I T - IV giro - romanzi autori stranieri- Si legge " Foto di gruppo con Signora"

28/11/2019

Foto di gruppo con signora - Heinrich Boll
E' uno spaccato di cinquant'anni di vita tedesca dall'età guglielmina al secondo dopoguerra. Nella sua indagine su Leni, donna sensuale e di carattere, che attraversa gli eventi più drammatici della Germania contemporanea, l'autore veste i panni del cronista, mettendosi sulle tracce di tutti colori che l'hanno conosciuta: dal fratello poeta che si distrugge per sottrarsi all'abiezione del nazismo, a suor Rahel, dall'affarista Pelzer alla prostituta Margret. Attraverso le testimonianze di quanti l'hanno frequentata, attraverso foto, lettere, oggetti personali, l'autore ricostruisce una biografia che è insieme immagine di un'epoca e di un ambiente.

Ieri ero in biblioteca e l'ho preso.
E' scritto molto molto piccolo

Io me lo sono già procurata, ce l'aveva il mio vicino di casa, e stasera inizierò la lettura.

L'ho prenotato oggi in biblioteca, spero arrivi per la prossima settimana.

Ritirato oggi dalla biblioteca.

Avete iniziato?

Io sì, vado a rilento per via dei caratteri piccoli ma meno di quanto avessi preventivato.
La lettura è scorrevole, i periodi sono abbastanza brevi da farti venire voglia di leggerne ancora uno, ancora uno, magari l'ultimo...
Sono arrivata al capitolo istruzione di Lena.
Fortunatamente la prossima settimana sono in ferie e riuscirò a leggere con la luce del giorno.

Iniziato ma non ho ancora ingranato, la storia, (se così si può definire) non mi prende, almeno finora e faccio fatica.

Anch'io non mi sento presa e procedo a rilento, forse perché l'autore si limita a fornire solo i dettagli dei testimoni, di cui spiega vita morte e miracoli, un modo di scrivere che mi estranea.

Dopo la comparsa dell'ennesimo testimone, di cui si dice fin troppo, senza sviluppi nella storia principale, ho deciso circa a pagina 100 che questo libro proprio non fa per me. Mi arrendo.

Io l'ho letto tutto e mi è piaciuto. Un romanzo corale partendo da Leni ovviamente con tutte le vicissitudini della sua vita, non c'è vuota retorica in lei, subisce il nazismo, fallisce negli studi, gli amori contrastati. I personaggi che le ruotano intorno hanno sicuramente aiutato Boll a ricostruire la sua storia, la vecchia domestica, l'amica del collegio (divenuta prostituta di lusso), uomimi d'affari e personaggi politici, non ultimo il custode del cimitero e Boris. Un brulicare di personaggi eterogenei e coloriti che disegnano un quadro vivido ed assolutamente originale della società tedesca degli anni quaranta. Gli episodi finali sono quelli che mi sono piaciuti di più. La relazione di Leni con il turco Mehmet, operaio della nettezza urbana. Leni è anticonformista ed estranea a tutte quelle tendenze sociali che discriminano le persone, almeno certi tipi di persone, che vengono trattate come rifiuti. Se avete letto con attenzione le parole che compaiono spesso nel romanzo sono "rifiuto" e "sporcizia". Infatti Leni fa l'amore con Boris in un cimitero, suo figlio lavora nella nettezza urbana e lei subaffitta a un prezzo irrisorio le stanze del suo appartamento a emarginati considerati inferiori dalla società tedesca come gli immigrati portoghesi e i turchi.
Direi un romanzo fatto molto bene, degno di una mente estemamente arguta che porterà lo scrittore ad essere (non solo per questo romanzo ovviamente) insignito del premio Nobel per la letteratura.

Anch'io credo che non riuscirò a finire la lettura, il libro non mi prende, sono arrivata anch'io all'incirca a cento pagine, sto saltando qua e là.

Sono tremendamente in ritardo con la lettura, sono solo ad un terzo del libro, pensavo di avere tempo in questi giorni invece sono quasi felice di tornare al lavoro.

C'è un sottile velo di ironia che percorre tutte le descrizioni dei personaggi, un po' severa e meno ironica ho trovato la descrizione di Alois e del padre di Leni.

Mi piace l'idea di questo io narrante che racconta dei viaggi, delle visite, delle interviste e che, nonostante sia un narratore, sembra partecipe della vita dei personaggi che incontra, apprezzo quando lascia sfuggire qualcosa di sé, un attimo di commozione, un sorriso trattenuto, una sorpresa.

"Foto di gruppo con Signora", mi fa pensare a quando accompagno mia madre al camposanto e facciamo il "giro lungo", che vuol dire andare a vedere le tombe dei bis-trisavoli, è un giro lungo per modo di dire, sono tutti al tempio crematorio.
Il bello di questo giro è guardare le foto antiche, i vestiti, le acconciature, non ride mai nessuno in queste foto, appena un accenno di sorriso e sono quasi tutte (o tutte?) di profilo o tre quarti.
E' il giro lungo non per la strada percorsa ma per il tempo che ci impieghiamo a farci domande su un nome o un altro, sui gradi di parentela, sull'età, sulle date, sulle professioni (quando sono indicate), sulle divise...


Tornando al libro penso che dovrei riuscire a finirlo per il prossimo fine settimana.



Maartedì faccio partire il nuovo