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Ritorno all'Eden.
Essere o andare in Paradiso sicuramente non significa raggiungere un luogo ameno ma significa ritornare nella condizione originaria dell'essere umano prima della conoscenza del bene e del male.
Il termine "conoscere" non significa tanto sapere ma ha il senso di aderire,sperimentare.Tale conoscenza può appartenere solo a Dio che,essendo al di sopra del bene e del male può gestire ogni situazione secondo giustizia.Ciò che per noi a volte sembra male per Dio è la conseguenza di un sistema di eventi.
Per l'uomo conoscere il bene e il male significa perdere uno stato di beatitudine che non è assenza di libert�* ma vedere la realt�* esattamente com'è senza mettere il timbro di buono o cattivo (la realt�* creata da Dio senza satana è sempre buona).
La valenza positiva o negativa inquina le azioni; la nudit�* in sè innocente può diventare peccato (dopo la caduta l'uomo si accorse di essere nudo,non si accontentò più di ciò che aveva e desiderò possedere portando via ad altri; il parlare diventò calunnia e bugia)
Nella Bibbia dietro ad ogni immagine,ad ogni simbolo si nasconde una verit�* da scoprire.Ciò che può sembrare una favola è un trattato teologico,filisofico,morale di grande valore da capire passo dopo passo da chi riesce ad entrare in quel mondo nascosto.La genialit�* di chi l'ha scritta è stata sicuramente potenziata dal suggerimento divino.Anche se nei secoli ci sono state delle aggiunte umane scorrette ed inopportune il cuore della Bibbia rimane un fulcro di vita per la vita.L'immagine del frutto proibito non è un cartone animato.Nutrendosi del frutto proibito(simbolo della disubbidienza) significa farlo proprio,farlo parte di sé.
Quel cibo ha fatto sì che l'uomo venisse a contatto con il male (si ammalasse spiritualmente).L'influsso di satana sul comportamento umano era iniziato come anche la capacit�* di scelte sbagliate.
L'uomo in balìa del male necessitava ormai di regole che lo aiutassero ad agire correttamente e Dio ha dato i Comandamenti come direttiva per non soccombere
Con la venuta di Cristo l'essere umano ha avuto la possibilit�* di tornare all'Eden.La storia doveva avere un senso contrario.La legge andava perfezionata portando l'uomo allo stato di perfezione originale(Non sono venuto ad abolire la legge ma a completarla)
Al posto del frutto proibito l'uomo doveva mangiare un cibo del Cielo non avvelenato dal male (e quale cibo migliore del Corpo di Gesù,l'Innocente che ha scelto sempre il bene e ha insegnato a farlo arrivando a dare la vita ?)Mangiando il Corpo di Cristo l'uomo esclude satana da sé,ridiventa innocente come in origine,può ricominciare la vita nell' Eden come nuovo essere nel Regno dei Cieli.Il ladro pentito crocifisso con Gesù,aderendo a Lui,ha avuto la promessa:"Oggi sarai con me in Paradiso,nell'Eden dove vivo da sempre.
Cristo ha vestito i panni dell'essere umano e,pur nella conoscenza del bene e del male,ha fronteggiato il male con un'obbedienza totale che gli è costata la vita fisica causa la cattiveria umana e l'influsso di satana.All'opposto di Adamo in Gesù la conoscenza del bene e del male non ha attecchito.Gli attacchi di satana non sono stati sporadici ma con tentazioni continue e durature tutta la vita(tentazioni per il potere,per la ricchezza,perfino per la difesa di un popolo oppresso)Chi non avrebbe ceduto?
L'annientamento dell'uomo caduto nell'errore è sfociato nella resurrezione del nuovo Adamo e di tutto il suo popolo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Essere o andare in Paradiso sicuramente non significa raggiungere un luogo ameno ma significa ritornare nella condizione originaria dell'essere umano prima della conoscenza del bene e del male.
Ciò che dici potrebbe avere senso se in vita ti trovassi a ritornare indietro nei ricordi dopo ogni consapevole vittoria sul male da farlo uscire.
