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axeUgene
questo non lo credi davvero; e la prova è che se uno che affermi di credere si comporta in un modo che disapprovi, come non conforme alla tua idea di piacere a Dio, non gli riconosci la qualità di credente; e questo perché crede in un dio che precetta diversamente dal tuo; il kamikaze che si fa esplodere è un credente, ma tu non lo assolvi; evidentemente perché "Dio" per te si lega a determinati precetti, e non a qualsiasi precetto, ad libitum; implica sempre una legge morale, non interscambiabile con altre, ma definita;
Mi faresti un ipocrita.
Se dico che Dio è dentro di noi non dico che tutto ciò che facciamo è in grazia di Dio; io ho la mia educazione e di conseguenza il mio modo di credere e non farei mai i kamikaze perché la mia coscienza me lo impedirebbe ma soprattutto non ne avrei il motivo, ma non giudico gli altri giudico solo me stesso; se uno fa il kamikaze avrà i suoi buoni motivi sarà poi Dio a giudicare.
Perché dovrei giudicare? Non sono mica un giudice, l'unica arma che ho è quella di pregare per lui e per i poveri disgraziati che si sono trovati sulla sua strada.
La gente non fa nulla per nulla, esiste sempre un motivo.
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axeUgene
pertanto, questa libertà soggettiva è fittizia, sottintende che poi il tuo sia il dio "giusto",
Questo non lo so non sono presuntuoso a tal punto.
Quando parlo di Dio dico quello che penso senza dare per scontate certe prese di posizione; nella mia vita è sempre tutto da verificare perché nulla è certo in assoluto.
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axeUgene
se "Gesù" vi dice cose diverse, l'unico comune denominatore è il nome, .
E' anche il nome ma soprattutto è il Vangelo che ci accomuna, cioè la spiegazione di quel nome.
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conogelato
Ogni tanto ci dài perle di saggezza Crep: Riflessione di spessore :approved:
Grazie cono, è vero, come dice axe, che mi bacchetti?:dentone:
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crepuscolo
Mi faresti un ipocrita.
...
Perché dovrei giudicare? Non sono mica un giudice, l'unica arma che ho è quella di pregare per lui e per i poveri disgraziati che si sono trovati sulla sua strada.
La gente non fa nulla per nulla, esiste sempre un motivo.
no, ti faccio confuso :asd:
devo quotare il post dove affermi di dare tu le patenti di "credente", giudicando in base a criteri tuoi la fede altrui ?
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crepuscolo
Questo non lo so non sono presuntuoso a tal punto.
Quando parlo di Dio dico quello che penso senza dare per scontate certe prese di posizione; nella mia vita è sempre tutto da verificare perché nulla è certo in assoluto.
idem con patate;
così non fosse, vorrebbe dire che legittimi qualsiasi comportamento, anche quello che ritieni più abbietto, purché motivato dalla fede;
ma se ciò non avviene, vuol dire che intendi la tua nozione di Dio e dei suoi precetti, e non una qualsiasi;
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crepuscolo
E' anche il nome ma soprattutto è il Vangelo che ci accomuna, cioè la spiegazione di quel nome.
parrebbe di no, visto il disaccordo sul contenuto;
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crepuscolo
Grazie cono, è vero, come dice axe, che mi bacchetti?:dentone:
basta quotare certi post in cui è nero su bianco, pappagallini preferiti alla moglie e altro del genere; devo ? :asd:
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Meglio due pappagalline vive oggi che due polli lessi domani, detto da uno che è quasi vegetariano proprio per il rispetto che ha per gli animali.
Ho detto e ne sono convinto che gli animali soffrono e gioiscono come noi, e mi fa compassione pensarli in padella; comunque mi sembri un po' esagerato dicendo che li preferisco a mia moglie.
E se cono sostiene questo mi sembra strano che tu gli dia ragione quando lo contraddici continuamente.
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crepuscolo
Meglio due pappagalline vive oggi che due polli lessi domani, detto da uno che è quasi vegetariano proprio per il rispetto che ha per gli animali.
Ho detto e ne sono convinto che gli animali soffrono e gioiscono come noi, e mi fa compassione pensarli in padella; comunque mi sembri un po' esagerato dicendo che li preferisco a mia moglie.
E se cono sostiene questo mi sembra strano che tu gli dia ragione quando lo contraddici continuamente.
dove ho scritto che in questo avrebbe ragione ?
io ho solo fatto presente che non siete d'accordo su "Gesù e il matrimonio", e quindi c'è un problema con quel testo;
posto che - non per gusto mio, ma per analisi strutturale del testo - io sono più d'accordo con te, do ragione a Cono quando fa presente che se ci si dice cattolici non si può prescindere dal Magistero della Chiesa, pensare di poter giudicare da sé; perché la regola di quel club non lo prevede.
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Gesù era cattolico?
Se si, era sposato?
Se si, ha lasciato tutto per dedicarsi a Dio?
Il seguito viene da solo.
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crepuscolo
Gesù era cattolico?
più o meno quanto era tifoso della Sambenedettese :asd:
la Chiesa - non io - riferita a quello evangelico, non a quello storico, dice "ebreo per sempre";
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Se si, era sposato?
