Sto leggendo un thriller (li adoro) di John Katzenbach che si intitola "L'analista"... qualcuno l'ha letto? E, se sì, sa dirmi cosa ne pensa?
Come da titolo, il libro parla di un analista newyorkese, vedovo e molto abitudinario, che il giorno del suo 53esimo compleanno si vede recapitare questa lettera:

"Buon compleanno, dottore. Benvenuto nel primo giorno della tua morte. Hai rovinato la mia vita e io sono fermamente intenzionato a rovinare la tua."

La lettera precisa che, per colpa sua, una persona si è suicidata. Quindi, l'analista ha due settimane di tempo per (a scelta): scovare l'autore della lettera (che si firma Rumplestiltskin), oppure suicidarsi volontariamente. Se non lo farà, una persona della sua cerchia familiare morirà e lui si porterà addosso questo fardello per tutta la vita.

Ho letto recensioni assai positive su questo libro, in molti casi addirittura entusiastiche... ma l'inizio mi pare un po' forzato, poco credibile, pur ammettendo che alla follia umana non c'è mai fine. La cosa più logica, poi, sarebbe quella di rivolgersi alla polizia... soprattutto quando, il giorno dopo, uno dei pazienti dell'analista viene ucciso, spinto da qualcuno sotto la metropolitana.

L'analista, invece, decide di fare tutto da solo e, pur andando dalla polizia per chiedere ragguagli sul suo paziente e dire che l'aveva in cura, decide di non parlare. Ma è fermamente intenzionato a scoprire l'identità del suo persecutore e a salvare capra e cavoli.

Sono arrivata qui... e le perplessità sono tante, anche se il libro si fa leggere e cerca di catturarti mantenendo alto il livello di tensione. Infatti, poiché leggo prevalentemente a letto prima di addormentarmi, questa non è forse la lettura più adatta a conciliare il sonno.