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"Pensare": un opscional?
Ho avuto occasione, per motivi contingenti, di dedicare alla lettura più tempo del solito, ed in modalità "rilàcse", cioé, senza alcuna "pressione", di nessun genere. Ed ho notato una differenza: "riflettevo" su quello che leggevo. Più e diversamente dal solito. E ci ho ...riflettuto sopra.
Riceviamo moltissimi messaggi, ordini di grandezza di più rispetto al...secolo scorso. Come li trasformiamo in informazione e quindi in conoscenza e, alla fine, in cultura? I termini sono in grassetto per attirare l'attenzione sul loro significato.
Si attua il meccanismo di trasformazione del "messaggio" in "informazione"? E come queste "informazioni" vanno a costituire la "conoscenza" e quindi, la "cultura"? Per quanto mi riguarda (e sono l'unico soggetto, per il quale il "processo" mi é ben noto :mmh?: ), é tutto più difficile e meno affidabile. I dati (=messaggi) da elaborare sono aumentati considerevolmente (e questo, in un certo senso, é un bene), il tempo disponibile per l'elaborazione (analisi critica e trasformazione del "messaggio" in "informazione"...cioé dare un "valore di verità" al messaggio) é diminuito, dato che il "tempo di risposta" é ridotto. Quindi, ad una massa di dati in aumento, corrisponde un quantitativo di informazione (nel senso definito prima) minore, con conseguenza negative sulla conoscenza che perde o in qualità o in quantità e spesso in entrambe. Parafrasando axe, un gran numero di dati, ben torturati, danno come informazione tutto ed il suo contrario :D .
Ripeto, parlo per me, che sono del secolo scorso e quindi con "meccanismi" antiquati; difficilmente aggiornabili :mmh?:
Ed é un fatto. Parlo sempre a titolo personale.
Mi chiedo se questa difficoltà, che (per me, ripeto) é un "peggioramento", non sia generalizzata.
Leggere una notizia su un supporto "classico" (o antiquato/preistorico) permette la sua elaborazione e trasformazione in informazione e quindi conoscenza, meglio o peggio di riceverla col sistema moderno audovisuale, col supporto IA etc?
Il numero di dati che arrivano e che sono disponibili é immensamente maggiore. Ed il tempo per elaborarli, minore: la "risposta" (in senso lato) deve essere data subito-illico-presto, perché altri dati arrivano per essere elaborati. Quindi, le fasi del processo conoscitivo devono essere adattate. Per me (preistorico) é difficile. Diciamo, superiore alle mie capacità.
Per voi?
Nota importante: Non sto lodando il beltempochefù, né il ritorno alla pennaecalamaio: chiedo il vostro vissuto (se l'avete) di questa evoluzione. Logica, ineluttabile, inarrestabile. Quindi da gestire, per non perdere i vantaggi del progresso.
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Più che dalla maggiore quantità di informazioni sono preoccupata dalla maggiore quantità di disinformazione
Per il momento riesco a reggere il flusso delle notizie ed aggiornarmi, scelgo principalmente testate storicamente prestigiose ed affidabili, non tik-tok per dire.
Preferisco rassegne stampa e agenzie stampa, tempo di leggere un quotidiano non ne ho, riviste? Non mi ricordo neppure quando ho preso in mano l'ultima volta un "il venerdì" o un "L'espresso", "L'internazionale" ... quest'ultimo mi manca parecchio
Poi Tg e radiogiornali
Trasformare l'informazione in cultura? Sono pigra, leggo i riassunti altrui
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Più che dalla maggiore quantità di informazioni
Il problema é che si ricevono "messaggi". Se siano "informazioni" o "disinformazioni" ...questo é uno degli aspetti del problema.
Salvo se decidi "a priori".
E' un'opzione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Il problema é che si ricevono "messaggi". Se siano "informazioni" o "disinformazioni" ...questo é uno degli aspetti del problema.
Salvo se decidi "a priori".
E' un'opzione.
