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LadyHawke
Non ce la posso fa' non ci capiamo!
Scusa Cono ma continui con il disco rotto.
:asd:
traduco:
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Originariamente Scritto da
conogelato
Lo capisco e l'ho specificato ieri. Fa parte della mentalità del mondo:
il mondo è cattivo, peccaminoso ed egoista; devo dire "Noi facciamo, ecc..." per non sembrare superbo; devo confessare una modica quantità di peccato, ma in realtà io mi dissocio da quella mentalità e credo di essere migliore:
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Originariamente Scritto da
conogelato
Primo, non avere problemi. Secondo, non soffrire.
qui, sostanzialmente, si rivolge alla donna, perché è la donna che di fatto ha messo in discussione il matrimonio indissolubile e i suoi assetti gerarchici; dietro un generico invito alla generosa oblatività, c'è il più classico degli armiamoci e partite, in cui il sacrificio è ripartito secondo gli assetti tradizionali;
cioè, l'uomo dovrebbe rinunciare al calcetto; la donna alla parità sociale, in nome dei carismi, l'accudimento, ecc... un fatto statistico: per una donna astronauta e foglia-di-fico, quante casalinghe forzose, magari con lauree più prestigiose di quelle dei mariti ?
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Terzo, non combattere.
qui, invece, è rivolto ai maschi che lo tradiscono, e non combattono per trattenere, conservare e imporre quell'indissolubilità, lasciandolo solo a perorare la causa;
sembra un'incitazione all'eroismo, una cosa buona e giusta: combattere per qualcosa di prezioso come un matrimonio; chi non è d'accordo ?
così, l'uomo si sente combattente, guerriero, e legittimato per quel Bene a combattere, contro chi mette il tutto a repentaglio; cioè, la moglie che se ne vuole andare;
sono malizioso ? chiedetelo alle vittime di violenza quotidiana;
poi, serve più forza, capacità di lottare, per lasciar andare qualcuno a cui siamo legati ma che non ci vuole più, o per trattenere quella persona a tutela di un equilibrio che resta ottimale o tollerabile solo per noi ?
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
E illude le persone di poter controllare e dominare la Vita.
cioè, proprio l'obiettivo di quell'ideologia: controllare i cambiamenti dei sentimenti altrui che possono far soffrire, creare problemi, ecc...
letto così, sembra il discorso di un infervorato parrocchiano, poco avveduto;
ma sta proprio qui l'astuzia - direi diabolica :D - del messaggio:
il lettore-recipiente si concentra sull'eccesso - di entusiasmo, fervore, anche ingenuità, ecc...
questo rende propensi a confutare il quanto, più che il cosa;
uno pensa che il soggetto è un po' grullo, ma che in fondo è giusto combattere per il proprio matrimonio; che è la prosecuzione con altri documenti della nozione per cui il mancato consenso femminile è una formula dovuta, una resistenza che implica l'insistenza maschile che la superi, ecc...
il soggetto può essere grullo; ma le istruzioni provengono da secoli di potere e astuzia, condizionamento sub-liminale;
uno dice: il mondo cambia, è cambiato...
ma poi la violenza quotidiana, quella che arriva in cronaca e quella che resta tra le mura domestiche, racconta inevitabilmente di un quadro ideologico che deve fare da supporto morale e giustificazione a quelle azioni;
perché alcuni, pochissimi, sono criminali a 360°; ma i più sono persone normali, che hanno bisogno di ideologie, scuse, ragioni.
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Citazione:
Se tutto è già stato pianificato, è chiaro che, appena uno dei due finisce fuori-parametro, si va in crisi...
Il succo del discorso del Papa consiste proprio nello scoprirsi giorno per giorno, poco alla volta. Non nel pacchetto pre-confezionato.
