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Per aiutare i genitori a superare queste contraddizioni, proprie dei nostri tempi, Pellai propone il metodo Famiglia felice “che non significa proporre un’utopia in cui esistono solo sentimenti positivi – avverte – ma al contrario una dimensione reale, dove i genitori imparano a crescere i propri figli, che sono reali, all’interno di un principio di realtà fatto anche di tristezza, dolori e frustrazioni che non vanno negati, respinti o sminuiti come troppo spesso tendiamo a fare, ma affrontatati sostenendo i figli con sicurezza in tutte le emozioni. Altrimenti la crescita diventa confusa, caotica, iper eccitata”.
Emblematico in questo senso è “il tema della morte, evitato il più possibile ai bambini – racconta Pellai – dalla morte del criceto nascosta comprandone uno uguale o al funerale del parente cui si preferisce non far partecipare i bambini. Siamo la prima generazione di adulti priva di riti per piangere”, afferma Pellai.
“Stessa cosa avviene con le separazioni dei genitori – aggiunge – di cui i bimbi spesso restano all’oscuro fino a quando la mamma o il papà non escono di casa”.
Tutti aneddoti che tratteggiano la fragilità dei genitori di oggi, che hanno bisogno di recuperare quella “tranquilla autorevolezza responsabile”, che è tipica del mondo adulto e che in passato era coltivata nella rete reale della famiglia allargata per cui era l’intero villaggio a sostenere la crescita del bambino – racconta Pellai – nella realtà più frammentata che viviamo oggi l’interesse della vicina di casa, della zia o dell’amica alla crescita del figlio è percepita non come una risorsa ma come una minaccia o una critica”.
Di questo e delle piccole e grandi sfide educative che le mamme e i papà affrontano nelle diverse tappe dell’età evolutiva di un figlio, si parlerà nell’incontro con Alberto Pellai.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Per aiutare i genitori a superare queste contraddizioni, proprie dei nostri tempi, Pellai propone il metodo Famiglia felice “che non significa proporre un’utopia in cui esistono solo sentimenti positivi – avverte – ma al contrario una dimensione reale, dove i genitori imparano a crescere i propri figli, che sono reali, all’interno di un principio di realtà fatto anche di tristezza, dolori e frustrazioni che non vanno negati, respinti o sminuiti come troppo spesso tendiamo a fare, ma affrontatati sostenendo i figli con sicurezza in tutte le emozioni. Altrimenti la crescita diventa confusa, caotica, iper eccitata”.
Emblematico in questo senso è “il tema della morte, evitato il più possibile ai bambini – racconta Pellai – dalla morte del criceto nascosta comprandone uno uguale o al funerale del parente cui si preferisce non far partecipare i bambini. Siamo la prima generazione di adulti priva di riti per piangere”, afferma Pellai.
“Stessa cosa avviene con le separazioni dei genitori – aggiunge – di cui i bimbi spesso restano all’oscuro fino a quando la mamma o il papà non escono di casa”.
Tutti aneddoti che tratteggiano la fragilità dei genitori di oggi, che hanno bisogno di recuperare quella “tranquilla autorevolezza responsabile”, che è tipica del mondo adulto e che in passato era coltivata nella rete reale della famiglia allargata per cui era l’intero villaggio a sostenere la crescita del bambino – racconta Pellai – nella realtà più frammentata che viviamo oggi l’interesse della vicina di casa, della zia o dell’amica alla crescita del figlio è percepita non come una risorsa ma come una minaccia o una critica”.
Di questo e delle piccole e grandi sfide educative che le mamme e i papà affrontano nelle diverse tappe dell’età evolutiva di un figlio, si parlerà nell’incontro con Alberto Pellai.
Con questo non hai assolutamente risposto alla mia domanda. Siamo di fronte a due matrimoni finiti, con figli entrambi e con relativi ex mariti. Cosa proponi di meglio del fatto che vadano tutti e tre d'accordo e che crescano ed educhino i figli insieme?
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Ognuno nella sua casa, nel suo ambito, nel suo focolare domestico....
La promiscuità, il vivere addirittura con più ex può essere una cosa momentanea, dettata dalla necessità. Non può diventare un modus vivendi. Il diritto dei Figli viene prima di quello di noi adulti. Non abbiamo idea dei danni, della confusione e dei vuoti esistenziali che provochiamo nei ragazzi con le nostre "larghe" vedute.....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Ognuno nella sua casa, nel suo ambito, nel suo focolare domestico....
La promiscuità, il vivere addirittura con più ex può essere una cosa momentanea, dettata dalla necessità. Non può diventare un modus vivendi. Il diritto dei Figli viene prima di quello di noi adulti. Non abbiamo idea dei danni, della confusione e dei vuoti esistenziali che provochiamo nei ragazzi con le nostre "larghe" vedute.....
Punti di vista. Per me invece questa convivenza è la soluzione migliore. Purtroppo nella maggior parte dei casi non è praticabile,