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Originariamente Scritto da
axeUgene
così finisci nel discorso che contesti - giustamente - a Yele, cioè quello di un demos incapace, da mettere sotto tutela; cioè, se affermi un principio per cui la scelta ultima del consumatore è manipolata, non si capisce cosa altro vorresti sostituire a quella, oltre all'informazione sul prodotto, che è esattamente il contenuto delle regole UE;
No, ammettere la possibilità di manipolazioni psicologiche nel commercio non ha niente a che vedere col ritenere la gente colpevole del malgoverno perchè la si considera una massa ignorante e indegna di scegliere.
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salvo scoprire che quella lavatrice di 15 anni fa - oltre al costo della riparazione, tra pezzi e manodopera, non credo meno di un centone, visto che solo un'ora di lavoro ne costa almeno 30; per meno nemmeno rispondono al telefono - consuma il doppio di quella attuale, che ormai compri con 300 euro o meno; quanto ti conviene davvero ?
anche io comprerei volentieri una Jaguar 4.2, che paghi anche poche migliaia di euro all'usato, vai a fare il pieno poi, o trova un ricambio se ti si rompe un pezzo... :asd:
non è chiaro per niente, perché questo è un falso materiale bello e buono, smentito da qualsiasi dato e anche dal buon senso, se solo ti tu peritassi di attivarlo a fronte delle propagande che ti acciecano;
la qualità media dei prodotti, persino quelli super-economici, è in continua crescita, grazie alla tecnologia che consente economie di scala ottimali; la diffusione degli impianti di trattamento, la catena del freddo, l'informatizzazione degli ordinativi, consentono un livello di freschezza e una riduzione degli sprechi - o dei consumi di roba scadente - mai vista prima; anche il vino più economico, da 2 euro a bottiglia, viene controllato meglio in tutte le fasi di un d.o.c. che 30 anni fa sarebbe costato l'equivalente di 10 o 15;
Il solito minestrone che ti piace tanto, ora confondi la merce generica di cui parlavo io (lavatrici, automobili) con la sicurezza alimentare. E che sto dicendo io? Che la nostra industria alimentare è la migliore e rischiamo di mandarla a puttane!!!
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devi ? e che sei, scema ?
quando vedi esposto un tocco da due etti che costa 15 euro e uno uguale che ne costa 4, così come per l'olio, il vino e qualsiasi altra cosa, il buon senso ti dirà qualcosa, no ?
quando ero bambino - a cavallo dei 60-70 - mi piaceva tantissimo il salmone affumicato, che costava un botto; vivevo a Roma, non a Monculi di sopra, e il salmone si trovava nelle gastronomie e salumerie specializzate in centro; quando volevamo festeggiare, il nostro punto di riferimento era in via della croce, vicino piazza di Spagna; un posto che "importava" anche buonissimi wuerstel altoatesini; a Milano c'era Peck.. gioiellerie, insomma; quello era salmone selvaggio scozzese, affumicato nei pozzi con legnami d'elezione;
oggi, in qualsiasi supermercato di un certo livello hai il reparto gastronomia e una decina di prodotti tra cui scegliere, tra cui un finto salmone affumicato a due spicci, untuoso e punzonato di aromi che emulano l'affumicatura; ma, se sei disposta a spendere, trovi ancora il salmone scozzese d'eccellenza, che costa molto meno di 40 anni fa a prezzo attuariale;
e la cosa vale praticamente per qualsiasi altro prodotto, alimentare e no, anche solo per l'impatto della tecnologia, delle economie di scala e dell'efficienza distributiva;
il tuo ragionamento finisce per aderire acriticamente ad una mentalità triste, di chiusura e sfiducia nelle capacità delle persone di orientarsi, che produce una vaga domanda di non si capisce bene quale autoritarismo, codificato come, a surrogarsi a quelle capacità e a recuperare un passato di cui non sembri avere effettivo ricordo, né dati realistici;
ora, a parte l'impraticabilità tecnica di certe restaurazioni, queste doléances generiche anti-globalizzazione contrastano soprattutto con la natura umana, che è quella propulsa dal desiderio di stare meglio; il tuo è lo stesso errore autoritario del moralismo comunista, che pensava di poter inquadrare i desideri delle persone imponendo una mediocrità totalitaria travestita da "sana virtù", come fanno certi religiosi, mossa dalla nevrosi di controllare quello che succede alla fonte, quando è ovvio che i desideri si filtrano solo attraverso l'esperienza; vai alle Maldive una volta, ti rendi conto che la Sardegna è molto meglio e ti costa meno se scegli una logistica intelligente, e così i tuoi consumi si raffinano e fanno progredire anche l'offerta.
E tu sei scemo a ripetere le stesse obiezioni a cui ho già ribattuto? Se la merce sta sul mercato, la gente la compra, se no a che ci serve il commercio? Per te la colpa è del consumatore finale se compra un prodotto scadente e non di chi lo produce e vende. Tu sì che ragioni come Yele.