Non sono affatto d'accordo Cono, ci sono coppie che arrivano a separarsi dopo molti anni di matrimonio, non alla prima crisi come vuoi far intendere tu e ci sono coppie che pur non essendo sposate vivono insieme da tanti anni.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
posto che se due persone convivono per sei mesi senza tirarsi i piatti - soprattutto se c'è un bagno solo in casa :D - sono molto compatibili;
io, che sono pessimo - scherzo, ma non troppo :D - non ho sofferto troppo la convivenza, lunga, eh... ma ancora non so spiegarmi come la cosa sia stata possibile :asd:
Non sono così certa che se per sei mesi non arrivi a tirarti i piatti allora sei compatibile, può essere anche come hai citato che due nonostante non siano compatibili continuino a convivere perchè hanno messo in piedi un progetto comune e quindi si adattano finchè riescono o subentra qualcosa di nuovo che li motiva diversamente o arrivano dopo anni a tirarsi i piatti:D.
Voglio dire le relazioni umane sono molto complesse e per conto mio ogni situazione è diversa, non si possono incasellare in bianco o nero come fa Cono, ci vorrebbe una certa empatia.
Provare empatia significa per me cercare di comprendere le dinamiche umane senza dare un giudizio negativo se non è conforme al proprio pensiero o conforme alla propria fede, religione ecc..
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Citazione:
Originariamente Scritto da
LadyHawke
Non sono così certa che se per sei mesi non arrivi a tirarti i piatti allora sei compatibile...
vabbè, sei mesi era per esser prudenti; per me, basta una settimana, come in barca :asd:
qui si tratta proprio dell'animalità delle persone, di come si avvertono lo spazio e la necessità sociale di interazione; io riconosco subito quelle poche persone la cui presenza nel mio spazio non mi innervosisce e quelle che mi danno sui nervi, anche senza fare nulla; credo che se fai mente locale li hai presenti anche tu;
questa è compatibilità, posto che in coppia si tratta di qualcuno con cui non ti da' fastidio scambiare fluidi corporei.
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Originariamente Scritto da
dietrologo
Sono passita (ovvero sono stata soggetto passivo) della situazione da cui la cit. soprastante.
E seriamente, NO.
Le corna fatte (e anche ricevute) per noia sono anche peggio di quelle fatte sul serio - mi piacerebbe capire la differenza tra tradimento per disamore e tradimento per noia: c'è un punteggio diverso? Quali farebbero meno male e quali avrebbero minor influenza sul rapporto di coppia? -.
Sono piuttosto drastica sulla faccenda: se si ama non si va a pascolare altrove, se si sta in coppia è perchè si sta bene assieme.
Le vie di mezzo non mi sono mai piaciute.
La prima volta si può anche perdonare... ma la reiterazione è un'ottima cartina di tornasole per capire cosa ci si sta a fare in coppia con l'altro. E per quel che ho visto (e sperimentato io) il salto del fosso crea nervosismo e dipendenza aumentando la tensione in caso di astinenza prolungata causa carenza di pascolo o eccesso di sorveglianza del recinto domestico.
Di certo ci sono casi particolari che abbisognano di tempo (ovvero tempi tecnici) per addivenire a una conclusione della relazione, ma è solo una dilazione di tempo, purtroppo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
vabbè, sei mesi era per esser prudenti; per me, basta una settimana, come in barca :asd:
qui si tratta proprio dell'animalità delle persone, di come si avvertono lo spazio e la necessità sociale di interazione; io riconosco subito quelle poche persone la cui presenza nel mio spazio non mi innervosisce e quelle che mi danno sui nervi, anche senza fare nulla; credo che se fai mente locale li hai presenti anche tu;
questa è compatibilità, posto che in coppia si tratta di qualcuno con cui non ti da' fastidio scambiare fluidi corporei.
In certi casi è come dici tu, in genere si capisce a "pelle", si "sente" chi proprio è insopportabile,o non c'è speranza di un feeling, una compatibilità, figuriamoci una convivenza, ma altre volte non è così evidente, o può accadere il contrario.A me è capitato d'innamorarmi, o meglio restare colpita come una freccia scagliata da Cupido, verso qualcuno che inizialmente mi stava antipatico, e quindi rivedere la mia posizione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
ma poi la violenza quotidiana, quella che arriva in cronaca e quella che resta tra le mura domestiche, racconta inevitabilmente di un quadro ideologico che deve fare da supporto morale e giustificazione a quelle azioni;
perché alcuni, pochissimi, sono criminali a 360°; ma i più sono persone normali, che hanno bisogno di ideologie, scuse, ragioni.
