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W il Pacioccone!
E' in corso una campagna, mica tanto strisciante, da parte del cattolicesimo più retrivo nei confronti del Pacioccone. La causa è semplice: il cattolicesimo in Occidente era fondato sino a ieri su un tacito accordo dei credenti sul vangelo: si leggeva la domenica in chiesa e per il resto della settimana ognuna faceva come gli pareva meglio :asd:. Adesso però c'è un papa per il quale è sempre domenica e questo sta facendo uscire di testa i Pirlon e gli Adinolfi nostrani. Persino un poveraccio come Socci ha alzato la cresta. IO sto col Pacioccone e spero che i signori prendano un biglietto di sola andata per l'Alabama.
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I cattolici più retrivi in realtà non hanno mai avuto di che preoccuparsi, nessuno li tocca. Se danno mostra di agitarsi per le trovate del Pacioccone fanno solo un favore a lui che può presentarsi da eroe, e a una chiesa cattolica che ha pur sempre bisogno di una base di consenso per continuare a fare quello che vuole.
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Ho ascoltato Adinolfi pochi giorni fa intervistato a radio 24... mi sanguinavano le orecchie
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Breakthru
Ho ascoltato Adinolfi pochi giorni fa intervistato a radio 24... mi sanguinavano le orecchie
mi sa che Milan lo prendeva in giro per la Juve :asd:
in un certo senso, hanno quasi "ragione" i retrivi; perché un Cattolicesimo conservatore vincente sarebbe una sorta di normalizzazione della Chiesa, anche se implicherebbe l'ammissione della retrocessione a identitaria, non-universalista; una specie di ente conservatore con attività benefiche, che se la gioca con le altre "squadre";
ovviamente, può non piacere; ma si può anche capire l'ansia di certi ambienti, anche non del tutto sprovvisti di spessore intellettuale, di fronte alla gara di "simpatia" implicita nella condotta di Bergoglio;
cioè, passato lui, devono trovare una droga ancora più forte, e poi sempre più forte, con tempi inadatti a quelli dell'istituzione;
un papa "di dottrina", alla Ratzi, sembra loro confortevole, perché chiude la stalla, quando però i buoi sono fuggiti.
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Papa Francesco rischia seriamente la Vita ogni giorno, a dire quel che dice. Ha rimesso al centro il Vangelo. Sine glossa. E ciò risulta intollerabile per i farisei del nostro tempo, per i potenti, per i mercanti di guerra e per quei politici che, con una mano brandiscono il Santo Rosario e con l'altra chiudono i porti d'approdo ai tanti Gesù Cristo che continuano a soffrire e a morire nel mondo: Il massimo dell'ipocrisia!