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Ira e castighi.
Il termine “ira di Dio” usato tanto spesso anche nei testi sacri (probabilmente per un’errata interpretazione o traduzione) è un’offesa a Dio.
L’ira è un vizio umano,un peccato che non può essere attribuito a un Dio che è Bontà e Misericordia infinita( neanche per giustificare azioni di giustizia).
Per lo stesso motivo non si può parlare di castighi divini:l’uomo si castiga da sé con i suoi comportamenti sregolati.
Come il castigo anche il premio non fa parte dell’atteggiamento divino perché il rapporto uomo-Dio assumerebbe l’aspetto di una compra-vendita.
Il comportamento dell’uomo è corretto se corre sul binario dell’amore senza secondi fini.
L’amore anche verso un nemico e la morte di Gesù ,segno di solidarietà con un’Umanità sofferente,sconvolge le coscienze di quanti cercano risposte per una serenità che non guarda al mondo ma allo Spirito.L’amore verso sé e gli altri potrebbe sembrare solo un comando divino a cui obbedire,una sdolcinatura / alibi per affrontare la vita già così avversa.
Perché amare un nemico,perdonare a chi mi ha fatto del male andando contro una logica umana? Probabilmente per vivere più in pace perché la vendetta chiama vendetta,la violenza accende violenza e spesso il violento ha la meglio sull’innocente.
Per rispondere ai” perché “delle fondamentali indicazioni divine(che si possono leggere nei testi sacri) e vederci più chiaro è necessario indossare gli “occhiali” dell’amore( non quello astratto,sdolcinato,ripetuto come un ritornello ma quell’atteggiamento interiore che coinvolge tutta la persona dal suo pensare,al suo atteggiarsi,al suo programmare,al suo agire).Ogni giorno è necessario andare a scuola di questo amore ricercando l’aiuto dello Spirito Divino.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Il termine “ira di Dio” usato tanto spesso anche nei testi sacri (probabilmente per un’errata interpretazione o traduzione) è un’offesa a Dio.
L’ira è un vizio umano,un peccato che non può essere attribuito a un Dio che è Bontà e Misericordia infinita( neanche per giustificare azioni di giustizia).
Per lo stesso motivo non si può parlare di castighi divini:l’uomo si castiga da sé con i suoi comportamenti sregolati.
Come il castigo anche il premio non fa parte dell’atteggiamento divino perché il rapporto uomo-Dio assumerebbe l’aspetto di una compra-vendita.
Questa è una teologia tutta tua, che non trova riscontro nella Bibbia.
Non è che per essere moderni e più avanti si possono cancellare intere pagine della Bibbia, Nuovo Testamento compreso.
Un credente non fa così, a meno che non pensi che i testi considerati rivelati in realtà siano opera umana.
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In Gesù la tradizione acquista senso nel momento che viene superata. Per "superata" intendo, se si possa rendere l'idea, come un salire una scala dove il gradino precedente è necessario per attivare lì ma per andare oltre su passa al gradino superiore, ed una volta lì, più in alto, quello più basso non serve più, a meno che si voglia ritornare indietro.
Io penserei che per il cristiano il Vecchio Testamento non serva più se non indirettamente, ossia come mero sapere.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Io penserei che per il cristiano il Vecchio Testamento non serva più se non indirettamente, ossia come mero sapere.
Io, invece, penso che il NT sostituisca solo in parte il VT. Lo stesso discorso vale per il Corano, che sostituisce solo in parte la Bibbia. E così via per le rivelazioni successive.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Il termine “ira di Dio” usato tanto spesso anche nei testi sacri (probabilmente per un’errata interpretazione o traduzione) è un’offesa a Dio.
L’ira è un vizio umano,un peccato che non può essere attribuito a un Dio che è Bontà e Misericordia infinita( neanche per giustificare azioni di giustizia).
Per lo stesso motivo non si può parlare di castighi divini:l’uomo si castiga da sé con i suoi comportamenti sregolati.
Come il castigo anche il premio non fa parte dell’atteggiamento divino perché il rapporto uomo-Dio assumerebbe l’aspetto di una compra-vendita.
Il comportamento dell’uomo è corretto se corre sul binario dell’amore senza secondi fini.