Decido a priori che, fino a smentita, alcune fonti sono più affidabili di altre, alcune decisamente da escludere. Il prestigio e la storia di una testata, di un giornalista hanno, per me, un certo valore.
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Credo che siamo bombardati da troppi messaggi da ogni parte, difficile e faticoso districarsi , comprendere ed elaborare le infomazioni che si leggono e si vedono, bisogna cercare di scegliere fonti ritenute più attendibili, non certo facebook o tiktok e andare a cercare riscontri su più canali, per quanto possibile.
Una fatica e tempo da mettere in conto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Decido a priori che, fino a smentita, alcune fonti sono più affidabili di altre, alcune decisamente da escludere. Il prestigio e la storia di una testata, di un giornalista hanno, per me, un certo valore.
Quindi, per te, nessun problema.
Ho capito bene?
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Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Quindi, per te, nessun problema.
Ho capito bene?
Per il momento no, non so in futuro con il progredire di IA
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Originariamente Scritto da
LadyHawke
Credo che siamo bombardati da troppi messaggi da ogni parte, difficile e faticoso districarsi , comprendere ed elaborare le infomazioni che si leggono e si vedono, bisogna cercare di scegliere fonti ritenute più attendibili, non certo facebook o tiktok e andare a cercare riscontri su più canali, per quanto possibile.
Una fatica e tempo da mettere in conto.
Se ho capito bene, anche per te é un po' più difficile. Giusto?
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Però però mi è venuta in mente una cosa, che un poco si rifà al dubbio che Axe ha avuto sulla notizia di papa Imbr... Bergoglio
Qualche giorno fa, un politico italiano ha fatto un post così di cattivo gusto, così assurdo, così fuori dalla logica che mi ero detta che doveva essere un falso, una bufala, ebbene no era tutto vero. Quindi ci casco anche io
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Originariamente Scritto da
Breakthru
Per il momento no, non so in futuro con il progredire di IA
:approved:
...beata atté..:D
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Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Il problema é che si ricevono "messaggi". Se siano "informazioni" o "disinformazioni" ...questo é uno degli aspetti del problema.
Salvo se decidi "a priori".
E' un'opzione.
la "cultura", nel senso antropologico di somma di nozioni ed esperienza ponderate dall'intelligenza, dovrebbe sfrondare; e, in effetti, mediamente lo fa; se qualcosa ti interessa davvero in termini di acquisizione di competenza, ti attivi; altrimenti, il pregiudizio è sufficiente e funzionale; senza essere necessariamente efficiente;
la trust vs truth è il meccanismo che dovrebbe presiedere allo sfrondamento; non sai se il dentista o l'avvocato è davvero laureato, ma ti affidi ad un controllo sociale incrociato; anche l'intelligenza va economizzata, come i sensi; quando si guida ci si concentra sugli oggetti in movimento, e gli ostacoli valutati come "fissi" sono economizzati in termini di attenzione;
forse fare degli esempi di mismatch informativo potrebbe essere utile a vedere come, in effetti, non dovremmo essere in via di principio tanto sprovvisti;
poi, il pregiudizio è un'altra cosa, da valutare a parte, posto che, comunque, gli sviluppi di vicende molto complesse sono prevedibili solo per pochissimo tempo, come il meteo; pertanto, "sapere" aiuta fino ad un certo punto a scegliere nel modo "migliore", in termini di congruenza tra fini e mezzi.
