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Discussione: Il libro che state leggendo

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  1. #1
    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    1984 non è un romanzo che appartiene al genere della fantascienza. Se stiamo a guardare bene i criteri del genere e le basi da cui partiva, penso che proprio non possiamo includere il romanzo di Orwell, né altri dello stesso autore.
    Distopia non va di pari passo con fantascienza.
    Faccio un esempio diverso: un romanzo che possa essere definito distopico è Fahrenheit 451oppure I racconti dell'ancella della Atwood.
    L'unico che, per me, è riuscito a coniugare distopia e fantascienza è stato Philip K. Dick.
    Orwell non scriveva fantascienza.
    Che non scrivesse fantascienza questo lo dici tu, pensa che persino la fattoria degli animali viene classificato "un racconto allegorico di fantascienza distopica" e questo non perchè lo dico io, ma autorevoli critici letterari, riviste e forum specializzati (tipo www.fantascienza.com che attualmente ne è il leader in Italia oltre ad essere una casa editrice di libri di S.F. e fantasy).
    E tu come definiresti un romanzo che tratta di "distopìa (detta anche anti-utopia o contro-utopia) ovvero una descrizione e rappresentazione di una realtà immaginaria del futuro" se non di fantascienza o fantasy?
    Come peraltro più sopra hai scritto, anche "la svastica sul sole (The Man in the High Castle)" di Philip K. Dick ne è un altro classico esempio.

  2. #2
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Certo che parlo per me, io non lo considero di fantascienza.
    Lo chiamo romanzo distopico, non romanzo fantasy.
    Il genere distopico è frequentemente considerato parte del "science fiction".
    È naturale che parli per me, se devo pensare a romanzi fantasy non è questo il primo che mi viene in mente.

    La differenza è che io divido l'uno dall'altro e, per me,
    Orwell utilizzò la distopia per portare qualcosa in più alla letteratura. Approfondì una tecnica che comporta il rovesciamento e, al tempo stesso, il fare emergere certe distopie già presenti nella società
    È un po' diverso dal fantasy.
    Per me.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  3. #3
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Beh ma fantascienza e fantasy sono due generi diversi, in ogni caso.
    Comunque credo che Baux intenda dire, se ho interpretato bene, che si discosta un po' dalla fantascienza per come normalmente la intendiamo. Fantascienza è qualcosa che, come da definizione, ha a che fare con una scienza frutto della fantasia, una scienza che non esiste. Vedi i viaggi nel tempo e nello spazio. Così come il fantasy è legato invece a mondi fantastici, cose che non esistono in natura, come elfi, mostri, ecc.
    D'altro canto la distopia è un'utopia al negativo, qualcosa che stravolge completamente una realtà. Questa non è propriamente fantascienza, anche se poi nel romanzo di Orwell vi sono degli elementi che possono sfociare nella fantascienza, vedi il concetto di mental policy o il concetto di grande fratello, che per l'epoca in cui è stato scritto era abbastanza fantascientifico, sebbene poi nel tempo sia diventato una pratica comune.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  4. #4
    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Beh ma fantascienza e fantasy sono due generi diversi, in ogni caso.
    Beh, se allora andiamo a sottilizzare si possono fare mille supposizioni, sai quanti generi fantasy ci sono?
    -il genere classico, epico, contemporaneo, storico, spada e stregoneria (sword and sorcery) umoristico, fiabesco, dark fantasy…- e comunque se anche ogni categoria possiede ambientazioni o temi simili, non riguardano solo maghi, streghe, fate, nani, orchi, draghi o Elfi.
    In moltissimi romanzi fantasy i mondi faerie non compaiono proprio.
    E per la fantascienza?
    -fantascienza hard o tecnologica, fantascienza soft, new wave, fantascienza apocalittica e postapocalittica, space opera, cyberpunk , postcyberpunk e steampunk, fantascienza utopica e distopica, techno-thriller S.F. e thriller tecnologico S.F. ucronìa , viaggi nel tempo, ecc.
    E ce ne sarebbero ancora per entrambe le categorie, ma io sono solo un lettore e non un critico letterario, sebbene avendo iniziato a leggere entrambi i generi dall’età di 8\9 anni (penso di essere arrivato a 1.000\1.100 libri letti inerenti questo genere letterario) un po’ di esperienza credo di averla.
    Tornando al tema distopico di Orwell, possiamo definirlo un sottogenere, un genere a parte di "letteratura fantastica" legata comunque a qualcosa che tocca certamente il tema fantascientifico?
    Secondo me (e non solo secondo me) credo proprio di si.
    Ultima modifica di Kanyu; 25-08-2022 alle 10:37

