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Papa Leone XIV
Robert Francis Prevost: = Roberto Francesco Prevosto: un bel cognome. E’ uno di quelli che a volte sembrano predestinare chi lo ha.
https://upload.wikimedia.org/wikiped...cropped%29.jpg
Il sostantivo “prevosto” deriva dal francese antico “prevost” e questo dal latino “praeposìtus”: significa "posto innanzi, posto al comando". Questo termine nel passato alludeva al funzionario addetto ad un particolare servizio pubblico di tipo civile o ecclesiastico.
Nell'ambito della Chiesa cattolica il prevosto era il vicario del vescovo o dell'abate.
Nella provincia ecclesiastica di Milano, che nel passato si estendeva a quasi tutta l'Italia settentrionale, il vicario foraneo era il sacerdote collaboratore del vescovo. S’interessava degli affari della diocesi al fuori delle città. Coordinava la pastorale e l'attività dei parroci.
Il termine foràneo deriva dal latino tardo foraneus, e questo da foris, foras = fuori.
Nei “capitoli canonici” o di monasteri (capitolo = assemblea di presbiteri o di religiosi) il prevosto era un autorevole esponente.
In talune diocesi dell'Italia settentrionale il parroco è ancora detto prevosto.
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Un agostiniano al timone della Chiesa! Il primo nella storia. Anche il primo americano. Di spessore notevole pure il suo discorso di presentazione: un vero e proprio programma di governo. Inclusione, collegialità, cura degli ultimi, lottare per la Pace, costruire ponti, abbattere muri. La sua commozione è stata palpabile e evidente. Lo attende un compito gravoso, si è messo nelle mani di Agostino e della Madonna....
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"La pace sia con tutti voi!
Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi!
Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente. Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma!
Il Papa che benediva Roma dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco!
Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari.
Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto: “con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato.
Alla Chiesa di Roma un saluto speciale! Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte. Tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore.
(Pronunciato in spagnolo)
Y si me permiten también, una palabra, un saludo a todos aquellos y en modo particular a mi querida diócesis de Chiclayo, en el Perú, donde un pueblo fiel ha acompañado a su obispo, ha compartido su fe y ha dado tanto, tanto para seguir siendo Iglesia fiel de Jesucristo.
E se mi permettete una parola, un saluto a tutti e in modo particolare alla mia cara diocesi di Chiclayo, in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto, tanto per continuare ad essere Chiesa fedele di Gesù Cristo.
A tutti voi, fratelli e sorelle di Roma, di Italia, di tutto il mondo vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono.
Oggi è il giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. Nostra Madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione e il suo amore.
Allora vorrei pregare insieme a voi l'Ave Maria.
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"La pace sia con tutti voi!
Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi!
Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente. Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma!
Il Papa che benediva Roma dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco!
Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari.
Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto: “con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato.
Alla Chiesa di Roma un saluto speciale! Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte. Tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore.
(Pronunciato in spagnolo)
Y si me permiten también, una palabra, un saludo a todos aquellos y en modo particular a mi querida diócesis de Chiclayo, en el Perú, donde un pueblo fiel ha acompañado a su obispo, ha compartido su fe y ha dado tanto, tanto para seguir siendo Iglesia fiel de Jesucristo.
E se mi permettete una parola, un saluto a tutti e in modo particolare alla mia cara diocesi di Chiclayo, in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto, tanto per continuare ad essere Chiesa fedele di Gesù Cristo.
A tutti voi, fratelli e sorelle di Roma, di Italia, di tutto il mondo vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono.
Oggi è il giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. Nostra Madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione e il suo amore.
Allora vorrei pregare insieme a voi l'Ave Maria.
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Fratel Cono perché questo papa lo definisci in modo generico "americano" ?
E' statunitense ! :D
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Il cognome del nuovo pontefice è di origine italiana. Il padre aveva radici francesi e italiane.
