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Che cos'è la fede
Mi piace questa definizione della fede, che io trovo oggettiva e soggettiva nello stesso tempo, perciò vi riporto il pensiero di Paul Tillich espresso nel libro: Dinamica della fede, religione e morale.
Spero sia gradito.
La fede è lo stato di esperienza di un valore assoluto: la dinamica della fede è la dinamica del suprema interesse dell’uomo.
L’uomo come essere vivente, si preoccupa di molte cose, soprattutto di quelle che condizionano la sua stessa esistenza, come il cibo e l’abitazione.
Ma l’uomo, contrariamente agli altri esseri viventi, ha interessi spirituali: conoscitivi, estetici, sociali e politici.
Alcuni di essi sono urgenti, spesso estremamente urgenti, e ciascuno di essi, come gli interessi vitali, può rivendicare la sua assolutezza per la vita di un individuo o di un gruppo. Se la rivendica, esige la resa totale di chi accetta la sua istanza, e promette la totale realizzazione anche se tutte le altre istanze dovranno essere sottomesse a quella o respinte nel suo nome.
Se un gruppo nazionale fa della vita e dello sviluppo della nazione il suo interesse supremo, esso esige il sacrificio di ogni altro interesse: benessere economico, salute e vita, famiglia, verità estetica e conoscitiva, giustizia ed umanità.
I nazionalismi estremisti del nostro tempo sono laboratori per lo studio del significato che assume l’interesse supremo in ogni aspetto dell’esistenza umana, compreso il piccolo interesse della vita quotidiana.
Ogni cosa ha per suo centro l’unico dio: la nazione, un dio che certamente si dimostra un demone, ma che rivela chiaramente il carattere assoluto di un interesse supremo.
Ma non è solo l’istanza categorica avanzata da quello che è il proprio interesse supremo, è anche la promessa della realizzazione suprema che viene accettata nell’atto della fede. Il contenuto di questa promessa non viene necessariamente definito. Può essere espresso in simboli astratti od in simboli concreti che non si possono prendere alla lettera, come la “grandezza” della propria nazione alla quale si partecipa anche se si muore per essa, o la conquista dell’umanità da parte della “razza salvatrice” e via dicendo.
In ciascuno di questi casi è la “realizzazione suprema” ad essere promessa, ed è l’esclusione da questa realizzazione a essere minacciata, se non si obbedisce a quell’istanza assoluta.
Un esempio, che è più di un semplice esempio, è la fede manifesta nella religione del Vecchio Testamento.
Anch’essa ha il carattere dell’interesse supremo nell’istanza, nella minaccia e nella promessa. Il contenuto di questo interesse non è la nazione, nella quale il nazionalismo ebreo ha pure cercato talvolta di distorcerlo, ma è il Dio della giustizia, che, proprio perché rappresenta la giustizia per ognuno e per ogni nazione, è detto il Dio universale, il Dio dell’universo.
Egli è l’interesse supremo di ogni pio Ebreo, ed è quindi nel Suo nome che viene pronunciato il grande comandamento: “Amerai il Signore Di tuo, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza” (Deut. 6,5).
Qui sta il significato dell’interesse supremo e da queste parole l’espressione “interesse supremo” deriva.
Esse affermano inequivocabilmente il carattere della fede autentica, l’istanza della resa totale all’oggetto dell’interesse supremo.
Il Vecchio Testamento è pieno di comandi che danno concretezza alla natura di questa resa, ed è, relativamente a quella, pieno di promesse e minacce.
Anche qui le promesse sono espresse in simboli vaghi, sebbene orbitino intorno alla realizzazione della vita nazionale ed individuale, e la minaccia consiste nell’esclusione da tale realizzazione mediante la fine della nazione e la catastrofe dell’individuo.
La fede, per gli uomini del Vecchio Testamento, è il timore, in dimensione assoluta ed incondizionata, di Yahwèh e di ciò che Egli rappresenta nell’istanza, nella minaccia e nella promessa.
