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Consideri proprio carta straccia, il Dono che ti ha fatto: La tua Libertà!
Egli ti ha messo davanti sia il fuoco che
l'acqua:
a te deciderti o per l'uno o per l'altra.
17Davanti all'uomo ha messo la vita e la
morte,
e darà a ciascuno quello che ciascuno si
sceglie,
18egli infatti è molto sapiente, la sua forza è
immensa,
egli vede ogni cosa,
19conosce le azioni di tutti
e guarda con amore quelli che lo amano.
20A nessuno ha mai comandato di fare il
male,
a nessuno ha detto: 'Ti permetto di
peccare'.
(Siracide 31)
Ti ama, avrebbe dato la Sua Vita anche per salvare te sola....e te non perdi occasione per denigrarLo.
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Ma ti rendi conto che ogni volta ripeti le stesse cose e per di più nemmeno ti rendi conto che dici, senza dirlo in modo esplicito, che dio mette la morte ed il male davanti a noi e che quindi in sostanza li crea e li usa per uno scopo.
Il gioco a premi qui è esplicito, così come l'intento punitivo. Solo che ogni volta arrivano i salti triplo-carpiati avvitati per negare l'evidenza.
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Bene e Male sono due possibilità. E' la nostra Libertà che li mette in essere....
Ah già, te preferivi nascere robot. Scusa, me l'ero dimenticato.
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Ma se stiamo discutendo di chi mette il bene ed il male nella creazione, compresa la morte, è inutile che ripeti di nuovo sulla libertà.
affermi implicitamente che c'è la regia di dio in tutto questo solo che una volta strombazzi che dio non crea il male e la morte, poi posti i versetti dove vien detto che dio ci mette davanti il fuoco e l'acqua ecc...
E lo dici tu eh, mica un altro. Non riesci nemmeno a raccapezzarti nei tuoi di discorsi?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, se ti esprimi in pubblico su quella cosa, evidentemente hai l'intenzione di sensibilizzare chi ti legga;
E dai Axe, sii serio secondo te tutti quelli che scrivono qui, te compreso, voglio sensibilizzare? O forse provano a dire la loro, magari con qualche cacchiata in buona fede*.
Ps. da non confondersi con fede religiosa
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
crep, se la metti su questo piano, fai diventare il credere irrilevante e ridicolo, come l'astrologia, in cui uno può dire di credere, ma senza conseguenze uniformi;
se i credenti nello SS di fronte alla stessa circostanza possono affermare, come fai tu, ognuno un proprio modo - che si pretende autentico - di interpretare la doverosità di un comportamento - es, dare tutto ciò che si possiede al povero, oppure elargire una moneta che si sarebbe spesa al gratta e vinci, porgere l'altra guancia o difendersi - il risultato è quella farsa-pollaio che leggiamo quando i credenti si contraddicono tra loro, rappresentando l'irrilevanza di quel credere, dato che non produce alcun affidamento concreto su nulla, ma solo vanità.
Sei stato tu a tirare fuori la teologia ed io ti ho riassunto su che cosa si fonda. Ora dici che il concetto della Trinità è ridicolo, sarà pure ridicolo ma è quello che io ti ho detto. In fondo anche in teologia ci vuole un atto di fede in Dio. Senza Dio non esisterebbe lo studio di Dio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Sei stato tu a tirare fuori la teologia ed io ti ho riassunto su che cosa si fonda. Ora dici che il concetto della Trinità è ridicolo
no, sto dicendo che è ridicola l'idea di religione che esprimi, non il concetto di Trinità;
Citazione:
sarà pure ridicolo ma è quello che io ti ho detto. In fondo anche in teologia ci vuole un atto di fede in Dio. Senza Dio non esisterebbe lo studio di Dio.