Già
Poi ci sta il caso del tennis e della corsa, mica in tutti i casi del calcetto che si vanno a fare dopo il lavoro
Tu cerchi di organizzarti magari anche le tue di cose, sempre in base a colui che lavora fuori casa, ovvio
E ti senti rispondere: “Ma a te cosa cambia?”
Poi si piange l’amor perduto
Questo una mia amica
Tanto in aiuto di Cono e il suo fan club è arrivata la pandemia che ha riconfinato le donne dove naturalmente trovano piacevolezza a stare
A casa
Un po’ più di vergogna si dovrebbe provare più spesso
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Citazione:
Originariamente Scritto da
LadyHawke
In certi casi è come dici tu, in genere si capisce a "pelle", si "sente" chi proprio è insopportabile,o non c'è speranza di un feeling, una compatibilità, figuriamoci una convivenza, ma altre volte non è così evidente, o può accadere il contrario. A me è capitato d'innamorarmi, o meglio restare colpita come una freccia scagliata da Cupido, verso qualcuno che inizialmente mi stava antipatico, e quindi rivedere la mia posizione.
beh, questa è una cosa piuttosto comune, che ho sentito per la prima volta da uno zio parigino quando ero un ragazzino; lui raccontava di quando ha conosciuto la sua quarta - nemmeno l'ultima :D - moglie, identificata come "una stronza che mi ispirava curiosità" :asd:
sulle compatibilità di coppia ne ho sentite di ogni; ci sono psicologi che negano l'importanza del dialogo e delle affinità di interessi, e argomentano anche in modo efficace e convincente;
io - nelle persone, tutte - avverto proprio la natura di animali territoriali e misuro la compatibilità su quella natura, indipendentemente da altri sentimenti; di solito, mi innervosisce condividere i miei spazi, ma con diverse eccezioni, tra le quali alcuni amici e le fidanzate; lo vedo subito se la presenza in casa mia mi inquieta o mi lascia tranquillo; a mia volta, raramente mi sento a mio agio a casa d'altri; ma, per esempio, quando vado a Monza da uno dei miei amici più cari, mi sento davvero a casa mia, e non è affatto scontato, nemmeno con persone con cui potrei avere la stessa familiarità;
io la butto lì, senza pretese o titolo, ma credo che il succo della compatibilità sia quello: e cioè lo stress della persona nel dover contenere la propria natura autentica in presenza di altri; se la propria normale fisicità, manifestazione di sé nei gesti di occupazione dello spazio, ricerca, ecc... è accettata dal sistema nervoso dell'altro, si avverte e ci si rilassa, e viceversa;
per questo è davvero fondamentale convivere e misurare gli spazi; possibilmente ampii :D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Astrid
Sono passita (ovvero sono stata soggetto passivo) della situazione da cui la cit. soprastante.
E seriamente, NO.
Le corna fatte (e anche ricevute) per noia sono anche peggio di quelle fatte sul serio - mi piacerebbe capire la differenza tra tradimento per disamore e tradimento per noia: c'è un punteggio diverso? Quali farebbero meno male e quali avrebbero minor influenza sul rapporto di coppia? -.
Sono piuttosto drastica sulla faccenda: se si ama non si va a pascolare altrove, se si sta in coppia è perchè si sta bene assieme.
Le vie di mezzo non mi sono mai piaciute.
La prima volta si può anche perdonare... ma la reiterazione è un'ottima cartina di tornasole per capire cosa ci si sta a fare in coppia con l'altro. E per quel che ho visto (e sperimentato io) il salto del fosso crea nervosismo e dipendenza aumentando la tensione in caso di astinenza prolungata causa carenza di pascolo o eccesso di sorveglianza del recinto domestico.
Di certo ci sono casi particolari che abbisognano di tempo (ovvero tempi tecnici) per addivenire a una conclusione della relazione, ma è solo una dilazione di tempo, purtroppo.