Se si, ha lasciato tutto per dedicarsi a Dio?
beh, se lo sai, dillo tu e spiegaci in base a cosa di concludente lo affermi;
Citazione:
Il seguito viene da solo.
il seguito viene una volta che hai formulato qualcosa di univoco, da emulare;
io ho come l'impressione che tanti comportamento attribuiti a Gesù sarebbero parecchio indigesti alla quasi totalità delle persone, se li mettesse in pratica un emulo; un foglio che se ne va di casa a 13 e non si fa più vivo per anni farebbe venire un coccolone ad ogni genitore; o uno che distrugge la proprietà privata altrui, come un casseur da scontri del sabato pomeriggio, dubito che riscuoterebbe approvazione "cristiana";
per non parlare d'altro, tipo rinnegare la propria famiglia per la "nuova"; ha'voglia te ad interpretare, se non hai l'autorità per imporre l'interpretazione; dici: imita Gesù, e quello lascia moglie e figli, o entra nel tuo negozietto di articoli religiosi e devasta tutto, rovinando la tua famiglia, quella dei dipendenti, ecc... :asd:
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Infatti si continua a costruire sul già costruito.
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Se la fede è lo stato di esperienza di un valore assoluto, come afferma il Tillich, e che condivido, se il mio valore assoluto è Dio è ovvio che tutto ruota in funzione di quel valore.
La fede come interesse supremo è un atto di tutta la personalità; si verifica al centro della vita personale e ne comprende tutti gli elementi.
La fede è un atto centrale per eccellenza dello spirito umano. Non è un moto di una parte o di una facoltà dell'essere totale dell'uomo. Parti e facoltà trovano la loro unità nell'atto della fede. Ma la fede non è la somma totale dei loro urti. Essa trascende i loro urti presi tanto singolarmente quanto nel loro insieme ed esercita un urto decisivo su ciascuno di essi.
Evidentemente se sono indigesti i comportamenti di Gesù vuol dire che non c'è fede in Lui.
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crepuscolo
Se la fede è lo stato di esperienza di un valore assoluto, come afferma il Tillich, e che condivido, se il mio valore assoluto è Dio è ovvio che tutto ruota in funzione di quel valore.
"Dio" è solo un nome; non può essere un valore se non lo traduci in precetti morali esclusivi: questo si fa, quello no, che configura il valore assoluto;
se io dico "Dio" e in nome di quello ti gonfio di mazzate, verosimilmente non è il valore che intendi tu; su quali basi mi contesti "Dio" ?
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Evidentemente se sono indigesti i comportamenti di Gesù vuol dire che non c'è fede in Lui.
oppure che "Gesù" non è un buon esempio, non in tutto ciò che gli si attribuisce; il che la dice lunga sulle proprietà normative di determinati testi, come conferma la storia.
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axeUgene
"Dio" è solo un nome; non può essere un valore se non lo traduci in precetti morali esclusivi: questo si fa, quello no, che configura il valore assoluto;
se io dico "Dio" e in nome di quello ti gonfio di mazzate, verosimilmente non è il valore che intendi tu; su quali basi mi contesti "Dio" ?
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Beh, se mi permetti, Dio era solo un nome quando l'ho sentito pronunciare per la prima volta da bambino, ma ho avuto tutta la vita per riempirlo di valori attraverso quelli che tu chiami precetti morali.
Se tu dici "Dio" ed in nome di quello mi gonfi di mazzate, io, in base all'idea che ho del valore di Dio, posso o farmi riempire di mazzate senza reagire o a mia volta reagire e riempire di mazzate anche te. Oggi come oggi la seconda è la più probabile:asd:.
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axeUgene
oppure che "Gesù" non è un buon esempio, non in tutto ciò che gli si attribuisce; il che la dice lunga sulle proprietà normative di determinati testi, come conferma la storia.
Forse non è un buon esempio per chi non riesce a concepire una vita dedicata completamente a Dio, non certo per un S. Francesco che ha seguito passo dopo passo il cammino di Gesù.
Per noi è inconcepibile lasciare tutto perché non abbiamo un'idea od un valore di Dio così grande da farne il nostro valore assoluto.
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crepuscolo
Beh, se mi permetti, Dio era solo un nome quando l'ho sentito pronunciare per la prima volta da bambino, ma ho avuto tutta la vita per riempirlo di valori attraverso quelli che tu chiami precetti morali.
appunto: finché non mi dici di che si tratta, è solo un nome, vuoto; se mi dici che è una cosa personale, è come la tua pizza preferita: moralmente irrilevante;
perché sia qualcosa di notevole dovresti dirmi cosa il tuo dio precetta e perché la cosa dovrebbe avere un valore morale rilevante, non indifferente anche per gli altri, e non per un motivo di mero benessere individuale, ma morale, di giustizia;
poi vediamo di che si tratta;
Citazione:
Se tu dici "Dio" ed in nome di quello mi gonfi di mazzate, io, in base all'idea che ho del valore di Dio, posso o farmi riempire di mazzate senza reagire o a mia volta reagire e riempire di mazzate anche te. Oggi come oggi la seconda è la più probabile:asd:.
bene; in tal caso, non stai parlando di quello che avrebbe detto di porgere l'altra guancia, amare i nemici, ecc...
e torniamo al punto, per cui questi testi si prestano a sostenere quasi tutto e il suo contrario, a seconda delle predilezioni di chi li legga;
e la cosa mi sta benissimo;
il punto è che se ci metti dietro "Dio", lo metti dietro le tue predilezioni, per forza sopra quelle altrui, perché è "Dio"; prepari la guerra, anche se non te ne rendi conto, fino al momento di trovarti di fronte ad un altro, che prepara la guerra pure lui, e pure lui in nome di "Dio".