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Tiberio
Un ipotetico governante che volesse separarsi dall'Europa e fare lisolazionista tipo Corea. Ormai non esistono più né la democrazia né la sovranità decisionale, l'economia è controllata dalla finanza apolide. Tutta l'economia, anche quella americana
sì, bonanotte... anche tu illuso dalle cazzate di Fusaro ?
l'ipotetico governante starebbe lì investito da una domanda autentica di quella roba; se tu immaginassi una sollecitazione del genere sulla società italiana, il primo effetto che vedresti è che da Viterbo a Bolzano si chiederebbe l'annessione alla Germania, dato che tutta la produzione privata lavora integrata a quella tedesca; vai a dire ai terzisti vicentini dell'automotive tedesco che devono chiudere le frontiere e accollarsi le grane tipo Brexit per mantenere i 300 ulivi del Salento e gli sprechi della sanità di Caserta, il popolo abusivista di Ischia e la pletora dei dipendenti atac che cacciano il manager milanese, spalleggiati dalla Grilla;
qui non c'entra nulla la finanza apolide; è la resistenza dei nostranissimi ceti parassitari e della rendita che inventa fantasmi per eludere la lotta di classe, che è sostanzialmente - o dovrebbe essere - dei giovani; i vecchi proprietari di tutto, delle imprese, degli immobili, dei privilegi, delle pensioni, illusi di poter comprare la pace sociale e potersi garantire quel privilegio stampando moneta;
posto che, un paese come l'Italia, che importa semilavorati e non ha fonti proprie di energia, in 6 mesi di autarchia starebbe col culo per terra e con la guerra civile, bande di razziatori e fuga all'estero di tutti quelli che possono, anticipati dai capitali; che è la prima cosa che accadrebbe nel caso di una prospettiva politica di quel tipo; ti pare che uno che ha un patrimonio di 30 o 50 mln non sia di suo attrezzato per andarsene, salvo poi ricomprarsi tutto a prezzo di saldo nella nuova valuta ?
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Non sono un fan di Fusaro o Barnard, però a questo punto vorrei vedere un modello alternativo all'attuale, con cui l'Italia non è assolutamente in grado di integrarsi.
Cioè, quanto si resisterà senza il trionfo di un populismo autoritario, o senza un collasso sociale o disordini tipo anni di piombo, con il sistema attuale che scontenta tutti? Io proverei altro.
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axeUgene
mica vero; gli speculatori fanno il loro, una sorta di arbitraggiato estremo, dove un'economia è debole; se è intrinsecamente forte, la speculazione al ribasso si rompe le corna; coi giapponesi giochi poco, per esempio;
'nzomma.............
https://it.wikipedia.org/wiki/Bolla_...iva_giapponese
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Originariamente Scritto da
Tiberio
L'alternativa attuale è la povertà di una società priva di welfare ma con tasse altissime. Però ogni generazione pensa giustamente a sé stessa.
Forse il problema è che questa generazione (intendo dei 40enni...più o meno) ha pensato poco a sé stessa perchè sono stati cresciuti con l'idea che non c'era più niente a cui pensare.. avevano già tutto.
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Originariamente Scritto da
Tiberio
Non sono un fan di Fusaro o Barnard, però a questo punto vorrei vedere un modello alternativo all'attuale, con cui l'Italia non è assolutamente in grado di integrarsi.
Cioè, quanto si resisterà senza il trionfo di un populismo autoritario, o senza un collasso sociale o disordini tipo anni di piombo, con il sistema attuale che scontenta tutti? Io proverei altro.
ma, appunto, ci si prova solo quando i nodi vengono al pettine; i conflitti saranno inevitabili, ma il boccino in nessun modo può tornare nelle mani dei governi nazionali, tantomeno europei; può anche darsi che qualcuno ci creda e combini guai peggiori; guarda come stanno nelle barbe in UK solo per essersi impegnati alla Brexit, senza nemmeno averla compiuta; e sono teoricamente una delle prime potenze mondiali, con una relazione privilegiata con gli USA e vincoli imperiali ancora efficienti; la May è diventata una specie di questuante e i tories stradominanti si accoltellano tra loro;
la finanza fa solo il suo lavoro: si sposta dove c'è più produttività perché tu e io compriamo il pc e lo smartphone a 2, 300 euro, e siamo contenti; ma se lo producessero qui costerebbe 4 o 5 volte tanto;
il senso di comunità si manifesta se una comunità esiste, a livelli di prossimità; illudersi che la gente intoni la canzone del Piave non mi sembra realistico; anche perché in Europa sono 20 anni che si viaggia con due lire senza frontiere, si spostano capitali, imprese, residenza; se vivi a Torino, Foggia è più vicina di Nizza solo quando la nazionale gioca contro la Francia ai mondiali.
