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A un tratto il suo sguardo è penetrato nelle viscere
di mia madre e le sue mani sono venute a prendermi.
Mi ha strappato dalle profondità della carne dov’ero
sepolta, di quella carne che mi aveva dimenticato per
continuare il viaggio, poi, dopo avermi liberata, ha sentito
che le mie mani non mi sarebbero servite a niente,
che nascendo avevo come rinunciato a esse.
Pur non comprendendosi, mi hanno dato lo stesso
nome, ciascuna nella propria lingua. «Soledad» ha detto
mia madre senza nemmeno guardarmi. E la vecchia
le ha risposto, come un’eco: «Wahida».
Nessuna delle due sapeva leggere.
Il cuore cucito di Carole Mrtinez!
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Luca
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"Due giornate di viaggio allontanano l'uomo (e specialmente il giovane che non ha ancora salde radici nella vita) dal suo solito mondo, da ci
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Tutti i problemi menzionati da Socrate sono stati affrontati e risolti in questo libro, perlomeno con mia piena soddisfazione; ma pur essendo "una persona molto curiosa e pignola", non credo affatto di essere meno felice di Socrate, o di avere a disposizione più tempo di lui, così come non credo che la comprensione del linguaggio del mito sia irrilevante per la conoscenza di sè. L'irritazione che traspare dall'espressione "grossolano ingegno" mi fa pensare che egli abbia passato molto tempo a lambiccarsi il cervello sulla Chimera, gli Ippocentauri e il resto, ma che "le ragioni del loro essere" gli siano sfuggitee perchè non era un poeta e diffidava dei poeti, e perchè, come egli stesso ammise con Fedro, era un convinto uomo di città che raramente faceva un giro in campagna: "I campi e gli alberi non mi insegnano nulla, gli uomini sì". Io mostrerò invece che lo studio della mitologia ha alle sue fondamenta la conoscenza tradizionale degli alberi e l'osservazione della vita dei campi.
Volgendo le spalle ai miti dei poeti, Socrate volgeva in realtà le spalle alla dea-Luna che li ispirava e che imponeva all'uomo di rendere omaggio spirituale e sessuale alla donna. [...] La vendetta della Dea su Socrate, se così posso esprimermi, per aver cercato la conoscenza apollinea in se stesso, invece di lasciare tale compito a una moglie o un'amante, fu in carattere: gli trovò per moglie una bisbetica e diresse i suoi affetti idealistici su quello stesso Alcibiade che lo ripagò diventando vizioso, empio, traditore, ed egoista, la rovina di Atene. Essa pose fine alla sua vita con una bevanda ricavata da una pianta a lei sacra nella sua figura di Ecate, quella cicuta dai fiori bianchi e dall'odore di topo che i suoi concittadini gli prescrissero come punizione per aver corrotto la gioventù.
The White Goddess - Robert Graves
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"Chi deve nascere ha una sua traiettoria, cos
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Allegati: 1
Luminal - Isabella Santacroce
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[QUOTE=Woland;1022470][I]Lei
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Ogni giorno era un nuovo giorno, e io vivevo in un tempo distorto. Avevo perso la sensazione che qualcosa potesse proseguire, estendersi, evolversi.
Vivere, cioè esistere attimo per attimo, significava solo che c'ero in quel momento. Nessun futuro, nessuna prospettiva si apriva davanti a me. Nel passato si ammassavano ricordi che al solo sfiorarli sanguinavano. E io, con quelli, giocherellavo, versando sangue. Quel sangue alla fine forse si sarebbe rappreso in una crosta dura.
A quel punto, i ricordi non avrebbero fatto più male.
Gridare amore dal centro del mondo - Kyoichi Katayama
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[I]"Non posso dimostrarlo, ma sono piuttosto sicuro che quando credono in cose che non possono dimostrare, le persone conquistano un vantaggio selettivo. Coloro che di tanto in tanto sono ossessionati da convinzioni false riescono meglio nella vita di coloro che insistono per avere le prove prima ancora di credere e agire. Chi si lascia travolgere, ogni tanto, dalle emozioni ottiene risultati migliori di quelli che calcolano ogni mossa. Questi vantaggi hanno, secondo me, modellato la capacit
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Anagrafe
Da L'ultimo Natale di Guerra - Primo Levi
[I][I]Gli ascensori erano quattro, ma uno era fuori esercizio, come al solito. Non era sempre lo stesso, ed anche il cartello appeso alla maniglia non era sempre lo stesso: quello, ad esempio, diceva "fuori esercizio", altri dicevano "non funziona", o "guasto", o "non toccare", o addirittura "torno subito". Forse era il portiere, o l'addetto alla manutenzione, che li alternava secondo un suo capriccio vagamente ironico.
Davanti alle altre tre porte c'era la coda, e anche questo avveniva tutti i giorni, all'ora dell'entrata e dell'uscita. Se il suo ufficio non fosse stato al nono piano, Arrigo sarebbe salito a piedi; qualche volta lo faceva, anche per tenersi in esercizio, ma quel mattino si sentiva un po' stanco.
La cabina finalmente arriv
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Minima moralia - Theodor W.Adorno
Ultima chiarezza
[I]In un annuncio mortuario per un uomo d'affari si poteva leggere:
La larghezza della sua coscienza (1) gareggiava con la bont
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[I]"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si pu