Non prendiamoci per il Q...
no, non � un 3d sul sesso anale :v
giustamente, Manolo e Palmiro, sacerdoti consacrati al culto di Onan, si lamentano delle intrusioni, perci� apro un 3d apposito sulla morale sessuale e i relativi addentellati nel pensiero clericale:
appunto, non prendiamoci in giro:
la morale sessuale nei fatti riguarda una circostanza tanto macroscopica nella societ�, quanto rimossa dal benpensare, e cio� l'emancipazione e l'autodeterminazione femminile, che � la pi� importante rivoluzione degli ultimi cento anni;
in tutta una parte del pianeta, dall'America Latina ai paesi mediterranei, ci sono societ� tradizionali in conflitto da molti decenni con la Modernit�;
masse maschili di diseredati ricevono quotidianamente palate di merda, sfruttate e umiliate; il loro unico conforto di ultimi � che in quelle culture, quando tornano a casa la sera, trovano delle ultimissime, le loro mogli e figlie ubbidienti e sottomesse, un po' come nel nonnismo di naja verso i nuovi scaglioni che arrivavano al reparto;
questo schema era quello prevalente anche da noi, fino a pochi decenni fa, anche se non sempre � del tutto superato, se non materialmente, almeno psicologicamente;
il terrore pi� grande di queste masse maschili, dall'Iran al Messico, dal Pakistan all'Egitto, fino al Per�, rappresentato da quello che ormai nella societ� della comunicazione � diventato il condominio di fronte della Modernit�, � che le "loro" donne vedano le sorelle occidentali che si istruiscono, lavorano, conoscono, decidono e comandano, possano sviluppare un loro senso critico e chiedano libert� e autodeterminazione, svincolandosi dall'autorit� maschile e dal giogo della famiglia tradizionale;
questa prospettiva spaventa anche le classi dirigenti di quelle societ�, perch� se spariscono le ultimissime, gli ultimi non si tengono pi� e smettono di collaborare al sistema gerarchico che tiene quelle classi al potere;
siccome per� non sempre � disponibile, praticabile e "conveniente" l'opzione franca e bruta dell'asserzione reazionaria per cui "la donna deve stare a casa coi figli e obbedire", chiusa a doppia mandata dal momento in cui � suscettibile di suscitare interesse sessuale, il talebanato internazionale e inter-confessionale adotta i precetti religiosi per nobilitare e nascondere il pozzo nero in cui scarica le sue paure, e con queste i desideri e le aspirazioni dello sfortunato mondo femminile che gli sta accanto;
la libert� sessuale - ma anche culturale - quella della donna, ma anche quella degli altri uomini che potrebbero "insidiare" la donna stessa o, pi� verosimilmente, essere desiderati da lei, nonch� di chiunque non si conformi al modello tradizionale a vario titolo, � qualcosa da temere, censurare, ostacolare, condannare, impedire in tutti i modi, perch� prelude all'autodeterminazione e alla perdita di quel potere miserabile, che rende quella stessa antropologia maschile infelice e prigioniera della sua rassegnazione ad essere ultima e obbediente.