Si possono fare gli applausi a scena aperta? Te li faccio, Astrid! :clap
Qua non si vuol capire cosa si intenda per Amore, per Relazione e per Coppia. In discussione non ci sono le libere scelte di ognuno. Papa Francesco (non scrivete più Cono) è chiarissimo in questo. Non fa un discorso "religioso" o fideistico: Ma esistenziale!!! La felicità non sta nel non avere problemi. Sta nell'affrontarli insieme. Giorno per giorno. Amando e sovvenendo l'Altro per quello che è, non per quello che vorremmo che fosse.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
io - nelle persone, tutte - avverto proprio la natura di animali territoriali e misuro la compatibilità su quella natura, indipendentemente da altri sentimenti; di solito, mi innervosisce condividere i miei spazi, ma con diverse eccezioni, tra le quali alcuni amici e le fidanzate; lo vedo subito se la presenza in casa mia mi inquieta o mi lascia tranquillo; a mia volta, raramente mi sento a mio agio a casa d'altri; ma, per esempio, quando vado a Monza da uno dei miei amici più cari, mi sento davvero a casa mia, e non è affatto scontato, nemmeno con persone con cui potrei avere la stessa familiarità;
io la butto lì, senza pretese o titolo, ma credo che il succo della compatibilità sia quello: e cioè lo stress della persona nel dover contenere la propria natura autentica in presenza di altri; se la propria normale fisicità, manifestazione di sé nei gesti di occupazione dello spazio, ricerca, ecc... è accettata dal sistema nervoso dell'altro, si avverte e ci si rilassa, e viceversa;
per questo è davvero fondamentale convivere e misurare gli spazi; possibilmente ampii :D
Beh, da veterana di guerra matrimoniale posso confermare che uno dei più brutti segnali di crisi è l'insofferenza per la condivisione fisica degli spazi :asd: Non so se sia legato ad una perdita dell'intimità fisica, ed al conseguente crollo dell'ossitocina :v
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Originariamente Scritto da
nahui
Beh, da veterana di guerra matrimoniale posso confermare che uno dei più brutti segnali di crisi è l'insofferenza per la condivisione fisica degli spazi :asd: Non so se sia legato ad una perdita dell'intimità fisica, ed al conseguente crollo dell'ossitocina :v
probabilmente, nel caso dei matrimoni è quella la causa; l'animale incompatibile viene fuori molto prima; magari è possibile la rimozione, ma a prezzo di grandissimo stress;
io non so descrivere bene la cosa, perché in effetti non ci ho mai riflettuto approfonditamente; ma c'è quello stato di inquietudine quando qualcuno si avvicina alla robba mia, al mio ordine/disordine, ficca il naso, mette mano, che non si determina per alcune persone; ma questo riguarda anche gli amici, quindi è una cosa diversa: ho carissimi amici coi quali trovo difficoltà a condividere spazi, e altri coi quali questo problema è del tutto assente;
a occhio e croce, la mia impressione è che il tutto sia riconducibile a qualche motivo di competizione/critica che giace sub-limine, rimosso; non so, tipo gli iper-attivi he colpevolizzano lo sbraco; magari non ti dicono nulla e non vogliono nulla, ma ti girano attorno spostando roba a casa loro, come se pisciassero per marcare il territorio, o osservano se sono a casa tua, e ti costringono a subire quella presenza come atto di potere, invasione.
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Originariamente Scritto da
conogelato
Si possono fare gli applausi a scena aperta? Te li faccio, Astrid! :clap
Qua non si vuol capire cosa si intenda per Amore, per Relazione e per Coppia. In discussione non ci sono le libere scelte di ognuno. Papa Francesco (non scrivete più Cono) è chiarissimo in questo. Non fa un discorso "religioso" o fideistico: Ma esistenziale!!! La felicità non sta nel non avere problemi. Sta nell'affrontarli insieme. Giorno per giorno. Amando e sovvenendo l'Altro per quello che è, non per quello che vorremmo che fosse.
