Gesù cambiava idea?

Da quanto narrato dai vangeli sulla vita di Gesù ho notato un certo suo cambiamento di opinione riguardo all'accoglienza del suo messaggio.
Un punto è cruciale per spiegarne la sua maturazione al riguardo è quando guarisce il servo del centurione, lodando il suo modo di agire, molto più ospitale di quanto lo erano stati i suoi correligionari come ad esempio Simone il fariseo se non addirittura ostili.
Da notare che questa buona accoglienza verso Gesù è chiamata fede, in generale, quella che ognuno di noi può avere nel considerare il mondo.
Poi, l'azione di andare a predicare (conoscere le persone) presso le terre dei vicini pagani confinanti è, secondo me, la realizzazione di ciò che aveva in mente da tempo.

Citazione:

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Originariamente Scritto da crepuscolo

Da quanto narrato dai vangeli sulla vita di Gesù ho notato un certo suo cambiamento di opinione riguardo all'accoglienza del suo messaggio.

Poi, l'azione di andare a predicare (conoscere le persone) presso le terre dei vicini pagani confinanti è, secondo me, la realizzazione di ciò che aveva in mente da tempo.

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Quanto narrato dai vangeli sulla vita di Gesù NON E' un resoconto storico dei fatti. Ma è la visione teologica degli autori che hanno presentato Gesù secondo la loro visione teologica, mitizzando la figura del Gesù storico.

Cosa possiamo dire del Gesù storico? Possiamo dire che molto probabilmente non voleva uno scontro armato coi romani. Il disegno politico di Gesù era quello di ri-fondare il regno di Israele recuperando l'essenza della fede giudaica. Come sappiamo i giudei erano sotto il dominio dei romani, ma avevano un loro re e quindi godevano di una certa autonomia.
Gesù mirava a diventare il re dei giudei SENZA però arrivare a uno scontro armato coi romani.

Per quanto riguarda la predicazione ai pagani, il Gesù storico NON voleva predicare ai pagani (non aveva nulla da predicare ai pagani). A lui interessava SOLO il regno dei giudei e riformare il regno mettendo alla base la corretta interpretazione della legge di Mosè.
Gesù considerava se stesso come il Messia, cioè il nuovo re del regno dei giudei.

Furono i suoi seguaci a creare il mito del Messia-divino che avrebbe instaurato il regno di dio dopo il giudizio universale. E furono i suoi seguaci ad avere il problema di predicare ai pagani...soprattutto sotto la spinta di Paolo che, con la sua visione teologica, aveva creato il mito del Messia-divino.

Gesù insegna che spesso, anzi quasi sempre, siamo propensi a fare ciò che dobbiamo fare piuttosto che a pensare di diventare ciò che dobbiamo essere.

Citazione:

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Originariamente Scritto da crepuscolo

Gesù insegna che spesso, anzi quasi sempre, siamo propensi a fare ciò che dobbiamo fare piuttosto che a pensare di diventare ciò che dobbiamo essere.

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Mi spiace per te, fratello...ma quello che insegnava Gesù NON lo sappiamo. Sappiamo solo ciò che altri hanno messo in bocca a Gesù, creando tanti Gesù diversi - in contraddizione tra loro - a seconda delle visioni teologiche degli autori. Visioni teologiche che erano invenzioni degli autori stessi e che, col Gesù storico, non avevano nulla a che fare.
Finchè non maturi la consapevolezza di questa realtà continuerai a rimanere vittima dell'equivoco.

Non ti preoccupare per me che so badare a me stesso; quello che ho detto intendeva far capire che quello che tu credi impossibile io invece credo sia possibile. In tutto il Vangelo traspaiono in controluce, come la prova finestra di una nota pubblicità di saponi, le tracce lasciate da Gesù, come buon uomo, buon figlio e buon padre; in sostanza uno spaccato completo di tutta la vita; chi non ha o non ha avuto figli e padri per non capire?

Gesù è stato mandato per il popolo d'Israele,per completare e rafforzare il rapporto che Israele aveva con Dio.Questo popolo,però,ha rifiutato un Cristo che minava gli interessi materiali e che non considerava Dio come un dispensatore di ricchezze.La parola di Gesù,quindi,doveva essere rivolta ad altri,a chi l'avrebbe fatta fruttificare,a dei Giudeo-Cristiani che sarebbero diventati il Nuovo Israele.Questo Nuovo Israele stabiliva la nuova Alleanza con Dio nella Parola e nel Sacrificio del Cristo e formava l'embrione del Regno dei Cieli.I pagani non erano stati contemplati nel programma di Gesù ma Gesù non li disprezzava e li accoglieva se dimostravano la loro fede e la loro adesione ai suoi insegnamenti.Alle volte la fede dei pagani era superiore a quella degli Israeliti stessi.Purtroppo la parola del Cristo è stata adulterata e modificata negli anni dalle varie chiese e ideologie che vantavano il suo Nome.Il Nuovo Israele non ha mai avuto e non ha una chiesa o uno statuto ma risiede nello spirito di tutti coloro sparsi nel mondo che hanno accettato la nuova Alleanza,che lavorano per il bene del Regno dei Cieli senza soprusi o imposizioni e senza una bandiera.Gesù ha assicurato che sar�* con loro per sempre e che li riunir�* con sé alla fine dei tempi.Nessuna chiesa esistente può vantarsi,nelle attuali condizioni di essere il Nuovo Israele.

Donna Raché ogni volta che intervenite continuate a meravigliarmi per lo stravolgimento che fate della storia di Gesù, manipolata nei secoli dalla Chiesa, cominciando da Paolo di Tarso, passando per i cosiddetti "Padri della Chiesa". Continua a illuderti che tu sarai con lui per sempre. Brava !

Eppure è stato un soldato romano il primo a riconoscerlo come essere divino. Non sono certo stati i giudeo cristiani, che ancora non esistevano, a chiamarlo figlio di Dio al momento della morte. Anche il primo martire non era certo ebreo al 100%.
Coloro che non conoscevano la Bibbia erano più affascinati da Gesù perché non erano prevenuti, come ad esempio Pietro che vedeva in Gesù il Messia annunciato dai profeti e vittorioso in sella al suo cavallo; era talmente convinto che Gesù per farglielo capire entrò in Gerusalemme in groppa ad un'asinella:dentone:.
Oppure i sacerdoti e certi farisei che lo vedevano come il fumo negli occhi aizzandogli contro i disturbatori per sputtanarlo davanti ai suoi.