Visualizzazione Stampabile
-
Metamorfosi
No, non “La Metamorfosi” dello scrittore boemo Franz Kafka, ma i cambiamenti che possono accadere nella vita di una persona da un anno all’altro, per esempio nelle relazioni interpersonali.
Alcune rimangono stabili, altre si fluidificano e scompaiono dal nostro orizzonte.
Col trascorrere del tempo, alcune frequentazioni “obbligate” si fortificano, altre rivelano la loro natura e si avviano alla fine.
Senza una ragione particolare non s’incontrano più le persone che vedevamo tutti i giorni. La nostra mente si sintonizza altrove: dimentica, rimuove, censura.
Nella mia segreteria telefonica ci sono ancora registrate voci di stagioni passate. Non persone che vedo oggi ma quelle che frequentavo un anno e più fa. Fedeli, convinte, alcune di queste hanno continuato a comporre il numero del mio telefono con diversa cadenza, da quotidiana a mensile e poi ad annuale. E mi rendo conto di come, in un solo anno, tanto sia mutato, talvolta con fastidio, a volte con nostalgia.
Alcune persone continuamente si “rinnovano” mentre altre restano ostinatamente immobili, come essenze profumate sigillate nei contenitori.
Soltanto chi sta all’altro telefono si accorge che il paesaggio è mutato, che i volti sono invecchiati, che le ragioni e le tensioni di quelle relazioni non sono più le stesse. Eppure le voci riprendono da dove la conversazione si era conclusa un anno prima, e là ti risospingono. Si sfiorano così due mondi che poi tornano a separarsi.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
doxa
No, non “La Metamorfosi” dello scrittore boemo Franz Kafka, ma i cambiamenti che possono accadere nella vita di una persona da un anno all’altro, per esempio nelle relazioni interpersonali.
Alcune rimangono stabili, altre si fluidificano e scompaiono dal nostro orizzonte.
Col trascorrere del tempo, alcune frequentazioni “obbligate” si fortificano, altre rivelano la loro natura e si avviano alla fine.
Senza una ragione particolare non s’incontrano più le persone che vedevamo tutti i giorni. La nostra mente si sintonizza altrove: dimentica, rimuove, censura.
Nella mia segreteria telefonica ci sono ancora registrate voci di stagioni passate. Non persone che vedo oggi ma quelle che frequentavo un anno e più fa. Fedeli, convinte, alcune di queste hanno continuato a comporre i numero del mio telefono con diversa cadenza, da quotidiana a mensile e poi ad annuale. E mi rendo conto di come, in un solo anno, tanto sia mutato, talvolta con fastidio, a volte con nostalgia.
Alcune persone continuamente si “rinnovano” mentre altre restano ostinatamente immobili, come essenze profumate sigillate nei contenitori.
Soltanto chi sta all’altro telefono si accorge che il paesaggio è mutato, che i volti sono invecchiati, che le ragioni e le tensioni di quelle relazioni non sono più le stesse. Eppure le voci riprendono da dove la conversazione si era conclusa un anno prima, e là ti risospingono. Si sfiorano così due mondi che poi tornano a separarsi.
Molto belli questi tuoi pensieri. Belli davvero.
Non mi sento di aggiungere altro tranne che vorrei riuscire a sintetizzare in poche righe queste sensazioni come hai fatto tu.
-
Quando poi questi due mondi prima si sfiorano e poi ritornano a frequentarsi, non è più come prima...
Possono ricongiungersi oppure avere rapporti completamente diversi.
:ciaociao:
-
Panta rei.
La pena del distacco è il prezzo del viaggio.
-
King Kong ha scritto:
Citazione:
Panta rei.
La pena del distacco è il prezzo del viaggio.
Si, hai ragione !
"Panta rhei os potamos” (= Tutto scorre come un fiume) ci ricorda l’antico e celebre aforisma greco derivato dalla scuola filosofica eraclitea riguardo al tema del divenire.
I giorni passano veloci come la corrente di un fiume in piena, ma è il fiume della vita, della nostra vita.
Il tempo fugge, ma Mnemosine ci concede col ricordo di compensare le assenze.
-
Il ricordo delle assenze anche se in modo triste ci ricorda chi siamo...