Il problema sorge se, nel ritornare all'infanzia, le benefiche comprensioni sbarrino la porta d'ingresso.
Per essere obbiettivi noi credenti non sappiamo se il rivivere i personaggi biblici sia veramente uno scambio e non un'illusione.
E lo scambio c'è quando il pensiero precedente risulta obsoleto, altrimenti è una fissazione.
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Rachele Giacobi, ti prego, scrivi di più. Ti prego! :love:
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Il frutto proibito rappresenta il desiderio di conoscenza, eterno istinto umano, rappresenta ogni nostro sentimento, che definiamo positivo o negativo, amore umano, odio, rabbia, compassione, dolore e gioia...Il frutto proibito è la bellezza del nostro essere terreno ("Humanum sum, humani nihil a me alienum puto, cioè 'Mi sento umano, nulla che sia umano mi è estraneo»). Il paradiso interiore è la riunificazione con l'Assoluto, certamente uno stato non descrivibile a parole, ma che certamente può essere raggiunto in questa stessa vita.
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Ti posso capire in quello che dici ma mi spieghi perché mai lo stare magnificamente bene in Eden presuppone questo desiderio di conoscere da parte dei nostri progenitori?
Tra l'altro si può conoscere nel bene o nel male, chi può dirlo visto che la conoscenza lo presuppone? E poi io credo che la conoscenza sia imprescindibile dalla sensazione che causa, la conoscenza avviene momento per momento, la conoscenza solo intellettuale inoltre tende a scolorirsi perché evanescente, non ancorata alla sensazione corporale .
Più che un peccato di conoscenza io lo vedrei meglio come un peccato di curiosità.
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E chi dice di no? La curiosità stessa è un desiderio di conoscenza, lo stesso desiderio che spinse Ulisse a peregrinare per i mari per vent'anni conoscendo così nuove terre, nuove genti, nuove usanze. L'Eden rappresenta in un certo senso la fine di questo viaggio, la riunificazione col Tutto, ma le parole non servono per parlare di tutto questo. E non sono neanche certo che esista una vera "fine" del viaggio...certamente esiste un cammino evolutivo.
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E a che servirebbe un cammino evolutivo come è oggi, di fatto senza senso?
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Non cominciate ad usare paroloni ed espressioni altisonanti che poi non significano nulla, Assoluto, il Tutto, Armonia e compagnia bella. Tanto son messe lì per dare un tono, senza sapere nemmeno che sono, che significano, se esistono.
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Se ti riferivi a me non c'è nessun parolone astratto, specialmente di quelli che hai tirato in ballo tu, ma mi chiedevo che senso abbia oggi:rolleyes:, con tutte le scoperte scientifiche e tutta la tecnologia condannata ad essere senza fine:eek:, come cantava Gino Paoli:birre:, il mondo:rolleyes:.
Non esagerare;), cara Vega, con i paroloni che non ho detto.
E poi sei anche un pochino ficcanaso:dentone: perché la mia costatazione me l'aveva fatta sorgere o meglio introitare, visto che è notte:birre:, Turbociclo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Non cominciate ad usare paroloni ed espressioni altisonanti che poi non significano nulla, Assoluto, il Tutto, Armonia e compagnia bella. Tanto son messe lì per dare un tono, senza sapere nemmeno che sono, che significano, se esistono.
Ma allora è anche inutile un thread sulla spiritualità come questo, se è sulla spiritualità non possiamo discutere di tarallucci e vino. Ovviamente in questi casi nessuno può dimostrare niente, ci mancherebbe, solo sensazioni, vissuti personali, studi, eventuali meditazioni occhessoio... A volte sono belli anche i voli pindarici, oltre le fredde razionalizzazioni proprie di qualcuno... Cos'è questa vita se non si lascia un po' di spazio al sogno?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
E a che servirebbe un cammino evolutivo come è oggi, di fatto senza senso?