L’amore anche verso un nemico e la morte di Gesù ,segno di solidarietà con un’Umanità sofferente,sconvolge le coscienze di quanti cercano risposte per una serenità che non guarda al mondo ma allo Spirito.L’amore verso sé e gli altri potrebbe sembrare solo un comando divino a cui obbedire,una sdolcinatura / alibi per affrontare la vita già così avversa.
Perché amare un nemico,perdonare a chi mi ha fatto del male andando contro una logica umana? Probabilmente per vivere più in pace perché la vendetta chiama vendetta,la violenza accende violenza e spesso il violento ha la meglio sull’innocente.
Per rispondere ai” perché “delle fondamentali indicazioni divine(che si possono leggere nei testi sacri) e vederci più chiaro è necessario indossare gli “occhiali” dell’amore( non quello astratto,sdolcinato,ripetuto come un ritornello ma quell’atteggiamento interiore che coinvolge tutta la persona dal suo pensare,al suo atteggiarsi,al suo programmare,al suo agire).Ogni giorno è necessario andare a scuola di questo amore ricercando l’aiuto dello Spirito Divino.
Se non ci fossi bisognerebbe inventarti, dolce Rachele.
Grazie di esistere!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Io, invece, penso che il NT sostituisca solo in parte il VT. Lo stesso discorso vale per il Corano, che sostituisce solo in parte la Bibbia. E così via per le rivelazioni successive.
Il Nuovo non sostituisce il Vecchio, amico Arcobaleno. Gli dà compimento!!!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Il Nuovo non sostituisce il Vecchio, amico Arcobaleno. Gli dà compimento!!!
ancora ?
il dio-creatore perfetto, onnisciente e onnipotente avrebbe fatto qualcosa di incompiuto, che necessitava di ulteriori interventi, una Legge incompiuta, inefficace e insufficiente a discernere il bene dal male, per millenni ?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Se non ci fossi bisognerebbe inventarti, dolce Rachele.
Grazie di esistere!
A parte la traduzione del termine ira, sul quale non ho competenza per pronunciarmi, direi che varie volte il vostro Dio nell'AT dia testimonianza di una certa incazzatura.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
A parte la traduzione del termine ira, sul quale non ho competenza per pronunciarmi
Tranquilla neanche Rachele ha dato prove dell'errata traduzione
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
ancora ?
il dio-creatore perfetto, onnisciente e onnipotente avrebbe fatto qualcosa di incompiuto, che necessitava di ulteriori interventi, una Legge incompiuta, inefficace e insufficiente a discernere il bene dal male, per millenni ?
Tutto avviene per gradi, Axe. La Storia della Salvezza è una realtà dinamica. Non statica. Al cui centro, splendente di Luce, sta Gesù Cristo. Tutto era in attesa di Lui.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
A parte la traduzione del termine ira, sul quale non ho competenza per pronunciarmi, direi che varie volte il vostro Dio nell'AT dia testimonianza di una certa incazzatura.
Rifletti: può uno arrabbiato mandare Suo Figlio a morire per tutti? Sempre prevale in Dio la Misericordia.
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Ma tu sei rimasto arrabbiato a vita coi tuoi figli per qualcosa?
Che poi questi tuoi discorsi sembrano sempre volti a coprire le magagne più che a dipanare la matassa.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Tutto avviene per gradi, Axe. La Storia della Salvezza è una realtà dinamica. Non statica. Al cui centro, splendente di Luce, sta Gesù Cristo. Tutto era in attesa di Lui.
tu puoi essere contento di una formula come questa; ma ti assicuro che non è una gran risposta, se devi raccontare la cosa a menti, non dico sofisticate, ma minimamente critiche;
un dio pertfettissimo, onnipotente e onnisciente, soprattutto giusto, detta delle regole, sulla base delle quali giudica i recipienti di quelle, per millenni;
poi le cambia; evidentemente, erano sbagliate, insufficienti; possibile Dio che "sbaglia" ?