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Scusate se mi introduco "furtivamente" nella discussione di RdC, ma è soltanto per capire quello che leggo. 1) Non ho capito se RdC si riferisca nel suo primo post al funzionamento di un megacalcolatore oppure semplicemente al settore "dei media". 2) Non ho capito se RdC è semplicemente e non per colpa sua, incapace di tener dietro al profluvio di stimoli cerebrali che i "media" esigono da chi magari vorrebbe soltanto farsi una idea ma si trova coinvolto in una marea di informazioni spesso contrastanti tra loro e anche nella Unione Europea, dove invece dovrebbe esserci una certa uniformità di vedute. Per quanto ho modo capire un atteggiamento "sano" di fronte ai media potrebbe essere come dice axe, focalizzare l'attenzione, da parte dell'utente, solo su ciò per cui: si ha interesse "immediato" e quindi "ciò che è utile"; con la consapevolezza che i target informativi sono spesso molto bassi e si fondano anche al giorno d'oggi principalmente su ciò che offre il mezzo televisivo il quale mi pare peraltro "somministrare" sempre le solite "tiritere", come direbbe vega. A quanto ho modo di pensare nelle mie "pazzie" è che il mezzo televisivo, almeno in europa e nonostante tutto, sia uno strumento per prendere molti "piccioni" con una "fava". Ossia: fottere il cervello dello spettatore con messaggi che hanno sempre le medesime basi di fondo e cioè : cibo, guerra, sesso (velatamente), morale, casi di coscienza, racconti consolatori e rappacificanti con sé stesso e con problemi che è meglio dimenticare, come la "fame" che però è sempre degli altri e mai "italiana", e così via, con in ultima istanza un "del debbio" e "piazzapulita" per par condicio. Per quanto riguarda i giornali quotidiani mi pare che la schiera dei lettori sia pericolosamente vicina, almeno stando ai "numeri", a quella d'"antico regime", cioè dei tempi dei "romanzi rosa" o peggio del conte di Montecristo, cioè del romanzo d'appendice, che peraltro si rivelò ben poco efficace in quanto alla gente dell'epoca non interessava il contenuto del giornale ma solo in che modo il romanzo in questione si sarebbe concluso. Sul computer mi verrebbe da dire che se questo bellissimo "strumento" fosse alla portata di tutti probabilmente avrebbe già soppiantato la tv. Non è così e windows non è un ristorante per famiglie. imho.
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Semplifico al massimo: il flusso di "dati" (uso questo termine per evitare il termine "informazione" e l'ambiguità legata al suo significato) in arrivo é tale (sia per il volume/quantità, sia per il supporto prevalentemente virtual/visuale), da rendere difficile l'attività di analisi/sintesi abituale.
Cioé, non faccio in tempo ad "elaborare" dei dati, che questi "spariscono" e vengono soppiantati da altri.
Certo, posso selezionare le fonti (in qualità, quantità o settore o altro), "certificarle", e quindi "assorbire" tutto quello che é "certificato".
"Assorbire", non é il mio modus operandi.
Tutto qua.
Parlo per me, naturalmente.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Semplifico al massimo: il flusso di "dati" (uso questo termine per evitare il termine "informazione" e l'ambiguità legata al suo significato) in arrivo é tale (sia per il volume/quantità, sia per il supporto prevalentemente virtual/visuale), da rendere difficile l'attività di analisi/sintesi abituale.
Cioé, non faccio in tempo ad "elaborare" dei dati, che questi "spariscono" e vengono soppiantati da altri.
Certo, posso selezionare le fonti (in qualità, quantità o settore o altro), "certificarle", e quindi "assorbire" tutto quello che é "certificato".
"Assorbire", non é il mio modus operandi.
Tutto qua.
Parlo per me, naturalmente.
normalmente, nel momento in cui utilizzi una protesi - quale è tecnicamente un processo informativo relativo a questioni complesse - la tua utilità è tendenziale, per aggregazione di tendenza; nel mondo complesso è un fatto stocastico, ed è quella la "sintesi"; mi spiego con un esempio:
se vuoi sapere se il fumo di sigaretta fa male/bene e non sei un biologo/chimico/medico ecc... ti puoi fare un'idea verosimile, e l'abbiamo tutti, fumatori e no; così se vuoi sapere pro e contro del ponte sullo stretto in termini di sintesi;
di norma, il flusso di dati tende a corroborare una tendenza e smentirne un'altra e se si ha un significativo ribaltamento diventa una notiziona; se questo non avviene, in genere è il risultato di un'effettiva ripartizione di interessi contrapposti, che sposta la questione sul piano delle opportunità, non dell'informazione/disinformazione:
idem se vuoi farti un'idea sugli effetti-reddito degli investimenti in sanità gestiti a livello regionale, una cosa piuttosto complessa; dopodiché, se abiti a Varese, in termini di opportunità ti può tornare "utile" l'emigrazione sanitaria per il dirottamento di reddito in loco e le sue ricadute, mentre se stai a Crotone magari fai altre valutazioni.
