scusate sono andato fuori tema
https://www.youtube.com/watch?v=k8sNhVzRrpQ
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scusate sono andato fuori tema
https://www.youtube.com/watch?v=k8sNhVzRrpQ
Grazie per il pezzo "morbido" di prima.
di niente, loro facevano un po' i freddi ma era una posa
https://www.youtube.com/watch?v=bFhIl3D_2o0
"brutto" è un concetto difficile da applicare all'arte; ha più senso per l'artigianato, quindi musica di genere, eventualmente;
cioè, una cosa è "brutta" se realizza male, in modo approssimativo e sgraziato, con scarsa ispirazione, un'idea che avrebbe connotati standard che ne descrivono la riuscita; l'edilizia - distinta dall'architettura con pretese - può essere bella o brutta, a seconda di criteri riconoscibili;
nell'arte, o sue emulazioni e tentativi, c'è una relazione tra l'artista e il pubblico, tale che la lettura è molteplice; Zappa poteva fare cose "bruttissime", che comunicavano però ad un pubblico in grado di leggere quel brutto come citazione; è il kitsch inteso, che diventa "camp";
Renga per me è terribile, e così la Pausini, ma non è musica brutta; sono prodotti intenzionalmente costruiti per emozionare ad un certo livello di linguaggio; se li passano a isoradio mentre sono in autostrada li ascolto avidamente; Flaubert direbbe: con quel perverso piacere che spinge, dopo un peto a mettere il naso sotto le coperte :asd:
i Queen sono "camp", un kitsch inteso;
poi ci sono casi particolari, illuminanti; Claudio Baglioni è un grandissimo talento, come autore di canzoni; purtroppo non ha mai avuto un gran gusto, e questo spiega il suo grandissimo successo tra un pubblico privo di gusto; se le canzoni di per sé potrebbero essere di altissimo livello, i testi, anche quando non sdolcinati, pieni di formule poetiche in sé - la cosa da evitare assolutamente, lezione n.1 del manuale per aspiranti poeti; la voce troppo carica emotivamente; il risultato è come uno di quei dolci inglesi troppo dolci, sovraccarichi; la musica di Baglioni avrebbe dovuto avere testi crudi, alla De André, e una voce fredda a cantarli;
lo stesso, in un'ottica di artigianato della canzone varrebbe per Renga e Pausini, col loro sovraccarico di pathos; ma è un brutto che ha una sua collocazione;
le cose per me veramente brutte sono i tentativi malriusciti di fare del pop raffinato - Nek, per esempio, che è banale - o certi talenti quando cadono, come Venditti, che dopo il primissimo periodo si è perso, fino all'obbrobrio del Mondo di Ladri; oppure Pino Daniele dopo i primi dischi, anche se ha mantenuto più decoro; i Genesis e tutti di dinosauri prog degli anni 80, eccettuati i King Crimson; gli Stones metà anni '80, e tanti altri; in genere, tutti quelli che hanno continuato a far dischi una volta finita l'ispirazione replicando il cliché di successo;
una cosa che veramente trovo ripugnante sono operazioni tipo questa, in cui un brano già al limite del gusto "bianco", ma con un suo standard viene stravolto col cantato soul e i vocalizzi della squinzia, che è come aggiungere stucchi barocchi finto Luigi XIV ad un mobile Ikea:
https://www.youtube.com/watch?v=ZpDQJnI4OhU
Imprevedibilmente e incredibilmente, sono QUASI d'accordo con Axe.
Il fatto è che Renga e la Pausini, in più rispetto a Baglioni hanno la banalità retorica di molti testi. Per quanto Baglioni possa risultare ridondante nei testi, la banalità non è proprio il primo dei suoi difetti.
