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sandor
questo è chiaro. l'iva è solo una delle tasse, però. occorrerebbe tassare non solo i consumi ma anche e soprattutto i redditi. in modo conforme a costituzione, ovviamente e magari preservando chi a parità di reddito lavora di più, anche magari "fisicamente"...
bene, ma se tu hai uno squilibrio tra chi lavora e chi no, tra giovani in età lavorativa e vecchi, se la forza lavoro non è qualificata e produce basso valore aggiunto, non hai abbastanza risorse fiscali per garantire i servizi;
un paese che invecchia si de-industrializza e si impoverisce, regredisce; non ti posso costringere a fare figli, ma allora servono per forza "nuovi italiani" che li facciano.
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axeUgene
eh, peccato che da 25 anni ci sia il blocco dei visti...
anche in questo caso, la propaganda gioca sul termine "clandestino", un reato inventato dalla Bossi-Fini, laddove la quasi totalità quelli è già inserita; infatti, lo stesso governo che passò quella legge pose in essere la più imponente sanatoria mai approvata, proprio riconoscendo che essere irregolari non è un crimine in sé;
ora, per me la legalità è una necessità indiscutibile; ma non si può ingannare l'opinione pubblica sulla realtà per fare cassa di voti e incitare all'odio, quando è ovvio che le espulsioni di massa sono materialmente impossibili - infatti, stanno ancora a caro fratello...
che senso ha opporsi alla cittadinanza di ragazzi nati qui, che vanno a scuola coi tuoi figli, parlano lo stesso dialetto e tifano la stessa squadra, e riconoscere che avremo bisogno di questi nuovi italiani ?
questa è solo propaganda, incitazione a dismettere il buon senso.
Anche qui, nessuna piega. Lo IUS SOLI è visto come fumo negli occhi. Quando invece sarebbe una legge con valenza morale ed economica.
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axeUgene
bene, ma se tu hai uno squilibrio tra chi lavora e chi no, tra giovani in età lavorativa e vecchi, se la forza lavoro non è qualificata e produce basso valore aggiunto, non hai abbastanza risorse fiscali per garantire i servizi;
un paese che invecchia si de-industrializza e si impoverisce, regredisce; non ti posso costringere a fare figli, ma allora servono per forza "nuovi italiani" che li facciano.
daglie con marx...no. il valore aggiunto riguarda i prodotti, non la forza lavoro.
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sandor
daglie con marx...no. il valore aggiunto riguarda i prodotti, non la forza lavoro.
per te, tutto quello che è nozione economica è "Marx" :asd:
il "prodotto" dipende proprio dalla qualità della forza lavoro; se farai l'avvocato, per il tuo prodotto verrai pagato più che a raccogliere pomodori in virtù della tua qualifica, che aggiunge valore;
investire nell'istruzione di alto livello implica maggiori possibilità di sistema di essere più ricco e avere più gettito da redistribuire ai poveri; se sono pochi i giovani e i qualificati devono emigrare, il sistema si impoverisce.
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axeUgene
per te, tutto quello che è nozione economica è "Marx" :asd:
no, guarda. tu parlavi di valore aggiunto come attinente al fattore lavoro, e questo è in certo modo un marxismo. se parli di valore aggiunto di un prodotto in fase di realizzazione allora ci intendiamo.
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axeUgene
il "prodotto" dipende proprio dalla qualità della forza lavoro; se farai l'avvocato, per il tuo prodotto verrai pagato più che a raccogliere pomodori in virtù della tua qualifica, che aggiunge valore;
e sarebbe a mio parere un errore. cioè se faccio l'avvocato il mio è lavoro intellettuale. se raccolgo pomodori è lavoro manuale. il lavoro intellettuale dovrebbe essere remunerato "meno" di quello manuale. cioè penso che quest'ultimo importi una quantità di sforzo e di dedizione maggiore, e che per questo vada più efficacemente "tutelato" attraverso una sua eventuale regolamentazione che consenta di diminuire la tassazione su questo tipo di lavoro. cioè, poiché nella gran parte dei casi è lavoro nero, consentire di uscire dal "coperto" senza che il datore ritenga più conveniente farcelo restare, e non pagare, evadendo, le tasse su quel tipo di lavoro. questo non è marx ma buon senso.