correttamente, per ovviare al problema, dici che "tutto era in attesa"; ma questo è un copione, con tutti i suoi "obbligati", e allora dovrebbe necessariamente escludere quella libertà che vuoi far rientrare dalla finestra;
per me puoi raccontarla come credi, tanto conta solo il concreto morale che ne desumi;
ma se ti rivolgi a gente per cui le Scritture hanno davvero un valore di derivazione divina, non puoi raccontare un dio fatto in quel modo, che cambia le carte in tavola e fa i condoni tombali, come fosse Tremonti;
se Cristo è indispensabile, la gente prima ne era priva, e la Legge, i Comandamenti, insufficienti; tutti assolti; evidentemente, no;
in caso contrario, Cristo diventa solo il prof di sostegno per i rimandati a settembre, che sarebbe una cosa ancora meno accettabile per il cristiano, no ?
magari i catechizzandi di 8 anni non ci fanno caso, ma un adulto in genere sì.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
A parte la traduzione del termine ira, sul quale non ho competenza per pronunciarmi, direi che varie volte il vostro Dio nell'AT dia testimonianza di una certa incazzatura.
A parte che il "nostro" Dio è il Dio di tutti anche di chi non ci crede ma non riesco a capire come mai tu che affermi la sua non esistenza ti soffermi poi a trovare nelle scritture tutti i difetti e consideri poco i pregi.La tua avversione non è per Dio(per fortuna) ma per la categoria dei credenti.Che t'importa se uno crede ?Tu vivi ugualmente la tua vita in piena libertà di scelta.Un credente non ci guadagna niente a proclamare la sua fede anzi al giorno d'oggi ci rimette di brutto.Dirai che questo è il rischio del fedele e in questo ti dò ragione.Aspetto le pietre!!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
A parte la traduzione del termine ira, sul quale non ho competenza per pronunciarmi, direi che varie volte il vostro Dio nell'AT dia testimonianza di una certa incazzatura.
A parte che il "nostro" Dio è il Dio di tutti anche di chi non ci crede ma non riesco a capire come mai tu che affermi la sua non esistenza ti soffermi poi a trovare nelle scritture tutti i difetti e consideri poco i pregi.La tua avversione non è per Dio(per fortuna) ma per la categoria dei credenti.Che t'importa se uno crede ?Tu vivi ugualmente la tua vita in piena libertà di scelta.Un credente non ci guadagna niente a proclamare la sua fede anzi al giorno d'oggi ci rimette di brutto.Dirai che questo è il rischio del fedele e in questo ti dò ragione.Aspetto le pietre!!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
A parte che il "nostro" Dio è il Dio di tutti anche di chi non ci crede ma non riesco a capire come mai tu che affermi la sua non esistenza ti soffermi poi a trovare nelle scritture tutti i difetti e consideri poco i pregi.La tua avversione non è per Dio(per fortuna) ma per la categoria dei credenti.Che t'importa se uno crede ?
non di rado i credenti si adoperano perché le leggi civili rispecchino la loro morale;
sia chiaro: pe me la cosa è perfettamente legittima, dato che lo fanno anche i non-credenti con la loro morale;
la questione sarebbe solo di spiegare apertamente i motivi: se tu - solo per fare un esempio - non ritenessi che la sig.ra Angela avesse il diritto di disporre del suo fine-vita, e sostenessi, per via del tuo credere, l'inopportunità di quella libertà, sarebbe bene che tu ne spiegassi il contenuto morale, cioè di pubblico rilievo, visto che si tratta di imporre una sofferenza;
Citazione:
Tu vivi ugualmente la tua vita in piena libertà di scelta.Un credente non ci guadagna niente a proclamare la sua fede anzi al giorno d'oggi ci rimette di brutto.Dirai che questo è il rischio del fedele e in questo ti dò ragione.Aspetto le pietre!!
questa è un'osservazione interessante;
potresti farmi qualche esempio reale e diffuso di persecuzione del credente che si manifesti come tale ?
grazie :)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
A parte che il "nostro" Dio è il Dio di tutti anche di chi non ci crede ma non riesco a capire come mai tu che affermi la sua non esistenza ti soffermi poi a trovare nelle scritture tutti i difetti e consideri poco i pregi.La tua avversione non è per Dio(per fortuna) ma per la categoria dei credenti.Che t'importa se uno crede ?Tu vivi ugualmente la tua vita in piena libertà di scelta.Un credente non ci guadagna niente a proclamare la sua fede anzi al giorno d'oggi ci rimette di brutto.Dirai che questo è il rischio del fedele e in questo ti dò ragione.Aspetto le pietre!!
