Ma il colore dei capelli secondo me è quel rosso tiziano
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Ho delle foto senza barba ma non mi piaccio, e anche solo baffi tipo Gabbani, mi ero rasato e una signora mi ha detto se ero maggiorenne. Cosi oscillo tra 25 e 39, in realta' 35 a nov 36.
E' di famiglia, mio fratello ha quasi 32 e dimostra 22, mia mamma a 30 anni qualcuno la prendeva per 16enne. Mio padre ne ha 62 a settembre e nonostante tutto gli danno sempre (anche se completamente calvo come Bruce Willis) 45 anni in media, tranne quando è stato male che lo hanno preso per via della barba incolta soprattutto per un 70enne.
Dark è così
Allegato 30100
Il fenomeneno dei « forum » e dei relativi partecipanti é oggetto di studi estesi, profondi e rigorosi da parte di una moltitudine di eccelsi sociologi, psicologi, psichiatri e qualche sprovveduto dilettante occasionale. La bibliografia della materia é pressoché infinita. Io sono un modesto cultore della scuola est-allemanna. In particolare mi hanno interessato le opere di Hans von Graetel, pubblicate a Lipsia e Upsala recentemente : "Zwanghafte Börsenspekulanten,wie und warum" e sopratutto la sua opera maggiore :“Ganzheitliche Ontologie des zwanghaften Durcheinander ".Quindi , espongo la mia modestissima opinione.
Dark lady é, in tutta evidenza, una volumetricamente opulenta "paciona“ napoletana , probabilmente di un quarto piano a via Filangeri o al Rettifilo. Calma, serafica, imperturbabile.
L'agiatezza di cui gode, per nobili antichissimi natali,le permette un otium totale, dal quale evade col suo attivismo virtuale 2.0. Non é allergica al caffé: lo prepara con una napoletana col coppetiello, con un moka fortissimo, e lo sorseggia guardando il frenetico traffico sottostante.Mangia solo babà. Non al rhum, ma al gin (del quale per modestia taccio la marca). Veste a fiori sgargianti, abiti vaporosi e comodissimi.Pianelle di raso col ponpon rosa.I colori contrastano con una impeccabile permanente grigio-topo-caduto-nella-vernice-fluo-verdazzurra. Parla esclusivamente napoletano stretto e per scrivere sul forum usa il traduttore di google. Beve solo un rosolio preparato da una sua comarella di....Acerra. E qui veniamo al personaggio più enigmatico, ma ben studiato e descritto dallo studioso russo Andrej Napoloff nelle sue opere pubblicate a Minsk e Vladivostock.
Mi riferisco in particolare alla “Tselostnaya ontologiya kompul'sivnogo messinga (целостная онтология компульсивного мессинга)" ed al suo capolavoro «Tselostnyy perenos anonimnykh zhenshchin(целостный перенос анонимных женщин )"....La PazzadiAcerra. Personaggio enigmatico quanto ricco di sfaccettature. E' l'evidenza stessa di un soggetto del Napoloff : personaggio ambiguo che riveste due personalità. La prima,quella di un uomo maturo (si, un uomo) traumatizzato nella sua adolescenza da un'austera professoressa di latino e greco che lo umilio' quando lesse "και” con l'accento sulla i (cai'), chiamandolo Pluto ed invitandolo a tornare al canile invece che al banco.Trauma che lo porta ora ad identificarsi virtualmente con la sua professoressa (amore/odio) ed a esprimersi e comportarsi come tale.Da cui la conoscenza completa di tutti i classici, che puo' citare a memoria e anche al contrario, nonché lo spirito "ex-cathedra" che traspare in ogni post. Fisicamente, nella realtà, é una larva umana, calvo, distrutto dal tormento del suo amore non corrisposto e umiliatore , con le unghie rosicchiate fino al gomito e di carnagione olivo-cadavere. L'altra personalità che convive nel nick é femminile, ed interessante in quanto reincarnazione ..ma di chi ? Due ipotesi sono possibili. L'una che si tratti di Ipazia, dato lo spirito logico ed acuto che mostra ed il suo anticlericalismo assoluto, legittima conseguenza dei patimenti subiti dai preti dell'epoca. Ma lo stesso anticlericalismo é anche la caratteristica (insieme alla logica e all'intelligenza) di Hildegarde di Bingen...quale reazione alla vita monacale alla quale (malgrado uno spirito focoso....voi mi capite) fu costretta. E questa seconda ipotesi é avvalorata dalla (cosidetta) parentela , ovviamente metaforica, con un altro personaggio. Bumble. E' evidente (e la bibliografia non da luogo a dubbi), che il personaggio non é siciliano, non sa nuotare (non avendo mai visto il mare) ed é di origini bergamasche. Si tratta di un eremita anacoreta che abita nascostamente nell' abbazia di San michele della chiusa (si quella che ha ispirato Eco, ma dove NON fu girato il famoso film), lontano dal mondo. . Quindi é un legame di "cugineria" monastico che lega i due personaggi. Chiarissimo il transfert psicologico dell'asceta perso tra le nebbie, verso la solatia sicilia (conosciuta tramite uno spezzone video di montalbano), il suo machismo debordante e le visioni di piatti succulenti...sogno irreale di chi vive (si fa per dire) di penitenze, astinenze, digiuni, castità e (immagino) cilici....
