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“Holy Spider” (2022) di Ali Abbasi
Un serial killer ammazza le prostitute della sua città, Mashhad in Iran, microcosmo ultra devoto alla religione islamica. La motivazione è ripulire le strade da ragazze che non rispettano i valori sacri, ma che nella realtà sono persone con problemi di dipendenza dall’oppio. Si occupa del caso una giornalista proveniente da Teheran, poco abituata a seguire le rigide regole del Corano, che con il suo modo di fare manda in cortocircuito le usanze locali. Presentato all’ultimo Cannes, con un premio vinto per la miglior interpretazione femminile, Holy Spider è un thriller ispirato, che nelle sue scene più riuscite prende spunto da sequenze di altri film e registi importanti, ad esempio nei primi piani e nelle atmosfere viene in mente Kubrick, come pure l’assassino nel suo incedere ricorda proprio il Jack Nicholson di The Shining. Anche la musica che incombe minacciosa quasi ad avvertire il pericolo imminente, arricchisce una pellicola non perfetta ma più che riuscita, soprattutto nella parte finale.
Holy Spider ***
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"Il giovane favoloso". Elio Germano interpreta magistralmente Giacomo Leopardi. Ne consiglio la visione a tutti, lo si trova anche su YouTube.
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Barrett, se ci sei ancora, batti un colpo!
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Ticket to Paradise - Una volta si diceva che si faxecano certi film per la pagnotta, ma cosa si sono ridotti George Clooney w Julia Roberts per la pagnotta è indescrivibile
Credetemi sulla parola, risparmiate i soldi del biglietto
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Originariamente Scritto da
follemente
Barrett, se ci sei ancora, batti un colpo!
Ciao Folle. Non ho guardato altri film. In verità uno si, EO presentato a Cannes l'anno passato. Aspettiamo quelli di Berlino, poi sta arrivando Cannes....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Barrett
Ciao Folle. Non ho guardato altri film. In verità uno si, EO presentato a Cannes l'anno passato. Aspettiamo quelli di Berlino, poi sta arrivando Cannes....
Ah, ok.
Intanto io ho visto al cinema un film di un regista sloveno, L'uomo senza colpa (2022), imperniato sulla storia di una vedova dell'amianto nel Monfalconese. Molto lento, più psicologico che altro: s'instaura un rapporto di amore-odio tra lei ed il responsabile delle morti per l'amianto.
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"L'inchiesta" di Damiano Damiani, ieri su Rai storia.
Lo consiglio caldamente a tutti! È già su Rai play.
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"Le cose che non ti ho detto" film inglese del 2019: il turbinio dei sentimenti in conseguenza di una separazione, raccontato con una delicatezza che commuove e stupisce. Grandissimo Josh O'Connor nell'interpretazione del figlio.
Spero che Barrett o qualcuno di voi lo abbia visto lunedì su Rai tre per condividere i giudizi. In ogni caso lo si rivede su Rai play
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Visto. Due grandi attori, Bill Nighly era candidato quest'anno all'Oscar con "Living". Qualche perplessità sulla sceneggiatura, monocorde che indugia sull'argomento senza alcuna variante, tipico nel cinema britannico, e in generale la regia, spesso banale. Cono se vuoi vedere un film di livello superiore, medesimo argomento ma da un punto di vista americano, con una sceneggiatura dalle diverse ramificazioni, tra l'altro con la stessa Annette Bening nella medesima situazione, lasciata dal marito e persino da lui ridicolizzata, ti consiglio di vedere "American Beauty". Un film senza difetti.
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Ti ringrazio infinitamente!
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L'appuntamento (2022) di una regista macedone che ora vive negli USA, Teona Strugar Mitevska: ambientato a Sarajevo ai giorni nostri, parla dell’incontro di varie coppie in uno speed date: tra queste c’è Asja, che cerca l’anima gemella, e Zoran, che invece voleva conoscere proprio lei, perché durante la guerra, trent’anni prima…
L’ho molto apprezzato per il crescendo di tensione, soprattutto psicologica, ma non solo, per i tempi che rallentano solo nella seconda parte, per l’evoluzione della vicenda.
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"La casa di Jack " - Lars von Trier - Matt Dillon: Jack e Bruno Ganz: Virgilio
Jack (incredibile Matt Dillon, preciso, gelido, credibile) è serial killer molto intelligente e psicopatico, non ha emozioni, impara a comunicare con gli altri mimando, davanti allo specchio, le emozioni di volti ritagliati dalle riviste, colto, con disturbo ossessivo compulsivo è il migliore assassino mai esistito.
Il film è il dialogo tra il protagonista e un misterioso interlocutore, il tema è l'arte, Jack si propone di realizzare con i omicidi opere d'arte perfette, il pensiero di Jack è: "l'arte è distruzione, morte e decadenza". Il suo interlocutore non condivide, per l'interlocutore l'arte è amore
Si scoprirà proseguendo nella visione che l'interlocutore è Virgilio (Bruno Ganz), il dialogo è la "confessione" di Jack durante il viaggio verso l'altromondo
non è così crudo e macabro come si dice, non se si è abituati al genere horror, disponibile su Prime Video
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La neve cade sui cedri (titolo originale "Snow falling on ceeders")
con Ethan Hawke, Youki Kudoh, Rick Yune, Max von Sydow.
L'orrore della guerra e l'assurdità dei pregiudizi superati da uno scatto di umanità: avvincente, bellissimo!
Barrett, se puoi e se l'hai visto....ti prego, fammene una recensione. Grazie! Buon fine settimana.
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“Il Sol dell’Avvenir” (2023) di Nanni Moretti
Sarà presente in concorso a Cannes ed è stato scritto prima dell’invasione Russa in Ucraina. Il protagonista (Nanni Moretti) sta girando un film ambientato in Italia nel 1956 proprio nei giorni dell’invasione sovietica a Budapest per “raffreddare” la spinta rivoluzionaria dei magiari. Il protagonista (Silvio Orlando) è un giornalista dell’Unità che non sa che parte stare, se giustificare l’invasione dei sovietici perché comunque il paese è la mamma di tutto il comunismo, oppure dalla parte della libertà rappresentata dai coraggiosi ungheresi. Fuori dal film girato, il protagonista (Nanni Moretti) è totalmente assorbito dalla piega che deve dare al film che si dimentica di avere una moglie (Margherita Buy), che lo lascia. Il film mi è parso davvero ispirato, con una sceneggiatura bellissima, che non dà mai punti di riferimento allo spettatore, con sorprese che si susseguono continuamente, inoltre ci sono tantissime citazioni cinematografiche (soprattutto su Fellini) e i brani musicali per una volta non sembrano appiccicati ma sono incastonati perfettamente nella storia (Tenco, De Andrè e Battiato). Aggiungo che l’attore Moretti sembra perfino migliorato, mentre la Buy è così naturale che ormai ricorda le grandi attrici internazionali. Da non dimenticare la solita qualità da preveggente del regista, ad un certo punto si parla persino di un orso catturato…Non tutto è perfetto come in tutti i film di Moretti, ma a me è piaciuto molto e quindi anche le stellette sono quelle che si merita il film secondo i miei gusti personali. Grazie Nanni.
Il Sol dell’Avvenir ****