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Per me e' l'essere convinti di qualcosa che non ha nessuna evidenza razionale, anzi, diversamente si parlerebbe di sapere.
L'evidenza puo' anche derivare da valutazioni irrazionali che pero', da irrazionali, non certificano nulla se non la propria convinzione.
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Beh, non mi sembra che il nazismo sia stato senza evidenza razionale e così pure il fascismo che i nostri padri hanno conosciuto meglio di noi che ne siamo usciti indenni ; così molti altri governi autoritari che diabolicamente trasformano le istanze dei cittadini in promesse da realizzare.
Fino a prova contraria la storia dell'uomo è il suo sapere, come appunto diceva un filosofo: la storia insegna, è maestra di vita; guai a non andare a scuola da quella maestra:asd:.
Si parte sempre da un'evidente esigenza reale sulla quale, appunto, subentra poi la dinamica della fede per quel valore assoluto.
Posso riportare un altro esempio estratto dal libro di Tillich:
l'interesse assoluto per il "successo", la posizione sociale ed il potere economico.
Esso è il dio di molti individui nell'altamente competitiva civiltà occidentale e si comporta come ogni interesse supremo deve necessariamente comportarsi; esige una resa senza condizioni alle sue leggi anche se il prezzo è il sacrificio dei genuini rapporti umani, della convinzione personale e dell'eros creativo.
La sua minaccia consiste nella rovina sociale ed economica, e la sua promessa, vaga come tutte le promesse simili, nella realizzazione del proprio essere, ma una volta realizzata, la promessa di questa fede si dimostra vana.
La fede è lo stato di esperienza di un valore assoluto indipendentemente da quale esso sia. E' il contenuto che riveste una smisurata importanza per la vita del credente.
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A Roma, nella Camera dei Deputati c’è un seicentesco dipinto ad olio su tela attribuito alla scuola di Annibale Carracci, titolato: “Allegoria delle virtù teologali”. Sono raffigurate tre donne, ognuna con i propri simboli:
La Fede col calice eucaristico e la croce;
la Speranza è coronata di fiori (prefigurazione dei frutti attesi), con in mano una corona, simbolo della futura gloria che l’attende.
la Carità elargisce pane agli orfani, accompagnata da un pellicano: la leggenda narra che questo uccello in caso di carestia nutre la nidiata con il suo sangue.
https://upload.wikimedia.org/wikiped...e_Carracci.jpg
Il dipinto è una copia con alcune varianti di uno dei pennacchi della "Loggia di Amore e Psiche" nella Villa Farnesina, a Roma, in cui sono raffigurate Venere, Cerere e Giunone.
https://upload.wikimedia.org/wikiped...nd_Juno_01.jpg
La “Loggia di Amore e Psiche” è al piano terreno. E’ composta da cinque archi che sono attualmente chiusi da vetrate protettive. Il nome alla loggia deriva dalla decorazione ad affresco dipinta nel 1518 sulla volta dalla scuola di Raffaello su disegni del maestro. Sono raffigurati episodi ispirati all’Asino d’oro di Apuleio, della favola di Amore e Psiche, già utilizzata nel Quattrocento per immagini con tema nuziale.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
A Roma, nella Camera dei Deputati c’è un seicentesco dipinto ad olio su tela attribuito alla scuola di Annibale Carracci, titolato: “Allegoria delle virtù teologali”. Sono raffigurate tre donne, ognuna con i propri simboli:
La Fede col calice eucaristico e la croce;
la Speranza è coronata di fiori (prefigurazione dei frutti attesi), con in mano una corona, simbolo della futura gloria che l’attende.
la Carità elargisce pane agli orfani, accompagnata da un pellicano: la leggenda narra che questo uccello in caso di carestia nutre la nidiata con il suo sangue.
https://upload.wikimedia.org/wikiped...e_Carracci.jpg
Il dipinto è una copia con alcune varianti di uno dei pennacchi della "Loggia di Amore e Psiche" nella Villa Farnesina, a Roma, in cui sono raffigurate Venere, Cerere e Giunone.
