza.
I professori con me erano gentili, dopo un po' mi chiedevano, viene dal classico? e io, sì, mi mettevano 30 e si complimentavano..Sono stati gli
ultimi mesi lieti della mia vita, le malattie sono sempre in agguato.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Doppio
Penso sia riduttivo condensare l'intera fenomenologia emozionale nel cervello. Se in passato si riteneva che il cuore fosse il centro delle emozioni non era per caso, quello che chiamiamo "batticuore" è un fenomeno sia fisiologico che percettivo e molte altre espressioni che si riferiscono all'emotività fanno riferimento a condizioni fisiche che sono poi quello che ci permette di descrivere le emozioni stesse (sono rimasto senza fiato, mi fa rodere il fegato, ho le farfalle nello stomaco, non ci vedo dalla rabbia, mi ha fatto rizzare i capelli, ecc), non è nulla di metafisico, quello che proviamo nasce dal cervello che mette in moto sia il sistema endocrino che queste risposte fisiologiche, ma il nostro esperito coinvolge il corpo nella sua interezza.
Talvolta mi domando, se un essere umano sostituisse l'intero corpo (a parte il cervello) con una protesi sintetica, sarebbe ancora in grado di provare e riconoscere in se delle emozioni genuine o potrebbe per esempio avere razionalmente paura, ma senza il cuore che accelera, il respiro che si fa affannoso, il sapore dell'adrenalina in fondo alla lingua, ecc, quello che proverebbe sarebbe una idea di paura, più che una vera emozione?
La questione è che c'è qualcuno che vuol sempre spostare altrove nel corpo o in qualcosa di immateriale la sede dei pensieri, coscienza ed emozioni. Queste belle cosette si originano nel cervello, che poi appunto invia segnali al corpo, batticuore, sensazioni allo stomaco, intestino ballerino ecc...Poi, vistoi che anche l'intestino secerne serotonina, se qualcosa lì non funziona puoi averne un riflesso nell'umore, ma è sempre la testa che riceve questa carenza di serotonina e per cui ci sentiamo giù di tono.
Chi ha avuto un arto amputato riferisce sensazioni come se ancora lo avesse. Una sorta di memoria del cervello. Forse almeno inizialmente il cervello ricreerebbe questa "illusione" percezione. Un tetraplegico che non sente dolore o quasi e ha perdita della sensibilità del corpo potrebbe essere una situazione che si avvicina.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
La questione è che c'è qualcuno che vuol sempre spostare altrove nel corpo o in qualcosa di immateriale la sede dei pensieri, coscienza ed emozioni. Queste belle cosette si originano nel cervello, che poi appunto invia segnali al corpo, batticuore, sensazioni allo stomaco, intestino ballerino ecc...Poi, vistoi che anche l'intestino secerne serotonina, se qualcosa lì non funziona puoi averne un riflesso nell'umore, ma è sempre la testa che riceve questa carenza di serotonina e per cui ci sentiamo giù di tono.
Chi ha avuto un arto amputato riferisce sensazioni come se ancora lo avesse. Una sorta di memoria del cervello. Forse almeno inizialmente il cervello ricreerebbe questa "illusione" percezione. Un tetraplegico che non sente dolore o quasi e ha perdita della sensibilità del corpo potrebbe essere una situazione che si avvicina.
A Milano stanno facendo protesi sempre piu' perfette., Sì, gli amputati hanno la sindrome dell'arto fantasma,
credono di averlo ancora, sono i nervi che ricrescono e vorrebbero trovare la strada per muovere le dita. Ora sulle protesi
della mano destra per es, hanno disegnato varie zone dove il paziente sente il medio, il pollice, anulare, e stanno lavorando sem
pre di piu'.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
ReginaD'Autunno
L'anatomia del corpo per me non c'entra niente, il punto è: la ragione umana che come un mondo invisibile come dice il titolo della discussione, ci fa diventare ciò che vogliamo essere o diventare con essa.
Se uno ha un cervello sano non diventerà mai un Hitler, come un cervello malato non diventerà mai un Gandhi!
L'Uomo è in grado di scegliere fra Bene e Male. Ha il senso della Giustizia, può soccorrere e prendersi cura del suo simile che soffre o fregarsene e lasciarlo morire. Non è questione di cervello, ma di Anima. Ad "ammalarsi" e a farci diventare a volte come bestie, è la nostra Anima. Cioè l'ESSENZA dell'Uomo.
Anni fa, uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva che fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra.
Ma non fu così.
Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca.
Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.
Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto in cui la civiltà inizia”.
