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Da “Dottrina e Alleanze” 133:
14 Uscite, dunque, d’in fra le nazioni, sì, uscite da Babilonia, da frammezzo all’iniquità, che è la Babilonia spirituale.
Qui c’è l’interpretazione dell’invito contenuto nell’Apocalisse di uscire da Babilonia. Si tratta di uscire da una Babilonia di credenze diverse e spesso false per unirsi in una sola fede ed entrare nella camera nuziale, nell’unità con Dio. Infatti si parla di Babilonia spirituale.
E qual è la Camera Nuziale Ultima? La somma religione. Il mormonismo? Fammi indovinare! Allora andiamo bene.
Ai parla ancora in lingua arcaica: "d'in fra le nazioni"
Infatti, avevo notato. Ma che roba è d'in? Esiste? Da quale lingua morta proviene?:asd:
Si, coincide perfettamente con la Rivelazione finale del Libro dell'Apocalisse :)Citazione:
Originariamente Scritto da Arcobaleno
Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. [10]E gridavano a gran voce:
"La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello".
[11]Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo:
[12]"Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen".
[13]Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: "Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?". [14]Gli risposi: "Signore mio, tu lo sai". E lui: "Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. [15]Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
[16]Non avranno più fame,
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta,
[17]perché l'Agnello che sta in mezzo al trono
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi".
ma dalla lingua del sommo poeta Dante, rapita poi dal Leopardi "D'in sulla vetta della torre antica...", mi sembra sia il "Passero Solitario"Citazione:
Originariamente Scritto da Ter
Evidentemente la traduzione in italiano del testo è dell'800.
Ah, è vero.. Le poesie :fagiano:
roba mai capita o frequentata :rotfl:
mai frequentato passeri solitari? :DCitazione:
Originariamente Scritto da Ter
Sappi che il tuo orgoglio, la tua presunzione, la tua provocazione e la tua derisione non meriterebbero alcuna risposta.Citazione:
Originariamente Scritto da Ter
Tu meriti i compagni di viaggio che hai: Dietrologo, Meogatto, Arecata, Vega, ecc.
Se ti rispondo, è solo perché quella domanda potrebbe porsela qualsiasi credente.
Rispondo solo oggi perché ho avuto internet bloccato per due giorni.
Per arrivare alla risposta basta pensare alla camera nuziale di due sposi che si amano.
Cosa trovano in essa? Maggiore conoscenza reciproca, maggiore intimità, maggiore continuità di rapporto; e il tutto culmina con l'amplesso, dove si ha uno scambio energetico e nessuna perdita di energia, infatti dopo un amplesso condito d'amore ci si sente meglio, non ci si sente stanchi. Si ama e si è amati.
Portando tutto ciò a un piano superiore, nella Camera Nuziale si ha una maggiore conoscenza di Dio, una maggiore intimità con Dio e un rapporto più continuo con Dio. Questo, abbinato alle conseguenti benedizioni di Dio, dovrebbe portare gioia, che corrisponde alla soddisfazione dell'amplesso. Ora siamo sotto punizione, per cui anche una maggiore conoscenza di Dio ci dà una gioia limitata.
La strada per la Camera Nuziale è rappresentata dalla tempistica dei riti cristiani: battesimo, comunione, estrema unzione?
Dalla tempistica delle preghiere musulmane?
Dalla tempistica dei riti di qualsiasi altra religione?
No, quello era solo uno stadio della Via. Per questo ho abolito i riti. La strada è rappresentata dalle perle di Dio (non quelle di tua nonna).
Tu dovresti leggere i post dei tuoi compagni di viaggio; i miei post – per dirla alla Vega – non sono pane per la tua dentiera.
Potrei non rispondere ad altre tue domande.