Il dio di tutti dal tuo punto di vista. Prima dimostralo poi ne riparliamo se è anche il mio e di tutti.
Certo che una che mette dio quà e là come il prezzemolo in vari post e poi viene ad aprire la parentesi antropologica, con l'invenzione delle religioni, di che cosa viene a rammaricarsi?
Dio (o gli dei) non viene a parlarci direttamente, ci sono i credenti, i preti, papi, guru & C. che parlano della divinità ed in sua vece. Con chi dovrei avercela o a chi dovrei fare rimostranze? E se poi c'è un'istituzione di potere e gruppi di persone che cercano di limitare gli altri?
Vogliamo parlare anche di varie sciocchezze sbucate fuori, avulse dalle conoscenze acquisite ma che ogni tanto appaiono, tirate fuori da parte dei credenti nella loro smania di raccontare come va il mondo e l'uomo?
Che il credente non ci guadagni nulla non direi, in particolare se tale attività di proclamazione della fede e di divulgazione della religione serva, insieme ad altre cose, a spianare la strada per l'aldilà.
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Sono incappata in questa discussione che é veramente brutta.
Innanzi tutto Bontà e Misericordia nell'AT sono sinonimi e si traducono con Salem.
la Giustizia o l'ira si traduce con Tsedeq.
Certo che Dio puo' essere irato.
ma le scemenze che ho letto qui,
dove si dice vi siano dotte persone
che stanno sempre la' a studiare
e non sanno niente lo stesso, per-c
hé non studiano, non le ho lette da nessuna parte..
E poi Cono anche tu a riverire questa
. Rachele che non ne azzecca una.
Basta, no?.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
ancora ?
il dio-creatore perfetto, onnisciente e onnipotente avrebbe fatto qualcosa di incompiuto, che necessitava di ulteriori interventi, una Legge incompiuta, inefficace e insufficiente a discernere il bene dal male, per millenni ?
Certo che è incompiuta la legge, il compimento si ha con l'avvento del figlio di Dio che viene ad illuminarla, visto che l'uomo da solo non può illuminarsi non avendolo mai fatto. L'incompiutezza della legge non è imperfezione divina quanto piuttosto il necessario bisogno di Dio stesso, che si fa uomo sottomettendosi alla stessa umanità.
Io direi che è un atto eroico da parte di Dio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
non di rado i credenti si adoperano perché le leggi civili rispecchino la loro morale;
sia chiaro: pe me la cosa è perfettamente legittima, dato che lo fanno anche i non-credenti con la loro morale;
la questione sarebbe solo di spiegare apertamente i motivi: se tu - solo per fare un esempio - non ritenessi che la sig.ra Angela avesse il diritto di disporre del suo fine-vita, e sostenessi, per via del tuo credere, l'inopportunità di quella libertà, sarebbe bene che tu ne spiegassi il contenuto morale, cioè di pubblico rilievo, visto che si tratta di imporre una sofferenza;
questa è un'osservazione interessante;
potresti farmi qualche esempio reale e diffuso di persecuzione del credente che si manifesti come tale ?
grazie :)
Persecuzioni e attentati di Cristiani nel mondo (eventi più gravi);presa in giro,satira pesante in vari gruppi sociali,posti di lavoro,scuola per chi si dimostra credente.Anche l'assetto di questo forum denota da parte di una maggioranza un atteggiamento poco favorevole nei confronti dei credenti.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Il dio di tutti dal tuo punto di vista. Prima dimostralo poi ne riparliamo se è anche il mio e di tutti.
Certo che una che mette dio quà e là come il prezzemolo in vari post e poi viene ad aprire la parentesi antropologica, con l'invenzione delle religioni, di che cosa viene a rammaricarsi?
Dio (o gli dei) non viene a parlarci direttamente, ci sono i credenti, i preti, papi, guru & C. che parlano della divinità ed in sua vece. Con chi dovrei avercela o a chi dovrei fare rimostranze? E se poi c'è un'istituzione di potere e gruppi di persone che cercano di limitare gli altri?