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C'erano mille esempi che potevi citare e hai scelto il peggiore ...di che si dovrebbero cibare gli animali predatori ? poi dire predatori sarebbe anche sbagliato , selezionatori più corretto perché il regno animale è guidato da instinti e o intelligenza superiore ...nella nostra perfezione umana l'ammalato è curato da interessi di guadagno per l'industria chimica quando gli va bene
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
L'Uomo è in grado di scegliere fra Bene e Male. Ha il senso della Giustizia, può soccorrere e prendersi cura del suo simile che soffre o fregarsene e lasciarlo morire. Non è questione di cervello, ma di Anima. Ad "ammalarsi" e a farci diventare a volte come bestie, è la nostra Anima. Cioè l'ESSENZA dell'Uomo.
Anni fa, uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva che fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra.
Ma non fu così.
Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca.
Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.
Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto in cui la civiltà inizia”.
Vaiiiiiiii, ora c'è la mandata dell'antropologa!:rotfl:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
ReginaD'Autunno
Se uno ha un cervello sano non diventerà mai un Hitler, come un cervello malato non diventerà mai un Gandhi!
Secondo me Hitler ha avuto dei problemi infantili:D.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Secondo me Hitler ha avuto dei problemi infantili:D.
Verissimo. Leggiti "La persecuzione del bambino" di Alice Miller, c'è un lungo capitolo sulla tristissima infanzia del Fuhrer...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
- Secondo me Hitler ha avuto dei problemi infantili -
Forse anche Stalin...
Curioso è pero' che entrambi, sin da piccini, frequentavano istituzioni religiosi.. :mmh?:
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Citazione:
L'Uomo è in grado di scegliere fra Bene e Male. Ha il senso della Giustizia, può soccorrere e prendersi cura del suo simile che soffre o fregarsene e lasciarlo morire. Non è questione di cervello, ma di Anima. Ad "ammalarsi" e a farci diventare a volte come bestie, è la nostra Anima. Cioè l'ESSENZA dell'Uomo.
Scusa Cono eh ma non sono affatto d' accordo, distinguere tra quello che è "bene o male" cioè distinguere tra ciò che è giusto oppure sbagliato, è questione di ragione quindi la mente che ha il sopravvento sull' istinto, quindi di cervello, nasce nel cervello, non è una cosa innata ma si acquisisce attraverso l' educazione degli adulti fin da piccoli, quando si è ancora cuccioli altrimenti può capitare che due bambini dell' asilo, come è capitato a mio figlio piccolo, che litigando per lo stesso giocattolo uno sbatte la testa di mio figlio contro il pavimento provocandogli un bozzo sulla fronte mentre l' altro(mio figlio) si limita a piangere.
Come mai il primo bambino non è stato in grado di scegliere tra ciò che è giusto oppure sbagliato? Tra bene e male? Se l' insegnante e la famiglia non intervengono ad insegnarglielo un bambino agirà in maniera aggressiva per istinto quando si tratta di acapparrarsi qualcosa che ritiene suo o che desidera avere e l' altro non glielo dà.
Quindi non è questione di anima ma proprio di cervello, mente che impara a dominare gli istinti e seguire regole di una comunità ma anche di un' empatia verso i propri simili che si sviluppa dalla nascita in poi, probabilmente sempre originata dal cervello che fa parte della nostra evoluzione a salvaguardia della nostra specie, ma forse un' empatia tra simili c'è l' avranno anche gli animali che vivono in gruppo per riuscire a sopravvivere.
Quindi è assai probabile che se durante la crescita e nella prima infanzia si hanno problemi al cervello, questo si rifletterà anche sulla vita adulta, altro che anima :D
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Che la nostra "Anima" possa arrivare a farci ammalare , mi dispiace dirlo a Cono, si potrebbe definire una bestemmia, se io credessi alle bestemmie. Per me l'Anima rappresenta l'eternità dell'essere umano. Senza volerla demonizzare, è soprattutto la mente a creare l'illusione e le distorsioni per le quali comunque passiamo tutti quanti.
(Specifico che parlo di opinioni del tutto PERSONALI e suscettibili di mutamento, relative ad uno studio e approfondimenti PERSONALI di tutta una vita. Vedo che c'è bisogno di specificare anche questo).
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Scusa eh, ma che intendi per eternità dell'essere umano? E' inutile che fai le supercazzole ed i giri di frittata anche tu se poi parli concetti particolari, con altro significato e fenomenologia.
Allora se lo studio e l'approfondimento di tutta una vita può essere mutato, significa che di conclusioni concrete non ne hai o ne hai ben poche mentre allo stesso tempo, quando butti nelle discussioni il Signor Assoluto o l'eternità umana, sembri dare qualcosa per scontato o per certo.
