Originariamente Scritto da
Yele
Se sei disoccupato, se non hai un lavoro, non solo non riesci a sopravvivere, ma ti senti espulso dalla società, come una specie di rifiuto inutile.
Avere persone che si sentono così, che soffrono, che si sentono emarginate, equivale a produrre crimine.
Il crimine, ovviamente, non solo non è utile, ma è dannoso. Produce danni che altri poi devono riparare.
Cioè alla fine il bilancio economico è negativo.
Molto più negativo di quanto sarebbe se queste persone si facessero lavorare, riducendo il lavoro di altri più capaci.
Io penso che la funziona della politica sarebbe proprio quella di limitare l'avidità di alcuni per massimizzare la pace sociale.
Non si tratta solo di giustizia, motivo che già, a mio avviso sarebbe sufficiente, ma si tratta di non sprecare risorse umane e anche risorse materiali.
Facciamo un caso estremo: immaginiamo che sia possibile avere una società senza crimine. In quel caso non servirebbero forze dell'ordine.
Avremmo creato disoccupazione, in teoria, ma quelle persone potrebbero fare altri lavori "togliendo" un po' di ore a chi già li fa.
Insomma, non sentiamo la mancanza di ciabattini o di boia. Semplicemente abbiamo redistribuito il lavoro su altre professioni.
Andrebbe fatto lo stesso, guardando solo un po' più lontano.
Cioè se io non lavoro 70 ore a settimana come faceva mio nonno e mangio di più, faccio più vacanze ecc. non significa che sto peggio. Anzi, sto meglio.