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Originariamente Scritto da
restodelcarlino
se ho capito bene, anche per te é un po' più difficile. Giusto?
sì.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Semplifico al massimo: il flusso di "dati" (uso questo termine per evitare il termine "informazione" e l'ambiguità legata al suo significato) in arrivo é tale (sia per il volume/quantità, sia per il supporto prevalentemente virtual/visuale), da rendere difficile l'attività di analisi/sintesi abituale.
Resto, scusa ma continuo a non capire quale sia la tesi dei tuoi post. Lavori con i flussi di dati (informatici?) e hai delle difficoltà? Ti occupi di informatica a livello professionale e hai dei problemi nel gestire le informazioni?
Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Cioé, non faccio in tempo ad "elaborare" dei dati, che questi "spariscono" e vengono soppiantati da altri.
Un po' come succede ai giornalisti?
Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Certo, posso selezionare le fonti (in qualità, quantità o settore o altro), "certificarle", e quindi "assorbire" tutto quello che é "certificato".
Si. Mi puoi spiegare chi sarebbero i "certificatori"?
Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
"Assorbire", non é il mio modus operandi.
Tutto qua.
Parlo per me, naturalmente.
Che termine useresti anziché "assorbire"?
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:wall:
E' evidente che sono incomprensibile.
Ci riprovo, prima di "bonzarmi" (= darmi fuoco per disperazione)
@axe
Non parlo di "processo informativo relativo a questioni complesse". Non ho alcuna difficoltà (a parte l'esser de coccio :D ) in merito: se voglio approfondire l'inflazione cosmica, leggo Penrose e Co. Oggi, come ieri. Non é di questo che parlo.
@sandor
Non espongo una tesi, ma un "vissuto" personale, di vita banalmente quotidiana. L'uso del termine "dati" l'ho spiegato, e non ha niente a che vedere con l'informatica: potrei usare "messaggi", "notizie"...indico cosi' tutto cio' di cui vengo a conoscenza nel corso della giornata. Non parlo di attività di studio, ricerca o altro. Esempio idiota: studente universitario avevo "dati" leggendo il giornale il mattino, un periodico nella giornata e guardavo la tv la sera.
Oggi, lo stesso tipo di "dati" mi arriva ininterrottamente e sotto molteplici forme. Studente universitario, instintivamente ogni "dato" era analizzato criticamente, di istinto: un'abitudine. Oggi, lo stesso processo é molto più difficile.
Non espongo la tesi che "E' difficile per tutti e più nessuno ragiona". Espongo il mio vissuto che "é difficile per me".
Scopo della discussione: avere il parere/vissuto altrui. Break non ha difficoltà; Lady, un po'.
"certificatore": ....me stesso medesimo :D : decido una volta per tutto che quello che dice tizio é "il verbo".
"assorbire": prender per oro colato ogni "dato" che arriva, senza critica. "Bere" :D
Più chiaro di cosi'....mi resta l'autocombustione
:D
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ora ho capito;
io semplicemente ignoro per 2 giorni, e poi valuto le notizie sulla base di quanta eco hanno;
tanto, potrei ragionare solo su pochissimi temi sui quali sono formato, e anche su quelli mi attengo a prudenza; non è che debba smuovere capitali in tempo reale, tipo speculatore :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
ora ho capito;
io semplicemente ignoro per 2 giorni, e poi valuto le notizie sulla base di quanta eco hanno;
tanto, potrei ragionare solo su pochissimi temi sui quali sono formato, e anche su quelli mi attengo a prudenza; non è che debba smuovere capitali in tempo reale, tipo speculatore :asd:
quindi, nessuna difficoltà
:approved:
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Si può parlare anche di informazioni visive?
Sempre più spesso direi che appaiono foto e filmati che non sembrano rispondenti alla realtà, persone, natura per esempio. Sembra, ma potremmo dire pure che è, tutto molto ritoccato, photoshoppato, "IArtefatto".