Suppongo che sia Venere l'unica nuda; è quella che rappresenta la fede?
In un mondo maschilista e patriarcale me lo posso aspettare, altrimenti ci sarebbe stato Adone:asd:.
Mi piace perché riesce a fermare la leggiadria dei movimenti.
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Si Crepuscolo, la Fede è la prima a sinistra; con la mano destra sollevata sorregge la croce, nella mano sinistra tiene il calice eucaristico, ma non simboleggia Venere. Simbolicamente la Fede è nuda, senza orpelli, come deve essere la risposta dell'individuo a Dio che gli si rivela.
La fede ! Questa virtù teologale suscita domande.
Fede in che cosa ? C'è la fede scientifica, la fede politica, quella di due innamorati (simboleggiata persino da quell'oggetto chiamato "fede" (l'anello)... e altri tipi di fede.. Anche in una teoria scientifica si può credere per fede (Big Bang, evoluzione, etc.). Si può perciò definire la fede una costruzione teorica ? In tal caso come si sviluppa la fede ?
La fede è razionale o irrazionale ?
la fede è un'esigenza di chi crede nell'esistenza dell’oltremondano, qualcosa che va oltre la sua razionalità ?
La fede genera la religione o da questa scaturisce la fede ?
Quante domande che ricevono solo risposte parziali !
In genere ogni tipo di fede è suscettibile di mutamento di veduta, di abbandono delle basi su cui si fonda e di accettazione di altre basi. Non è eterna come dicono che sia quella di tipo religioso.
Si può avere tanta fede per poi, a seconda degli eventi, rigettarla in toto o in parte.
Logos + fede è il tentativo di trovare risposte ai significati della vita, della propria esistenza. Quando ci innamoriamo di una persona abbiamo fede, abbiamo fiducia in lei, al di là della ragione: quindi ci affidiamo.
La fede è un risultato, non un incipit, richiede l'accettazione di una “rivelazione”.
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La rivelazione della fede sta in chi crede veramente in Qualcuno a noi Superiore, può essere di qualunque genere ma l'importante è crederci.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
Si Crepuscolo, la Fede è la prima a sinistra; con la mano destra sollevata sorregge la croce, nella mano sinistra tiene il calice eucaristico, ma non simboleggia Venere. Simbolicamente la Fede è nuda, senza orpelli, come deve essere la risposta dell'individuo a Dio che gli si rivela.
Invece la Carità e la Speranza hanno orpelli, ecc.; difficile separare le tre virtù, se ce n'è una ci sono tutte e se non ci sono tutte non c'è neanche l'una.
Forse perché la fede in Gesù Cristo si realizza con la vittoria sulla vergogna, quella provata alla cacciata dei nostri progenitori, trasmessa a noi in senso figurato; infatti la donna non è completamente nuda come potrebbe essere Venere nella sua funzione.
Inoltre, per me, l'eucarestia non riesce nel suo scopo se nel gruppo c'è un potenziale traditore.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
Fede in che cosa ? C'è la fede scientifica, la fede politica, quella di due innamorati
Prima di fare quelle domande ti consiglio di rileggere meglio le citazioni che ho riportato di Paul Tillich.
Per me è chiarissimo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
F
La fede è razionale o irrazionale ?
la fede è un'esigenza di chi crede nell'esistenza dell’oltremondano, qualcosa che va oltre la sua razionalità ?
La fede genera la religione o da questa scaturisce la fede ?
Quante domande che ricevono solo risposte parziali !
Parziali per te-
Viene detto chiaramente che la fede è lo stato di esperienza di un valore assoluto.
Cioè se io credo in Gesù Cristo e nel suo Dio devo farne esperienza per alimentare questo stato di esperienza.
Non è chiaro?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
Si Crepuscolo, la Fede è la prima a sinistra; con la mano destra sollevata sorregge la croce, nella mano sinistra tiene il calice eucaristico, ma non simboleggia Venere. Simbolicamente la Fede è nuda, senza orpelli, come deve essere la risposta dell'individuo a Dio che gli si rivela.