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axeUgene
investire nell'istruzione di alto livello implica maggiori possibilità di sistema di essere più ricco e avere più gettito da redistribuire ai poveri; se sono pochi i giovani e i qualificati devono emigrare, il sistema si impoverisce.
si. diciamo che nella gran parte dei casi è una "partita di giro". riguardo al fatto che la scarsa promozione della ricerca, in altri settori che il diritto, sia carente a livello di spesa pubblica, è un problema che prima o poi occorrerà risolvere...
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sandor
no, guarda. tu parlavi di valore aggiunto come attinente al fattore lavoro, e questo è in certo modo un marxismo. se parli di valore aggiunto di un prodotto in fase di realizzazione allora ci intendiamo.
ma quale marxismo... il valore aggiunto del lavoro è la competenza del lavoratore, che genera quel prodotto e non un altro; se produci un aereo, le competenze degli ingegneri aeronautici che lo progettano; senza di quelle il "prodotto" non c'è;
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e sarebbe a mio parere un errore. cioè se faccio l'avvocato il mio è lavoro intellettuale. se raccolgo pomodori è lavoro manuale. il lavoro intellettuale dovrebbe essere remunerato "meno" di quello manuale.
nel tuo mondo di fantasia, forse; in pratica, se tu sei avvocato puoi destinare del tuo tempo all'orto e non avvalerti del raccoglitore di pomodori, quindi pagare poco chi faccia il lavoro al posto tuo; ma non l'inverso; se uno ha bisogno di un avvocato, non può improvvisarsi tale; e questo origina le condizioni di mercato e le retribuzioni.
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Il valore di un prodotto / servizio e' dato da cio' che i richiedenti sono disposti a pagarlo in funzione del proprio bisogno e della concorrenza nella sua offerta.
Tale valore, a caduta, si ripartisce in proporzione sulle componenti a monte che lo rendono disponibile, principalmente fra gli investimenti che mettono a disposizioni i mezzi e il lavoro che fa operare quei mezzi per dare un risultato nella catena del valore.
Se una buca vale un milione e uso una scavatrice da 10 milioni + piu' un trattorista debbo remunerare l'investimento per lo scavatore e il trattorista in una misura che motiva a spendere 10 milioni per la macchina e un tizio a guidarla.
Se tale conto non torna la buca non si fa.
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meogatto
Il valore di un prodotto / servizio e' dato da cio' che i richiedenti sono disposti a pagarlo in funzione del proprio bisogno e della concorrenza nella sua offerta.
Tale valore, a caduta, si ripartisce in proporzione sulle componenti a monte che lo rendono disponibile, principalmente fra gli investimenti che mettono a disposizioni i mezzi e il lavoro che fa operare quei mezzi per dare un risultato nella catena del valore.
Se una buca vale un milione e uso una scavatrice da 10 milioni + piu' un trattorista debbo remunerare l'investimento per lo scavatore e il trattorista in una misura che motiva a spendere 10 milioni per la macchina e un tizio a guidarla.
Se tale conto non torna la buca non si fa.
no, non funziona così; dipende dall'orizzonte temporale;
il tunnel sotto la Manica nasce come operazione in perdita, "politica", ma poi nel lungo si è ripagato;
quello che ti dice il documento del governo ganassa è l'ammissione che ti servono 500 nuove persone al giorno per 50 anni, altrimenti non hai la pensione e un adulto dovrà mantenere due pensionati e un minore, oltre a lui stesso;
quello che puoi scegliere è se farne degli italiani ora, o trovare chi passa quando ti serve, se lo trovi; l'alternativa è un paese di vecchi che andranno "lasciati morire" appena se ne presenti l'occasione, perché i pochi giovani non avranno tempo e possibilità per occuparsene.
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Ma cio' rientra nel valore che il committente per tante ragioni sue, materiali e immateriali, da all'opera.
Un derby di calcio in se non vale nulla, ma se muove una massa di affari enorme assume un valore, ovviamente se la gente e' disposta a pagare ingressi e abbonamenti TV.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
ma quale marxismo... il valore aggiunto del lavoro è la competenza del lavoratore, che genera quel prodotto e non un altro; se produci un aereo, le competenze degli ingegneri aeronautici che lo progettano; senza di quelle il "prodotto" non c'è;
io avevo provato mentalmente ad accostare il concetto di valore aggiunto a quello di "plusvalore" di marxiana memoria, pensando che questo tu volessi intendere. quanto al valore aggiunto come lo intendi tu direi che non riguarda solo gli ingegneri aerospaziali ma chiunque svolga un certo lavoro con competenza. anche se raccoglie pomodori.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
nel tuo mondo di fantasia, forse; in pratica, se tu sei avvocato puoi destinare del tuo tempo all'orto e non avvalerti del raccoglitore di pomodori, quindi pagare poco chi faccia il lavoro al posto tuo; ma non l'inverso; se uno ha bisogno di un avvocato, non può improvvisarsi tale; e questo origina le condizioni di mercato e le retribuzioni.
