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flying dutchman
qui abbiamo un problema serio: chi è che decide se e in che misura il mandato ricevuto rispecchia il pensiero del mandante?
mah... sai, fede per fede, che ti cambia ?
io direi che il problema davvero serio è quello di cosa partorisce quella montagna: che mi dice di vincolante e inequivoco quel dio, tale da imporsi alla coscienza, anche quella del trasgressore ?
se io ti dico: non rubare, magari sei un ladro; ma sai che non vorresti essere derubato e pertanto condividi quel sentimento morale, che pure trasgredisci;
se ti dico non mangiare il vitellino, ché lo strappi alla mamma e soffre, puoi preferire il vitello tonnato e fregartene; ma sai che non vorresti essere il vitello, o che se ti si chiedesse di tirargli una chiodata in testa, probabilmente non lo mangeresti;
ma se ti dicono che due dello stesso sesso non devono potersi sposare, o che il malato terminale non deve poter disporre della propria vita, senza che questo impedisca a chiunque altro di fare diversamente, dove sta il contenuto morale, di bene pubblico ?
la cosa davvero curiosa e macroscopica è che tu, io e tanti altri, non avremmo alcuna difficoltà ad argomentare esplicitamente i nostri rispettivi principi morali: questo non si deve fare per questo e quest'altro motivo, perciò mi assumo la responsabilità di vietartelo;
mentre chi fa risalire la propria morale nientemeno che al dio creatore di ogni cosa e si adopera, o delega, per farla prevalere, nel momento in cui gli viene richiesto di argomentarla si dilegua, come se enunciare la morale di Dio fosse una cosa di cui si vergogna o di cui è reticente nell'affermare la giustizia;
è difficile immaginare una sconfessione peggiore, no ?
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Vega
Non è questione di credere o non credere, è questione di essere chiari con le parole e con i concetti se vuoi discutere dell'amico invisibile, condividere la tua fede.
Ma se non vuoi discutere, non vuoi confutazioni, essere contraddetto, come hai fatto presente, mi sembra che un forum non sia il luogo adatto per te.
Chi ti ha detto che voglio condividere la mia fede?
Non ne ho alcuna intenzione, però questo non mi impedisce di esprimere il mio parere e discuterne, come d'altronde lo esprimi tu.
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Originariamente Scritto da
flying dutchman
qui abbiamo un problema serio: chi è che decide se e in che misura il mandato ricevuto rispecchia il pensiero del mandante?
Beh è talmente evidente a tutti, meno chi ne trae un vantaggio a volte blasfemo, che la Chiesa quando ha potuto, ossia quando aveva il potere temporale, abbia imposto un valore conseguentemente spirituale che non ha né capo e né coda.
Come dice Axe, leggi i libri di storia o le recenti testimonianze dei comportamenti di chi su quel mondato ha costruito il proprio interesse per i propri sporchi vantaggi. Comunque non tutti gli ecclesiastici sono così, ma quando i papi del passato che tanto si vantavano di questo mandato, o certi vescovi od arcivescovi del presente, che sono a capo dei laici fedeli, si sono comportati male per dir poco, che mandato credi avessero? Io credo nessuno.
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crepuscolo
Beh è talmente evidente a tutti, meno chi ne trae un vantaggio a volte blasfemo, che la Chiesa quando ha potuto, ossia quando aveva il potere temporale, abbia imposto un valore conseguentemente spirituale che non ha né capo e né coda.
Come dice Axe, leggi i libri di storia o le recenti testimonianze dei comportamenti di chi su quel mondato ha costruito il proprio interesse per i propri sporchi vantaggi. Comunque non tutti gli ecclesiastici sono così, ma quando i papi del passato che tanto si vantavano di questo mandato, o certi vescovi od arcivescovi del presente, che sono a capo dei laici fedeli, si sono comportati male per dir poco, che mandato credi avessero? Io credo nessuno.
è proprio questo il problema. perché nel Vangelo è scritto "tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa", e per un cattolico romano l'interpretazione è che la pietra è proprio Pietro, e tutti i suoi successori dopo di lui.
quindi il mandato c'è, esplicito e deve essere valido per tutti, compresi i pontefici che noi giudichiamo peggiori.
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
Chi ti ha detto che voglio condividere la mia fede?
Non ne ho alcuna intenzione, però questo non mi impedisce di esprimere il mio parere e discuterne, come d'altronde lo esprimi tu.
Se scrivi, in un certo modo vuoi condividere e se ne vuoi discutere, devi aspettarti commenti che possono essere di vario tipo. Se non vuoi sentirti dire qualcosa che non ti aggrada, non vuoi altri punti di vista, non vuoi vedere messo in discussione quello in cui credi, non è lo spazio giusto.
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Originariamente Scritto da
flying dutchman
è proprio questo il problema. perché nel Vangelo è scritto "tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa", e per un cattolico romano l'interpretazione è che la pietra è proprio Pietro, e tutti i suoi successori dopo di lui.
quindi il mandato c'è, esplicito e deve essere valido per tutti, compresi i pontefici che noi giudichiamo peggiori.
