DIO fra scienza e religione (II°)
Le ragioni storiche che hanno dato origine alla religione cristiana sono ormai arcinote, ma la considerazione delle metodologie usate per la costituzione di quella gigantesca opera teologica che tutti considerano “il libro dei libri” cioè la Bibbia, mi portano a pensare che l’ontologia umana sia lontana dalla concezione razionale della gente, alla luce delle nuove teorie evoluzionistiche ed antropologiche rimane sempre aperta … soprattutto per i non credenti la domanda Dio esiste?
Beh! Effettivamente per gli uomini di fede la domanda non si pone proprio, ma per la scienza?
Può la "scienza", così come la intendiamo oggi, indagare questo ambito - e arrivare a una risposta? La questione non è nuova, e non è un caso che nel corso dei secoli filosofi e pensatori di ogni credo e partito abbiano versato fiumi d'inchiostro per... raccontare il loro pensiero sulla questione.
Questa discussione potrebbe portare ad una trattazione infinita sui come (e sui SE) la scienza e gli scienziati (che presi uno per uno possono essere credenti o meno) possano arrivare a un'ipotesi condivisa sull'esistenza o la non-esistenza di Dio.
Certamente la scoperta della non centralità dell’essere umano in un universo in espansione , lo spazio-tempo che avvolge, senza averne la percezione, il cosmo intero, le onde gravitazionali …ogni giorno siamo bombardati da notizie di scoperte che non fanno che allontanare la gente dalla concezione biblica di un uomo generato dalla costola di una donna … poiché pochi credo che siano quelli che sanno cos’e l’interpretazione eziologica metastorica della Bibbia … ma questo al credente non può importare meno di niente.
Certo è che le novità scientifiche e la tecnologia hanno creato nell’uomo qualunque una “forma mentis” ben lontana da quelli degli uomini vissuti qualche millennio fa.
Certamente questa continua rivoluzione scientifica ha inferto un colpo mortale a quelli che potremmo considerare agnostici … e poi la Fisica, recentemente ha dato l'idea che la scienza sia in grado di dare una risposta alla questione, complice, forse, la scoperta del bosone di Higgs, la cosiddetta “particella di Dio” una definizione assai sgradita agli scienziati, ma che è solo una invenzione giornalistica.
Infatti non c’è nulla di divino in questa particella prevista da Higgs quale distributore della materia nelle varie particelle.
Ma come un’altra particella che distribuisce materia alle altre particelle?
In realtà sembra che questa particella dimostri piuttosto l'esistenza del campo di Higgs (appunto), il quale permea l'intero Universo e con il quale tutte le particelle interagiscono e, così facendo, acquisiscono la loro massa. Al di là della fisica, è una scoperta intrigante, che alla lontana e in qualche modo, giustifica il nome, particella di Dio, evitato come la peste dagli scienziati ma non dagli "uomini", perennemente alla ricerca di qualcosa che li trascenda.
Fino a che punto la scienza può spingersi nel dimostrare l'esistenza o l'inesistenza di Dio?
Un'invenzione umana. La questione si potrebbe forse risolvere con la logica, ma la cosiddetta prova regina nessuno l'ha ancora trovata.
Emily Thomas (filosofa, università di Durham, UK) scriveva qualche mese fa che la vastità dello Spazio è la dimostrazione lampante che «Dio non esiste: l'Universo ha oltre 13 miliardi di anni, la Terra circa quattro miliardi di anni e gli umani si sono evoluti circa 200.000 anni fa... l'equivalente di un battito di ciglia rispetto ai tempi dell'Universo.»
Eppure il dio delle religioni è sempre "antropocentrico", concentrato sugli esseri viventi. «Come possiamo spiegarlo? La risposta più semplice è che Dio non esista».
Si può dunque, scientificamente, essere certi che quella di Dio sia una costruzione umana?
Per i credenti l'esistenza di Dio non ha bisogno di prove né di giustificazioni: è un atto di fede, e la sua esistenza si riconosce nel creato. L'essere divino, inoltre, si rivela solo a chi è predisposto ad accoglierlo. Anche in questo caso, riflettono alcuni scienziati, qualche considerazione di carattere storico può (forse) aiutare.
Noi oggi sappiamo con certezza da quando gli uomini hanno iniziato a farsi delle domande su misteri, spiriti e divinità. Reperti del paleolitico (il primo periodo della preistoria: corrisponde al Pleistocene, ossia da 2,5 milioni a 10.000 anni fa) suggeriscono che i nostri lontani parenti adoravano varie entità. Si ritiene che l'idea di "grandi divinità" - ossia singolari esseri in grado di punire o premiare, specialmente nell'aldilà - iniziò a farsi strada appunto 2,5 milioni di anni fa, con lo scopo di spiegare, ma anche di rafforzare, unire, spaventare e via dicendo.