Il cognome "Prevost" e "Prevosto" è più frequente nell'area tra Lombardia e Piemonte.
https://scontent.fpsr1-1.fna.fbcdn.n...RQ&oe=6822C54A
Da prevosto deriva “prevost” nel dialetto milanese.
Ci sono circa 78 famiglie Prevosto in Italia, sparse in varie regioni, in particolare tra Liguria, Piemonte e Lombardia
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Allegati: 1
Cancellato: lo scopo era far sorridere, ma potrebbe ferire delle sensibilità.
Mi scuso.
Prego Mod/amm di cancellare anche "anteprima allegata". O tutto il post. Grazie.
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Ciao Break, ho altre notizie sul passaggio da Prevosto a Provest nel cognome del papa Leone XIV.
“Papa Leone XIV (Robert Francis Prevost), figlio di Louis Marius Prevost , di origini francesi e italiane, e di Mildred Martínez, di origini spagnole.
Giovanni Prevosto, il nonno paterno, era un professore universitario, nato a Torino (se non sbaglio tuo concittadino) il 24 giugno 1876. Il suo nome e cognome vennero anglicizzati in John R. Prevost quando si trasferì negli Usa. Sposò Susanne Marie Fabre, nata in Francia il 2 febbraio 1894.
Nel 1917 Robert e Susanne ebbero il loro primo figlio: John C Prevost, lo zio del papa, professore universitario di letteratura francese.
Tra il 1917 e il 1920 la famiglia di Robert e Susanne Prevost si trasferì a Chicago dove il 28 luglio 1920 nacque Louis Marius Prevost, padre di Leone XIV.
Louis Prevost conobbe a Chicago Mildred Agnes Martinez nata nella capitale dell’Illinois il 30 dicembre 1911. La famiglia della madre del futuro Papa Leone proveniva da New Orleans, ma di origini caraibiche – creole.
Louis Marius Prevost, padre del pontefice si diplomò nel 1943, poi fece il servizio militare nella Marina Usa durante la Seconda Guerra Mondiale. Congedato come veterano, si dedicò all’insegnamento fino a diventare preside della Mount Carmel Elementary School a Chicago. La madre del Papa Mildred Agnes dopo aver studiato biblioteco-economia e pedagogia lavorò come bibliotecaria”.
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Un papa meticcio insomma! Incrocio di razze, culture e lingue variegate...
Incredibile constatare la meravigliosa opera di Dio, amici ed amiche: da 12 pescatori semianalfabeti a 1.250.000.000 di fedeli cattolici. Da Pietro di Cafarnao a Leone di Chicago. :love:
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Dalla patria dei Blues Brothers! :D
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Un percorso di fede che dall’Ordine di Sant’Agostino lo ha portato a guidare la Chiesa universale...
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois, da una famiglia di origini spagnole, francesi e italiane, Robert Francis Prevost ha manifestato la sua vocazione religiosa fin da giovane. Nel 1977 ha iniziato il noviziato nell’Ordine di Sant’Agostino, nella Provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio a Saint Louis. Ha emesso la professione solenne il 29 agosto 1981 ed è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1982. La sua formazione accademica si è sviluppata tra la Catholic Theological Union di Chicago e la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) a Roma, dove ha conseguito il dottorato in diritto canonico nel 1987. Parla correntemente inglese, spagnolo, italiano e possiede una buona conoscenza del francese.
Dopo gli studi, Prevost ha vissuto una lunga missione in Perù (1985-1998), tra Chulucanas e Trujillo. Qui ha assunto incarichi di responsabilità come priore locale, direttore della formazione e vicario giudiziale. Durante questi anni, si è dedicato alla formazione dei giovani sacerdoti e alla promozione di progetti sociali, contribuendo allo sviluppo umano e spirituale delle comunità locali. La sua capacità di dialogo e la profonda sensibilità pastorale ne hanno fatto un punto di riferimento per la Chiesa peruviana.