La fede ! Questa virtù teologale suscita domande.
Fede in che cosa ? C'è la fede scientifica, la fede politica, quella di due innamorati (simboleggiata persino da quell'oggetto chiamato "fede" (l'anello)... e altri tipi di fede.. Anche in una teoria scientifica si può credere per fede (Big Bang, evoluzione, etc.). Si può perciò definire la fede una costruzione teorica ? In tal caso come si sviluppa la fede ?
La fede è razionale o irrazionale ?
la fede è un'esigenza di chi crede nell'esistenza dell’oltremondano, qualcosa che va oltre la sua razionalità ?
La fede genera la religione o da questa scaturisce la fede ?
Quante domande che ricevono solo risposte parziali !
In genere ogni tipo di fede è suscettibile di mutamento di veduta, di abbandono delle basi su cui si fonda e di accettazione di altre basi. Non è eterna come dicono che sia quella di tipo religioso.
Si può avere tanta fede per poi, a seconda degli eventi, rigettarla in toto o in parte.
Logos + fede è il tentativo di trovare risposte ai significati della vita, della propria esistenza. Quando ci innamoriamo di una persona abbiamo fede, abbiamo fiducia in lei, al di là della ragione: quindi ci affidiamo.
La fede è un risultato, non un incipit, richiede l'accettazione di una “rivelazione”.
P E R F E T T O !
(ma sei anche un critico d'arte? Ti interessi di arte, Doxa?)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Parziali per te-
Viene detto chiaramente che la fede è lo stato di esperienza di un valore assoluto.
Cioè se io credo in Gesù Cristo e nel suo Dio devo farne esperienza per alimentare questo stato di esperienza.
Non è chiaro?
Certissimamente si! Bravo Crep. Per alimentarsi e continuare ad ardere, la Fede ha bisogno di fare esperienza concreta dell'oggetto. Altrimenti, fatalmente, si spegne.
Personalmente, se non facessi ogni giorno esperienza concreta che Gesù Cristo esiste, ama, aiuta, mi comporterei come si comporta il mondo, alla lunga. Nè più nè meno.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Certissimamente si! Bravo Crep. Per alimentarsi e continuare ad ardere, la Fede ha bisogno di fare esperienza concreta dell'oggetto.
Non dell'oggetto, che ci pensa la fisica, ma del soggetto.
Che Gesù esiste lo sa anche l'asino che l'ha portato, ma chi sia pochi lo sanno.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
La fede ! Questa virtù teologale suscita domande.
Fede in che cosa ? C'è la fede scientifica, la fede politica, quella di due innamorati (simboleggiata persino da quell'oggetto chiamato "fede" (l'anello)... e altri tipi di fede.. Anche in una teoria scientifica si può credere per fede (Big Bang, evoluzione, etc.). Si può perciò definire la fede una costruzione teorica ? In tal caso come si sviluppa la fede ?
ma è semplice, fede in ciò che tutto contiene.
Se spezzetti la fede chi ti da una visone globale?
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Allegati: 1
Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Non dell'oggetto, che ci pensa la fisica, ma del soggetto.
Che Gesù esiste lo sa anche l'asino che l'ha portato, ma chi sia pochi lo sanno.
Ma se rimane solo a livello mentale Crep? Che utilità può avere? Cristo fà molto di più! Vuol farsi "toccare", concretamente! Cosa dice a Tommaso? "Metti quì il tuo dito. Tocca le mie piaghe!"
Se non lo sperimentiamo nel vissuto, hai voglia te ad alimentare la Fede solo coi libri, per quanto Sacri: Non ci riuscirai.
Allegato 29272
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Premetto che scrivo qui cosciente di essere probabilmente OT. E' il solo thread il cui titolo avesse un'apparente "genericità" che potesse giustificare la coerenza del mio intervento.