quà c'è anche qualcuno che pensa che papa francesco debba risolvere prima i problemi di casa sua e a Cono con la scusa del papa di cacciarsi tra le lenzuola altrui
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Originariamente Scritto da
axeUgene
io la butto lì, senza pretese o titolo, ma credo che il succo della compatibilità sia quello: e cioè lo stress della persona nel dover contenere la propria natura autentica in presenza di altri; se la propria normale fisicità, manifestazione di sé nei gesti di occupazione dello spazio, ricerca, ecc... è accettata dal sistema nervoso dell'altro, si avverte e ci si rilassa, e viceversa;
per questo è davvero fondamentale convivere e misurare gli spazi; possibilmente ampii :D
Ok la condivisione nella coppia ma penso che un minimo di spazio proprio, di "aria" ci debba essere per andare d'accordo, difatti si è visto che la pandemia ha messo a dura prova tante coppie e più di qualcuna non ha retto, ma non vale solo per le coppie, anche genitori-figli, costretti a casa e a condividere gli stessi spazi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Si possono fare gli applausi a scena aperta? Te li faccio, Astrid! :clap
Qua non si vuol capire cosa si intenda per Amore, per Relazione e per Coppia. In discussione non ci sono le libere scelte di ognuno. Papa Francesco (non scrivete più Cono) è chiarissimo in questo. Non fa un discorso "religioso" o fideistico: Ma esistenziale!!! La felicità non sta nel non avere problemi. Sta nell'affrontarli insieme. Giorno per giorno. Amando e sovvenendo l'Altro per quello che è, non per quello che vorremmo che fosse.
Cono, forse dimentichi che sono divorziata e felicemente risposata...
E' la mia esperienza personale che parla. Può essere che a qualcuno abbia fatto bene (anche se, per come la vedo io, se l'altra parte viene a sapere della "cura", anche nel caso in cui il partner abbia capito che sta meglio a casa propria, non credo la possa prendere come un complimento o una prova di solidità).
Nel mio caso (reiterazioni a parte - di cui sono venuta a sapere in differita -) il sentirmi dire, a scoperta avvenuta, che il primato restava mio non mi ha trasmesso sicurezza, nè lusinga, nè serenità, nè senso di solidità. Anzi.
Secondo i tuoi canoni, Cono, credo che avrei dovuto passarci sopra e continuare a tirare il carretto sulla via del Paradiso... e invece ho deciso di lasciare.
Pazienza e comprensione non bastano. Così come i soppalchi emotivi che ci si autocreano (vedere le persone per come si vogliono vedere o far vedere non aiuta niente e nessuno, a prescindere dalle scelte che si fanno o non si fanno).
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
probabilmente, nel caso dei matrimoni è quella la causa; l'animale incompatibile viene fuori molto prima; magari è possibile la rimozione, ma a prezzo di grandissimo stress;
io non so descrivere bene la cosa, perché in effetti non ci ho mai riflettuto approfonditamente; ma c'è quello stato di inquietudine quando qualcuno si avvicina alla robba mia, al mio ordine/disordine, ficca il naso, mette mano, che non si determina per alcune persone; ma questo riguarda anche gli amici, quindi è una cosa diversa: ho carissimi amici coi quali trovo difficoltà a condividere spazi, e altri coi quali questo problema è del tutto assente;
a occhio e croce, la mia impressione è che il tutto sia riconducibile a qualche motivo di competizione/critica che giace sub-limine, rimosso; non so, tipo gli iper-attivi he colpevolizzano lo sbraco; magari non ti dicono nulla e non vogliono nulla, ma ti girano attorno spostando roba a casa loro, come se pisciassero per marcare il territorio, o osservano se sono a casa tua, e ti costringono a subire quella presenza come atto di potere, invasione.
Questo rafforza la mia idea di coppia ideale = weekend :asd:
Direi che 48 ore sono il tempo massimo che posso passare in uno spazio senza avere la smania di ordinarlo e ottimizzare :D
Io butto roba di nascosto, c'è da dire che Marito ha un serio problema di accumulo di carta :v Quindi sono un satanasso Axe :D