Cioè, dai… Prese a caso:
Urli, parole buttate al vento
Qualcosa ti brucia dentro
E non sai nemmeno tu cos'è
Scusa, ma non ho voglia di ascoltarti
Sei confusa non sai spiegare
Quel che è successo è molto semplice
Soltanto sesso vuoto a perdere
Ho incollato
sul muro
l'innocenza
e l'ho lasciata là
Ho squarciato
il cielo
con un dito
per la libertà
la mia libertà
Mio malgrado devo ammettere che il primo Venditti è rimasto ineguagliato, ma ci sono affezionata lo stesso e poi tanti più famosi e più bravi di lui sono caduti allo stesso modo per mantenere i contratti e la baracca. La canzone In questo di mondo ladri però se la poteva risparmiare.:sisi:
al corso di poesia del circolo anziani di Pizzighettone la prima lezione riguarda l'estrema cautela nell'uso di parole concettualmente poetiche in sé; cioè, una frase tipo: avrai la stessa mia triste speranza sarebbe cassata istantaneamente :asd:
un po' diverso da sparagli Piero, sparagli ora, o la virtù meno apparente :D
la questione si compone in termini relativi, quando il messaggio arriva all'ascoltatore e suggerisce una risposta; il primissimo Baglioni era genuino e simpatico, col suo gozzanesimo spontaneo, diretto ad un pubblico della sua estrazione, e anche il modo di cantare era meno carico; poi ha trovato una formula di successo col Piccolo Grande e Sabato pomeriggio e lì è scattata la trappola;
questi di oggi, tipo Renga o Pausini, soprattutto la seconda, sono suoi nipotini, ma hanno dietro meccanismi produttivi ammazza-creatività, quand'anche ci fosse: l'autore/arrangiatore/produttore, che appiattisce ogni possibile "errore", che a quei livelli sarebbe il sale, e che sa fin dove si può spingere per rientrare in una programmazione radiofonica;
notare che cose come Pensieri e parole o I giardini di marzo oggi - e anche 30 anni fa - non sarebbero arrivate in radio nazionali;
poi, per me la vera bruttezza sono gli ammiccamenti - in ritardo di 5 o 6 anni - sanremesi ai suoni stranieri che i produttori usano come cosmesi per rinfrescare le hit dei protetti; i suoni plasticoni del pop commerciale inglese mid-'80s, le chitarrone finto-metal con la distorsione saturatissima, ecc...
infine, gli stili canori esibizionistici di questi, figli di contest, col fuori misura emotivo come timbro, come Renga; ma la peggio è la Ferreri, con quella specie di emulazione dei gorgheggi polifonici di Stratos :rotfl:
venite siòri, venite al zirco...
Oddio la Ferreri...ma pure la Malika Ayane di cui mi piace molto la voce, cerca l'originalità ma finisce in ostentazione, il risultato è deludente, ai limiti del comico. Almeno però alcune sue melodie sono belle.
Sempre una a caso: :mumble:
la salsa di soia
ha sporcato la tovaglia
che dev’essere stata bianca
forse una volta
e forse è di cenere quell’altra ombra
evidente cosa è passato
beh, secondo me lei mette quella tecnica al servizio dei brani, che sente molto di più; insomma, si vede che c'è una ricerca in cui partecipa come musicista;
un'altra che avrebbe tante potenzialità, ma è matta come un cavallo e si è messa nelle mani dell'ex autore che le fa vincere sanremo con cose sciapette sarebbe Arisa; senti come la voce fredda e misurata rende su cose scritte da altri più tosti: l'autrice originale canta nel coro alla fine:
https://www.youtube.com/watch?v=CmfFf7B9ii4
axe qui si parla di cattivezza, non di bruttezza
https://www.youtube.com/watch?v=nK8HWMrAEUg
https://genius.com/Rem-drive-lyrics
non penso ci sia bisogno di spiegare, ma se serve spiego :sisi:
tu sembri pensare che il commento laconico sembri autorevole;
ma se vuoi esprimere un parere sensato dovresti motivarlo, pure se ti fa fatica;
per me, una musica cattiva, nel senso di cattiva qualità, non è necessariamente brutta, anche se le cose possono coincidere; ma avrei anche spiegato cosa intendo in un post precedente, tu l'avessi letto;
perché non provi a definire cosa intendi per cattiva musica, oppure musica cattiva, visto che sembri avere concezioni curiose di eticità dell'espressione musicale ?
stipe è un (...)
https://www.youtube.com/watch?v=vptfm9D6owo
Avrei dovuto usare il termine cattivista nel titolo, ma in ogni caso musica cattiva e brutta per me coincidono abbastanza, perchè non mi immagino un messaggio negativo su una musica soave. Sarebbe schizofrenico elevarsi nello spirito per il bel suono e incattivirsi per il testo...Non so, magari esistono canzoni così, esistono? In musica non dovrebbe esserci armonia fra forma e sostanza?