Non mi dilungo in chiacchiere. Il tema portante di questa sezione mi interessa e mi piacerebbe partecipare. Ovviamente, arrivo buon ultimo in una comunità che ha un dibattito aperto da molto tempo. La conseguenza é che , non avendo partecipato al passato e non avendo (come sarebbe logico e quindi necessario e doveroso per rispetto ai partecipanti)letto tutti i post precedenti , di tutti i threads, sono proprio il perfetto importuno che disturba e basta...In pratica, come posso partecipare entrando a partita iniziata, senza disturbare (troppo), senza offendere eventuali suscettibilità (tipo, per esempio,"ne abbiamo già discusso mille volte"), ma con lo scopo di portare un modestissimo contributo al dialogo ,anche se con posizioni, magari, controcorrente? Posizioni controcorrente, voglio precisare, ma sempre nel rispetto totale e assoluto delle opinioni altrui e senza alcuna critica o giudizio di merito. Un libero confronto di idee.
Grazie della vostra attenzione e del vostro parere/consiglio
:lode::lode::lode:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Ma se rimane solo a livello mentale Crep? Che utilità può avere? Cristo fà molto di più! Vuol farsi "toccare", concretamente! Cosa dice a Tommaso? "Metti quì il tuo dito. Tocca le mie piaghe!"
Se non lo sperimentiamo nel vissuto, hai voglia te ad alimentare la Fede solo coi libri, per quanto Sacri: Non ci riuscirai.
Allegato 29272
La tua polemica è senza fine come la tua fede.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Premetto che scrivo qui cosciente di essere probabilmente OT. E' il solo thread il cui titolo avesse un'apparente "genericità" che potesse giustificare la coerenza del mio intervento.
Non mi dilungo in chiacchiere. Il tema portante di questa sezione mi interessa e mi piacerebbe partecipare. Ovviamente, arrivo buon ultimo in una comunità che ha un dibattito aperto da molto tempo. La conseguenza é che , non avendo partecipato al passato e non avendo (come sarebbe logico e quindi necessario e doveroso per rispetto ai partecipanti)letto tutti i post precedenti , di tutti i threads, sono proprio il perfetto importuno che disturba e basta...In pratica, come posso partecipare entrando a partita iniziata, senza disturbare (troppo), senza offendere eventuali suscettibilità (tipo, per esempio,"ne abbiamo già discusso mille volte"), ma con lo scopo di portare un modestissimo contributo al dialogo ,anche se con posizioni, magari, controcorrente? Posizioni controcorrente, voglio precisare, ma sempre nel rispetto totale e assoluto delle opinioni altrui e senza alcuna critica o giudizio di merito. Un libero confronto di idee.
Grazie della vostra attenzione e del vostro parere/consiglio
:lode::lode::lode:
Puoi benissimo entrare a partita iniziata, un cambio fresco è sempre ben accetto, almeno da parte mia.
Il gioco non è complicato, basta dire ciò che pensi o se preferisci ciò che d'altrui hai fatto tuo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Premetto che scrivo qui cosciente di essere probabilmente OT. E' il solo thread il cui titolo avesse un'apparente "genericità" che potesse giustificare la coerenza del mio intervento.
Non mi dilungo in chiacchiere. Il tema portante di questa sezione mi interessa e mi piacerebbe partecipare. Ovviamente, arrivo buon ultimo in una comunità che ha un dibattito aperto da molto tempo. La conseguenza é che , non avendo partecipato al passato e non avendo (come sarebbe logico e quindi necessario e doveroso per rispetto ai partecipanti)letto tutti i post precedenti , di tutti i threads, sono proprio il perfetto importuno che disturba e basta...In pratica, come posso partecipare entrando a partita iniziata, senza disturbare (troppo), senza offendere eventuali suscettibilità (tipo, per esempio,"ne abbiamo già discusso mille volte"), ma con lo scopo di portare un modestissimo contributo al dialogo ,anche se con posizioni, magari, controcorrente? Posizioni controcorrente, voglio precisare, ma sempre nel rispetto totale e assoluto delle opinioni altrui e senza alcuna critica o giudizio di merito. Un libero confronto di idee.