  5. #5
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Beh ma fantascienza e fantasy sono due generi diversi, in ogni caso.
    Comunque credo che Baux intenda dire, se ho interpretato bene, che si discosta un po' dalla fantascienza per come normalmente la intendiamo. Fantascienza è qualcosa che, come da definizione, ha a che fare con una scienza frutto della fantasia, una scienza che non esiste. Vedi i viaggi nel tempo e nello spazio. Così come il fantasy è legato invece a mondi fantastici, cose che non esistono in natura, come elfi, mostri, ecc.
    D'altro canto la distopia è un'utopia al negativo, qualcosa che stravolge completamente una realtà. Questa non è propriamente fantascienza, anche se poi nel romanzo di Orwell vi sono degli elementi che possono sfociare nella fantascienza, vedi il concetto di mental policy o il concetto di grande fratello, che per l'epoca in cui è stato scritto era abbastanza fantascientifico, sebbene poi nel tempo sia diventato una pratica comune.
    Il newspeak, il rovesciamento del linguaggio, l'occhio che osserva tutto e controlla, Winston che di mestiere riscrive la Storia per il "regime"... sono i modi in cui Orwell descrive la distopia che è all'interno di ogni regime, dittatura. Il farti vedere ciò che chi regge il potere vuole e non ciò che è.
    Man mano che leggerete, vedrete che non è fantascienza (non è Asimov) e non è fantasy.
    È critica ad uno stato di cose che Orwell conosceva bene.
    Vale lo stesso per Animali Farm.

    E nell'arco della sua carriera di cronista, giornalista e scrittore(purtroppo breve) il suo modo di vedere la realtà circostante non è, a mio parere, legato ad un genere.
    La sua vita e la sua carriera dimostrano che il compito dello scrittore va al di là del genere letterario in cui viene, per comodità a volte, inserito.
    In Burmese Days (Giorni birmani) non troverai distopia ma la critica, ironica, sarcastica, al colonialismo inglese.
    Orwell fu anche ufficiale della guardia imperiale britannica in Birmania.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  6. #6
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Fin dove sono arrivata io, quinto capitolo della prima parte, più che fantascientifico mi sembra un romanzo distopico di fantapolitica neanche tanto "Fanta" perchè anche se in maniera calcata, forse un po' esagerata, sembra più vicino ad una realtà odierna di quanto può sembrare dal titolo. Vedi il Grande Fratello inteso come sistema centrale politico che controlla ogni aspetto della vita di un cittadino, oggi attraverso la tecnologia e le app, manipola l' informazione, come succede anche oggi in certi regimi autocratici che ben conosciamo, ma se si tiene conto che il romanzo è stato pubblicato nel 1949 e non oggi, nel dopoguerra probabilmente era l' Unione Sovietica del tempo il regime a cui s' ispirava l' autore, ambientato all' epoca in un futuro ipotetico dopo una non ben precisata catastrofe e terzo conflitto mondiale, per me ma non credo solo per me, rientra nel filone romanzo distopico.
    Almeno finora questa è la mia impressione.

    Ci sono dei punti che fanno riflettere ad esempio questo slogan più volte ripetuto:
    Guerra è pace.
    Libertà è schiavitù.
    Ignoranza è forza.

    Sembrano assurde affermazioni che rappresentano il contrario di quello che vorrebbero fare credere.
    Come può la guerra essere pace?
    Forse è "pace" per chi la vuole, i vertici che in questo modo tengono a bada il popolo ma non per il popolo stesso, cioè chi la combatte.

    Libertà è schiavitù? Ma quando mai?

    Ignoranza è forza per chi? Per chi comanda, domina un popolo, una nazione probabilmente non per il popolo stesso.