Nel 1998, Prevost è rientrato negli Stati Uniti, dove è stato eletto priore provinciale della Provincia Agostiniana del Buon Consiglio. Nel 2001 è diventato priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, carica che ha mantenuto fino al 2013. La sua leadership, caratterizzata da uno stile collegiale e aperto al dialogo, ha rafforzato l’unità dell’Ordine a livello mondiale, visitando numerosi Paesi e promuovendo la comunione tra le diverse realtà agostiniane.
Nel 2023, Papa Francesco lo ha chiamato a Roma come prefetto del Dicastero per i Vescovi, affidandogli la responsabilità di coordinare l’episcopato mondiale. Contestualmente, è stato nominato presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Nel concistoro del 30 settembre 2023, è stato creato cardinale.
https://www.agensir.it/chiesa/2025/0...-della-storia/
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Secondo il Corriere della Sera, il nonno paterno di Leone XIV era legato al comune di Settimo Rottaro, in provincia di Torino. Ancora oggi in tale paese il cognome Prevost è diffuso.
Un censimento statunitense del 1950 documenta che John R. Prevost, nonno paterno del neo eletto papa, risulta nato in Italia.
Ma anche da parte di madre esistono legami e radici italiane. Secondo l’Ansa, Jacques Martino, il bisnonno materno di Leone XIV, era nato a Sanremo per poi emigrare a New Orleans, in Louisiana.
Fu poi Joseph Martinez, il nonno materno, a trasferirsi a Chicago e a sposare la francese Suzanne Fontaine, originaria di Le Havre (mentre il bisnonno aveva sposato una cittadina statunitense).
La mamma, Mildred Martinez, era figlia di immigrati spagnoli e creoli: questo completa il complesso quadro di origini familiari che include Stati Uniti, Francia, Spagna e Italia.
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Secondo il Corriere della Sera, il nonno paterno di Leone XIV era legato al comune di Settimo Rottaro, in provincia di Torino. Ancora oggi in tale paese il cognome Prevost è diffuso.
Un censimento statunitense del 1950 documenta che John R. Prevost, nonno paterno del neo eletto papa, risulta nato in Italia.
Ma anche da parte di madre esistono legami e radici italiane. Secondo l’Ansa, Jacques Martino, il bisnonno materno di Leone XIV, era nato a Sanremo per poi emigrare a New Orleans, in Louisiana.
Fu poi Joseph Martinez, il nonno materno, a trasferirsi a Chicago e a sposare la francese Suzanne Fontaine, originaria di Le Havre (mentre il bisnonno aveva sposato una cittadina statunitense).
La mamma, Mildred Martinez, era figlia di immigrati spagnoli e creoli: questo completa il complesso quadro di origini familiari che include Stati Uniti, Francia, Spagna e Italia.
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"Perché la pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo” e la Santa Sede è a disposizione “perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace”. È il messaggio di vicinanza e incoraggiamento che Leone XIV rivolge a fedeli e rappresentanti delle Chiese Orientali nell’udienza di questa mattina, 14 maggio, in Aula Paolo VI a conclusione del Giubileo loro dedicato (12-14 maggio). “Sono felice di incontrarvi e di dedicare ai fedeli orientali uno dei primi incontri del mio pontificato”, esordisce il Papa con i presenti, tra cui patriarchi, arcivescovi maggiori, metropoliti e altri rappresentanti delle Chiese orientali in comunione con Roma.