Grazie della vostra attenzione e del vostro parere/consiglio
:lode::lode::lode:
Benvenuto! Le premesse che elenchi ti danno certa e assoluta cittadinanza, qua dentro. Esponi tranquillamente il tuo pensiero e fai le domande che vuoi senza timore alcuno. :)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Premetto che scrivo qui cosciente di essere probabilmente OT. E' il solo thread il cui titolo avesse un'apparente "genericità" che potesse giustificare la coerenza del mio intervento.
Non mi dilungo in chiacchiere. Il tema portante di questa sezione mi interessa e mi piacerebbe partecipare. Ovviamente, arrivo buon ultimo in una comunità che ha un dibattito aperto da molto tempo. La conseguenza é che , non avendo partecipato al passato e non avendo (come sarebbe logico e quindi necessario e doveroso per rispetto ai partecipanti)letto tutti i post precedenti , di tutti i threads, sono proprio il perfetto importuno che disturba e basta...In pratica, come posso partecipare entrando a partita iniziata, senza disturbare (troppo), senza offendere eventuali suscettibilità (tipo, per esempio,"ne abbiamo già discusso mille volte"), ma con lo scopo di portare un modestissimo contributo al dialogo ,anche se con posizioni, magari, controcorrente? Posizioni controcorrente, voglio precisare, ma sempre nel rispetto totale e assoluto delle opinioni altrui e senza alcuna critica o giudizio di merito. Un libero confronto di idee.
Grazie della vostra attenzione e del vostro parere/consiglio
:lode::lode::lode:
In realtà qui sono in pochi ad intervenire, quindi qualsiasi nuovo interlocutore dovrebbe essere ben accetto. Alcuni ripetono le stesse cose da anni come dischi rotti. Avere nuove idee e contributi dovrebbe rappresentare un arricchimento.
Se di un tema si è già discusso ampiamente, ti si può rimandare alla discussione corrispondente.
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@crepuscolo @conogelato @arcobaleno
grazie dell'accoglienza :lode::lode::lode:
...che non dobbiate pentirvene....
:D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
@crepuscolo @conogelato @arcobaleno
...che non dobbiate pentirvene....
:D
appunto, dicevo.
Ormai il male é fatto
:D:D:D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
In realtà qui sono in pochi ad intervenire, quindi qualsiasi nuovo interlocutore dovrebbe essere ben accetto. Alcuni ripetono le stesse cose da anni come dischi rotti. Avere nuove idee e contributi dovrebbe rappresentare un arricchimento.
Se di un tema si è già discusso ampiamente, ti si può rimandare alla discussione corrispondente.
Il fatto è che alcuni si divertono a distruggere invece di costruire; è molto più facile.
Con tale tenore, come hai potuto notare, i temi si ripiegano in se stessi.
Per me è meglio una cazzata sincera che un gran pensiero inconcludente.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Per me è meglio una cazzata sincera che un gran pensiero inconcludente.
penso di essere ben piazzato in entrambi i campi
:D:joker:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
appunto, dicevo.
Ormai il male é fatto
:D:D:D
Beh, qualcosa di nuovo l'hai portato: un approccio umile al forum. Non ricordo altri approcci simili al tuo.
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Io invece preferisco la sincerità, qualunque essa sia, alla polemica del pensiero inconcludente, poiché quest'ultima è dannosa ai fini di discorsi costruttivi in quanto chi se ne serve vuole solo distruggere i buoni propositi altrui, con qualsiasi mezzo e non arretra mai, mentre la prima essendo sincera è facile che chi la esprime possa fare facilmente retromarcia riallineandosi.
Riprendendo il concetto di Tillich:
"La fede è lo stato di esperienza di un valore assoluto: la dinamica della fede è la dinamica del supremo interesse dell’uomo",
il mio valore assoluto è l'amore di Dio e la dinamica della mia fede che è il mio supremo interesse è come riuscire ad attuarlo, restanto il sottinteso che per attualo bisogna capirlo e per capirlo bisogna provarlo attraverso l'esperienza che la vita ci offre.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Il fatto è che alcuni si divertono a distruggere invece di costruire; è molto più facile.
ti stupisci ?
