Visualizzazione Stampabile
-
Edda Ciano
Domanda semplice
Che idea vi siete fatti di questa donna?
E' vittima del suo tempo o se l'è cercata, in qualche modo, la sua tragedia?
A fatto bene a ripudiare il padre, quando questi non fece nulla per suo marito?
In qualche modo la sua tragedia è stata il prezzo giusto da pagare, per essere ciò che è stata?
-
oddio...
a me sembra una vicenda esclusivamente privata, su cui ci sarebbe poco da discutere;
nel senso che il percorso di quell'esistenza - poste le premesse, la condizione di appartenenza ad una famiglia di potere - è stato "ordinario", più o meno in tutte le fasi, nella circostanza tragica generale, che alla fine ha riguardato quasi tutte le famiglie;
peraltro, oltre ad altre guerre in famiglia e caduti, ho anche pochi gradi di separazione dal Furlotti, che comandava il plotone d'esecuzione di Verona :asd:
se proprio si vuole cercare qualcosa di "romanzabile" in quella vicenda, magari è il fatto che la Edda, per sposare Ciano, ha piantato il fidanzato, o forse l'hanno costretta; allora si può farne il romanzo della Nemesi, ecc...
Benito non poteva fare altrimenti, vista la sua debolezza e a maggior ragione perché quello era il genero.
-
Beh, si potrebbe fare un po' di gossip sulla sua storia d'amore e di sesso col comunista e ex partigiano Leonida Bongiorno. Edda mi è sempre piaciuta, aveva più palle del padre e, di solito, lo faceva filare quasi quanto donna Rachele. Tra le quattro mura di casa il povero Benito era angariato dalle donne! :asd:
-
.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Pazza_di_Acerra
Beh, si potrebbe fare un po' di gossip sulla sua storia d'amore e di sesso col comunista e ex partigiano Leonida Bongiorno. Edda mi è sempre piaciuta, aveva più palle del padre e, di solito, lo faceva filare quasi quanto donna Rachele. Tra le quattro mura di casa il povero Benito era angariato dalle donne! :asd:
Io vidi in TV questa fiction, poi amore a Lipari, capita che un partigiano si innamori di una contessa.
Da quanto era contessa?Il Duce diede il titolo di conte al padre di Galeazzo? Poteva farlo? Mica era un
reale. Cmq a me di questa fotografata ai giardinetti dei Parioli, vecchissima che dava da mangiare ai gatti
non me ne frega niente.
-
bellissima, ma con donna rachele non c'è storia...:)
-
Io la considero una donna fiera e devota al marito, che ha cercato di salvare a tutti i costi. Probabilmente vittima del suo tempo e delle vicissitudini di quegli anni ruggenti.
Alla fine la tragedia nella tragedia è stata quella di ripudiare quel padre che ai suoi occhi era diventato un aguzzino e allo stesso tempo un uomo debole nelle mani di quei
fanatici fascisti di cui era circondato. Anche Hitler ci ha messo del suo, condannando a morte quel "Gallo" cedrone di Ciano, il quale, ha preso tutto quello che c'era da prendere
ed è saltato giù dal carro quando ha visto che le cose precipitavano.
A mio modesto parere, senza nessuna compassione oltre misura, Edda è stata a suo modo, una vittima del fascismo come lo sono stati tanti, solo che non si è resa conto di
esserlo, almeno fino all'ultimo, perché divorata dall'interno del sistema... che gli si è rivoltato contro, all'improvviso, in un precipitarsi di eventi, non più controllabili.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
bumble-bee
Io la considero una donna fiera e devota al marito, che ha cercato di salvare a tutti i costi. Probabilmente vittima del suo tempo e delle vicissitudini di quegli anni ruggenti.
io direi più della cultura politica provinciale e arretrata di tutto l'insieme;
un parallelo si potrebbe fare con Magda Goebbels, che avvelena col cianuro i cinque figli piccoli; i nazi, in corso d'opera, si sono resi conto di quanto la stavano facendo grossa rispetto al loro stesso sistema di valori consolidati;
mentre i fascisti erano il prodotto - incoerente e confuso - di una società in ritardo culturale di almeno mezzo secolo, provinciale e con appetiti improbabili da maestrini elementari di Strapaese che si avventurano in cose più grandi delle loro capacità;
non era un limite dei capi fascisti, ma proprio di una stragrande maggioranza, e questo a causa del mancato filtro di una borghesia vera, forte e critica, che corregge pragmaticamente il tiro;
in soldoni, manager e industriali che spiegano ai governanti quello che succede nel mondo intorno, e quanto costa sbagliare la valutazione delle circostanze, l'imprudenza, l'azzardo, i costi; un po' siamo ancora a quel punto, se facciamo tranquillamente a meno di Draghi;
la leggenda narra che il 10 giugno 40, quando Ciano consegnò la dichiarazione di guerra ad una Francia già in ginocchio, l'ambasciatore H. Francois-Poncet abbia detto: non vorrei essere al suo posto... (quando alla fine dei giochi vi faremo un culo come un paiolo);
Ciano non era uno stupido, viaggiava e capiva, come pure Grandi;
ma il sentimento medio degli italiani su tutta quella storia è rimasto molto ignaro; cioè, è mancata quella quota di popolazione presa di forza dai GI americani e portata nei campi a gettare quegli scheletri nelle fosse comuni, dicendo: questa è opera vostra !
col che, tutte le private sofferenze di una classe dirigente, avrebbe fatto chiedere a quelli: vabbè, fucilateci e dimenticateci, per favore...
no, nell'Italietta dell'Armir decimata, dei bombardamenti, della fuga del re e dei raid nazisti nei paesi a sterminare civili, c'era ancora spazio per il sentimento privato e di famiglia, del salva mio marito, in fondo del fotoromanzo, per quanto tragico, la trama di un film da telefoni bianchi.
-
quante parole per una donnetta.