[QUOTE=sagittario78;723302]se leggi tutti i post di questo topic noterai che ero gi
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[QUOTE=sagittario78;723302]se leggi tutti i post di questo topic noterai che ero gi
[QUOTE=rubyn;723259]guarda che non mi riferisco a quello, ma al fatto che quella citt
Per me lo è. E' sempre una tragedia trovarsi in minoranza ed è sicuramente spiacevole! Ora visto che abbiamo punti di vista diversi, e come è spiacevole per me lo è anche per te, capirai che questa ghettizzazione crea indirettamente danno a chi si trova in minoranza. Comunque non è che mi vietano di entrare in un locale gay, ma anche se posso non lo faccio per ovvi motivi.
[QUOTE=rubyn;723259]guarda che non mi riferisco a quello, ma al fatto che quella citt
[QUOTE=rubyn;723761]Per me lo
E se il problema non è solo mio ma della maggior parte della popolazione?
[QUOTE=rubyn;724335]E se il problema non
santinumi non e' che i gay sono dei marziani viscidi coi tentacoli e ventose anzi... normalmente manco si distinguono da persone "normali"... e quindi non vedo che cosa mostruosa possa essere per un etero andare in un locale gay. Se poi si parla di maleducazione (vedi gente "incastrata" & co) beh, quella e' universale.
[QUOTE=rubyn;724335]E se il problema non
Non la ricordo esattamente, ma fa piu' o meno cosi':
Ai margini di un villaggetto, nei pressi del quale scorre un piccolo torrente, vive un omino buono.
Un giorno, l'omino si reca al torrente per procurarsi dell'acqua e vi incontra uno straniero, che gli si avvicina e gli fa "Tu sei un uomo buono e giusto, non meriti cio' che ho riservato ai tuoi compaesani. Ho avvelenato l'acqua alla sorgente, e chiunque ne berra' diventera' pazzo". L'omino ringrazia e tutto contento se ne torna a casa, badando bene di stare lontano dall'acqua del torrente.
Passano gli anni, e l'omino conosce una bellissima ragazza, e se ne innamora. Nella speranza di poterla sposare, si reca al villaggio dal padre della ragazza, per chiedere la sua mano.. stupore quando si sente rifiutare la proposta, ed alla richiesta di spiegazioni il padre risponde "mia figlia non sposera' mai il pazzo del villaggio". Sconsolato ed ancor piu' disorientato, cerca distrazioni per le strade del villaggio, ma non vi sono compaesani disposti ad accogliere il pazzo. Deluso e amareggiato, torna a casetta e sulla via del ritorno incontra nuovamente lo straniero, che gli rivolge la parola: "vedo che non hai bevuto l'acqua, sei ancora sano di mente". "I miei compaesani mi credono un pazzo, com'e' possibile?" - domanda il povero omino. "Ma tu sai che non e' vero, tu sai che sono tutti pazzi", risponde lo straniero, allontanandosi dall'omino, sempre piu' consapevole di cio' che stava accadendo.
Negli anni la solitudine si fa sempre piu' pesante da sopportare, finche l'omino - in preda alla disperazione - torna al torrente, vi si tuffa e beve l'acqua, consapevole di cio' che gli sarebbe successo.
Moooolto sintetica, comunque la morale dev'essere chiara. :)
erin, io non credo che si possa sempre convivere.
"Temo il Terrore, Temo Tremendamente... Uuuh-Uh-Uh Unendo Uomini Ugualmente"
Tu pensi sia sempre possibile convivere? Pensi che diverse culture possano sempre rispettarsi vicendevolmente senza ricadere nella violenza? Naturalmente sto parlando in termini realistici, non filosofici. Non farmi discorsi del tipo "sta al buonsenso di tutti", intendo dire: chiuderesti in una stanza per 24 ore tranquillamente due omosessuali e due etero, senza preoccuparti che possa scatenarsi la violenza per vari motivi da parte di qualcuno? E se mi dici che certa gente andrebbe rieducata, pensi che chiunque può essere rieducato?
il problema è tutto di chi nn riesce a convivere, nn può pretendere che siano gli altri a sgomberare il campo: deve risolversi il suo problema, grosso grosso. nn si tratta di rieducazione, ma di analisi.
Rubyn, il mondo non e' una stanza in cui sono rinchiuse persone che la pensano in modo diverso. E comunque e' possibile convivere, e bisogna convivere. Non in termini meta-filo-sociologici, ma in termini pratici. Perche' bisogna ricordarsi che il rispetto non lo si deve guadagnare, e' dovuto a prescindere. Puo' essere pero' negato a chiunque non dimostri poi di meritarlo, ma il buonsenso insegna che il giudizio esula da ambiti privati, come puo' essere con chi va a letto la persona che sto giudicando o in che divinita' crede. L'individuo non si giudica in questo modo, rubyn.