Papa Leone - prima udienza generale del mercoledì
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"I giovani del nostro tempo, come quelli di ogni epoca, sono un vulcano di vita, di energie, di sentimenti, di idee. Lo si vede dalle cose meravigliose che sanno fare, in tanti campi. Hanno però anche loro bisogno di aiuto, per far crescere in armonia tanta ricchezza e per superare ciò che, pur in modo diverso rispetto al passato, ne può ancora impedire il sano sviluppo. Oggi come ieri, infatti – continua Papa Prevost – le giovani generazioni si trovano ad affrontare numerosi ostacoli:
Pensiamo all’isolamento che provocano dilaganti modelli relazionali sempre più improntati a superficialità, individualismo e instabilità affettiva; alla diffusione di schemi di pensiero indeboliti dal relativismo; al prevalere di ritmi e stili di vita in cui non c’è abbastanza posto per l’ascolto, la riflessione e il dialogo, a scuola, in famiglia, a volte tra gli stessi coetanei, con la solitudine che ne deriva. Tali “sfide impegnative”, afferma il Papa, debbono però divenire “trampolini di lancio” per elaborare strumenti e linguaggi nuovi, con cui “toccare il cuore degli allievi, aiutandoli e spronandoli ad affrontare con coraggio ogni ostacolo per dare nella vita il meglio di sé, secondo i disegni di Dio”.
https://www.vaticannews.va
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Si sta costruendo l'immagine mediatica di Leone decimoquarto, Inutile attendere che lo faccia la Storia. Abbiamo avuto "stelle Michelin" a ristoranti in costruzione e Nobel alla "speranza". Quindi, perché attendere ?
Per secoli, i faraoni parlavano in nome degli dei, essendo tali. Senza dire nulla di nuovo. Tradizione dogmatica.
Poi venne Amenophis IV: Akhenaton, che osò parlare di uno solo, diverso, con per immagine il disco solare.
Fu un errore. Lo ascoltarono, lo tollerarono per un pochino, poi lo cancellarono.
La tradizione tornò, lucidata e rafforzata.
Oggi, un pontefice è applaudito tanto più quanto più volteggia all'interno della pista : gira ovunque, magari al bordo. Sempre e solo all'interno. Non esce.
I cambiamenti si vestono da rivoluzioni, ma sono solo "figure" con una migliore sceno-coreografia ed effetti speciali moderni.
Ma se fosse un Papa... "Akhenaton I"?
Se dicesse che Dio non é la certezza, ma la ricerca nel dubbio?
Che la salvezza non è nei dogmi, ma nella fragilità condivisa?
Che il miracolo non è il corpo incorrotto, ma quello stanco e logoro, comunque amato ?
Se sussurrasse che la vera colpa originale è non voler conoscere se stessi e che la punizione é il fuggire da se stessi, che genera solo angoscia?
Se dicesse che la redenzione non viene da fuori, ma comincia quando smettiamo di sognare eternità e comprendiamo il valore dell' essere effimeri e che la felicità e il dolore non stanno nel post-mortem,ma in come lavi i piatti, come guardi qualcuno, come ti lasci ferire senza odiare?
Se proclamasse che il paradiso è un gesto quotidiano, e l'inferno non è un fuoco eterno, ma indossare la corazza irta di spunzoni, che non lascia avvicinare nessuno?
Ah, magari un Papa Akhenaton I...
Uno che invece del trono sa di avere una sedia traballante, e che al posto dell’infallibilità ha la coscienza di errori ancora caldi caldi.
Uno che non alza ostie, ma domande. Che non promette il paradiso a rate, ma ti guarda in faccia e dice: “Fratello, l’eternità è una scusa. Vivi adesso.”
Che spiega che la colpa originale non fu di aver morso la mela, ma di non aver avuto il coraggio di mangiarla tutta e di aver sputato il torsolo senza assaggiarne il centro.
Che non cerca il peccato nei letti altrui, ma nella paura di guardarsi allo specchio senza cornice dorata.
Che dice che la redenzione è un verbo riflessivo : "Redimiti, togliti il cappello davanti alla tua miseria."
Che dice : "Ridi ! "
Una folla strabocchevole osannante impazzirebbe di flash e selfie ? Tremerebbero le mura?
O verrebbe spinto, più o meno velocemente , nel deserto dell’oblio, riservato a chi rompe le barriere per far entrare l'aria pura...e la libertà ?