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Domenica scorsa ho compiuto gli stessi anni con cui mio padre è andato in pensione : 49 (1990)
Vero è che si è arruolato a 15 anni in Marina ed ha navigato per 22 anni consecutivi, maturando, all'epoca, bonus di 1 anno pensionabile per ogni 3 anni di navigazione. Quindi a 49 anni aveva accumulato circa 41 anni pensionabili. Fece appena in tempo a mettersi in pensione, ad Agosto del 1990, quando il mese successivo le nuove leggi sul tema bloccarono tanti come lui che dovettero rimanere in media altri 6/7 anni.
Adesso sempre in Marina hanno messo un tetto mi pare di 6 o 10 anni pertanto, più di 2 o 3 anni non puoi accumulare.... altrimenti tanti come lui avrebbero continuato ad avere diritto.
Insomma io ho 49 anni e circa 26 anni di marche ma... devo farmi ancora 20 anni di lavoro, sempre se non cambiano le leggi!!!
Un mio collega a fine mese andrà in pensione, 59 anni di età per 43 di effettivo servizio sempre per la stessa azienda!!
Non sarebbe giusto neanche superare i 40 di servizio, a mio parere!!!
Non è giusto
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bumble-bee
Domenica scorsa ho compiuto gli stessi anni con cui mio padre è andato in pensione : 49 (1990)
Vero è che si è arruolato a 15 anni in Marina ed ha navigato per 22 anni consecutivi, maturando, all'epoca, bonus di 1 anno pensionabile per ogni 3 anni di navigazione. Quindi a 49 anni aveva accumulato circa 41 anni pensionabili. Fece appena in tempo a mettersi in pensione, ad Agosto del 1990, quando il mese successivo le nuove leggi sul tema bloccarono tanti come lui che dovettero rimanere in media altri 6/7 anni.
Adesso sempre in Marina hanno messo un tetto mi pare di 6 o 10 anni pertanto, più di 2 o 3 anni non puoi accumulare.... altrimenti tanti come lui avrebbero continuato ad avere diritto.
Insomma io ho 49 anni e circa 26 anni di marche ma... devo farmi ancora 20 anni di lavoro, sempre se non cambiano le leggi!!!
Un mio collega a fine mese andrà in pensione, 59 anni di età per 43 di effettivo servizio sempre per la stessa azienda!!
Non sarebbe giusto neanche superare i 40 di servizio, a mio parere!!!
Non è giusto
Pensa che io già adesso ho lavorato più anni di mia mamma, e devo lavorare ancora più di 20 anni prima di (forse) poterci andare e (forse) prendere meno di lei.
Lei aveva la terza media, io ho due lauree
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Originariamente Scritto da
Yele
io mi riferivo al debito pubblico che - benché elevatissimo - ora è detenuto quasi solo localmente, e alla credibilità dell'economia che rende difficili attacchi speculativi; io guido una Mazda; quando schianterà, ricomprerò una Mazda, non un'europea, e tantomeno una Fiat.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
io mi riferivo al debito pubblico che - benché elevatissimo - ora è detenuto quasi solo localmente, e alla credibilità dell'economia che rende difficili attacchi speculativi; io guido una Mazda; quando schianterà, ricomprerò una Mazda, non un'europea, e tantomeno una Fiat.
Voglio dire che nessuno è immune dagli effetti della finanza drogata.
Ogni giorno sui mercati viene scambiato tipo 14 volte il PIL mondiale, quindi è tutto falso
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Originariamente Scritto da
Yele
Forse il problema è che questa generazione (intendo dei 40enni...più o meno) ha pensato poco a sé stessa perchè sono stati cresciuti con l'idea che non c'era più niente a cui pensare.. avevano già tutto.
