fiducia e speranze future
Chi è del sud da sempre, ha sentito parlare di futuro e speranze. Io ricordo mia nonna, la quale, quando ero ragazzino, mi diceva sempre di avere speranza e fiducia in un futuro migliore. Più "prospero", per l'esattezza.
Ora mi viene da pensare, ogni epoca ha le sue problematiche, le sue tragedie, le paure, le incertezze, ecc. Negli anni 70' / '80, c'era la guerra fredda, il terrorismo rosso e nero, la mafia, che procurava morti ammazzati un giorno si e l'altro pure. Poi c'era la mancanza di lavoro. Una costante, quest'ultima.
Ricordo che subito dopo il diploma feci diversi concorsi : polizia, dogana, Alitalia... e poi, ho cercato di arruolarmi. Niente da fare!! Alla fine, dopo tanti mestieri e qualche sacrificio, oggi devo pure ritenermi fortunato per il lavoro che ho.
All'inizio degli anni '90, vivevo ancora gli strascichi dei fine anni '80. Avevo trovato un lavoro, ma ero molto sfruttato e sottopagato. Poi, le stragi mafiose del 1992, mi fecero capire che qui da noi, in questa meravi-maledetta Sicilia, certe cose non cambieranno mai o perlomeno, non facilmente e rapidamente. Ricordo che il pessimismo dilagava, tra noi ragazzi, dopo la perdita di due eroi magistrati come Falcone e Borsellino.
Si aveva davvero la sensazione che la mafia fosse forte e invincibile e che il "sistema", non sarebbe mai cambiato. Nel frattempo però, era terminata la guerra fredda e la Germania, sul finire del 1989 si era riunificata. Evento certamente importante per tornare ad una condizione di "normalità" in quel paese. Insomma, di buon auspicio per tutti, in Europa.
Oltre la metà degli anni '90 pensavo di essermi messo alle spalle il peggio della mia vita sociale, cioè quella di cittadino sicy-sub-italiano, dove per forza di cose, sei condannato a sperare sempre in un futuro migliore. Così come mi diceva mia nonna. Che poi, francamente, dopo aver vissuto la guerra, lei si, che aveva vissuto un periodo di fiducia e prosperità. Perché augurarsi ancora di meglio? Forse per non tornare al peggio?? Boh,
Oggi che sono padre e sto vivendo un presente di grandi incertezze, dove altre tragedie prendono il posto di quelle passate (vedi il terrorismo, le guerre in Siria, Libia..... ondate di migranti in fuga dai paesi poveri, economia allo sbando, debito pubblico alle stelle e quant'altro...), le parole di mia nonna mi ritornano in mente e mi viene da pensare che il futuro difficilmente sarà migliore e prospero.
Io non so cosa pensare, cosa augurare ai giovani.... e alle mie figlie. A volte penso ai miei cugini che da anni vivono al Nord... oppure a mia sorella, in Inghilterra. Mi viene voglia di mollare tutto e ricominciare nuovamente..... ma nel frattempo sto anche per compiere i miei primi 50 anni.... dove vado a ricominciare di nuovo? A fare cosa poi?
Già mi vedo tra vent'anni (se ancora ci sarò), ad andare finalmente in pensione(se ancora ci sarà) e indossare, per la prima volta, la classica "coppola", il copricapo che più ci caratterizza, noi siciliani.
Mica per niente.... tanto per identificarmi con la mia gente, finalmente, cercando magari di parlare un dialetto, quello siciliano, che non so parlare neanche bene, rassegnato nel vedere le strade, sempre più disastrate, i servizi pubblici, sempre fatiscenti e mediocri, la burocrazia, sempre peggio, la mafia, sempre presente.... e sperare, fiduciosamente, in un futuro migliore.
bah, forse questo post andava inserito nello spazio libero sfogo, ma non vuole essere tale, piuttosto un sentimento di poca fiducia e speranza in un futuro prospero e migliore!!!
buona notte.
