Hai letto il libro?
Si parla di esilio e esproprio di terre, campi profughi, e soldati israeliani. Almeno fino a dove sono arrivata a leggere.
Non parla di vendita di terre, poi se sia la verità o quale che sia la verità ognuno può farsi l'idea che vuole.
Cito da la librerianiversitaria:
"Ogni mattina a Jenin” di Susan Abulhaw è un romanzo che racconta quasi sessanta anni di storia della Palestina, attraverso le vicende di una famiglia palestinese.Ogni mattina a Jenin” di Susan Abulhaw è un romanzo che racconta la storia dei palestinesi in esilio dopo la creazione dello Stato di Israele nel 1948. Creazione che ha costretto anche migliaia di persone ad abbandonare le proprie terre, per non averne più nessuna, ed essere confinate in ghetti, sempre troppo stretti e brutti, come ogni ghetto che si rispetti."
E ancora da ibs:
"Racconta con sensibilità e pacatezza la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di "senza patria". Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di 'Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.
Chiaramente il racconto sarà abbastanza romanzato ma anche sufficientemente verosimile.
Personalmente trovo la lettura interessante.