Vedendo a volte i commenti della gente, viene il dubbio se si rendano conto che non sono così reali e realistiche. A volte, se non sono troppo palesi i particolari che sembrano eccessivi, ad esempio in un paesaggio in un posto particolare del pianeta, un pò di dubbio può venire.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Si può parlare anche di informazioni visive?
Concesso :D
(a parte che sono parte integrante se non addirittura predominante del processo)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
quindi, nessuna difficoltà
:approved:
l'unica difficoltà è la fatica necessaria a scegliere su cosa ci interessa avere un'informazione approssimativamente adeguata; per dire, da vecchio boomer non sono prontissimo per le novità musicali; ma è un limite mio; e sì che, da musicista, dovrei essere facilitato, ma gioca un moto opposto dovuto alla consapevolezza di ignorare tanto del vecchio.
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Direi che non dovrebbe essere difficile sviluppare dei filtri spontanei e flessibili.
Umido nell‘umido, vetro nel vetro, plastica nella plastica…
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Pensare è un opscional.... più ci affideremo alle app per ogni cosa e meno utilizzeremo il nostro cervello....:D
Poi se l' app impazzisce come è accaduto oggi sul Brennero e segnala autostrada A 22 interrotta, il traffico va in tilt e Vipiteno si riempie improvvisamente di "turisti".
Sempre meglio del bug sul nostro navigatore che ci segnala periodicamente un mezzo sulla nostra carreggiata che ci viene incontro contromano :D
Ma noi ormai non ci si casca, il navigatore se si conosce la strada può restare spento.
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La difficoltà è sapere che c'è una grande reperibilità e una diffusa deperibilità delle informazioni ricevute.
L'informazione è qualcosa che ha un' emanazione, non si ferma ed è sicuramente soggetta a chi vuole aggiungere o ridimensionare...in maniera arbitraria.
A questo punto la notizia non è una ma ce ne sono di più.
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Ci aggiungerei anche l'effetto "telefono senza fili".
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vabbeh, ma provate a fare un esempio qualsiasi di disorientamento informativo reale:
vedrete che in genere si tratta solo di un relativo disinteresse alla questione, oppure di mancata cultura che pone quel problema in relazione con la propria esistenza concreta; se uno non capisce gli effetti del rialzo dei tassi d'interesse non è per una questione attinente all'informazione, ma alla propria cultura di base; se poi si verifica un evento davvero rilevante, nel giro di due giorni l'informazione è talmente ridondante che lo sa pure il maiale, se non desidera proprio ignorare.
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...questione di (cattiva)"abitudine": io faccio le pulci ad ogni "dato" (o "informazione", se preferisci) che mi arriva. Anche se riguarda Balottelli :D
:dunno:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
...questione di (cattiva)"abitudine": io faccio le pulci ad ogni "dato" (o "informazione", se preferisci) che mi arriva. Anche se riguarda Balottelli :D
:dunno:
fosse vero, sapresti che è Balotelli, con una sola "t" :D
beato te che hai queste energie; io - se il dato viene preteso come rilevante - aspetto argomentazioni di specialisti, che uso come protesi; poi, dal tenore del contraddittorio, mi faccio un'idea;
non so, cose su cui ho scarsi pregiudizi: la conversione "verde" e le implicazioni economiche di vincoli alle produzioni cinesi e materie prime africane: il ponte sullo stretto; le autonomie regionali; cose complesse sulle quali non ho preparazione sufficiente, ma il dibattito mi consente di vedere chi bara e tira il carro dalla sua parte in modo surrettizio, per accumulo di evidenze; dove il sismografo registra qualcosa di incongruente, si attiva l'attenzione;
forse non basta, ma screma molto il range delle cose cui prestare un'attenzione speciale per informarsi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
....omissis...Balotelli, con una sola "t" ....omissis....
allora....non é vero che aspetti due giorni...
:D
(parlavo dei "dati" in entrata, non del controllo di quelli in uscita :D )