Che Gesù avesse avuto fiducia in Pietro è assodato, e Pietro non l'ha tradita. Ma per gli altri io credo valga il comportamento coerente a rendere valido il mandato di Cristo. I martiri confermano questo mandato ma, per fare un solo esempio, per un papa come Borgia non mi sentirei certo di dire che avesse rispettato il mandato di Gesù Cristo.
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axeUgene
di quali peccati sono conseguenza l'osteo-sarcoma giovanile o la leucemia infantile ?
"Ho amato Giacobbe e odiato Esaù senza che essi avessero fatto nulla di bene o di male" - cioè, il peccato non determina nulla - è Parola di Dio o no ?
ora, per me puoi anche contraddirti, esattamente come Rachele può rinunciare - perché questo fa in ciò che ha appena scritto - a dire della Giustizia, limitandosi all'amore, come personale inclinazione che genera solo comportamenti facoltativi;
ma è utile tutto questo a promuovere quello che vi sta a cuore ?
bada che io non esprimo alcun giudizio di merito, buono/cattivo; per me ognuno potrebbe sostenere la morale che più preferisce e argomentarne l'opportunità e la necessità morale, esattamente come faccio io;
leggo nei vostri scritti una fuga dal confronto sulla Giustizia, che da sempre è stata rivendicata come prerogativa divina; a parte te, che quanto meno esponi precetti desunti dal magistero, anche se non li argomenti;
qui vedo credenti che non si pronunciano sul giusto e l'ingiusto, e non capisco se è Dio a non parlare loro di questo a chiare lettere, oppure se quello che quel dio dice è talmente scabroso da vergognarsi di argomentarne la giustizia.
Se Dio operasse solo con giustizia e non anche con misericordia in questo mondo non ci sarebbe più nessuno! Le malattie e le sofferenze fisiche fanno parte di un mondo materiale che ha delle leggi precise e che non riguardano lo Spirito.Gesù guariva le malattie per arrivare alla guarigione degli spiriti.Al nostro modo di ragionare non è giusta la sofferenza innocente ma sappiamo che le leggi scientifiche della materia non sono derogabili.L'uomo è lasciato libero nello studio e nella ricerca per debellare anche le malattie oggi incurabili e in questo si manifesta la giustizia divina.
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Ma,le leggi della materia, in presenza di un dio creatore, non è che piovono così dal nulla. Hai voglia anche te a sgamare l'annosa questione del perché un batterio ci infetta, per dire, e ci causa una polmonite o una meningite o perché un gene si altera e provoca una malattia genetica o favorisce un tumore.
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Rachele Giacobi
Se Dio operasse solo con giustizia e non anche con misericordia in questo mondo non ci sarebbe più nessuno! Le malattie e le sofferenze fisiche fanno parte di un mondo materiale che ha delle leggi precise e che non riguardano lo Spirito.
oddio... io leggo questa catechesi, esperita da un soggetto qualificato ed autorizzato:
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conogelato
cosa dice Dio alla fine di ogni cosa creata? "È cosa buona!" Ora, come può una cosa buona essere contemporaneamente imperfetta? Sarebbe una contraddizione in termini, no?
Bene e Male sono dunque conseguenze.
Conseguenze delle libere scelte.
io non so a quale teologia tu ti ispiri, ma il Creato include anche il modo fisico e le sue leggi, che difficilmente possono essere espunte dalla volontà del dio onnipotente e onnisciente;
questa è definita "imperscrutabile" proprio perché evidentemente, se le azioni umane possono - secondo me con scarsa o nulla forza logica - essere immaginate fuori dal controllo divino, non si può dire lo stesso delle leggi della materia;
poi, a me, personalmente, interessa poco; non aderirei comunque ad una concezione che colpevolizzasse Dio;
me se si fa teologia e catechesi, si dovrebbe essere convincenti anche con soggetti diversi dai bambini d 8 anni;
il dio di misericordia è un'idea bellissima; ma in effetti diventa una specie buddismo vestito con la croce; niente in contrario, per carità; anzi, è un modo genuino e sincero di sentire, perché in effetti rappresenta la sensibilità diffusa;
tuttavia - e guarda che lo dico in modo assolutamente neutrale, come osservazione che discenda da un interesse culturale, non da spirito polemico - il Vangelo e le Scritture in generale esprimono una vocazione morale alta, cioè di dire cosa sia giusto e cosa no, e di istruire il credente a questa giustizia, per farne un militante;
tu mi scrivi una cosa, su cui potrei anche essere d'accordo:
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Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Stabiliti i principi fondamentali comuni evangelici(amore per Dio e per il prossimo),la dialettica e le discussioni nella chiesa sono segni di vitalità e di aspirazione a cambiamenti positivi...
...