L'idea di un premio, un "paradiso", aiuta infatti gli individui a essere più cooperativi e le comunità a prosperare. Tuttavia, storicizzare la nascita delle religioni non basta a dimostrare che Dio sia un'invenzione umana.
Allo stesso modo, non conferma la tesi opposta di chi sostiene di aver avuto esperienze di pre-morte e di aver conosciuto per brevi istanti un aldilà di luce e serenità.
A dispetto di ciò che raccontano romanzi e film, questa condizione ai confini della morte è indagata dalla scienza perché decretare una morte è spesso più complesso di quanto si pensi, e gli studi contemplano l'uso di sostanze allucinogene - che pare inducano esperienze analoghe agli stati clinici di pre-morte.
Romanzi e film ci giocano parecchio, ma la verità è che nessuna di queste ricerche si è mai sognata di indagare un ipotetico aldilà, né di dare una risposta alla fatidica domanda con la quale abbiamo iniziato.
Nessuno scienziato ha mai neppure potuto confermare un miracolo: storicamente, la maggior parte di ciò che veniva definito "miracolo" è stato col tempo spiegato alla luce di nuove conoscenze (e ciò che ancora non è spiegabile potrebbe esserlo in futuro).
E quindi? Quindi niente, siamo esattamente al punto di partenza. Stai a vedere che dobbiamo pure dare ragione a Friedrich Nietzsche, che un secolo fa scriveva: "In realtà fra la religione e la vera scienza non ci sono parentele, né amicizia e neanche inimicizia: vivono semplicemente su pianeti diversi".
Libero adattamento da:
https://www.focus.it/cultura/storia/...ricerca-di-dio
Gil
DIO fra scienza e religione (III°)
E se DIO non esistesse!
Ragioniamo razionalmente per assurdo … e se Dio non esistesse …cosa cambierebbe?
I casi sono due, o il creatore ed il creato sono distinti ed allora nulla cambierebbe, le religioni continuerebbero ad esistere, tutto l’universo che ci circonda resterebbe immutabile, l’armonia e la disarmonia tra l’uomo ed il creato continuerebbero a scontrarsi in una lotta senza fine … la complessità della natura e dell’essere rimarrebbe intonsa … insomma tutto continuerebbe come se nulla fosse accaduto.
Ma nel caso che creatore e creato fossero immanenti, o per meglio dire se la creazione non fosse solo una promanazione del creatore (DIO?) ma Lui stesso fosse una inscindibile parte del creato, andando però contro alla narrazione Biblica, per cui noi saremmo stati creati per amarlo ed adorarlo ed essere emendati dal peccato originale (ma solo noi Cristiani! E gli altri non sono figli di dio? Per loro è riservato solo il contentino del limbo se si sono comportati bene?)…, beh! In tal caso senza di Lui l’universo intero sparirebbero all’istante!
Ma in tal caso vorrebbe dire che Dio avrebbe bisogno del creato per sussistere …mentre DIO è assolutamente trascendente … e questa ipotesi è certamente da scartare.
«Se, alla fine della vita, scoprissi che Dio non esiste, ne sarei profondamente deluso, ma non rimpiangerei di aver creduto all’Amore». Dietro questa battuta del Curato d’Ars si cela la certezza che Dio è Amore e che l’Amore non può deluderci.
Maliziosa è la seguente riflessione di un teologo: «Se Dio non esistesse, avrebbe davvero torto a non esistere». Proprio così! Avrebbe davvero torto a non verificare, esistendo, la bella immagine che ci facciamo di lui…e che certamente è stato lui a suggerirci, l’immagine dell’Amore. Da dove potremmo averla presa se non da lui?
In questo passo si giustifica l’esistenza di DIO in maniera riflessiva … come può non esistere DIO se nel mondo esiste la bellezza e l’amore … non si dimentica il teologo che nel mondo oltre all’amore esiste anche l’odio, la sofferenza provocata da guerre, malnutrizione, povertà … incredibili ingiustizie e cattiverie e sofferenze infinite che solo l’uomo perverso con la sua intelligenza può infliggere!
Ma la risposta è sempre pronta ..Dio ci vuole mettere alla prova … oppure nel mondo esiste anche il male … lucifero … il demonio è sempre tra noi … pronto a strappare anime dal suo gregge.
Ma se DIO è cosi onnipotente perché ha permesso che il male fosse tra di noi?