Dal Vangelo di Filippo:
Il letto nuziale(1) non è per gli animali(2), né per gli schiavi(3), né per le donne impure, ma per gli uomini liberi e per le vergini(4). (69:10)
La redenzione ha luogo nella camera nuziale. Ma la camera nuziale è superiore ad essa, poiché tu non troverai nulla come essa(5). (69:20)
I figli della camera nuziale hanno lo stesso unico nome(6). (72:20)
Gli sposi e le spose appartengono alla camera nuziale; nessuno potrà vedere lo sposo e la sposa, a meno che lo diventi(7). (82:20)
I misteri della verità sono rivelati per mezzo di tipi e di immagini. Ma la camera nuziale resta nascosta: è il santo del santo. (84:20)
Note:
1. Il letto nuziale è l’unione perfetta tra uomo e donna, che potrà realizzarsi nel paradiso terrestre.
2. Definirei animali gli atei e i materialisti, perché non sono consapevoli di possedere un'anima.
3. Schiavi del peccato, delle convenzioni sociali, delle tradizioni antiquate, dei potenti criminali per i quali votano, ecc.
4. Si parla della verginità di cuore, dalle cattive azioni. Le donne impure sono quelle contaminate dai vizi, dalle passioni, dall’ingiustizia.
5. Si tratta dell’amore nella sua completezza, che si realizza nella camera nuziale.
6. Credenti: questo è il nome che mi viene in mente.
7. Anche se adesso il rito matrimoniale è stato abolito, è necessaria ugualmente una grande unità d’amore per entrare nella camera nuziale. Il rito matrimoniale non è stato abolito per rendere meno stabili le unioni, ma per moltiplicare l’amore.
Solo il Vangelo di Filippo ne parla? No.
Cono, il riferimento giusto in Apocalisse è nel cap. 18:Citazione:
Originariamente Scritto da conogelato
18. E dopo ciò vidi un altro angelo, scendente dal cielo, avente un potere grande; e la terra fu illuminata della sua gloria. E gridò con forte voce, dicendo: - Cadde, cadde Babilonia la grande, ed è divenuta abitazione dei demoni, ricetto di ogni spirito impuro, ricetto di ogni uccello impuro, ricetto di ogni fiera impura e odiosa, perché tutte le genti hanno bevuto del vino del furore della sua prostituzione, e i re della terra hanno fornicato con essa, e i mercanti della terra si arricchirono della potenza del suo lusso. -
E udii un’altra voce dal cielo che diceva: - Uscite, o popolo mio, da essa per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli, poiché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio ha ricordato le sue iniquità. Date ad essa come essa ha dato, anzi raddoppiate dandole il doppio secondo le opere sue: nel calice in cui ha mesciuto, mescetele il doppio. Quanto essa si glorificò e fu orgogliosa, altrettanto tormento e lutto datele, perché nel suo cuore dice: “Siedo regina e vedova non sono e lutto non vedrò.”, perciò in un giorno solo verranno i suoi flagelli, morte, lutto e fame, e sarà bruciata col fuoco, perché forte Signore è Iddio che la giudicò.
E piangeranno e gemeranno su di essa i re della terra che con essa fornicarono e furono orgogliosi, quando vedranno il fumo del suo incendio, stando a guardare da lontano per il timore del suo tormento, dicendo: “Guai, guai! Città grande, Babilonia, città forte, ché in un’ora sola è venuto il giudizio tuo!” E i mercanti della terra piangono e si affliggono su di lei, perché il loro carico nessuno più lo compra, carico d’oro e d’argento e di pietre preziose e di perle e di bisso e di porpora e di seta e di scarlatto, e ogni legno di thuja e ogni oggetto d’avorio e ogni oggetto di legno preziosissimo, di bronzo, di ferro e di marmo, e il cinnamomo, l’amomo, i timiami, la mirra, l’incenso, il vino, l’olio, la semola, il frumento, i bestiami, le pecore, i cavalli, i cocchi, gli schiavi, le vite umane. “E il raccolto desiderato dall’anima tua s’allontanò da te, e tutte le cose opulente e splendide svanirono da te e mai più si troveranno!”