Quando c'è un padre padrone a cui tutti obbediscono si avranno delle leggi forti e stabili comuni ma le persone saranno emozionalmente morte.
ma quando devi commentare la questione dell'indissolubilità del matrimonio, scrivi questo:
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Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Non è considerata buona la separazione dei coniugi che hanno promesso a Dio stesso di volersi bene nella buona e nella cattiva sorte. Secondo la chiesa una promessa a Dio è sacra e non può essere annullata(L’uomo non separi ciò che Dio ha unito).
cioè, proprio l'enunciato di un precetto auto-referenziale, la legge, e non il suo motivo morale, il perché;
al che, se io ho un conflitto di coscienza, perché mia moglie mi lascia perché con me è infelice, e io invece non vorrei, chi predica il Vangelo dovrebbe darmi un'indicazione di tipo morale, e "forte", una bussola di giustizia, e anche di amore, se credi;
ma se la tua risposta è che la morale divina è che quel patto va rispettato, mi stai suggerendo che sono nel giusto se trattengo mia moglie, anche se è infelice, perché è lei che ha rotto un patto stipulato davanti a Dio, e che Dio è dalla mia parte;
non pochi interpretano a modo loro il finché morte non vi separi, uno ogni tre giorni, dicono le statistiche;
era solo un esempio, tra i tanti che si potrebbero fare;
il tutto, per dire che se chiami in causa Dio, quello del Vangelo, devi necessariamente argomentare una morale forte, dire cose importanti, a prescindere che siano gradite o scomode;
se dici che due persone dello stesso sesso non devono poter fare famiglia, o che il malato terminale deve soffrire fina all'ultimo e non deve poter disporre di sé, e ti adoperi perché il divieto riguardi anche chi non crede, come in effetti avviene, quel messaggio deve avere necessariamente una motivazione che si espone a testa alta e chiaramente, esattamente come è facile dire il perché non si deve rubare;
ma se questo non avviene, l'effetto è controproducente, perché il recipiente di quel messaggio pensa che non ci crede nemmeno chi predica, e che pure quel dio che sta dietro sia poca cosa; poi si constata che la società è apostata...
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Originariamente Scritto da
flying dutchman
è proprio questo il problema. perché nel Vangelo è scritto "tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa", e per un cattolico romano l'interpretazione è che la pietra è proprio Pietro, e tutti i suoi successori dopo di lui.
quindi il mandato c'è, esplicito e deve essere valido per tutti, compresi i pontefici che noi giudichiamo peggiori.
https://www.notiziecristiane.com/pie...ia-lattestano/
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crepuscolo
Che Gesù avesse avuto fiducia in Pietro è assodato, e Pietro non l'ha tradita. Ma per gli altri io credo valga il comportamento coerente a rendere valido il mandato di Cristo. I martiri confermano questo mandato ma, per fare un solo esempio, per un papa come Borgia non mi sentirei certo di dire che avesse rispettato il mandato di Gesù Cristo.
Gesù di Pietro si fidava il giusto: "In verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte".
ma il punto è un altro. secondo Santa Madre Chiesa i papi sono i successori di Pietro e ne ereditano il mandato: la pietra su cui si fonda la Chiesa è il papa. che poi il Borgia, ma anche altri come per esempio Giuliano Della Rovere, non sia stato uno stinco di santo, non ha nessuna importanza: si distingue sempre la persona dalla carica. in quanto papi il Borgia e il Della Rovere erano la pietra su cui si fondava la Chiesa del tempo.
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Originariamente Scritto da
Spirit
questa è esattamente la posizione di ortodossi e riformati, non quella dei cattolici romani.
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Originariamente Scritto da
flying dutchman
Gesù di Pietro si fidava il giusto: "In verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte".
Beh, qui ci sarebbe da dire. Per me probabilmente Pietro era un tipo irruento, una buona pasta d'uomo tendente all'azione immediata e non riflessiva, insomma amava Gesù e credeva di fare sempre il suo bene ma al dato dei fatti, quando le situazioni erano più grandi di lui, come è successo per il tre rinnegamenti, ha prevalso il timore del peggio, per la sua vita; insomma ha mostrato, quell'umanità che ci porta ed evitare il peggio.
Da considerare che all'arresto di Gesù si era opposto energicamente, poi su invito del maestro si era eclissato rimanendo in disparte ed aveva seguito Gesù fino alle soglie del nemico, forse pensava ancora di salvarlo.
La fedeltà la dimostrerà in seguito quando il gruppo di discepoli si coagulò intorno a lui. E questo Gesù lo aveva capito da tempo, sin dall'inizio. Credo inoltre che il tre sia un numero simbolico.
Considera queste osservazione come mie e gratuite, momentaneamente la vedo o la immagino così, non so tu.
Non credo basti dire lo è o non lo è, credo che qualche riflessione per dirlo ci sia.
Ciao.
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flying dutchman
qui abbiamo un problema serio: chi è che decide se e in che misura il mandato ricevuto rispecchia il pensiero del mandante?
Lo Spirito Santo!
16Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: 20non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Matteo 10
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axeUgene
di quali peccati sono conseguenza l'osteo-sarcoma giovanile o la leucemia infantile ?
Il Male, le malattie, le ingiustizie, le prevaricazioni, le guerre e la Morte sono entrate nel mondo in conseguenza del Peccato. Ci rendono consapevoli della nostra estrema precarietà, Axe. Eppure hanno ormai un potere limitato: Cristo è risorto!!!