è la cosa più probabile che accada, se pensi ad un contesto in cui il pensiero di ognuno si atteggia a imperativo morale, migliore di quelli degli altri, come è - in modo implicito o esplicito - nella natura dei postulati religiosi;
se tu "costruisci" in un modo diverso da un altro, per quello stai distruggendo, perché occupi uno spazio che lui destinerebbe ad altro, costruito in altro modo;
è da tre millenni che le idee religiose causano litigi, guerre, sterminii, ecc... un motivo ci sarà, no ?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
ti stupisci ?
è la cosa più probabile che accada, se pensi ad un contesto in cui il pensiero di ognuno si atteggia a imperativo morale, migliore di quelli degli altri, come è - in modo implicito o esplicito - nella natura dei postulati religiosi;
se tu "costruisci" in un modo diverso da un altro, per quello stai distruggendo, perché occupi uno spazio che lui destinerebbe ad altro, costruito in altro modo;
è da tre millenni che le idee religiose causano litigi, guerre, sterminii, ecc... un motivo ci sarà, no ?
Quello che non vuoi capire è che io non costruisco per altri ma costruisco per me; invece di pensare da solo penso con altri, magari altri interessati ai miei stessi problemi, a chi non interessa può passare oltre; ti disturba sentire le idee altrui su un eventuale Dio, idee che non sono oggettivabili poiché soggettive; se non si può dire quello che si pensa di Dio in "religioni e spiritualità" di che cosa parliamo, delle zebre a pois o delle equazioni di Turing sulla pelle dei leopardi?
Ma di quale imperativo morale sto parlando?
Quali postulati religiosi impongo?
Se il mio pensiero è diverso da quello altrui e viceversa ben venga per qualsiasi discussione, te lo immagini un mondo dove tutti la pensano allo stesso modo; il mio pensiero su Dio non è un pensiero religioso che impongo, è un mio pensiero e basta, e non mi ci vedo ad indurre guerre e stermini.
Se tu ci vedi tutto quello beh, mi dispiace dirlo, ma non è una cosa normale.
A questo punto mi viene il sospetto che ciò che rimproveri, a mio avviso senza motivo, agli altri del sito, sia un fuocherello che ti brucia dentro.
Detto questo non mi stupisco più di niente:asd:.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Quello che non vuoi capire è che io non costruisco per altri ma costruisco per me; invece di pensare da solo penso con altri, magari altri interessati ai miei stessi problemi, a chi non interessa può passare oltre; ti disturba sentire le idee altrui su un eventuale Dio, idee che non sono oggettivabili poiché soggettive; se non si può dire quello che si pensa di Dio in "religioni e spiritualità" di che cosa parliamo, delle zebre a pois o delle equazioni di Turing sulla pelle dei leopardi?
qui non sono io a non capire, ma tu a vivere fuori dal mondo;
di Dio si può parlare finché si vuole, come di qualsiasi altra cosa; ma una persona sana di mente e minimamente istruita dovrebbe rendersi conto che "Dio" è argomento divisivo, perché - tu sarai l'unico soggettivista - la totalità dei fedeli Gli ascrive precetti morali;
Citazione:
Ma di quale imperativo morale sto parlando?
Quali postulati religiosi impongo?
tu nessuno, visto che alludi e basta; quando ti si chiede svicoli; ma sei l'eccezione; sempre posto che ti riferisci ad una narrazione consolidata, di per sé atta a suggerire guai; la differenza che passa tra la probabile realtà storica di uno zelota eccentrico e la narrazione evangelica sono "solo" qualche decina di milioni di ebrei perseguitati e trucidati perché "deicidi"; guarda un po' che combina la religione... :asd:
Citazione:
Se il mio pensiero è diverso da quello altrui e viceversa ben venga per qualsiasi discussione, te lo immagini un mondo dove tutti la pensano allo stesso modo; il mio pensiero su Dio non è un pensiero religioso che impongo, è un mio pensiero e basta, e non mi ci vedo ad indurre guerre e stermini.
