"L'ingiustizia non
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"L'ingiustizia non
Spesso ci si compiace di questa idea dell'aver toccato il fondo. Si sta l
Concordo, Otan, sul fatto che il restare fermo a crogiuolarsi nella propria autocommiserazione sia davvero una forma di egocentrismo assoluto.
Non sono però così d'accordo sul fatto che un fondo esiste. O meglio, forse esiste, ed è diverso in base ai canoni personali di ognuno. Ma in senso assoluto non c'è la "condizione peggiore", si può sempre cadere più in basso. Il tutto sta nello scegliere a quale livello si vuole restare. Forse c'è anche chi ci sta bene, laggiù.
Oh, finalmente una discussione che mi piace.
Dipende di quale tipo di fondo parliamo. Potrebbe andar peggio! Potrebbe piovere... In questo caso il fondo è determinato dall'esterno, ma in ogni caso il fondo peggiore è quello da cui non ti risollevi, perchè per qualche motivo non vuoi. E' un fondo dell'anima, è un po' come perdere la dignità. Se ci fai caso, in tutte le situazioni più disperate c'è solo una cosa che l'uomo cerca di salvare, ed è la propria dignità.
Sono convinta che anche l'anima non abbia un fondo. Per quanto in basso si possa scendere, ci sarà sempre un gradino che condurrà più giù. E' come una scala senza fine. E sta a noi capire che ad un certo punto è il momento di risaslire, di tornare su.
Altra cosa: non è vero che l'uomo cerca sempre di salvare la propria dignità. Ne ho viste e ne vedo di persone che la gettano alle ortiche senza troppi problemi...
Quando si tocca il fondo o si rientra in noi stessi e si risale o si muore. Parlo della morte ontologica.
[QUOTE=dark lady;497503]Altra cosa: non
Ripeto: per me un fondo non esiste!
A, volte bisogna toccare il fondo per capire quanto altro ancora c'e' da vedere..