
Originariamente Scritto da
Barrett
Favolacce (2020) dei fratelli D’Innocenzo. La voce fuori campo ci fa sapere di aver trovato un diario scritto con inchiostro verde. Ad un certo punto il diario si interrompe e allora la voce fuori campo dice di aver deciso di continuarlo con una storia vera, ispirato da una storia falsa e la storia falsa non è molto ispirata. Presentato quest’anno a Berlino Favolacce ha vinto l’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura e guardandolo mi ha fatto pensare ad “American Beauty” di Sam Mendes, dove però c’era del romanticismo. In questo caso la visione del film provoca angoscia in quanto senza speranza e le facce atterrite dei ragazzini (tutti bravissimi nella recitazione) segnalano che la misura è colma. Ho trovato perfetta la prima parte; quando però nella seconda mi aspetto non tanto un riscatto o un ravvedimento dei protagonisti, in quanto la linea è già stata tracciata, ma un balzo in avanti del film, mi sono ricordato della voce fuori campo che annunciava che la storia falsa non è molto ispirata e infatti si appiattisce nella bruttura generale sino a deflagrare nella tragedia finale. Sconsigliato a chi non si è ancora ripreso dalla quarantena.
Favolacce **