Vogliamo parlare anche di varie sciocchezze sbucate fuori, avulse dalle conoscenze acquisite ma che ogni tanto appaiono, tirate fuori da parte dei credenti nella loro smania di raccontare come va il mondo e l'uomo?
Che il credente non ci guadagni nulla non direi, in particolare se tale attività di proclamazione della fede e di divulgazione della religione serva, insieme ad altre cose, a spianare la strada per l'aldilà.
Il vero Dio di tutti è quello non creato dall’uomo ma da cui l’uomo deriva. Non puoi sfuggire o nasconderti da Lui perché,se vuole,sa trovarti.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Persecuzioni e attentati di Cristiani nel mondo (eventi più gravi);presa in giro,satira pesante in vari gruppi sociali,posti di lavoro,scuola per chi si dimostra credente.Anche l'assetto di questo forum denota da parte di una maggioranza un atteggiamento poco favorevole nei confronti dei credenti.
a me pare che facciano tutti a gara a dirsi credenti; a parte quelli provenienti dalla DC, che si capisce, politici conservatori importanti che esibiscono rosari e dichiarazioni pubbliche, come Salvini e Meloni; persino gente che tradizionalmente dovrebbe manifestare laicità ideologica, come Bersani e Vendola;
evidentemente la cosa non è tanto penalizzante;
vogliamo parlare del potere politico ed economico del Vaticano, dell'Opus dei e di Comunione e Liberazione ? la raccomandazione di un prelato o di un membro di certe congregazioni laicali vale oro per qualsiasi cosa, l'assunzione di un figlio, un occhio di riguardo per concessioni e contratti, posti di rilievo in istituzioni varie intuitu personae;
per non dire della sanità e dei privilegi dei medici obiettori, la quasi totalità in certi posti, al punto da inibire totalmente certe specialità, come la ginecologia;
che è statisticamente piuttosto strano, visto che l'osservanza, a giudicare dalle biografie, si limita allo specifico di quel potere; potrei sgranare un filare infinito di nomi, a partire dagli stessi Salvini e Meloni, passando per PF. Casini, Berlusconi, Formigoni e molti altri che si sono dichiarati e adoperati come "credenti" pur testimoniando una divergenza assai pronunciata dal Magistero;
evidentemente, è conveniente dirsi credenti.
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Rachele ha scritto
Citazione:
Non puoi sfuggire o nasconderti da Lui perché,se vuole,sa trovarti
E' la propria coscienza, non deus !
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
a me pare che facciano tutti a gara a dirsi credenti; a parte quelli provenienti dalla DC, che si capisce, politici conservatori importanti che esibiscono rosari e dichiarazioni pubbliche, come Salvini e Meloni; persino gente che tradizionalmente dovrebbe manifestare laicità ideologica, come Bersani e Vendola;
evidentemente la cosa non è tanto penalizzante;
vogliamo parlare del potere politico ed economico del Vaticano, dell'Opus dei e di Comunione e Liberazione ? la raccomandazione di un prelato o di un membro di certe congregazioni laicali vale oro per qualsiasi cosa, l'assunzione di un figlio, un occhio di riguardo per concessioni e contratti, posti di rilievo in istituzioni varie intuitu personae;
per non dire della sanità e dei privilegi dei medici obiettori, la quasi totalità in certi posti, al punto da inibire totalmente certe specialità, come la ginecologia;
che è statisticamente piuttosto strano, visto che l'osservanza, a giudicare dalle biografie, si limita allo specifico di quel potere; potrei sgranare un filare infinito di nomi, a partire dagli stessi Salvini e Meloni, passando per PF. Casini, Berlusconi, Formigoni e molti altri che si sono dichiarati e adoperati come "credenti" pur testimoniando una divergenza assai pronunciata dal Magistero;
evidentemente, è conveniente dirsi credenti.
