Originariamente Scritto da
axeUgene
ora, se dovessimo dedurre da quello che sembri indicare come il confine esclusivo della presunta spiritualità come l'interesse per, o l'esperienza del paranormale, il risultato sarebbe quello di escludere dal club delle persone spirituali artisti o pensatori che chiaramente hanno dedicato la propria vita a creazioni di natura immateriale, o con una grande componente di immaterialità, idee, estetica, cosmologia...
capisci bene che una tesi di questo tipo sarebbe poco credibile, e al primo approfondimento entrerebbe in crisi, per essere immediatamente dismessa;
pensa, per citare un personaggio che dovresti conoscere, a Leopardi, che era sostanzialmente materialista e ateo - lui sì, con un fondamento attivo e consapevole di natura filosofica; lo puoi considerare una persona di scarso o nullo spessore spirituale, qualunque cosa l'espressione pretenda di significare ?
e sai quanti pensatori, poeti, artisti, o gente comune con una propensione al totale disinteresse per l'ultraterreno, o convinte che finiamo tutti in cenere ci sono ? lo stesso ateo, quello vero, per adottare quella posture deve esercitare un'intensissima attività di elaborazione del trascendente, foss'anche per negarlo...