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Originariamente Scritto da
dietrologo
e la coscienza cos'è ...non è legge interiore ?
Secondo me deve essere più che altro un piacere interiore, non credo che la coscienza o l'anima, intesa come coscienza superiore, si intrecci nelle leggi, se l'amore non è un impulso spontaneo allora potrebbe sembrare condizionato. E di solito nel confronto è perdente, poi, col tempo, il soggetto diventa complessato.
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Citazione:
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crepuscolo
Secondo me deve essere più che altro un piacere interiore, non credo che la coscienza o l'anima, intesa come coscienza superiore, si intrecci nelle leggi, se l'amore non è un impulso spontaneo allora potrebbe sembrare condizionato. E di solito nel confronto è perdente, poi, col tempo, il soggetto diventa complessato.
tradotto in comprensibile cosa significa ?
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In comprensibile vuol dire che lo spirito che ha generato gli altri spiriti li ha generati liberamente non certo per dovere che è proprio l'ubbidienza alla legge, qualsiasi essa sia.
In fondo, anche nel mondo cosiddetto materiale in cui viviamo noi ed altri esseri viventi, il piacere è vincente perché è libero, mentre dovere non si può completare e quindi liberarsi perché sottomesso alle sue stesse leggi.
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ah..ora mi è tutto chiaro
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dietrologo
giusta osservazione , l'intento è di allargare il concetto di Dio mondo e Spirituale ...oltre la visione di Re e sudditanza che si sta leggendo nelle discussioni
si: che intendi per "re"? lo spirito lo è?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dietrologo
Dio non è in imprenditore con a capo di un numero dipendenti , il suo disegno è che tu sia imprenditore di te stesso come pretendiamo noi da un nostro figlio.
Se c'è un piano divino, può essere paragonato a un obiettivo aziendale. Il primo obiettivo che Dio vuole raggiungere è essere riconosciuto come creatore e capo di tutto l'esistente, visibile e invisibile, materiale e spirituale. L'invito a cercare Dio è valido ancora oggi, non è superato dai tempi. Al momento Dio non ci chiede di essere imprenditori di noi stessi, ma di riconoscere la nostra dipendenza da lui.
La tua è una fuga in avanti, in contrasto con l'obiettivo immediato di Dio: lui vuole essere riconosciuto e tu inviti a farne a meno, inviti all'emancipazione da lui.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Se c'è un piano divino, può essere paragonato a un obiettivo aziendale. Il primo obiettivo che Dio vuole raggiungere è essere riconosciuto come creatore e capo di tutto l'esistente, visibile e invisibile, materiale e spirituale. L'invito a cercare Dio è valido ancora oggi, non è superato dai tempi. Al momento Dio non ci chiede di essere imprenditori di noi stessi, ma di riconoscere la nostra dipendenza da lui.
La tua è una fuga in avanti, in contrasto con l'obiettivo immediato di Dio: lui vuole essere riconosciuto e tu inviti a farne a meno, inviti all'emancipazione da lui.
nella nostra ricerca della spiritualità, se dobbiamo riferirci a Dio, lo si può pensare come la Prima Causa Increata la quale non solo comprende tutto il relativo, ma ne è anche la trascendenza, cioè il significato che dà senso alla storia dell'universo e addirittura degli innumerevoli universi.
in effetti l'unica cosa oggettiva, cioè non soggetta a interpretazioni parziali, è proprio l'Assoluto.
il resto è sempre un'espressione di verità individuali, grazie alle quali si forma la molteplicità: motore del divenire che solo "nell'essere" potrà trovare la sua sintesi e trascendenza.
il meccanismo è semplice; si percepisce e si conosce una certa realtà. la si interpreta e la si verifica con l'esperienza.infine la si comprende nel suo significato; cioè si trascende quella percezione per accoglierla nell'essere.