guarda. se io facessi l'avvocato da una vita e non sapessi fare altro allora non raccoglierei pomodori, ma non perché questo sia un lavoro per negri. solo perché mi mancherebbe il fisico, la resistenza oltre alla pratica. insomma si parla di negri che fanno un lavoro da negri, appunto lavorando anche 15 ore al giorno. ci sono lavori in cui conta il sapere specifico e l'intelletto. altri in cui contano altre doti, come appunto la resistenza dei negri. a napoli non è che nessuno vuole raccogliere san marzano. non hanno il fisico adatto a sopportare la fatica, ad evitare una insolazione ecc. che cavolo vai dicendo co sta storia del valore aggiunto?!
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Il lavoro, per definizione, modifica la realta' e vale quello che chi ha chiesto quela modifica e' disposto a pagare.
Puoi fare a mano una massicciata di pietre e, finita, smontarlo rimettendo le pietre come prima.
Un lavoro massacrante a valore aggiunto 0 che nessuno pagherebbe e nulla compete a chi lo ha eseguito.
L'inverso per una azione di scarsa fatica, ma altissimo reddito che non trova una concorrenza che fa la stessa azione a prezzi stracciati.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
no, non funziona così; dipende dall'orizzonte temporale;
il tunnel sotto la Manica nasce come operazione in perdita, "politica", ma poi nel lungo si è ripagato;
quello che ti dice il documento del governo ganassa è l'ammissione che ti servono 500 nuove persone al giorno per 50 anni, altrimenti non hai la pensione e un adulto dovrà mantenere due pensionati e un minore, oltre a lui stesso;
quello che puoi scegliere è se farne degli italiani ora, o trovare chi passa quando ti serve, se lo trovi; l'alternativa è un paese di vecchi che andranno "lasciati morire" appena se ne presenti l'occasione, perché i pochi giovani non avranno tempo e possibilità per occuparsene.
Un ragionamento applicabile quando spendi i soldi degli altri terziarizzando le perdite e hai interesse, secondo certi parametri tuoi, a quantificare un valore immateriale da concretizzare nel tempo con un rischio non tuo.
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meogatto
Un ragionamento applicabile quando spendi i soldi degli altri terziarizzando le perdite e hai interesse, secondo certi parametri tuoi, a quantificare un valore immateriale da concretizzare nel tempo con un rischio non tuo.
Gatto, spendiamo sempre i soldi degli altri, visto che lo stato li chiede in prestito, le imprese pure e, di conseguenza i lavoratori, pubblici e del privato; borsa e banche che ci stanno a fare ?
il sistema si muove sulla fiducia nel futuro; chi intermedia e valuta, se vede più vecchi che giovani, non ha fiducia, non ti presta più i soldi e finisci zampe all'aria.
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E' diverso se rispondi o meno dei risultati ottenuti e poco vale dire che figurativamente i soldi sono sempre degli altri, che pero', in certi casi, puoi considerare tuoi.
Hai comunque 600 mila ciondolanti con varie arti, pure lucro se, falli un po lavorare a mille euro e produrre qualcosa.
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meogatto
E' diverso se rispondi o meno dei risultati ottenuti e poco vale dire che figurativamente i soldi sono sempre degli altri, che pero', in certi casi, puoi considerare tuoi.
no, perché se non te li prestano, o peggio, se ti convertono forzosamente il conto in banca in debito pubblico non sono più tuoi;
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Hai comunque 600 mila ciondolanti con varie arti, pure lucro se, falli un po lavorare a mille euro e produrre qualcosa.
i 600mila sono clandestini, non ciondolanti; sono gli edili a giornata, gli aiutanti dei mercati rionali, gli addetti alle pulizie condominiali, le badanti della nonna inferma...
questa è gente che fa PIL e consuma, abita in case di italiani, paga affitti ad italiani per appartamenti e fondi altrimenti sfitti, veste e nutre i figli, giustifica insegnanti, ecc... ma è "illegale" perché entrata senza permesso.