Non si può fare di tutta l'erba un fascio; per i corrotti non possono pagare anche gli innocenti,quelli che hanno una fede sincera e penso che ce ne siano tanti che vivono la loro vita nel silenzio e nella correttezza.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
a me pare che facciano tutti a gara a dirsi credenti; a parte quelli provenienti dalla DC, che si capisce, politici conservatori importanti che esibiscono rosari e dichiarazioni pubbliche, come Salvini e Meloni; persino gente che tradizionalmente dovrebbe manifestare laicità ideologica, come Bersani e Vendola;
evidentemente la cosa non è tanto penalizzante;
vogliamo parlare del potere politico ed economico del Vaticano, dell'Opus dei e di Comunione e Liberazione ? la raccomandazione di un prelato o di un membro di certe congregazioni laicali vale oro per qualsiasi cosa, l'assunzione di un figlio, un occhio di riguardo per concessioni e contratti, posti di rilievo in istituzioni varie intuitu personae;
per non dire della sanità e dei privilegi dei medici obiettori, la quasi totalità in certi posti, al punto da inibire totalmente certe specialità, come la ginecologia;
che è statisticamente piuttosto strano, visto che l'osservanza, a giudicare dalle biografie, si limita allo specifico di quel potere; potrei sgranare un filare infinito di nomi, a partire dagli stessi Salvini e Meloni, passando per PF. Casini, Berlusconi, Formigoni e molti altri che si sono dichiarati e adoperati come "credenti" pur testimoniando una divergenza assai pronunciata dal Magistero;
evidentemente, è conveniente dirsi credenti.
Non si può fare di tutta l'erba un fascio; per i corrotti non possono pagare anche gli innocenti,quelli che hanno una fede sincera e penso che ce ne siano tanti che vivono la loro vita nel silenzio e nella correttezza.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Non si può fare di tutta l'erba un fascio; per i corrotti non possono pagare anche gli innocenti,quelli che hanno una fede sincera e penso che ce ne siano tanti che vivono la loro vita nel silenzio e nella correttezza.
io nemmeno mi permettevo di giudicare tra buoni e corrotti; osservavo solo che moltissimi e vistosissimi vantano il loro credere come pubblica virtù; il che mi porta a ritenere che non sia tanto svantaggioso mostrarsi credenti, anzi;
altrimenti non lo farebbero, specialmente chi abbia eventualmente l'animus opportunista del corrotto, e che non adotterebbe mai una strategia autolesionista, no ?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
a me pare che facciano tutti a gara a dirsi credenti; a parte quelli provenienti dalla DC, che si capisce, politici conservatori importanti che esibiscono rosari e dichiarazioni pubbliche, come Salvini e Meloni; persino gente che tradizionalmente dovrebbe manifestare laicità ideologica, come Bersani e Vendola;
evidentemente la cosa non è tanto penalizzante;
vogliamo parlare del potere politico ed economico del Vaticano, dell'Opus dei e di Comunione e Liberazione ? la raccomandazione di un prelato o di un membro di certe congregazioni laicali vale oro per qualsiasi cosa, l'assunzione di un figlio, un occhio di riguardo per concessioni e contratti, posti di rilievo in istituzioni varie intuitu personae;
per non dire della sanità e dei privilegi dei medici obiettori, la quasi totalità in certi posti, al punto da inibire totalmente certe specialità, come la ginecologia;
che è statisticamente piuttosto strano, visto che l'osservanza, a giudicare dalle biografie, si limita allo specifico di quel potere; potrei sgranare un filare infinito di nomi, a partire dagli stessi Salvini e Meloni, passando per PF. Casini, Berlusconi, Formigoni e molti altri che si sono dichiarati e adoperati come "credenti" pur testimoniando una divergenza assai pronunciata dal Magistero;
evidentemente, è conveniente dirsi credenti.
A me pare che gli esponenti di quei partiti facciano manifestazione di fede per raccogliere voti in quel serbatoio (quello cattolico), poi privatamente fanno ciò che gli pare. Se poi lo stesso Papa li sconfessa su certe leggi, le portano avanti ugualmente, una volta ottenuto il potere, anche coi voti di cattolici.
