Originariamente Scritto da
Kanyu
Credo che la mia esperienza sia diversa ancora dalle vostre, almeno da quelle che finora ho letto.
Ho una compagnia di amici, una piccola comitiva, siamo in otto in tutto. Molto affiatati.
Quattro sono donne.
Con la mia compagnia si va in giro, ci si ritrova al pub, al poligono, si frequenta la palestra, si corre, si gioca, chi va a teatro, chi al cinema, chi ai concerti, chi in piscina, si fanno cene, si ride, si canta, si suona e si scherza. Una compagnia di amici come tante.
Siamo molto affezionati tra di noi, ci si telefona, si chiedono notizie, ci si aiuta e appena si può si organizza qualcosa tutti insieme.
Nessuno di noi è sposato o almeno nessuno lo è più.
Con due delle ragazze della compagnia sono andato a letto, ci ho fatto l'amore, un paio di volte da quando ci conosciamo. Forse la serata giusta, forse la voglia, il vino, il posto dove ci trovavamo, non so,
Il giorno dopo tutto è rimasto come prima, niente è cambiato, ugnuno a casa propria, ognuno con la propria libertà di scelta e la sicurezza di non dover rendere conto a nessuno.
Ci frequentiamo normalmente, appena si può tutti e otto, la comitiva viaggia in sintonia.
Non so se anche ad altri della compagnia sia capitato quello che è successo a me, non me lo chiedo e francamente non mi interessa.
E' stata solo un'amplificazione dell'amicia legata esattamente a quel momento e ognuno di noi (due in quel caso) sapeva esattamente quello che desiderava e sin dove voleva arrivare.
Cosa è cambiato rispetto a prima? Proprio nulla.
Che vuol dire fare l'amore con un'amica? Viene a cadere l'affetto, l'amicizia che ho per lei? La sento solo mia? E io dovrei essere l'unico per lei?
Assolutamente no, e vedo che la cosa è reciproca e totalmente condivisa.
Sarebbe come fare l'amore con il mio migliore amico, cambierebbero le cose? Ci sentiremmo diversi? Strani? Mi aiuterebbe di meno se ne avessi bisogno? Non andremmo più insieme a fare delle passeggiate in centro? Al poligono di tiro con l'arco? Non verrebbe più a cena con me? Con tutti gli altri?
Non penso proprio, si tratta solo di rispetto, di affetto e della voglia che l'amiciza duri per sempre.
Bisogna solo lasciarci vivere, procedere e vedere unicamente quello che è meglio per noi stessi nel rispetto degli altri. Alla fine volerci solo bene. Andare per la nostra strada all'interno di quello che la vita ci offre, senza pretese, procedere in tranquillità ed in amicizia, tutti insieme,
Io con loro mi trovo benissimo, mi sento assolutamente libero e appagato.
Donne e uomini, chiunque di loro.