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è il nostro più grande problema, ma credo che molti non ne sappiano tantissimo...
io mi ci metto per prima.
Online ho visto un documento: credo di non essere d'accordo su certe posizioni che vengono espresse in esso, però mi sembra un documento fatto bene, quindi, a chi ha voglia di leggerlo, chiedo cosa ne pensa
https://e700029e-a-62cb3a1a-s-sites....blico_cnms.pdf
fatto bene ?
è propaganda disonesta, alla Bagnai;
tutta questa roba sovranista omette sempre il dato essenziale, materiale, storico e registrato dalla legislazione; cioè, che nell'area euro non esistono comunità "nazionali", per il semplice fatto che in termini economici l'unica prerogativa che lo stato nazionale esercita è quella impositiva e redistributiva, oltretutto mediata dalla fiscalità regionale e locale;
questa è una speculazione sull'ignoranza crassa dell'opinione pubblica, il cui immaginario è strutturato sulle bandierine nazionali, quando ognuno di noi cittadini UE, può trasferirsi e lavorare altrove, senza limitazioni, spostare i suoi capitali, cioè comprare titoli di stato e privati, azionari e obbligazionari, di qualsiasi paese UE, quindi partecipare all'economia di quel paese - di cui si denuncia la propensione a difendere l'interesse "nazionale" - esattamente come un cittadino residente; a loro volta, quelle stessa aziende residenti all'estero - che potrebbero anche essere di italiani - possono investire e dare lavoro ovunque; qualcuno è mai stato ai supermercati Panorama, o Auchan ? sono "francesi", anche se ognuno di noi potrebbe con un click partecipare a quel capitale; ma hanno punti vendita in tutta Italia e si riforniscono da fornitori secondo mercato e molto in Italia; impiegano personale italiano e pagano le tasse qui, esattamente come può fare un'impresa italiana in UE se ne ha la forza organizzativa;
ovviamente, siamo in una fase di transizione e negoziato, perché i debiti nazionali da unificare implicano ovviamente un confronto tra condomini più o meno virtuosi in passato;
ma il vero conflitto si ha tra aree sviluppate ed aree che non lo sono, dove la differenza sta - in questo caso realmente dipendente da equilibri nazionali - nella capacità delle aree forti e virtuose di imporre un loro criterio gestionale su quelle più fragili e assistite (in Germania l'est, in Francia il Nord-est, per esempio);
perché opera questa propaganda ingannevole ?
è semplice: perché gli attori nazionali che hanno lucrato e lucrano privilegi e capacità di comprare il consenso politico non vogliono perdere questo potere minacciato da regole UE che lo inibirebbero definitivamente, e sono appoggiati da tutti quei micro poteri ed interessi - di "destra" e di "sinistra" - che attingono la loro forza esattamente da equilibri discrezionali di spesa e decisione politica, vedi questione Bolkenstein e altro;
purtroppo, l'immaginario delle bandierine, rafforzato dall'ignoranza, dalla mancata conoscenza delle lingue, consente ad una persona di Brindisi di ignorare la residenza del suo datore di lavoro, soprattutto se parla la stessa lingua, ma lo lascia esposto ad una propaganda sovranista che è completamente una bufala;
cioè, gli stessi identici conflitti di ristrutturazione, occupazione, ecc... hanno lo stesso identico profilo e conseguenze - pressioni locali, bancarie, ecc... - se l'impresa è residente a Nantes oppure a Ferrara, eccetto per l'eventuale capacità di arbitrare del governo nazionale, il quale può agire in misura limitatissima e facendo un po' più di debiti.
intendevo la spiegazione dei meccanismi alla base del debito..ti sembrano corretti quelli ?
beh, no; intanto per l'omissione dei vincoli UE e relative conseguenze; e poi per le spiegazioni "politiche" congruenti a quella propaganda, come la scemenza dello scudo stellare di Reagan;Citazione:
Originariamente Scritto da Yele
il debito pubblico italiano è quello che è perché la società tutta ha disinvestito dal progresso sin dalla fine degli anni '50 - per motivi di cultura del potere e modelli sociali - e si è messa in un cul de sac in cui il debito faceva da ammortizzatore ad un conflitto sociale che si voleva evitare, sino alla resa dei conti, iniziata nel 92/93, dopo Maastricht; infatti, debito e inflazione cominciano a calare per forza, in virtù di quei vincoli e a lacrime e sangue; ma non sono gli europei cattivi le sanguisughe, bensì le generazioni nazionali che si sono "sistemate" fino a quel momento contro quelle successive, solo per sgrezzare, eh...
è anche disonesto presentare la questione come gestibile, anche volendo farneticare di ripristino della sovranità; perché nessuno è davvero in grado di sapere e prospettare quale sarebbe il prezzo della finanza pubblica di un'Italia che congela il suo debito, e il costo di una moneta nazionale per un paese che importa energia e semilavorati, privo di materie prime; l'unica certezza è il recupero di potere delle élites della politica e burocrazia nazionale;
ma sarebbe un gioco impari, perché i rapporti di forza sostanziali poi sono quelli che sono: non è che a Vicenza o Brescia, dove lavorano integrati all'economia tedesca starebbero a guardare un governo romano che li tassa per mantenere i forestali siciliani, eh...
se la cosa si risolve tra le "mura domestiche nazionali", la conseguenza è la detassazione dei ricchi e che gli altri si inculino; cioè la versione cruenta di quello che potrebbe succedere in UE, ma con l'impresa edile del Varesotto, magari di mafiosi, che impone il suo capitale per rilevare il villaggio turistico in Sicilia a due spicci, senza la competizione di un'impresa turistica francese o croata e senza vincoli di normativa sul lavoro in cui avrebbero voce enti sovranazionali; quindi con maggior potere contrattuale e di corruzione, ecc...