Certo, é una splendida compagnia...come dice Regina d'Autunno. Inutile chiarire che , come tutti sanno, anche senza aver letto « Theorien über Börsenspekulanten » del già nominato Autore, Regina , in realtà, da dei punti a Crudelia Demon in perfidia, malvagità e quant'altro. Nascosta in un antro buio , rischiarato a mala pena da polverosi raggi di luce livida che a fatica passano attraverso le ragnatele, fumando la pipa a forma di teschio del suo nonno pirata, passa il tempo ricordando quando da giovane faceva sgambetti a vecchie paralitiche e portatori di handicap che attraversavano l'autostrada (ha, infatti 103 anni....portati malissimo) e si trasfigura nel forum per un ideale di vita dolce e serena , tutta bontà, quale avrebbe voluto avere, ma che il destino crudele le ha negato.
Questo é quanto
Immagino....:ban:
Certo che a RdC non manca la fantasia...:asd:
Sempre nel tema, compulsando i testi di Manvedi Tuchédic ( « Ontologija ludog nereda » ed in particolare l'enigmatico « Lud-laže ili reći istinu ? » pubblicati a Sisak recentemente), mi é chiaro chi (o cosa) si cela dietro « follemente ». A scanso equivoci : si tratta bene di un essere umano.Ma un essere cosi' complesso che trascende il semplice « Signor/a...Signorino/a ». In greco sarebbe facile : « follemente » é un « λόγος ». Che per modestia, appunto, cerca di nascondersi dietro una forma avverbiale. Non é una persona, ma un modo di essere.E ci si domanda come potrebbe fare per fare accettare questa diversità in un mondo materialista, i cui ideali sono l'obnubilamento alcolico da mane a sera, il disperato timore del futuro, espresso dal chiedersi chi sarà il prossimo , l'angoscia del passato che si interroga su chi sia stato il precedente, l'assillo del « se io sono perché penso, cosa penso....e quindi cosa sono ? »..Per non parlare dell'ossessivo sessismo maschilista prevalicante la donna-oggetto con tecniche manipolatorie di corteggiamento ottocentesco o peggio....E' possibile : si rende accettabile sotto l'erasmiana maschera della follia. Non la « Pazziaaversana », già chiarita esaurientemente dal Napoloff....Ma una presenza stimolante e calmante allo stesso tempo. « follemente », nella realtà é Logos personificato...Superiore alle piccinerie del mondo(e del forum in particolare), dalla sua specola, nel castello di Duino, novella Dama Bianca senza età, quindi di natura rocciosa, altezzosa (seppur comprensiva) nulla le sfugge delle attività dei forumisti che, quali personaggi dei « Proverbi fiamminghi » di Brueghel si agitano ,loro si, come freneticamente impazziti nei meandri del forum. Ed interviene al giusto momento, con la giusta sentenza, il giusto commento, la giusta ricetta, il giusto « cibo » ,materiale o spirituale che sia, il giusto slivovitz....le lunghe trecce morbide sull'affannoso petto accarezzato selvaggiamente dalla bora, mentre i piedi nudi si sgrullano la sabbia rimasta tra le dita nell'ultima sfrenata corsa sulla battigia del Mare Superum.
:ban:
insopportabile!!! :D
una Donna della Sua - con Rispetto, s'intende - esperienza di mondo dovrebbe sapere, se non altro de relato, che gli ipotricuti sono anche gli uomini più virili :asd:
RdC è geniale, e guadagna numerosi punti con questo siparietto; il pronto pescaggio dell'ambientazione napoletana, con tutte le potenzialità di quella, denota frequentazione assidua col teatro, inteso come genere; non è esclusa competenza professionale nel settore.