A me sembra più che altro che lo fai per fare fuffa e far finta che credi nella roba che dici.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
LadyHawke
Scusa Cono eh ma non sono affatto d' accordo, distinguere tra quello che è "bene o male" cioè distinguere tra ciò che è giusto oppure sbagliato, è questione di ragione quindi la mente che ha il sopravvento sull' istinto, quindi di cervello, nasce nel cervello, non è una cosa innata ma si acquisisce attraverso l' educazione degli adulti fin da piccoli, quando si è ancora cuccioli altrimenti può capitare che due bambini dell' asilo, come è capitato a mio figlio piccolo, che litigando per lo stesso giocattolo uno sbatte la testa di mio figlio contro il pavimento provocandogli un bozzo sulla fronte mentre l' altro(mio figlio) si limita a piangere.
Come mai il primo bambino non è stato in grado di scegliere tra ciò che è giusto oppure sbagliato? Tra bene e male? Se l' insegnante e la famiglia non intervengono ad insegnarglielo un bambino agirà in maniera aggressiva per istinto quando si tratta di acapparrarsi qualcosa che ritiene suo o che desidera avere e l' altro non glielo dà.
Quindi non è questione di anima ma proprio di cervello, mente che impara a dominare gli istinti e seguire regole di una comunità ma anche di un' empatia verso i propri simili che si sviluppa dalla nascita in poi, probabilmente sempre originata dal cervello che fa parte della nostra evoluzione a salvaguardia della nostra specie, ma forse un' empatia tra simili c'è l' avranno anche gli animali che vivono in gruppo per riuscire a sopravvivere.
Quindi è assai probabile che se durante la crescita e nella prima infanzia si hanno problemi al cervello, questo si rifletterà anche sulla vita adulta, altro che anima :D
Non è esattamente così anche se ovviamente il fattore culturale fa la sua grossa parte. In realtà nell'istinto e nei comportamenti che ne derivano abbiamo già un senso di bene e male che ci serve per la sopravvivenza, a distinguere per esempio quello che è o potrebbe essere pericoloso, che ci serve per soddisfare un bisogno.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Non è esattamente così anche se ovviamente il fattore culturale fa la sua grossa parte. In realtà nell'istinto e nei comportamenti che ne derivano abbiamo già un senso di bene e male che ci serve per la sopravvivenza, a distinguere per esempio quello che è o potrebbe essere pericoloso, che ci serve per soddisfare un bisogno.
E io che pensavo che il bambino piccolo imparasse a star lontano dal forno acceso perchè si scotta, quindi sulla base di esperienza diretta o perchè la mamma gli insegna che il forno scotta e si brucia la manina.
Che il neonato o bambino piccolo abbia un istinto innato di sopravvivenza ci sta, ma sappia distinguere tra "bene e male" cosa sia giusto rispetto a chi? Agli altri o se stesso?
Quindi fracassare il cranio potrebbe essere inteso come salvaguardare il bene, l' interesse del primo bambino quello che reagisce aggressivamente per accaparrarsi il giocattolo conteso inteso come interesse personale ma non è il bene, cioè cosa giusta da fare in una comunità.
Anche a sfuggire dai pericoli ho sempre pensato e continuo a pensarlo che nella maggior parte dei casi sia una questione di esperienza acquisita, poi se mi dici come istinto di sopravvivenza il lattante sa già appena nato che deve cercare il seno della madre e di succhiare per sopravvivere sono d' accordo con te, cioè in questo caso istintivamente sa già cosa fare per sopravvivere.
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Abbiamo tutti il pacchetto base istintivo di sopravvivenza a cui sommiamo esperienza e cultura.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
esterno
Forse anche Stalin...
Curioso è pero' che entrambi, sin da piccini, frequentavano istituzioni religiosi.. :mmh?:
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Duri, furbi e spietati:D.
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Non è il cervello che ci fa essere umili o superbi, pacifici o violenti. È la nostra indole, il nostro carattere...la nostra Anima, in definitiva. Se coltiviamo le cose buone, la nostra Anima viene edificata, fino a diventare, come quella di Gandhi, grande! (Mahatma per l'appunto) Se coltiviamo le cose cattive (la prevaricazione, il sopruso, il potere sugli Altri, la menzogna eccetera) la nostra Anima diventa insensibile e muore. Non a caso, alcune persone sadiche, spietate e violente, vengono definite "senz'anima".
Le intenzioni di Bene o di Male nascono dal profondo di noi stessi: lo dice chiaramente Nostro Signore.
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo». (Marco 7)