così il sentire di esistere si amplia, allargandosi a concezioni di realtà sempre più partecipi del tutto e sempre più vicine al significato ultimo dell'esistente: l'Assoluto Dio
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dietrologo
nella nostra ricerca della spiritualità, se dobbiamo riferirci a Dio, lo si può pensare come la Prima Causa Increata la quale non solo comprende tutto il relativo, ma ne è anche la trascendenza, cioè il significato che dà senso alla storia dell'universo e addirittura degli innumerevoli universi.
in effetti l'unica cosa oggettiva, cioè non soggetta a interpretazioni parziali, è proprio l'Assoluto.
il resto è sempre un'espressione di verità individuali, grazie alle quali si forma la molteplicità: motore del divenire che solo "nell'essere" potrà trovare la sua sintesi e trascendenza.
il meccanismo è semplice; si percepisce e si conosce una certa realtà. la si interpreta e la si verifica con l'esperienza.infine la si comprende nel suo significato; cioè si trascende quella percezione per accoglierla nell'essere.
così il sentire di esistere si amplia, allargandosi a concezioni di realtà sempre più partecipi del tutto e sempre più vicine al significato ultimo dell'esistente: l'Assoluto Dio
ma di che cavolo vai blaterando, dietrologo? ma tu "dietro" dio che cavolo vedi: michelangelo?
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Quando si è sufficientemente condensata, l'umidità accumulata sulle nuvole cade in terra sotto forma di pioggia, poi evapora nuovamente sotto l'influenza del calore del Sole. Qui sta la formula primordiale cosmica. Anche lo spirito si condensa in materia e diviene minerale. Ma anche se fosse cristallizzato fino alla durezza del silicio, nondimeno la vita vi dimora. Allora la natura, con l'intermediario di un'altra corrente vitale, trasmuta i minerali del suolo in elementi meno grossolani sotto forme vegetali che servono al nutrimento delle forme animali ed umane. Queste sostanze, tramite il processo dell'assimilazione, diventano carne sensibile. Quando consideriamo i mutamenti sopraggiunti nella struttura del corpo umano, come è mostrato dalla comparazione fra il Boscimano, il Cinese, l'Indù, il Latino, il Celtico e l'Anglo-Sassone, è evidente che la carne dell'uomo subisce un raffinamento progressivo. Col tempo, per mezzo del processo evolutivo di spiritualizzazione, la nostra carne diverrà trasparente e irradierà la luce interiore, come il volto di Mosè, il corpo di Budda e il Cristo alla trasfigurazione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dietrologo
Quando si è sufficientemente condensata, l'umidità accumulata sulle nuvole cade in terra sotto forma di pioggia, poi evapora nuovamente sotto l'influenza del calore del Sole. Qui sta la formula primordiale cosmica. Anche lo spirito si condensa in materia e diviene minerale. Ma anche se fosse cristallizzato fino alla durezza del silicio, nondimeno la vita vi dimora. Allora la natura, con l'intermediario di un'altra corrente vitale, trasmuta i minerali del suolo in elementi meno grossolani sotto forme vegetali che servono al nutrimento delle forme animali ed umane. Queste sostanze, tramite il processo dell'assimilazione, diventano carne sensibile. Quando consideriamo i mutamenti sopraggiunti nella struttura del corpo umano, come è mostrato dalla comparazione fra il Boscimano, il Cinese, l'Indù, il Latino, il Celtico e l'Anglo-Sassone, è evidente che la carne dell'uomo subisce un raffinamento progressivo. Col tempo, per mezzo del processo evolutivo di spiritualizzazione, la nostra carne diverrà trasparente e irradierà la luce interiore, come il volto di Mosè, il corpo di Budda e il Cristo alla trasfigurazione.
Penso che questa rappresentazione del ciclo dell'esistenza dell'uomo sia quanto meno notevole.
Quasi un'iterpretazione teosofica che mi sento assolutamente di condividere.
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A parte la storia antiquata ed errata dell'evoluzione della materia e dei viventi, mi piacerebbe capire in particolare la citazione riguardo le razze ed il significato, anche se ho paura di aver già un po' intuito.