mah, forse; però, io credo conti più il modello che hanno-abbiamo ricevuto: la generazione dei 70enni ha effettivamente avuto molto al di là delle capacità, proprio per il meccanismo del consenso che elargiva a pioggia, in tutti gli strati; fino a tutti gli anni 80, e buona parte dei 90, qualsiasi scemo aveva un posto privilegiato, a seconda dell'ambiente; per privilegiato intendo svincolato dal rigore finanziario;
io ne ho beneficiato abbastanza, ma già in regime molto più povero di prima, al punto che non ho contributi, perché ho lavorato per una delle due o tre amministrazioni che avevano facoltà di no pagarli; ma, per dire, mia madre ha fatto l'interprete; beh, negli anni 80 in un giorno di lavoro, magari due tranches di mezz'ora, in qualche posto all'estero o posti bellissimi, hotel 5 stelle, diaria, ecc... oltre a tutto questo guadagnava lo stipendio mensile di un operaio;
qualsiasi ragazzetto borghese romano sfaticato ma appena intraprendente quanto a relazioni pubbliche si infilava in Rai come programmista, e poi veniva assunto, oppure nel cinema o in altre cose analoghe;
in provincia c'erano gli enti, poi le banche, le partecipate municipali, ecc... dovevi essere proprio scemo o emarginato per non trovare niente; perché quello era il modello e nessuno si domandava da dove venissero i soldi per l'Ente tutela delle razze equine, o della fragola di Policoro;
negli ultimi 20 anni, chi ha imboccato le amministrazioni è super ammanicato, o super-eroe, davvero meritevole; ma per tutti gli altri, vige la pirateria di sopravvivenza; se vuoi aprire un banco ambulante di castagnaccio parti da -10mila euro annui di passività solo per gli adempimenti e i contributi, che non vedrai mai; cioè, dovresti arrivare a fatturati reali da fantascienza e avere comunque un finanziamento; questa è una cosa che abbatte lo spirito e la speranza di tutta una fascia "media", non abbastanza cattiva, ma nemmeno dotata di una preparazione e un animal spirit elitario, come quelli che vanno all'estero - tipo efua e coinqui - sanno molto bene le lingue, non hanno paura di lasciarsi tutto alle spalle.
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Originariamente Scritto da
Yele
Voglio dire che nessuno è immune dagli effetti della finanza drogata.
Ogni giorno sui mercati viene scambiato tipo 14 volte il PIL mondiale, quindi è tutto falso
beh, per fortuna la relazione matematica non implica davvero quella possibilità di oscillazione; è più una cosa ad effetto, per impressionare; la vera stima che conta è l'appetibilità dei prodotti a sostegno della ricchezza, cioè il sottostante, si tratti di produzioni industriali o patrimonio; se hai dato in garanzia un immobile fuori mercato, la bolla sta nel prestito che ti ha erogato la banca, e si trasferisce nella sua pancia - cioè, sugli azionisti - nel momento in cui lo pignora e lo contabilizza a valori fasulli;
al contrario, se ha un immobile di pregio, non finisci col culo per terra; idem se sei azionista della Mazda, finché quelli continuano a fare auto buone.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
mah, forse; però, io credo conti più il modello che hanno-abbiamo ricevuto: la generazione dei 70enni ha effettivamente avuto molto al di là delle capacità, proprio per il meccanismo del consenso che elargiva a pioggia, in tutti gli strati; fino a tutti gli anni 80, e buona parte dei 90, qualsiasi scemo aveva un posto privilegiato, a seconda dell'ambiente; per privilegiato intendo svincolato dal rigore finanziario;
è la stessa cosa: il modello era che ormai erano stati conquistati così tanti diritti e garanzie, che non c'era niente per cui lottare... invece i diritti sono una cosa da difendere costantemente, e questo non è stato insegnato abbastanza.
Dopodichè la società è diventata talmente frammentata e individualista che si è completamente persa la memoria di cosa vuol dire unirsi per rivendicare dei diritti collettivi e i 20-30 enni di oggi pensano solo a sé stessi
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Mi sembra normale che lo scambio superi il pil, ti dice che la ricchezza circola e lascia tracce.
Se produci una sedia e te la pago 100 euro, quei 100 euro girano distribuendosi, diverso se li sotterri.
Sommando i passaggi deggli stessi 100 euro escono valori notevoli al che per 100 euro prodotti in una sedia ci saranno scambi per 1000 euro.
Un problema se la valuta non circola.
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Originariamente Scritto da
Yele
è la stessa cosa: il modello era che ormai erano stati conquistati così tanti diritti e garanzie, che non c'era niente per cui lottare... invece i diritti sono una cosa da difendere costantemente, e questo non è stato insegnato abbastanza.
Dopodichè la società è diventata talmente frammentata e individualista che si è completamente persa la memoria di cosa vuol dire unirsi per rivendicare dei diritti collettivi e i 20-30 enni di oggi pensano solo a sé stessi
sai, quelli, nel complesso, non erano diritti, ma privilegi, proprio per il modo in cui sono stati ottenuti, quasi sempre senza conflitti, almeno dagli anni 70 in poi; è proprio per questo motivo che non hanno originato una coscienza a difenderli come diritti, ma solo solidarietà corporative del privilegio, progressivamente sbriciolate in quell'atomizzazione che vedi.