Visualizzazione Stampabile
-
Treni e disagi
Mi capita quotidianamente di scrivere di ritardi di ritardi e cancellazioni di treni a causa di disagi tra i più disparati. La vita dei pendolari è un vero incubo oggi, ma il problema si propone anche per chi parte per un viaggio. Che esperienze avete in merito?
-
L’ultimo viaggio in treno è stato Milano-Berlino ovest. Sì, con il muro e la cortina di ferro.
Il trauma al confine: il treno fermo, poliziotti con i cani lupo sulla banchina altrimenti deserta, altri poliziotti con degli specchi montati su dei carrelli per ispezionare le carrozze da sotto, palizzate a destra e sinistra di sei metri d’altezza, poliziotti severissimi negli scompartimenti a controllare i documenti. Credo di non aver respirato per tutto il tempo del controllo. Alcuni poliziotti armati sono rimasti a bordo fino al confine di Berlino ovest dove siamo arrivati senza che nessuno potesse salire nelle fermate intermedie.
Associo questo ricordo con il colore grigio, come se avessi vissuto in un film in bianco e nero, eppure era estate.
Devo ammettere, li la mia idea di socialismo è andata fortemente in crisi.
Potenza della ferrovia!
-
Prendo spesso il freccia rossa, un viaggio di tre ore, non è mai capitato nulla di particolare, se non a volte incontrare compagni di viaggio particolarmente molesti.
Sui treni dei pendolari potrei stare a scrivere per ore, specialmente sulle cose scandalose che accadono nei mesi estivi.
-
Ho fatto la pendolare sei anni. Esperienze allucinanti e incredibili. Ricorderò sempre un 31 dicembre: 83 km da percorrere in treno, orario di arrivo previsto 7.50, orario effettivo di arrivo 12.35.
-
Io per fortuna non devo subirla direttamente, ma conosco bene la situazione dei pendolari perché spesso mi ritrovo a scriverne. Cremona-Milano, 75 minuti (che già quello è assurdo considerando che in auto ci si mette lo stesso tempo) teorici, spesso i ritardi sono fino a un'ora. A giugno un giorno sono stati 120 minuti. Senza contare quelli che vengono soppessi.
E sulla Cremona-Brescia ritardo ogni giorno di 20 minuti del treno dellr 7.30 perché a causa dei lavori su un binario in stazione a Manerbio devono stare fermi ad aspettare il passaggio della Freccia della Versilia.
Sembra di essere nel terzo mondo.
Poi vai all'estero e si scusano per un minuto di ritardo.
-
Inoltre da non sottovalutare il fatto che il rapporto qualità del servizio offerto e prezzo è tutto da ricalcolare.