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Subito dopo il diploma non ero abbastanza maturo per andare all'università. Ricordo che ero deluso per il fatto che avrei dovuto fare il servizio di leva nell'Esercito, piuttosto che in Marina. Durante le visite mediche a Taranto infatti la Marina Militare mi aveva passato nell'Esercito d'autorità per via del mio difetto di vista... La scena fu epica :
Io, finalmente davanti all'ufficiale medico che mi controlla la vista. Tutti gli altri dietro di me ad aspettare il loro turno...
- Ufficiale medico : "Lei lo vuol fare il servizio di leva?" un mormorio si sente tra le fila... "no... digli di no.... "
- Io : "Come ha detto scusi?"
- Ufficiale medico : "Le ho detto se vuol fare il servizio di leva, non mi ha sentito" ....una gomitata mi arriva da quello dietro di me "psss digli di no, digli di no..."
- Io : "Si che lo voglio fare, perchè?" .... tra le file il mormorio è sempre più forte "coglione... digli di no.... digli che non lo vuoi fare...."
- Ufficiale medico : "E allora vorrà dire che lo farà nell'Esercito.... non è idoneo per la Marina!!!" ...... tra le fila un urlo di disperazione.... "Noooo testa di cazzo, che hai fatto!!!!"
- Io rivolgendomi prima ai commilitoni in fila : "Ma vi fate i cazzi vostri, per cortesia..." e poi all'ufficiale medico "Scusi che vuol dire che non sono idoneo per la Marina?"
- Ufficiale medico : "Vuol dire che il suo difetto di vista non la rende idoneo per il servizio militare in Marina, lo farà nell'Esercito, contento? Adesso può andare."
- Io incazzato per la fregatura rivolgendomi all'ufficiale medico : "Se non lo faccio in Marina, non lo farò nemmeno nell'Esercito, il servizio di leva!!"
- Ufficiale medico : "la cosa non mi riguarda, avanti il prossimo"
Tutti gli altri mi inveirono contro per il fatto che avevo perso un'occasione per farmi riformare.... ma io non volevo farmi riformare. Vedevo la cosa come un'onta!!
Alla fine l'Esercito mi congedò per soprannumero, ma mi fece attendere due anni prima del congedo.... l'attesa fu come fare la naia.... ne carne, ne pesce... riuscii comunque
ad espatriare qualche mese prima del congedo, con la solenne promessa che in caso di chiamata, sarei dovuto rientrare in patria. Il congedo mi raggiunse a Francoforte nel marzo del 1989.
Nel 2005, alla veneranda età di 37 anni, sposato e padre di due figlie, mi venne l'idea di iscrivermi in lingue, presso l'Università di Catania. Per inesperienza, su un consiglio dato in malafede da un'insegnante di inglese, che però aveva il problema di rinforzare gli iscritti in lingua anglo-americana, scelsi appunto anglo-americano e francese. Questo di fatto mi spostava presso la sede distaccata di Ragusa-Iblea (se avete visto qualche puntata di Montalbano, avrete sicuramente potuto ammirare questa bella città barocca, dato che è stata usata come location per girare gran parte delle scene della serie televisiva). All'inizio fu tutto abbastanza strano. Mi sentivo fuori posto... ero circondato da ragazzini di 15-16 anni..... solo in un secondo momento realizzai che quei ragazzini, per essere lì, avevano minimo 19 anni... e non 15-16..... come mi davano l'impressione di avere.
Riuscii in un anno a darmi tre materie, anche se nel frattempo, successe il finimondo in ambito lavorativo. Il mio collega fu trasferito a Fiumicino per un anno e mezzo, io mi trovai praticamente da solo a gestire un ufficio, il lavoro, neanche a farlo apposta, aumentò di brutto.... nei mesi di Novembre e Dicembre 2005 accumulai in totale 185 ore di straordinario.... La prima Domenica di riposo la presi a fine Febbraio 2006 e non pienamente perchè la mattina dovetti comunque andare in ufficio. A turno due miei colleghi di Augusta salivano a Siracusa per darmi una mano.... ma non era sufficiente. Con quei ritmi non potei più trovare spazio per continuare gli studi, o chiedere permessi per andare a lezione o a darmi le materie, pertanto, a malincuore, abbandonai l'Università.