Ma la risposta è sempre la stessa ... DIO ci mette alla prova etc. per cui finiamo in circolo vizioso che fa pensare al gatto che cerca di afferrarsi la coda!
Un filosofo diceva: «Per me la principale prova dell’esistenza di Dio è la gioia che provo nel pensare che Dio esiste».
Osservando il creato, l’universo con le sue leggi meravigliose, come possiamo non pensare a Colui che ha fatto tutto questo. Si può spiegare tutto ricorrendo al caso o alle teorie del big-bang?
Fissando l’immensità del mare, uno scrittore francese diceva al suo amico: «Mi è molto difficile pensare che Dio non esista…Tutto parla di Lui».
«Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio, e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è, né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice.… Perché, se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?» (Sap 13,1.9)
Ma come? questi illustri filosofi e teologi non si sono accorti che l’uomo, il capolavoro di Dio, fatto a sua immagine e somiglianza, è la causa della distruzione di questa armonia!
E’ notizia di ieri che una spedizione sotto la superfice del Polo Nord sono state trovate tracce di microplastica che stanno distruggendo il plancton, fonte primaria della produzione di ossigeno nel nostro ecosistema terrestre, che la continua caccia alle balene per ricavarne grassi ,olii ed anche cibi esotici per soddisfare il palato dei giapponesi, la balena mette in moto un ciclo del ferro tale per cui: mangia il krill, che a sua si nutre di fitoplancton. Gli escrementi delle balene arricchiscono gli oceani di ferro che stimola e facilita la formazione di fitoplancton , la caccia viene fatta molte volte solamente per sport, la caccia agli animali provvisti di corna … per poter fare bella mostra nei salotti dei benestanti o per essere rivenduta par fare oggetti vari soprattutto di avorio, l’uomo sta falcidiando l’amazzonia … altro grande polmone di ossigeno!
«Dio esiste io l’ho incontrato» scrisse André Frossard, un giornalista francese ateo, dopo aver vissuto a 23 anni un’esperienza formidabile. Di ritorno dall’agenzia giornalistica, mentre il suo più caro amico entrò in un monastero, egli, per non annoiarsi, entrò in una piccola chiesa. C’era Gesù esposto nel SS. Sacramento. André vide un globo luminoso di una luce vivissima e in quell’istante comprese tutto. Capì che l’ateismo era una menzogna, che Dio esisteva, si sentì avvolto da una tenerezza indicibile e da una forza soprannaturale.
Tornò in macchina e commosso disse all’amico: «Io credo!».
Non a tutti è dato di fare tali esperienze sconvolgenti, però a tutti Dio, che è Padre, dà la grazia di credere e di fare esperienza del suo Amore.
La scienza ha ormai dimostrato come l’uomo soggetto a gravi privazioni o a terribili esperienze vive quelle fantastiche allucinazioni … che possono essere fabbricate artificialmente anche dagli allucinogeni … e che comunque non dimostrano l’esistenza di Dio!
Eccone un altro esempio:
Sul cadavere di un soldato americano ucciso nelle operazioni di guerra nel Mediterraneo venne trovata questa preghiera:
«Ascoltami, o Signore.
Non ti ho ancora mai parlato;
adesso desidero dirti: come stai?
Ascoltami, mio Dio.
Mi hanno detto che tu non esistevi
e come uno sciocco io ci credevo.
L’altra sera, nel fondo di una buca scavata da un obice,
ho visto il tuo cielo.
Di colpo ho capito che mi hanno detto una menzogna.
Io mi domando, o Dio, se tu accetterai di stringermi la mano;
eppure sento che tu mi stai comprendendo.
È curioso che mi sia stato necessario venire in questo posto
infernale per avere il tempo di vedere il tuo volto.
Io ti amo immensamente;
ecco ciò che voglio che tu sappia.
Chi lo sa? Può darsi che io giunga a te questa sera stessa.
Noi non siamo mai stati amici finora e io mi domando, o mio
Dio, se tu mi attenderai alla porta.
Ecco, sono qui che piango, verso lacrime.
Ah, se ti avessi conosciuto prima!
Adesso bisogna che io parta.
È strano: ma da quando ti ho incontrato
non ho più paura della morte.
Arrivederci …»
Commovente … ma arrivederci … forse!
Libero adattamento da:
https://www.cenacologam.it/testimoni...non-esistesse/
N.B. rimane il caso, quello più condiviso, che DIO sia sia trascendente che immanente, ma senza di Lui dovremmo fare a meno della sua immanenza ... ed io personalmente me ne farei una ragione!🤔🙄🤗😇😎
Gil