crep, la teologia l'hai tirata in ballo tu:
io prima ti ho fatto notare che col Gesù personale, non c'è religione, perché non c'è norma univoca che unisca i cristiani nel solo Vangelo;
al che, tu mi hai risposto che i cristiani sono uniti dal credere nello Spirito del Padre;
quando io ti ho chiesto dove sia enunciato quello Spirito in modo tale da costituire oggetto identificato del credere, tu mi hai indicato la dottrina, cioè teologia;
il che è la dimostrazione che per avere religio, qualcosa che unisca, un vincolo, ti serve comunque un riferimento convenzionale che indichi una stessa roba per tutti gli adepti della chiesa, alla cui nozione questi sono tenuti ad aderire;
purtroppo, questo ti pone anche il problema che quella cosa deve avere un senso logico - dato che non siamo più nel territorio della fede, ma in quello, razionale, della coerenza concettuale - con tutta la fatica di darglielo;
se ti vuoi risparmiare quella fatica, l'effetto è la farsa; cioè, io sono lo stregone e so; fidati....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
no, sto dicendo che è ridicola l'idea di religione che esprimi, non il concetto di Trinità;
crep, la teologia l'hai tirata in ballo tu:
io prima ti ho fatto notare che col Gesù personale, non c'è religione, perché non c'è norma univoca che unisca i cristiani nel solo Vangelo;
al che, tu mi hai risposto che i cristiani sono uniti dal credere nello Spirito del Padre;
quando io ti ho chiesto dove sia enunciato quello Spirito in modo tale da costituire oggetto identificato del credere, tu mi hai indicato la dottrina, cioè teologia;
Che è quella del vangelo e delle Lettere di Paolo. Quegli scritti esperienziali sono l'inizio di un eventuale discorso teologico.
Evidentemente l'esperienza degli apostoli ha gettato le basi per una logica successiva.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
Che è quella del vangelo e delle Lettere di Paolo. Quegli scritti esperienziali sono l'inizio di un eventuale discorso teologico.
Evidentemente l'esperienza degli apostoli ha gettato le basi per una logica successiva.
bene; quindi, la tua teologia di riferimento, che individua anche i tuoi fratelli di fede, escludendo gli altri, sarebbe ? cosa enuncia ?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Misterikx
stará partendo da quí cioé dalla tastiera,
tutte le grandi sette,comuni,chiese, fatte di adepti e santoni, saranno pure partite da qualche parte..:v
non so quanto sia grande il suo giardino ma un paio di tende gia potrebbero starci..:D
poi le bocche spalancate degli adepti vanno riempite(di cibo) non puoi raccontargli solo le favole..
No, no, grazie ho già due Calopsiti, di genere femminile, che mi danno tanto da fare; l'unica soddisfazione e che quando parlo ameno mi ascoltano.:asd:.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
senti, non hai capito di qua, non hai capito di là...
e che sarebbe 'sto Spirito del Padre ? come si tradurrebbe in precetti comuni e inequivoci, una dottrina ?
perché senza di quella, hai il tuo personale training autogeno, una psicoterapia o una tua morale; non una religione;
tieni così tanto a fare del Vangelo il testo teatrale di una farsa ?
A questo punto l'unica soluzione che con te ho è quella di curarmi da solo:asd:.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Ma se stiamo discutendo di chi mette il bene ed il male nella creazione, compresa la morte, è inutile che ripeti di nuovo sulla libertà.
affermi implicitamente che c'è la regia di dio in tutto questo solo che una volta strombazzi che dio non crea il male e la morte, poi posti i versetti dove vien detto che dio ci mette davanti il fuoco e l'acqua ecc...
E lo dici tu eh, mica un altro. Non riesci nemmeno a raccapezzarti nei tuoi di discorsi?
Non lo dico io, che sono nessuno: Ti ho virgolettato la questione secondo la Parola Rivelata, Laura...
Dio è onnisciente e onnipotente. L'unico "limite" che ha voluto concedersi, è appunto la nostra personale LIBERTA'. Gli artefici del nostro destino Eterno, siamo noi stessi. Unicamente noi stessi. Se sceglieremo il Male fino alla fine, non potremo incolpare Dio di averci fatti liberi di sceglierlo. Dove stà il Bene, Egli ce lo indica chiaramente.