Si sa come finirebbe : come colui che aveva osato dire:
Il sacro non è sopra l’umano. È dentro. E' l'Umano.
Lo accuserebbero di umanismo. Di eresia.
Eppure non avrebbe detto nulla che non sapessimo già,
solo che stavolta.. lo avrebbe detto
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Carlino, ti proponi come Akhenaton I? Per questa volta la campagna elettorale papale è finita. Poi, non essendo cardinale, non potresti nemmeno essere votato.
Comunque, puoi fondare un movimento che abbia le tue idee "progressiste".
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Carlino, ti proponi come Akhenaton I? Per questa volta la campagna elettorale papale è finita. Poi, non essendo cardinale, non potresti nemmeno essere votato.
Comunque, puoi fondare un movimento che abbia le tue idee "progressiste".
Anche se non accade e non accadrà, qualunque uomo celibe battezzato potrebbe diventare papa
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Anche se non accade e non accadrà, qualunque uomo celibe battezzato potrebbe diventare papa
Sei sicura? Alcuni cardinali non hanno nemmeno potuto votare, uno si è autoescluso non godendo della piena fiducia del defunto Papa. Dubito che costoro avrebbero potuto essere eletti.
Vorrei sentire il parere di Cono.
Guardando su internet, ho visto che hai ragione:
Possono diventare Papa un Vescovo, un Cardinale, un Prete, un Diacono oppure un laico cattolico. Bisogna avere almeno 35 anni e bisogna aver studiato all'Università dei corsi che si chiamano Sacra Scrittura, Teologia o Diritto Canonico. Per diventare Papa bisogna essere eletti durante una riunione chiamata Conclave.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Sei sicura? Alcuni cardinali non hanno nemmeno potuto votare, uno si è autoescluso non godendo della piena fiducia del defunto Papa. Dubito che costoro avrebbero potuto essere eletti.
Vorrei sentire il parere di Cono.
Guardando su internet, ho visto che hai ragione:
Possono diventare Papa un Vescovo, un Cardinale, un Prete, un Diacono oppure un laico cattolico. Bisogna avere almeno 35 anni e bisogna aver studiato all'Università dei corsi che si chiamano Sacra Scrittura, Teologia o Diritto Canonico. Per diventare Papa bisogna essere eletti durante una riunione chiamata Conclave.
Ad oggi solo un papa fu laico prima dell'elezione
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Mamma mia com'era commosso ieri Papa Leone durante la Messa di inizio Pontificato!!! Guardate qui.
https://www.instagram.com/reel/DJyp-...R1cHhzaGJobWEx
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Ieri ha incontrato i rappresentanti delle altre Religioni....
"Desidero rivolgere un saluto particolare ai fratelli e alle sorelle ebrei e musulmani. A motivo delle radici ebraiche del cristianesimo, tutti i cristiani hanno una relazione particolare con l’ebraismo. La Dichiarazione conciliare Nostra aetate (n. 4) sottolinea la grandezza del patrimonio spirituale comune a cristiani ed ebrei, incoraggiando alla mutua conoscenza e stima. Il dialogo teologico tra cristiani ed ebrei rimane sempre importante e mi sta molto a cuore. Anche in questi tempi difficili, segnati da conflitti e malintesi, è necessario continuare con slancio questo nostro dialogo così prezioso.
I rapporti tra la Chiesa Cattolica e i musulmani sono stati segnati da un crescente impegno per il dialogo e la fraternità, favorito dalla stima per questi fratelli e sorelle «che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini» (ibid., 3). Tale approccio, fondato sul rispetto reciproco e sulla libertà di coscienza, rappresenta una solida base per costruire ponti tra le nostre comunità."
Nel solco di Francesco: è palese. Poi i tempi e i modi saranno i suoi....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
- da 12 pescatori semianalfabeti....
Questa è una diceria.. dura a morire !