Ebbi la soddisfazione di superare due esami di storia con 30 e un esame scritto di Inglese, senza voto perchè sarebbe stato dato solo dopo la prova orale.
Il giorno dell'esame orale di storia (Sulla Francia di Luigi XIV) alle otto del mattino il mio collega venne in ufficio per darmi il cambio. Io partii in fretta e furia per Ragusa, dove arrivai alle 09:30... alle 10:00 iniziarono gli esami. Per fortuna ero il primo della lista, quindi mi sbrigai presto e alle 12:00 ero di nuovo in ufficio a lavorare. Tanto per dire i ritmi al quale dovetti sottostare.
Il rimpianto è quello di non averci creduto a 18 anni..... con il diploma conseguito pensavo di trovare presto un lavoro e imparare le lingue sul campo.... in effetti è stato così.... l'inglese lo uso quotidianamente nell'ambito del mio lavoro..... il tedesco l'ho in minima parte riesumato con gli equipaggi delle navi militari tedesche.... mi sono andato a riprendere i miei vecchi libri di grammatica per ripassare qualcosa... il francese.... beh, nonostante non era
la mia lingua preferita, sono stato 2 volte a Parigi e per le cose spicciole, di sopravvivenza quotidiana, sono riuscito a cavarmela sufficientemente....
...avrei potuto fare di più... certo.
Scusate il "pippone"... mi conoscete... quando comincio a parlare.... :shy:
Tornassi indietro mi farei tutti quelli che mi piacevano: non pensavo fosse così facile, ero molto insicura.
O forse no: quella era l'età del fuoco innocente. Mi stupisce così tanto vedere mia figlia che segue le mie orme, pur essendo stata educata in modo completamente diverso. Non me ne capacito. Mi ha detto: "tanto le figlie fanno sempre le stesse cose delle madri", così, come in un trattato di psicologia: "Non è vero - ho risposto - noi possiamo scegliere". Ma non ero convinta. È una specie di malato atto d'amore, da cui non riesci a liberarti, neanche con cultura e saggezza.
pure io :v
decisamente sarei molto meno romantico ..due anni 7 mesi e 21 giorni di lettere d´amore con una francesina ,sí lettere quelle che ci infili il papiro , lecchi e chiudi e lecchi i francobolli..ora mi lecco le ferite del tempo perso..:asd:
oggi?
oggi basta un sms ; " ti vuoi mettere con me?" :v
Io forse qualcosa in piu' allora l'avrei fatta, opportunamente spronata :D
Il problema e' che non mi volevano :v
Il problema e' che ero in un ambiente che fondamentalmente con me non aveva nulla a che fare e che sti ragazzetti li mettevo in crisi
Infatti appena me ne andai ad appena 500 km, per la miseria non credevo che ce ne fosse pure per me :asd:
Io a quell'età mi mettevo solo con casi disperati, che se ci ripenso adesso mi chiedo ancora come cavolo stavo messa. :asd:
E' che per la gente normale ero troppo fuori dagli schemi e i miei compagni mi guardavano strana, mi chiamavano "vedova nera" perché vestivo sempre di nero.
E poi a quell'età i maschi mi interessavano solo per fare le risse o giocarci a calcio :asd:
Io ero un ragazzetto per il semplice fatto che credo di aver avuto il testosterone alto pure allora :v
E nei miei luoghi andavano tanto gli angeli del focolare
Certo
Per calpestarti meglio, ragazzetta mia
Bleah
La cosa che rimpiango di più della mia adolescenza è di aver fatto la modifica alla playstation, da allora ho potuto avere qualsiasi gioco desiderassi e non ne ho mai più giocato nessuno veramente. Però ho imparato un'importante lezione di vita.