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Ma la,questione è quella dell'origine del male e della morte che, se ancora non l'hai capito, ne fa diventare l'artefice, il creatore, proprio il tuo dio.
Il male esiste già con dio e diventa a questo punto elemento necessario ed imprescindibile di questa creazione dato che esiste il libero arbitrio di dio e concesso all'uomo. Peccato però che il racconto religioso parla sempre di un male che non è voluto da dio, da sconfiggere e poi te lo ritrovi come elemento messo lì apposta per uno scopo.
E la morte, anche questa non può essere un fenomeno che appare dal nulla, nell' inconsapevolezza della divinità.
Cosa hai da dire Cono?
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Ahahahahahaha quello che ti sto dicendo e postando da una vita :asd:
Dal CCC
374 Secondo l’intenzione del Creatore, l’uomo dovrebbe vivere in un paradiso terrestre, in una condizione di perfetta armonia con Dio, con gli altri, con la natura e con se stesso. L’offerta originaria della grazia includeva i doni dell’integrità e dell’immortalità. L’amicizia con Dio sarebbe stata così intima e tangibile da orientare con facilità al bene tutte le energie e le tendenze spontanee e da preservare dalla sofferenza e dalla morte angosciosa, come noi attualmente la sperimentiamo. Purtroppo questa condizione è stata perduta a causa del peccato.
1187 Anche se la caducità è naturale, la morte, vissuta come solitudine angosciosa e impotente, non rientra nel disegno della creazione: «Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi» (Sap 1,13). Appartiene invece alla condizione storica dell’umanità peccatrice, alienata dalla originaria comunione con Dio: «il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte» (Rm 5,12). Da qui derivano il suo carattere di violenza e di minaccia, il suo pungiglione velenoso,
376 Tutte le dimensioni della vita dell'uomo erano potenziate dall'irradiamento di questa grazia. Finché fosse rimasto nell'intimità divina, l'uomo non avrebbe dovuto né morire, né soffrire. L'armonia interiore della persona umana, l'armonia tra l'uomo e la donna, infine l`armonia tra la prima coppia e tutta la creazione costituiva la condizione detta "giustizia originale".
400 ... La morte entra nella storia dell'umanità.
403 Sulle orme di san Paolo la Chiesa ha sempre insegnato che l'immensa miseria che opprime gli uomini, la loro inclinazione al male e l'ineluttabilità della morte non si possono comprendere senza il loro legame con la colpa di Adamo e prescindendo dal fatto che egli ci ha trasmesso un peccato dal quale tutti nasciamo contaminati e che è "morte dell`anima".
1008 ... Sebbene l'uomo possedesse una natura mortale, Dio lo destinava a non morire. La morte fu dunque contraria ai disegni di Dio Creatore ed essa entrò nel mondo come conseguenza del peccato. "La morte corporale, dalla quale l'uomo sarebbe stato esentato se non avesse peccato", è pertanto "l'ultimo nemico" (1 Cor 15,26) dell'uomo che doveva essere vinto. Ciò è avvenuto grazie alla Resurrezione di Cristo! Se rimaniamo uniti a Lui, la Morte non rappresenta che un passaggio....un chiudere gli occhi a questa vita per riaprirli a Quell'Altra :love:
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Rendito conto dei discorsi che non tornano:
Dio non prevede la morte, si parla di offerta di immortalità e di armonia con tutto, natura compresa, poi subito dopo si parla di caducità naturale.
Capisci bene che o c'è la caducità nella natura ed il creatore l'ha prevista o non c'è, sempre per la volontà di dio.
Dire come sempre che "la morte entra" non ha nessun senso, non spiega l'origine, i motivi di come faccia ad esistere un certo fenomeno se non dicendo sgamando che c'è per via del peccato. Grazie al cazzo!!!