I mercanti di queste cose, quelli che trassero ricchezza da essa, staranno lontano per il timore del suo tormento, piangendo e affliggendosi, dicendo: “Guai, guai! O città grande, ravvolta di bisso e di porpora e di scarlatto, sontuosamente ornata d’oro, pietre preziose e perle, ché in un’ora sola è stata annientata tanta ricchezza!” Ed ogni nocchiero e ogni navigante da un luogo all’altro, i marinai e quanti lavorano sul mare, da lontano sostarono e gridavano, guardando il fumo del suo incendio, dicendo: “Quale altra è uguale alla grande città?“ E gettavano polvere sulle loro teste, e gridavano piangendo e affliggendosi, dicendo: “Guai, guai! O città grande, nella quale si arricchirono della sua sontuosità tutti quelli che avevano navi sul mare, ché in un’ora sola è stata annientata!” Rallegrati sul conto di essa, o cielo, e voi santi, apostoli e profeti, ché Iddio ha giudicato la vostra causa, separandola da lei. -
E un angelo forte alzò una pietra come una grande macina e la gettò nel mare, dicendo: - Così a precipizio sarà gettata Babilonia, la grande città, e non sarà trovata mai più. - E un suono di arpisti e musici e flautisti e trombettieri non sarà udito in te mai più, e qualsiasi artefice di qualunque arte non sarà trovato in te mai più, e rumore di macina non si udrà in te mai più, e luce di lampada non apparirà in te mai più, e voce di fidanzato e di fidanzata non sarà udita in te mai più. Poiché i tuoi mercanti erano i maggiorenti della terra, poiché dall’incantesimo tuo furono ingannate tutte le genti; e in essa fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che furono sgozzati sulla terra.
Premettendo che nessuno è perfetto e nessuna religione è perfetta, per come è stata praticata, se volessimo dare un nome a quella città, potremmo chiamarla Roma, e se volessimo dare un nome a una religione, i cui capi si possano riconoscere in quella descrizione, potremmo chiamarla Cattolica. Quali altri capi religiosi hanno tanto amato il lusso e lo sfarzo e hanno compiuto tanti omicidi?
Restare prigionieri delle altre religioni porterà benefici agli adepti? Tutte le religioni che rinnegano il ritorno di Cristo avranno benefici paragonabili a quelli avuti dagli ebrei, dopo l'assassinio di Gesù.
A proposito dei mormoni, vorrei aggiungere che nel libretto che mi hanno dato e che consegnano a tutti i "nuovi" non si fa nessuna menzione del ritorno di Cristo. Costoro sono soddisfatti di avere un Presidente, che riceve pure profezie, di avere dodici apostoli e di praticare riti "perfetti". Che altro gli serve? Che se ne fanno del ritorno di Cristo? Sono sazi così.
Io sono però convinto che dopo che mi rinnegarono attorno al 1980 tutte le profezie ricevute da allora o sono svianti o sono banali, di scarso interesse. Non ho potuto leggere nessuna delle loro profezie, per cui questa rimane una mia convinzione personale, senza prove.
Due giorni per scrivere queste cazz***?:mumble:Citazione:
Originariamente Scritto da Arcobaleno
(Comunque, a livello di presunzione ed orgoglio, mi pare che minimo minimo ci eguagliamo.):dentone:
Non comprendo qui il perché del tuo paragone tra la "Babilonia delle diverse fedi religiose ed etnie" (a cui la Bibbia si riferisce) e le camere nuziali degli sposi.
Perché ti sforzi di leggere un significato inventato di sana pianta dietro ad un racconto storico di 3000 anni fa, che poco ci fa entrare la questione di scopatine tra amanti/sposi?
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Babilonia
Gli ebrei erano invidiosi dei Babilonesi, che al tempo erano ricchi e prosperi ed amavano godersi la vita.
Tu sei fissato con il concetto di verginità spirituale,"di mente"(?), materiale della sola donna.
Dimmi un po', ne subisci spesso e volentieri il fascino? O ti spaventa/non ti aggrada l'idea che possa avere un ruolo attivo e consapevole nelle cose?
Quel tipo di verginità vale anche per gli uomini, è il testo che parla di verginità riferita alla donna.Citazione:
Originariamente Scritto da Ter
Non ho fatto paragoni, la camera nuziale è una delle conseguenze dell'uscita da Babilonia, un obiettivo da raggiungere nel tempo.Citazione:
Originariamente Scritto da Ter
Basta leggere il "Cantico dei cantici". Lì la camera nunziale è superata, si parla già del rapporto sensuale.