In quanto catechista.. dovresti sapere che, unico popolo della terra l' ebreo, NON è analfabeta _ e ciò sin dai tempi antichi! Perchè ?
Ti cito un autore ebreo (R. Aron) e uno cristiano (O. Cullmann _ protestante ) che spiegano e sfatano quella diceria.
Entrambi descrivono quello che, sin da più di 20 secoli (!), un ragazzino ebreo si prepara a quel fatidico rito che lo porta Dall' adolescenza Alla maggior età, ovvero il rito dello "bar mitzwah".
In particolare R.Aron spiega nei minimi particolari.. come il padre (Giuseppe) e il ragazzotto di 6 anni Yeshua ben Joseph (come tutti i figli ebrei !) andassero in sinagoga per il rito dello Shabbat !
Questo rito sinagogale, unitamente a quello della circoncisione (Gen 17.13 !) furono resi "obbligatori" per tutti i figli maschi.. a seguito dellla riforma di re Giosia (ovvero quello che segna il passaggio DALL' ebraismo AL giudaismo) e/o del II Tempio.
Oltre al rito sabbatico _ il giovincello continua a prendere lezioni in modo da poter leggere e scrivere.. "autonomamente".
Al fatidico giorno _ il ragazzotto veste, per la prima volta, lo scialle della preghiera e il padre lo conduce all' altare. Ecco che il protagonista del ritto è proprio il giovincello.. mentre tutti i presenti ascoltano la (sua) lettura del giorno.
Un rabbino _ a caso (!) apre una "qualsiasi" pagina della Torah e.. l' "aspirante maggiorenne" deve poter leggere Da Solo.. un intero capitolo e soprattutto senza alcun aiuto.
Dopo la lettura _ il ragazzino si carica il sacro rotolo sulle spalle e percorre 2 giri all' interno della sinagoga _ mentre i fedeli possono sfiorarla e recitare una preghiera.
Terminata la funzione _ da questo momento il Nuovo credente _ chiamato figlio del Precetto (e/o figlio della Torah) è considerato a tutti gli effetti "adulto" !
Quindi potrà essere annoverato come uno dei componenti di 10 (dieci) fedeli _ permettendo così "legale" la celebrazione dell' ufficio nella sinagoga !
Se pensiamo.. più di 2000 anni fa _ quale popolo prescriveva ai ragazzini di imparare a leggere, scrivere e far di conto ? Nessuno !
Aron quindi sfata la falsa diceria che esistevano credenti ebrei "analfabeti".
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
- Ad oggi solo un papa fu laico prima dell'elezione -
Per completare il tuo post _ aggiungo che, oltre al laico Leone VIII - anche un altro laico venne eletto al sacro soglio.. quale vicario del divin-redentore, ovvero Giovanni XIX (1024/1032).
Questo Giovanni era il fratello del ragazzotto.. colui che - poi - a SOLO 14 anni (ripeto 14 anni !) fu eletto pontefice massimo della santa ekklesia. Trattasi di Benedetto IX !
E questo vispo ragazzotto _ è stato anche l' Unico che salì sulla sedia gestatoria per ben 3 volte (ripeto 3 volte !).
Se volete ridere a crepapelle _ vi consiglio di leggere la sacra storia del papato _ in particolare dal 500 al 1500.
Le porcherie, gli abusi, gli avvelenamenti, lo sfacciato nepotismo, le varie "orge" dei papi che si "esibivano" in quelle feste..eccc..ecc.. vi faranno passare momenti di vera allegria.
Ma la provvidenza divina... mandò panzer M. Luther (seppur risultò insufficiente)....
eccone alcuni:
- Joseph Gelmi - I papi / Rizzoli
- C. Rendina - I papi _ storie e segreti / Newton
- Eamon Duffy - la grande storia dei papi / Mondadori
- Ludovico Silvani - storia degli anti-papi / De Vecchi editor
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