Nella mia vita, da piccolo, mi arrampicavo sugli alberi.
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Nella mia vita, da piccolo, mi arrampicavo sugli alberi.
Nella mia vita sono caduto in un pozzo e mi sono rotto tibia e perone. Sei mesi con le stampelle e sei di riabilitazione e in vacanza con i miei invece che con gli amici -_-‘
Accidenti, Jerda! Io sinora non mi sono fratturata nulla, per fortuna, solo slogata la caviglia.
Da ragazzina, per qualche anno, ho fatto parte di un coro: mi piaceva assaissimo.
Quando avevo sette anni ho dipinto un quadro-specchio che per quanto era bello mia madre non ci credeva che l'avevo fatto io e mi arrabbiai così tanto che mi misi a piangere!
Nella mia vita, da piccola ero diventata abile a catturare le lucertole che poi io e il mio compagno di giochi mettevamo in un barattolo di vetro.
Poi lui le voleva vivisezionare e io invece gliele facevo scappare, liberandole. Non la prendeva bene! :(
Nella mia vita una volta, tanti anni fa, nel colmo della disperazione chiesi a...Qualcuno "SE ESISTI TI PREGO DAMMI UN SEGNO, STO PER FARLA FINITA". Dentro e fuori di me, del tutto inaspettato, oltre l'incredibile risuonarono due lettere: NO!
Era dio che ti negava o il tuo io che si ribellava?
Nella mia vita...a un certo punto ho pensato che Dio ( una parte più profonda di me?) se ti parla ti parla secondo quello che sei. A me piace servirmi dell'ironia, quello mi rispose in modo ironico affermandosi col negarsi...
Comunque quel NO ti ha fatto desistere.
Nella mia vita ho fatto varie attività di volontariato e sostegno. Quella più impotante e che mi è anche servita a crescere è stata in una impresa sociale "Verona-soccorso", nelle ambulanze. Tre anni di vita dedicata agli altri. Nei momenti di bisogno capisci cosa vuol dire aiutare qualcuno e non si ha idea di quanto questo possa aiutare te stesso.
Nella mia vita ho scritto dei diari, specie quando mi sentivo in crisi. Però poi parecchi li ho distrutti, perché non mi riconoscevo più in quello che avevo scritto.
Nella mia vita ho suonato il sax tenore, ma per quanto fosse bello da sentire e suonare, tornando indietro sceglierei un altro strumento
Nella mia vita mi sono innamorato di una coetanea al ginnasio, avevamo 14 anni, si chiamava Patrizia. Passavo sotto casa sua spesso perché abitava vicino, e spiavo sempre la finestra della sua cameretta dove lei studiava, con la speranza di vederla affacciarsi. Era quella del primo banco, la più carina ed anche la più cretina, proprio come nella canzone di Venditti. Aveva la frangetta, e non so perché quella frangetta mi faceva impazzire, infatti quando la tolse perse per me parecchi punti. Qualche anno fa, ravanando su fb dove l'avevo ritrovata, venni a sapere che...non c'era più. L'avevo amata perdutamente per due anni, senza speranza. Mi pervase dentro una tristezza infinita...