A cosa ti serviva, da piccolo, fare mille domande sui perché delle cose ai tuoi genitori? Ecco, nel profondo in tutti noi rimane questa parte infantile che si interroga, che vuole sapere. E proprio in questa voglia di apprendere risiede la spinta all'evoluzione. C'è sempre qualcuno che ritiene di sapere, di aver trovato la sua verità senza accorgersi che è solo SUA. Anche qui, probabilmente. Queste persone mi fanno un po' pena, si sono fermate, adattate, non potranno mai cambiare verso, opinione, vivono e moriranno con la stessa maschera. Non proveranno mai più la gioia della scoperta, che di solito coincide con la gioia del cambiamento.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Turbociclo
Il frutto proibito rappresenta il desiderio di conoscenza, eterno istinto umano, rappresenta ogni nostro sentimento, che definiamo positivo o negativo, amore umano, odio, rabbia, compassione, dolore e gioia...Il frutto proibito è la bellezza del nostro essere terreno ("Humanum sum, humani nihil a me alienum puto, cioè 'Mi sento umano, nulla che sia umano mi è estraneo»). Il paradiso interiore è la riunificazione con l'Assoluto, certamente uno stato non descrivibile a parole, ma che certamente può essere raggiunto in questa stessa vita.
Quaggiù possiamo gustare un'anticipazione, della Felicità Eterna. Certo. Ma, come dice San Paolo...
"Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
queste ha preparato Dio per coloro che lo amano."
1 CORINZI, 2
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Turbociclo
Ma allora è anche inutile un thread sulla spiritualità come questo, se è sulla spiritualità non possiamo discutere di tarallucci e vino. Ovviamente in questi casi nessuno può dimostrare niente, ci mancherebbe, solo sensazioni, vissuti personali, studi, eventuali meditazioni occhessoio... A volte sono belli anche i voli pindarici, oltre le fredde razionalizzazioni proprie di qualcuno... Cos'è questa vita se non si lascia un po' di spazio al sogno?
Considerando il buttare lì tante cose che finora non hanno dimostrazione e tanti discorsi con concetti che si vorrebbero elevati e parole evocative, ma che poi non vengono spiegate a dovere, in teoria più spesso inutile. Poi mettiamoci spesso anche un trascendenza/metafisica ecc.. VS scienza e allora se ne vedono delle belle.
Diventa un cantarsele e suonarsele con tutte queste cosmogonie, teologie, teorie alternative.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Turbociclo
A cosa ti serviva, da piccolo, fare mille domande sui perché delle cose ai tuoi genitori? Ecco, nel profondo in tutti noi rimane questa parte infantile che si interroga, che vuole sapere. E proprio in questa voglia di apprendere risiede la spinta all'evoluzione. C'è sempre qualcuno che ritiene di sapere, di aver trovato la sua verità senza accorgersi che è solo SUA. Anche qui, probabilmente. Queste persone mi fanno un po' pena, si sono fermate, adattate, non potranno mai cambiare verso, opinione, vivono e moriranno con la stessa maschera. Non proveranno mai più la gioia della scoperta, che di solito coincide con la gioia del cambiamento.
Perché ad ogni domanda c'era una sola risposta ma oggi ad ogni domanda ci sono minimo cento risposte.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Considerando il buttare lì tante cose che finora non hanno dimostrazione e tanti discorsi con concetti che si vorrebbero elevati e parole evocative, ma che poi non vengono spiegate a dovere, in teoria più spesso inutile. Poi mettiamoci spesso anche un trascendenza/metafisica ecc.. VS scienza e allora se ne vedono delle belle.
Diventa un cantarsele e suonarsele con tutte queste cosmogonie, teologie, teorie alternative.
Infatti quello che conta è semplicemente la vita, la propria esperienza personale, che può avere spunti di spiritualità. Quando come qui spesso accade trovi lenzuolate di citazioni e riferimenti a "libri sacri" il senso della spiritualità va a farsi fottere.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Perché ad ogni domanda c'era una sola risposta ma oggi ad ogni domanda ci sono minimo cento risposte.