Questo si chiama opportunismo politico, non manifestazione di fede sincera.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Questo si chiama opportunismo politico, non manifestazione di fede sincera.
beh, certo;
ma testimonia che qualificarsi come credente è pubblicamente premiante, e non un sacrificio;
altrimenti, l'opportunista non lo farebbe per ottenere consenso e vantaggi, potere...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, certo;
ma testimonia che qualificarsi come credente è pubblicamente premiante, e non un sacrificio;
altrimenti, l'opportunista non lo farebbe per ottenere consenso e vantaggi, potere...
Comunque, ciò che non è premiante da un punto di vista della fede religiosa è andare controcorrente. Quelli che seguono, almeno a parole, i capi religiosi, hanno dei vantaggi nel proprio gruppo/gregge, gli altri, oltre ad avere contro gli atei, hanno contro anche i fedeli ai capi religiosi.
Invece, in campo politico, andare controcorrente è premiante: chi sta all'opposizione, in genere guadagna voti.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Comunque, ciò che non è premiante da un punto di vista della fede religiosa è andare controcorrente. Quelli che seguono, almeno a parole, i capi religiosi, hanno dei vantaggi nel proprio gruppo/gregge, gli altri, oltre ad avere contro gli atei, hanno contro anche i fedeli ai capi religiosi.
Invece, in campo politico, andare controcorrente è premiante: chi sta all'opposizione, in genere guadagna voti.
io ero partito dalla curiosità per questa affermazione, che mi sembrava assai controintuitiva:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Un credente non ci guadagna niente a proclamare la sua fede anzi al giorno d'oggi ci rimette di brutto.Dirai che questo è il rischio del fedele e in questo ti dò ragione.Aspetto le pietre!!
ora, la storia e la cronaca mostrano il contrario:
le persecuzioni di credenti sono avvenute ordinariamente da parte di altri credenti, maggioritari, e persino nelle società secolarizzate sembra che manifestare la propria religiosità sia conveniente, e in democrazia persino se minoritaria;
negli Stati Uniti, dopo Kennedy, Biden è il primo presidente cattolico in 250 anni di storia di un paese il cui fondamentalismo biblico è radicale; se entri in un qualsiasi motel americano, in qualsiasi stato, trovi una Bibbia sul comodino; difficilmente sarebbe accettato un presidente dichiaratamente ateo;
se qualcuno viene preso di mira per il fatto di essere credente, la storia ci dice che lo è da parte di credenti diversi; gli ebrei sono stati vittime un po' ovunque, e i maggiori massacratori di cristiani per motivi religiosi sono stati altri cristiani;
tuttavia, oggi dirsi credente in un qualsiasi stato dell'Occidente liberal-democratico e secolare sembrerebbe ancora molto premiante e conveniente a livello sociale, e in una funzione eminentemente conservatrice:
se osserviamo le posizioni etico-morali delle istituzioni religiose più diffuse in Occidente, è evidente che il baricentro complessivo del tutto va a cadere sostanzialmente sulla difesa del modello tradizionale di famiglia e di relazioni tra i generi, con un continuum storico incentrato sul controllo e la limitazione dell'auto-determinazione femminile, a partire dalla sessualità, divorzio, contraccezione, ecc... in un contesto asimmetrico, dove all'uomo è sempre stata consentita la prostituzione e un'ampia libertà sostanziale;
se poi ci rivolgiamo al mondo islamico, questa tendenza, che in Occidente è dissimulata da tanti imbarazzi, diventa esplicita e conferma quel continuum ideologico che spiega tante cose;
ora, io non sono certo anti-religioso in via di principio, e per motivi che avrei illustrato, per chi avesse letto attentamente;
ma una persona onesta non può fingere di non vedere che in via generale, fatto 100 il "mondo dei credenti e osservanti" delle grandi religioni monoteiste, un 90 % adopera quel credere per la promozione di assetti privati e pubblici di tipo conservatore e patriarcale, di generale limitazione della parità di genere e delle capacità femminili di auto-determinazione;
insomma, contro l'uguaglianza di tutti gli esseri umani per condizione di nascita, e relativa capacità di determinare liberamente il proprio destino; si tratti del divorzio, della pillola del giorno dopo in Occidente, o dell'istruzione femminile tra i talebani afgani; dai tempi della negazione dell'anima e dei roghi, coi religiosi quasi sempre sono le donne a prenderlo in dòmo.