    Poi i vari nomi dei ministeri, l' esatto opposto di ciò che realmente rappresentano, tipo il Ministero della Verità, più corretto definirlo della menzogna e falsità, una "verità" che si basa sulla cancellazione della storia, distruzione di documenti autentici, e riscritta più volte per far quadrare il presente fino a non ricordare neanche più quale sia stata la vera storia e la realtà.

    E poi questa riflessione:

    "la menzogna passava alla storia e diventava realtà. “Chi controlla il passato” proclamava lo slogan del Partito “controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato" .
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  7. #7
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Dopo la vostra tirata d'orecchie, mi sono messa a leggere Gargantua, molto divertente, anche se ha centinaia e centinaia di pagine.

    Lo alterno a libri più recenti, in particolare Le otto montagne di Cognetti, premio Strega: per un'appassionata di montagna come me dovrebbe essere il massimo ed invece... non mi appassiona, la solitudine del protagonista mi stringe il cuore, il suo mal di montagna ed i suoi tentativi di arrampicata mi fanno pensare a chi è negato per certe cose... spero di terminarlo.

  8. #8
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Dopo la vostra tirata d'orecchie, mi sono messa a leggere Gargantua, molto divertente, anche se ha centinaia e centinaia di pagine.

    Lo alterno a libri più recenti, in particolare Le otto montagne di Cognetti, premio Strega: per un'appassionata di montagna come me dovrebbe essere il massimo ed invece... non mi appassiona, la solitudine del protagonista mi stringe il cuore, il suo mal di montagna ed i suoi tentativi di arrampicata mi fanno pensare a chi è negato per certe cose... spero di terminarlo.
    (per Gargantua)
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  9. #9
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio

    Lo alterno a libri più recenti, in particolare Le otto montagne di Cognetti, premio Strega: per un'appassionata di montagna come me dovrebbe essere il massimo ed invece... non mi appassiona, la solitudine del protagonista mi stringe il cuore, il suo mal di montagna ed i suoi tentativi di arrampicata mi fanno pensare a chi è negato per certe cose... spero di terminarlo.
    Il libro è incentrato sulla vita in montagna, la solitudine del protagonista e la sua amicizia con un montanaro. Ha avuto un successo incredibile in Olanda, dove sono state vendute più di 160mila copie.

    Tra poco, il 22 dicembre, uscirà il lungometraggio che si ispira a questo testo.


  10. #10
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Sto rileggendo "La signora delle Camelie" di Dumas figlio.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  11. #11
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Norvegian Wood di Murakami.
    Una delle sue prime opere - la seconda o la terza se non erro - e molto diversa da quella che è la sua solita produzione letteraria, scritta in uno stile decisamente differente, più occidentale, rispetto a storie come 1Q84 o L'Uccello che girava le viti del mondo.
    L'ho appena iniziato, per ora mi sta piacendo. Alcuni colleghi appassionati di Murakami come me me l'hanno dipinto come una delle sue migliori opere. Ve lo saprò dire!
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  12. #12
    "Fabbricante di lacrime" di Erin Doom, ed Salani. Sono a metà libro ed è veramente bello.

  13. #13
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    Ho iniziato a leggere "la sincronicità" di Carl Gustav Jung, mi ha suscitato curiosità dopo che un medico anni fa mi informò che Jung dedicò anni di ricerca per approfondire su questa tematica.

  14. #14
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Mi sto rileggendo "Il conte di Montecristo". Un grande classico che avevo già letto ma che rileggo volentieri, mi piace assai!
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  15. #15
    Trilogia "L'Età della Follia" di Joe Abercrombie ( lo scrivo per gli appassionati di letteratura fantasy come me).
    Nello stesso mondo in cui si svolgono le vicende della trilogia della "Prima legge" ma durante una rivoluzione industriale.
    Sono quasi alla fine del primo libro :" Un piccolo odio";
    seguono: "Il problema della pace" e "La saggezza delle folle".
    Serie a dir poco eccezionale, Abercrombie non si smentisce mai. E' L'ultima serie che ha sinora scritto.
    Agli appassionati la consiglio vivamente.

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