Se tu ci vedi tutto quello beh, mi dispiace dirlo, ma non è una cosa normale.
non è normale che tu non veda, o faccia finta di non vedere, il potenziale violento delle idee religiose, come mostrato dalla storia; ma sei andato a scuola ? chiediti perché non si fanno guerre sul disciplinare del Verdicchio o sulla ricetta dei vincisgrassi, ma su "Dio" si ammazza gente ogni giorno, da migliaia di anni...
Citazione:
A questo punto mi viene il sospetto che ciò che rimproveri, a mio avviso senza motivo, agli altri del sito, sia un fuocherello che ti brucia dentro.
è lo stesso fuocherello che nelle nostre società liberal-democratiche da alcuni secoli a questa parte ha progressivamente messo la mordacchia ai preti di tutte le risme, obbligandoli ad estrema cautela nell'enunciare idee poco generalmente condivise, oltre ad un generale e generico volemose bbene...
ma qui, sotto casa, ad un metro dal tuo uscio, c'è ancora gente che disquisisce sui diritti e le libertà altrui, che si adopera per negarle o limitarle, in nome di "Dio";
e a me sta pure bene, purché poi quelli siano disposti a discutere alla pari;
ma poi, cosa ancora più importante:
io a te non ho contestato nulla di quanto affermi, così come a chi crede nel dio che risiede sul pianeta Kobol o altro; ti incazzi, ma io ti ho chiesto solo il significato di quello che vai dicendo, in concreto; e il perché non sei d'accordo con gli altri fan di Gesù, dal momento che questo disaccordo sembrerebbe indicare che Gesù in effetti non ci dice nulla di definitivo, puntuale e "forte"; posso ? ti offende che io riporti la realtà e la storia che si studia a scuola ?
a me sembra sia questa semplice domanda ad accendere fuocherelli che bruciano...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
qui non sono io a non capire, ma tu a vivere fuori dal mondo;
di Dio si può parlare finché si vuole, come di qualsiasi altra cosa; ma una persona sana di mente e minimamente istruita dovrebbe rendersi conto che "Dio" è argomento divisivo, perché - tu sarai l'unico soggettivista - la totalità dei fedeli Gli ascrive precetti morali;
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Nonostante non capisca comunque mi pare di aver capito che sono proprio quei precetti morali a dividere; ma quando arriva un Gesù Cristo che insegna come comportarsi per far piacere a Dio, e questo comportamento è tutto da scoprire dentro se stessi, mi spighi tu dove sta l'oggettività od il precetto morale?
Io penso che il comportamento verso Dio sia soggettivo al massimo, ne è la prova che un Dio oggettivo non esiste, ma esiste, poiché lo sperimento io come tantissimi altri credenti, un Dio dentro di noi, nel nostro intimo, e ne è la prova le conversioni che avvengono e sono conversioni personalissime, che per uno va bene ma per altri no.
Come diceva cono, c'è chi osserva un bel tramonto e si commuove pensando alla grandezza di Dio e chi neanche lo vede, oppure una leggera brezza che sfiora la pelle, c'è chi pensa a Dio e chi neanche la sente.
Io non dico, rivolgendomi a tutti, che dietro un tramonto o in un alito di brezza ci deve essere Dio per forza quando si sa fisicamente come succede, ma dico che io, ed altri con me, a volte, cioè in situazioni particolari di stato d'animo, può trovarci l'impronta e la grandezza di Dio. E' illusione? Può darsi, ma ciò non impedisce di credere.
Il Dio di cui parlo e che altri conoscono, pur essendo dentro ognuno di noi come un Dio personale, è comune a tanti altri.
Quando mi commuovo per un atto di bontà, nella mia commozione ci trovo una presenza al di fuori di me e più grande di me; è proprio questa esternazione di buoni sentimenti che accomuna spesso i credenti in Dio, per avendo ognuno un'idea di Dio diversa dagli altri.
Per finire ci sono situazioni oggettive comuni che convalidano le varie soggettività nel pensare a Dio.