Forse quando saremo arrivati a concepire la vanità del chiedere, nel silenzio della mente, arriverà una risposta. Certo che finché la risposta riteniamo di averla già trovata non potrà esistere spiraglio di verità... Credo che anche tu come me non sia più giovanissimo, abbiamo perso tante illusioni, tante speranze, ma fino a che rimane in noi il desiderio di comprendere (che è diverso da "capire"), io dico che saremo ancora vivi.
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Finchè non trova senso e significato al suo lottare e soffrire quaggiù sotto il Sole, l'Uomo continuerà a cercare.
Chi non ha più questo desiderio è spiritualmente morto. Anche se cammina. Anche se possiede molte cose. Anche se occupa posizioni di potere.
In realtà è uno zombie.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Finchè non trova senso e significato al suo lottare e soffrire quaggiù sotto il Sole, l'Uomo continuerà a cercare.
Chi non ha più questo desiderio è spiritualmente morto. Anche se cammina. Anche se possiede molte cose. Anche se occupa posizioni di potere.
In realtà è uno zombie.
Ma non era sotto le stelle?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Turbociclo
Forse quando saremo arrivati a concepire la vanità del chiedere, nel silenzio della mente, arriverà una risposta. Certo che finché la risposta riteniamo di averla già trovata non potrà esistere spiraglio di verità... Credo che anche tu come me non sia più giovanissimo, abbiamo perso tante illusioni, tante speranze, ma fino a che rimane in noi il desiderio di comprendere (che è diverso da "capire"), io dico che saremo ancora vivi.
Invece io credo che la libertà si un sentimento personale, non credo alla verità di gruppo o del gruppo.
Io me la cerco per conto mio e finalmente non devo rendere conto a nessuno se non a me, e se Dio non avesse la possibilità di stare dentro di me sarei illuso a vita, perché non lo scoprirò mai.
Prediligo il libero pensiero quando non diventa ossessivo.
Questo appena detto è come la mia ultima carta d'identità.
Ps. Mi piace Gesù.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Pazza_di_Acerra
Ma non era sotto le stelle?
Dentro le stalle.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Dentro le stalle.
Col bue e l'asinello? Che tristezza...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Pazza_di_Acerra
Ma non era sotto le stelle?
Dà fastidio a Dietrologo, l'espressione. :)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Invece io credo che la libertà si un sentimento personale, non credo alla verità di gruppo o del gruppo.
Io me la cerco per conto mio e finalmente non devo rendere conto a nessuno se non a me, e se Dio non avesse la possibilità di stare dentro di me sarei illuso a vita, perché non lo scoprirò mai.
Prediligo il libero pensiero quando non diventa ossessivo.
Questo appena detto è come la mia ultima carta d'identità.
Ps. Mi piace Gesù.
Religione fai da te, insomma. Niente a che vedere con le Divine Parole del Maestro.....
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». MATTEO 28
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Io non faccio discepoli perché ogni giorno mi convinco che quello che penso è personale, e quindo soggetto a miglioramento.
La mia non può essere una religione fai da te perché non predico lasciando così libera la mente di ascoltare il mio prossimo.
La religione non può darmi il Gesù che continuamente trovo e continuamente cerco; la religione mi dice è così e in nessun altro modo, quindi è un vincolo per la mia ricerca.
Infatti con la religione è tutto lì, basta obbedire, è tutto sicuro quanto insicuro, la religione è come una scommessa sull'incertezza, bisogna essere sicuri sul numero che uscirà, anche se non uscirà, e se non esce è colpa del giocatore non del sistema.
Il mio Gesù sarà pure personale ma meglio l'incertezza che avvia ogni ricerca che la certezza che la impedisce.
Certo che vorrei essere sicuro ma so che nel mondo ciò non è possibile.
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Te lo ripeto: Il tuo rimane un Gesù mentale...concettuale....filosofico, Crep. Non ne hai fatto esperienza concreta, non l'hai "toccato" con mano. Non lo ricevi nell'Eucarestìa, non ti confessi, non preghi, non ascolti la Sua Parola, non torni a vivere con tua moglie. Poi, boh...fà pure come vuoi :sticazzi:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Io non faccio discepoli perché ogni giorno mi convinco che quello che penso è personale, e quindo soggetto a miglioramento.
La mia non può essere una religione fai da te perché non predico lasciando così libera la mente di ascoltare il mio prossimo.
La religione non può darmi il Gesù che continuamente trovo e continuamente cerco; la religione mi dice è così e in nessun altro modo, quindi è un vincolo per la mia ricerca.
Infatti con la religione è tutto lì, basta obbedire, è tutto sicuro quanto insicuro, la religione è come una scommessa sull'incertezza, bisogna essere sicuri sul numero che uscirà, anche se non uscirà, e se non esce è colpa del giocatore non del sistema.
Il mio Gesù sarà pure personale ma meglio l'incertezza che avvia ogni ricerca che la certezza che la impedisce.
Certo che vorrei essere sicuro ma so che nel mondo ciò non è possibile.
Quindi sembri essere un po' il dio di te stesso visto che quello pensi è personale e farina del tuo sacco, inoltre sulla figura di dio, a cui ti ispiri, applichi il fai da te, che non significa fare il predicatore e fare proseliti ma aggiustarsi la divinità a proprio gusto, uso e consumo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Te lo ripeto: Il tuo rimane un Gesù mentale...concettuale....filosofico, Crep. Non ne hai fatto esperienza concreta, non l'hai "toccato" con mano. Non lo ricevi nell'Eucarestìa, non ti confessi, non preghi, non ascolti la Sua Parola, non torni a vivere con tua moglie. Poi, boh...fà pure come vuoi :sticazzi:
Se solo ci fosse davvero un dio commestibile in cialda e con tutte le vitamine e gli amminoacidi!:v
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Originariamente Scritto da
conogelato
Te lo ripeto: Il tuo rimane un Gesù mentale...concettuale....filosofico, Crep. Non ne hai fatto esperienza concreta, non l'hai "toccato" con mano. Non lo ricevi nell'Eucarestìa, non ti confessi, non preghi, non ascolti la Sua Parola, non torni a vivere con tua moglie. Poi, boh...fà pure come vuoi :sticazzi:
Ho solo capito che chi l'ha toccato con mano ha perso l'uso della ragione; pensare che Gesù possa stare in una frugale ed economica ostia mi toglierebbe il gusto di pensare ad un'agape vera e propria; il mangiare insieme con calma e con giovialità è diverso da un finto pasto frettoloso, perché la messa deve finire ed il prete andare a mangiare, per i cavoli suoi e senza inviti:dunno:.
Tu dici che non l'ho toccato con mano quando invitai a pranzo a casa mia, per fare un solo esempio,( mi costringi a dirlo ma non mi vanto) due fratelli Mormoni mai visti prima ma simpatici? Può darsi che per te io sia fuori strada ma la sensazione è stata stupenda; non credo proprio che il tuo modo di pensare sia in sincronia con il mio e non ho nessuna intenzione di pensare come te; sei tu ad avere in testa un Gesù teorico ed egoista e neanche filosofico poiché la filosofia avrebbe un senso se si conoscesse.
Faccio si come voglio perché so che per me è la cosa migliore:birre:
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Originariamente Scritto da
Vega
Quindi sembri essere un po' il dio di te stesso visto che quello pensi è personale e farina del tuo sacco, inoltre sulla figura di dio, a cui ti ispiri, applichi il fai da te, che non significa fare il predicatore e fare proseliti ma aggiustarsi la divinità a proprio gusto, uso e consumo.
E' proprio il contrario, sono io che mi adatto ad una comprensione più profonda di Dio, visto che continuamente mi correggo.
Che senso avrebbe avere un Dio, se è come tu dici potrei farne a meno.
Dio non si aggiusta ma è l'uomo che deve aggiustarsi a Dio, che sia difficile è vero.